n.239 del 30.07.2014 periodico (Parte Seconda)
Decisione in merito alla procedura di verifica (screening) relativa alla domanda di concessione per la derivazione di acque sotterranee ad uso industriale tramite due pozzi al servizio del Frantoio Taro, in località Fraore nel comune di Parma (PR) - Titolo II della L.R. 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) di escludere ai sensi dell’art. 10, comma 1 della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, in considerazione del limitato rilievo degli impatti attesi, la domanda di concessione per la derivazione di acque sotterranee ad uso industriale tramite due pozzi a servizio del Frantoio Taro, in Comune di Parma (PR), presentata dalla ditta Unicalcestruzzi SpA e attualmente di titolarità della ditta CCPL INERTI SpA, dall’ulteriore procedura di VIA. con le seguenti prescrizioni già riportate al punto 7:
1) entro la fine del 2014 dovrà essere messo in atto il sistema di ricircolo delle acque prelevate da pozzo; il ricircolo dovrà comportare un risparmio idrico pari almeno al 25%, così come dichiarato dal proponente, riducendo quindi i prelievi entro un quantitativo massimo di 567.000 mc/anno a partire dal 2015;
2) in ambito di rilascio della concessione di derivazione da parte del competente Servizio Tecnico di Bacino Affluenti del Po dovrà essere valutata la possibilità di ulteriori misure di ricircolo e risparmio della risorsa nel processo produttivo;
3) dovrà essere attuato un monitoraggio chimico delle acque di entrambi i pozzi in esame durante il loro funzionamento secondo i criteri definiti da ARPA nella Conferenza di Servizi convocata dalla Provincia di Parma nell’ambito della procedimento di bonifica del sito “Area vasta di Viarolo” che di seguito si riportano:
su entrambi i pozzi siano eseguite due analisi all’anno per due anni, nei periodi primaverile ed autunnale. I mesi di riferimento sono maggio e ottobre, ma è assolutamente indispensabile che i pozzi siano in funzione per l’attività produttiva. I parametri da determinare con relative metodologie sono i seguenti:
Parametro |
Metodo |
Livello dinamico |
Freatimetrico |
T |
APAT IRSA CNR 2100 Man29 2003 |
pH |
APAT IRSA CNR 2060 Man29 2003 |
Potenziale Redox |
Potenziometrico in situ con sonda multiparametrica |
Ossigeno disciolto |
APAT IRSA CNR 4120 Man29 2003 |
Conducibilità |
APAT IRSA CNR 2030 Man29 2003 |
Azoto ammoniacale |
ISS.BHE.019.REV00/ APAT IRSA CNR 4030 Man29 2003 |
Nitrati |
APAT IRSA CNR 4020 Man29 2003 |
Solfati |
APAT IRSA CNR 4020 Man29 2003 |
Cloruri |
APAT IRSA CNR 4020 Man29 2003 |
Manganese |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Alluminio |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Arsenico |
APAT IRSA CNR 3080 Man29 2003 |
Cadmio |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Cromo |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Ferro |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Mercurio |
APAT IRSA CNR 3200 Man29 2003 |
Nichel |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Piombo |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Rame |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Zinco |
APAT IRSA CNR 3020 Man29 2003 |
Idrocarburi come n-Esano |
APAT IRSA CNR 5160 Man29 2003 |
p-xilene |
APAT IRSA CNR 5140 Man29 2003 + GCMS |
PCE |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
TCE |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
CVM |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,2-Dicloroetano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,2-Dicloropropano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,1,2-Tricoloroetano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,1,2,2-Tetracloroetano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Esaclorobutadiene |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,1,1-Tricoloroetano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Carbonio tetracloruro |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
1,1-Dicloroetano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Bromodiclorometano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Dibromoclorometano |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Bromoformio |
APAT IRSA CNR 5150 Man29 2003 + GCMS |
Stirene |
APAT IRSA CNR 5140 Man29 2003 + GCMS |
4) il piano di monitoraggi in parola della durata di due anni potrà successivamente essere modificato in funzione degli esiti delle analisi effettuate; le prescrizioni a tale riguardo saranno definite dalla Provincia di Parma in qualità di autorità competente per la procedura di bonifica dell’area di Viarolo;
5) dovranno essere realizzati gli interventi per la protezione statica delle opere di derivazione indicati negli elaborati di screening e consistenti nella realizzazione di barriera perimetrale attorno alla testa pozzo con coperchio removibile e di sistema per l’allontanamento delle acque eventualmente presenti sul fondo del pozzetto di alloggiamento delle teste pozzo;
6) in fase di rilascio della concessione di derivazione andranno definiti i monitoraggi necessari a verificare nel tempo la sostenibilità dei prelievi (modalità e tempistica delle misure di piezometria e dei prelievi effettuati);
b) di trasmettere la presente deliberazione alla ditta titolare della domanda di concessione CCLP Inerti SpA e per conoscenza alla Ditta che ha attivato la presente procedura di verifica (screening) Unicalcestruzzi SpA;
c) di trasmettere copia della presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza al Comune di Parma, alla Provincia di Parma, al Servizio Tecnico Bacino degli Affluenti del Po di Parma, al Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua della Regione Emilia-Romagna, all’Autorità di Bacino del Po, all’ARPA – Sezione Provinciale di Parma e all’AUSL di Parma;
d) di pubblicare per estratto, ai sensi dell’art. 10, comma 3, della legge regionale 18 maggio 1999, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, il presente partito di deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna
e) di pubblicare integralmente il presente atto sul sito web della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 20, comma 7 del DLgs 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.