n.1 del 07.01.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2106 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad intraprendere iniziative a sostegno dei gestori di servizi educativi e scuole paritarie. A firma dei Consiglieri: Pillati, Montalti, Daffadà, Zappa-
terra, Costa, Mori, Tarasconi, Paruolo, Fabbri, Costi, Caliandro, Marchetti Francesca, Sabattini, Rossi, Soncini, Bulbi, Rontini, Bondavalli

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

Premesso che

l’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del contagio da Covid-19 insieme al potenziamento del sistema sanitario pubblico ha richiesto e richiede di mettere in campo tutte le possibili misure di contrasto e contenimento del contagio e di garantire condizioni di sicurezza nell’erogazione dei servizi essenziali;

tra le prime misure adottate a livello nazionale vi è stata la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado;

anche grazie all’impegno fattivo della nostra Regione, che ha contribuito alla discussione che ha portato alle linee guida nazionali, nel corso dell’estate è stato possibile riaprire in sicurezza le attività educative estive rivolte ai minori, anche nella fascia di età da 0 a 3 anni;

i necessari adeguamenti alle modalità individuate dalle linee guida per riaprire i centri estivi in sicurezza hanno determinato costi aggiuntivi a cui i soggetti gestori, pubblici e privati, hanno fatto fronte.

Evidenziato che

nei 5 mesi di chiusura dei servizi educativi e delle scuole d’infanzia paritarie, molti gestori hanno dovuto fare i conti con la riduzione o le mancate entrate derivanti dal periodo di lockdown;

la riapertura dei servizi 0/6 da settembre 2020 ha comportato per i gestori pubblici e privati un incremento dei costi unitari del servizio in conseguenza delle necessarie misure di adeguamento logistico, organizzativo, della dotazione di dispostivi di protezione e dell’attivazione di procedure di prevenzione sanitaria;

alle difficoltà economiche per tutte le scuole d’infanzia paritarie, sia comunali che private, si è accompagnata all’inizio dell’a.s. 2020/2021 un’accresciuta difficoltà (già emersa negli anni precedenti) a reperire sul mercato del lavoro figure professionali dotate dei titoli di studio previsti dalla normativa vigente per l’insegnamento nelle scuole d’infanzia statali e paritarie.

Ritenuto che

l’erogazione di contributi ministeriali per complessivi 165 milioni di euro nell’anno 2020 ai soggetti che gestiscono in via continuativa servizi educativi e alle istituzioni scolastiche dell'infanzia non statali a titolo di sostegno economico per la riduzione o il mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, in attuazione dell’art. 233 comma 3 della legge 17 luglio 2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, legge di conversione del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, costituisca un segnale importante e un riconoscimento del ruolo pubblico svolto da tutti i gestori, pubblici e privati nell’ambito del sistema nazionale di educazione e istruzione di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65;

sia opportuno prevedere da subito una misura analoga sull’esercizio finanziario 2021 a parziale copertura degli incrementi di costo intervenuti da settembre 2020;

sia anche opportuno e necessario modificare il testo della legge 41/2020, all’art. 2 ter, in materia di incarichi temporanei nelle scuole d’infanzia paritarie che, per garantire il regolare svolgimento delle attività nelle scuole dell'infanzia paritarie comunali, in via straordinaria per l'anno scolastico 2020/2021, consente di prevedere incarichi temporanei attingendo anche alle graduatorie comunali degli educatori dei servizi educativi per l'infanzia, qualora si verifichi l'impossibilità di reperire personale docente per sostituzioni con il prescritto titolo di abilitazione, al fine di consentire anche alle scuole dell’infanzia paritarie la medesima opportunità, ovvero di potersi avvalere per le sostituzioni di personale in possesso dei titoli per poter svolgere attività educativa nei nidi d’infanzia.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta

a sollecitare il governo e a sensibilizzare i parlamentari emiliano-romagnoli affinché siano previste nell’ambito della discussione preliminare all’approvazione della legge finanziaria per il 2021, la definizione di una posta di bilancio a parziale copertura degli aumenti dei costi unitari per posto bambino determinati per i soggetti gestori pubblici e privati di servizi educativi da 0 a 3 anni autorizzati e di scuole d’infanzia paritarie per l’introduzione da settembre 2020 delle necessarie misure anticovid e delle conseguenti revisioni dei modelli organizzativi, utilizzando come criterio di riparto tra le regioni il numero di bambini iscritti ai servizi 0/3 e alle scuole dell’infanzia paritarie;

a sensibilizzare i parlamentari emiliano romagnoli sulla necessità di emendare il testo della legge n. 41/2020 all’art. 2 ter (Incarichi temporanei nelle scuole dell’infanzia paritarie) per estendere alle scuole paritarie private ciò che, in via straordinaria, è permesso alle scuole paritarie comunali, ovvero di potersi avvalere per le sostituzioni di personale in possesso dei titoli per svolgere attività educativa nei nidi d’infanzia.

Approvata a maggioranza dalla Commissione V Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità nella seduta del 17 dicembre 2020.

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