n.375 del 15.12.2016 (Parte Seconda)
Parere in merito alle modifiche al Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PSAI) del Bacino Fiume Reno per ampliamento "Aree ad Alta Probabilità di Inondazione" e "Fasce di Pertinenza Fluviale" del Fiume Reno (V6), Comune BO, nuova perimetrazione "Alveo Attivo" e "Fasce di Pertinenza Fluviale" tratto T. Setta (V7), Comune Castiglione dei Pepoli (BO), Rio Toscanella (V8), Comune Dozza (BO), adottate C.I Autorità di Bacino del Reno con delib. n. 2/3 del 26/05/2016
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- la Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 “Relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale";
- la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;
- il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, “Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
- il Decreto Legislativo 10 dicembre 2010, n. 219, recante “Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque”;
- il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (in seguito PSAI), adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con deliberazione n. 1/1 del 6/12/2002 e approvato per il territorio di competenza dalla Regione Emilia-Romagna con D.G.R. n. 567 del 7/04/2003 e dalla Regione Toscana con deliberazione del Consiglio regionale n. 114 del 21/9/2004;
Preso atto che:
- il Comitato Istituzionale integrato dell'Autorità di Bacino del fiume Arno con Deliberazione n. 231 del 17 dicembre 2015, ha adottato il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale, in attuazione della Direttiva 2007/60/CE e in conformità dell’art. 7, comma 8, del D.lgs. n. 49/2010;
- il Comitato Istituzionale integrato dell'Autorità di Bacino del fiume Arno con Deliberazione n. 235 del 3 marzo 2016, ha approvato il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale (in seguito PGRA), ai sensi dell’art. 4, comma 3, del D.lgs. n. 219/2010;
- il PGRA è articolato in diversi Piani realizzati dalle “Unit of Management” del Distretto, che per la Regione Emilia-Romagna sono l’Autorità di bacino del Reno, l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e l’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia-Conca, così come definito dall’art. 64 del D.lgs. 152/2006 vigente al momento dell’adozione della suddetta deliberazione;
Rilevato che:
- l’art. 51 della L. 221/2015 dispone che dalla data di adozione del decreto previsto dall’art. 63 del D.Lgs. n. 152/2006 le Autorità di bacino di cui alla L. n. 183/1989 sono soppresse e in fase di prima attuazione, dalla data di entrata in vigore della medesima legge n. 221/2015, le funzioni di Autorità di bacino distrettuale di cui al D.Lgs. n. 152/2006 sono esercitate dalle Autorità di bacino di rilievo nazionale di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 219/2010, che a tale fine si avvalgono delle strutture, del personale, dei beni e delle risorse strumentali delle Autorità di bacino regionali e interregionali comprese nel proprio distretto;
- il comma 5 dell’art. 51 della L. 221/2015, che sostituisce l’art. 64 del D.lgs. 152/2006, modifica i distretti idrografici e ne ridefinisce il territorio, attribuendo al Distretto del Fiume Po il territorio dell’Autorità di bacino del Reno, dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli e dell’Autorità di Bacino Interregionale Marecchia-Conca, che in precedenza erano ricomprese nel Distretto dell’Appennino Settentrionale;
- il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota del Direttore Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del 10/3/2016 (Prot. 4570/2016), ha precisato che alla luce di quanto previsto dal suddetto art. 51 della Legge n. 221/2015 le Autorità di bacino regionali e interregionali, laddove esistenti, devono continuare a operare per garantire il corretto esercizio delle funzioni ad esse attribuite, anche per quanto riguarda l’aggiornamento dei piani stralcio ovvero l’espressione di pareri di competenza, perseguendo nel contempo il massimo coordinamento con le Autorità di bacino di rilievo nazionale;
- il comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006 dispone che le Regioni convochino una Conferenza programmatica articolata per sezioni provinciali o per altro ambito territoriale deliberato dalle Regioni stesse, cui partecipano province e comuni interessati al fine di esprimere un parere sulla coerenza tra pianificazione di distretto e pianificazione territoriale dei Progetti di variante ai PAI;
Visti pertanto:
- la legge 18 maggio 1989 n. 183, recante “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” (ora abrogata dall’art. 175, comma 1, lett. l del D. lgs. 3 aprile 2006, n. 152);
- il Decreto del Presidente della Repubblica 1 giugno 1998, recante ”Approvazione della perimetrazione del bacino idrografico del fiume Reno”;
Premesso che l'Autorità di Bacino del Reno
- con deliberazione n. 2/3 del 26/5/2016 del Comitato Istituzionale, ha adottato le seguenti modifiche al PSAI:
- V6. Adozione di modifica in ampliamento di “Aree ad Alta Probabilità di Inondazione” ex art.16, e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18, relative al Fiume Reno (Tavole 2.16 e 2.17/m1 “Zonizzazione Fiume Reno”, Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno- Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comune di Bologna;
- V7. Adozione di perimetrazione di “Alveo Attivo” ex art. 15 e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18 di un tratto di Torrente Setta (Tavole 2.39 e 2.40 “Zonizzazione Torrente Setta”, Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comuni di Castiglione dei Pepoli e Vernio;
- V8. Adozione di modifica delle perimetrazioni di “Alveo Attivo” ex art. 15 e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18 del Rio Toscanella. (Tavole RI.12/m1 e RI.14/m2 “Reticolo idrografico - Aree ad alta probabilità di inondazione - Aree per la realizzazione di interventi strutturali - Fasce di pertinenza fluviale”, Titolo II.3 Bacino del Torrente Sillaro - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comune di Dozza”;
- tali modifiche rappresentano un Progetto di variante al PSAI, di seguito chiamato Progetto V6-V7-V8;
- ha dato notizia dell'avvenuta adozione del Progetto V6-V7-V8 nella Gazzetta Ufficiale, serie generale, n. 162 del 13/7/2016, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Parte Seconda) n. 212 del 13/7/2016, nonché sui siti istituzionali dell’Autorità di Bacino e della Regione;
- ha trasmesso il Progetto V6-V7-V8 perché fosse sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Difesa del suolo della costa e bonifica (con lettera prot. n. AR/2016/0774 del 13/7/2016) e alla Città Metropolitana di Bologna, Settore Pianificazione territoriale;
Constatato che il Progetto V6-V7-V8 è costituito dai seguenti elaborati:
- Relazione - Modifiche: V6 - di ampliamento di Aree ad Alta Probabilità di Inondazione e di Fasce di Pertinenza Fluviale relative al Fiume Reno -V7 – di inserimento di Alveo Attivo e Fasce di Pertinenza Fluviale del Torrente Setta - V8 - Corretto tracciato del Rio Toscanella - Comune di Dozza;
- Tavole 2.16/m1 e 2.17/m2 “Zonizzazione Fiume Reno”, in scala 1:5000, relativa al Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PSAI) in Comune di Bologna; relative alla modifica V6;
- Tavola 2.39/m1 e 2.40/m1 “Zonizzazione torrente Setta”, in scala 1:5000, relativa al Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PSAI) in Comune di Castiglione dei Pepoli e Vernio; relative alla modifica V7;
- Tavole RI.12/m2 e RI.14/m3 “Modifica tracciato del Rio Toscanella - Reticolo idrografico - Aree ad alta probabilità di inondazione - Aree per la realizzazione di interventi strutturali- Fasce di pertinenza Fluviale”, in scala 1:5000, relativa al Titolo II.3 - Bacino del Torrente Sillaro; relative alla modifica V8;
Dato atto che:
- il Progetto V6-V7-V8 è stato sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni nel periodo 14 luglio - 12 ottobre 2016;
- entro i termini previsti per la presentazione non sono pervenute osservazioni;
- il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha convocato, con nota prot. PG.2016.621130 del 20/09/2016, le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca e Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché i propri Servizi direttamente interessati, per illustrare il Progetto di V6-V7-V8 ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie alla formazione del parere regionale da proporre alla Conferenza programmatica, di cui al comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006;
- il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica ha effettuato l’istruttoria del Progetto di V6-V7-V8 ed ha predisposto il parere istruttorio regionale presentato nella suddetta Conferenza programmatica; tale parere, denominato “Parere in merito alle modifiche al “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (PSAI):
- V6. Adozione di modifica in ampliamento di “Aree ad Alta Probabilità di Inondazione” ex art.16, e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18, relative al Fiume Reno (Tavole 2.16 e 2.17/m1 “Zonizzazione Fiume Reno”, Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno- Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comune di Bologna;
- V7. Adozione di perimetrazione di “Alveo Attivo” ex art. 15 e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18 di un tratto di Torrente Setta (Tavole 2.39 e 2.40 “Zonizzazione Torrente Setta”, Titolo II.1 Bacino del Fiume Reno - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comuni di Castiglione dei Pepoli e Vernio;
- V8. Adozione di modifica delle perimetrazioni di “Alveo Attivo” ex art. 15 e di “Fasce di Pertinenza Fluviale” ex art. 18 del Rio Toscanella. (Tavole RI.12/m1 e RI.14/m2 “Reticolo idrografico - Aree ad alta probabilità di inondazione - Aree per la realizzazione di interventi strutturali - Fasce di pertinenza fluviale”, Titolo II.3 Bacino del Torrente Sillaro - Rischio Idraulico e Assetto della Rete Idrografica), e relative misure di salvaguardia - Comune di Dozza.”
adottate dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del Reno con deliberazione n. 2/3 del 26/5/2016”, in seguito denominato parere istruttorio regionale, è riportato nell’Allegato A alla presente deliberazione;
- l'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, ha convocato la suddetta Conferenza programmatica il 13/10/2016 a Bologna (nota prot. PG.2016.643197 del 3/10/2016); tutti gli interventi dei presenti sono stati verbalizzati e il verbale è stato depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica;
Rilevato che:
- il Progetto V6-V7-V8 ha lo scopo precipuo di aggiornare il PSAI con gli esiti portati da nuovi elementi conoscitivi, relativi a rilievo Lidar 2008, dalla perimetrazione dell’Alveo Attivo e delle Fasce di Pertinenza Fluviale di un tratto di Torrente Setta, dalla correzione del tracciato e delle relative perimetrazioni di Alveo Attivo e delle Fasce di Pertinenza Fluviale del Rio Toscanella;
- gli aggiornamenti del quadro conoscitivo alla base delle modifiche V6 e V7 sono stati sviluppati prima del 2013 e sono stati utilizzati in fase di redazione delle Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni del PGRA; la modifica V8 è stata attivata sulla base di una richiesta del Comune di Dozza pervenuta all’Autorità di bacino nel maggio 2016, pertanto non è stata utilizzata in fase di redazione delle Mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni;
- la deliberazione di adozione n. 2/3 del 26/5/2016 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino, dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della notizia dell’avvenuta adozione del Progetto V6-V7-V8, prevede che si applicano quali misure di salvaguardia gli articoli 15, 16 e 17 delle Norme del PSAI;
Ritenuto di esprime condivisione sul Progetto di variante V6-V7-V8 in quanto:
- si inserisce nel percorso tracciato dall’art. 7 del D.Lgs. 49/2010 in attuazione della Direttiva 2007/60/CE e nel quadro del D.Lgs. 152/2006, aggiornando e integrando il quadro conoscitivo e i contenuti del PSAI e garantendo coordinamento e coerenza tra PGRA e PSAI;
- si configura esso stesso come misura specifica di attuazione del PGRA, quindi, come passo necessario e dovuto già facente parte dell’insieme di azioni prioritarie individuate nel PGRA per la riduzione delle conseguenze negative derivanti dalle alluvioni per la vita umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, i beni e le attività socio-economiche;
- si inserisce adeguatamente anche nel percorso tracciato dal PSAI, aggiornandone e integrandone i contenuti con alcune localizzate modifiche delle tavole di piano;
Preso atto che la Conferenza programmatica, come risulta dal verbale (depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione), si è espressa favorevolmente sul Progetto V6-V7-V8 ed ha condiviso il parere istruttorio regionale (Allegato A);
Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna”;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007";
- n. 2189 del 21 dicembre 2015, “Linee di indirizzo per la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale”;
- n. 56 del 25 gennaio 2016, “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R. n. 43/2001”;
- n. 270 del 29 febbraio 2016, "Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 622 del 28 aprile 2016, "Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
- n. 1107 del 11 luglio 2016, "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015";
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, Paola Gazzolo,
A voti unanimi e palesi
delibera
- di prendere atto delle risultanze della Conferenza programmatica, tenutasi il 13/10/2016 (il cui verbale è depositato agli atti presso il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione), che ha condiviso il parere istruttorio regionale, riportato nell’Allegato A, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
- di inviare copia del presente atto deliberativo all’Autorità di Bacino del Reno, per gli adempimenti di competenza;
- di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.