n.7 del 19.01.2022 periodico (Parte Seconda)

Approvazione del progetto regionale sulla "Sperimentazione delle strutture di prossimità" in attuazione dell'intesa della Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome Rep. Atti. n.134/CSR del 4 agosto 2021

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- il D.L. 19 maggio 2020, n. 34 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19” convertito, con modificazioni, dalla L. 17 luglio 2020, n. 77;

- l’Intesa Rep. Atti n. 134/CSR del 4 agosto 2021, ai sensi dell’art. 1, comma 4-bis del su citato D.L. 19 maggio 2020, n. 34, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante “Linee di indirizzo per la realizzazione di progetti regionali sulla sperimentazione di strutture di prossimità” e sul riparto per l’anno 2020 delle risorse di cui sull’art. 1, comma 11 del medesimo D.L. n. 34/2020 il quale prevede che, per l’attuazione dei commi 2, 3, 4, 4-bis e 8 è autorizzata, per l'anno 2020, la spesa di 838.737.983 euro, di cui 25 milioni di euro per la sperimentazione di cui al comma 4-bis e che, per le finalità di cui ai commi 4, 4-bis e 8, a decorrere dall'anno 2021, all'onere complessivo di 766.466.017 euro, di cui 25 milioni di euro per l'anno 2021 per la sperimentazione di cui al comma 4-bis, si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per l'anno di riferimento;

Dato atto, pertanto, che le linee progettuali di cui al presente provvedimento trovano copertura nell’ambito del Fondo Sanitario Regionale di competenza del corrente esercizio e che all’impegno e liquidazione della spesa si provvede in sede di anticipazione mensile di cassa, non in risorse aggiuntive;

Richiamati:

- il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 "Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell'art. 1 della L. 23 ottobre 1992, n. 421";

- il D.P.C.M. 12 gennaio 2017 che reca “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, ai sensi dell’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”;

Visti altresì:

- l’art. 1, comma 13 del su citato D. Lgs. n. 502/1992, in base al quale “Il Piano sanitario regionale rappresenta il piano strategico degli interventi per gli obiettivi di salute e il funzionamento dei servizi per soddisfare le esigenze specifiche della popolazione regionale anche in riferimento agli obiettivi del Piano sanitario nazionale”;

- la L. 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali";

- la L.R. 12 maggio 1994, n. 19 “Norme per il riordino del Servizio sanitario regionale ai sensi del D. Lgs 30 dicembre 1992, n. 502, modificato dal D. Lgs 7 dicembre 1993, n. 517” e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 17, comma 1;

- la L.R. 23 dicembre 2004, n. 29 “Norme generali sull’organizzazione ed il funzionamento del Servizio Sanitario Regionale”, e successive modifiche, che prevede che questa Regione, nell’esercizio dell’autonomia conferitale dalla riforma del Titolo V della Costituzione, definisce i principi ed i criteri generali di organizzazione e di funzionamento del Servizio sanitario regionale;

- la L.R. 12 marzo 2003, n. 2 “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

- il Piano sanitario e sociale approvato con delibera dell’Assemblea legislativa n. 120 del 2017;

- il D.P.C.M. 12 gennaio 2017 che reca “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, ai sensi dell’art. 1, comma 7, del D. Lgs. n. 30 dicembre 1992, n. 502”;

- l’art. 26 del su citato D.P.C.M. 12 gennaio 2017 che garantisce alle persone con disturbi mentali, la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato, differenziato per intensità, complessità e durata;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni con le quali si è data attuazione alla normativa di cui sopra:

relativamente alla pianificazione regionale sociale e sanitaria, dello sviluppo dei modelli delle Case della Comunità, nonché del potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2:

- n. 291/2010 “Indicazioni regionali per la realizzazione e organizzazione funzionale della Casa della Salute” le quali:

- definiscono la Casa della Salute come una struttura facilmente riconoscibile e raggiungibile dalla popolazione, dove trovare risposta alla maggior parte dei bisogni, attraverso la garanzia dell’accesso e dell’erogazione dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socio-assistenziale in integrazione con i professionisti dell’ambito sociale;

- riconoscono la Casa della Salute come un presidio del Distretto, la cui gestione complessiva è affidata al Dipartimento di Cure Primarie, che cura le interfacce con gli altri dipartimenti;

- n. 2128 del 05 dicembre 2016 “Case della Salute: indicazioni regionali per il coordinamento e lo sviluppo delle Comunità di professionisti e della medicina d'iniziativa”;

- n. 1423 del 02 ottobre 2017 “Attuazione del Piano Sociale e Sanitario 2017-2019. Approvazione delle schede attuative d'intervento e di indirizzi per l'elaborazione dei Piani di zona distrettuali per la salute e il benessere sociale”;

- n. 1793 del 30 novembre 2020 "Misure per l'attuazione degli interventi di assistenza territoriale per far fronte alla pandemia da Sars-Cov-2, ai sensi dell'art. 1 del D.L. n. 34/2020 convertito con la L. n. 77/2020 e approvazione del "Piano operativo regionale per il recupero delle liste di attesa" ai sensi dell'art. 29 D.L. n. 104/2020.";

relativamente all’Area Tematica “Salute Mentale”:

- n. 1554 del 20 ottobre 2015 “Linee di indirizzo per la realizzazione di progetti con la metodologia del budget di salute”

- n. 1232 del 28 settembre 2020 “Piano attuativo Salute Mentale e superamento ex OO.PP. riparto e assegnazione del fondo alle Aziende sanitarie per l'anno 2020”;

- n. 1770 del 2 novembre 2021 “Linee di programmazione e finanziamento delle Aziende sanitarie per l'anno 2021”

- n. 1813 del 8 novembre 2021 “Piano attuativo Salute Mentale e superamento ex OO.PP. riparto e assegnazione del fondo alle Aziende sanitarie per l'anno 2021”;

Considerato in particolare quanto sancito dai seguenti commi dell’art. 1 del D.L. 19 maggio 2020, n.34, convertito, con modificazioni, dalla L. 17 luglio 2020, n.77:

- il comma 3, che dispone che le aziende sanitarie, tramite i distretti, implementino le attività di assistenza domiciliare integrata o equivalenti, per i pazienti in isolamento, garantendo adeguato supporto sanitario per il monitoraggio e l'assistenza, nonché il supporto per le attività logistiche di ristorazione e di erogazione dei servizi essenziali;

- il comma 4, che prevede che le Regioni e le Province autonome incrementino ed indirizzino le azioni terapeutiche e assistenziali a livello domiciliare, sia con l'obiettivo di assicurare le accresciute attività di monitoraggio e assistenza connesse all’emergenza epidemiologica, sia per rafforzare i servizi di assistenza domiciliare integrata per i pazienti in isolamento domiciliare o sottoposti alla quarantena nonché per i soggetti affetti da malattie croniche, disabili, con disturbi mentali, con dipendenze patologiche, non autosufficienti, con bisogni di cure palliative, di terapia del dolore, e in generale con situazioni di fragilità tutelate ai sensi del Capo IV del DPCM 12 gennaio 2017;

- il comma 4-bis, che prevede che, ai fini della realizzazione degli obiettivi di cui ai commi 3 e 4 del medesimo articolo, il Ministero della salute, sulla base di un atto di intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, coordini la sperimentazione, per il biennio 2020-2021, di strutture di prossimità per la promozione della salute e per la prevenzione, nonché per la presa in carico e la riabilitazione delle categorie di persone più fragili, ispirate al principio della piena integrazione socio-sanitaria, con il coinvolgimento delle istituzioni presenti nel territorio, del volontariato locale e degli enti del Terzo settore senza scopo di lucro;

- il comma 4-bis, che dispone altresì che i progetti proposti dalle Regioni e Province autonome debbano prevedere modalità di intervento che riducano le scelte di istituzionalizzazione, favoriscano la domiciliarità e consentano la valutazione dei risultati ottenuti, anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi quale il budget di salute individuale e di comunità;

Considerato inoltre che: il Piano Sociale e Sanitario Regionale (PSSR) 2017-2019 (D.A.L.120/17) ha inteso sviluppare un modello di assistenza territoriale in grado di garantire risposte integrate ai problemi di salute delle persone e di coinvolgere le comunità nell’individuazione dei bisogni e delle priorità;

Preso atto che occorre dare pronta attuazione alla su citata Intesa Rep. Atti n. 134/CSR del 4 agosto 2021, mediante l’elaborazione di un apposito progetto sulla sperimentazione di strutture di prossimità allegato al presente atto deliberativo, al fine di coinvolgere la Comunità nella promozione e prevenzione della salute, nella ricerca delle persone sole o a rischio di emarginazione sociale e nella intercettazione dei bisogni – anche inespressi – dei cittadini, delle loro famiglie o dei loro caregivers. Con il progetto in argomento la Regione Emilia-Romagna intende sperimentare interventi di prossimità, nelle Case della Comunità, finalizzati al miglioramento del coordinamento e dell’ottimizzazione di servizi e cure, sviluppando l’impianto progettuale su due cardini:

1. passaggio dalla Casa della Salute alla Casa di Comunità attraverso:

  • attuazione di un concetto di Casa della Comunità “diffusa”, ottenuta delocalizzando alcune attività di promozione di salute e prevenzione dalla CdC, che manterrà ruolo di hub, ad altri luoghi di aggregazione territoriale;
  • sperimentazione di un nuovo sistema di governance integrata sociale e sanitaria mediante collaborazione di organi tecnici e politici;

2. Sostegno della domiciliarità di persone affette da disturbi psichici e dipendenze patologiche attraverso l’applicazione del Budget di Salute:

  • strumento integrato socio-sanitario, a sostegno del progetto terapeutico riabilitativo personalizzato di persone affette da disturbi mentali gravi, costituito da risorse individuali, familiari, sociali e sanitarie al fine di migliorare la salute, nell’ottica della recovery (possibile guarigione), il benessere, il funzionamento psico-sociale, l’inclusione della persona e la sua partecipazione attiva alla comunità mediante l’attivazione di percorsi evolutivi.

Visti infine:

- la L.R. 26 novembre 2001 n.43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto: “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni;

- la propria deliberazione n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto: “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- le Circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della deliberazione n. 468/2017;

- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, Abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4, per quanto applicabile;

- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42", e ss.mm.ii.;

- la L.R.29 dicembre 2020, n. 12 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)”;

- L.R. 29 dicembre 2020, n.13 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

- la propria deliberazione n. 2004 del 28 dicembre 2020 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023” e ss.mm.ii.;

- la L.R. 29 luglio 2021, n. 8 "Disposizioni collegate alla legge di assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

- la L.R. 29 luglio 2020, n. 9 "Assestamento e prima variazione generale al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023";

- la propria deliberazione n. 1193 del 26 luglio 2021 avente ad oggetto “Aggiornamento del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della regione Emilia-Romagna 2021-2023”;

Richiamati inoltre:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e succ. mod., ed in particolare l’art. 22, per quanto previsto in relazione alla categoria Enti pubblici vigilati dalla Regione (citazione corretta se i beneficiari saranno Aziende sanitarie…);

- la propria deliberazione n. 111 del 28 gennaio 2021 avente per oggetto “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza. Anni 2021-2023”;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto: “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell'Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell'IBACN”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto: “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 771 del 24 maggio 2021 avente ad oggetto: “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'Ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e Linee di Indirizzo 2021”;

Richiamata infine le determinazione dirigenziale n. 20202 del 13 novembre 2020 con cui è stato affidato l’incarico di Responsabile di Servizio al sottoscritto dirigente;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore alle Politiche per la salute;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di approvare il progetto intitolato “Dalla Casa della Salute alla Casa della Comunità: partecipazione e coinvolgimento sociale per la promozione della salute e del benessere collettivo e budget di salute come strumento a supporto di forme di domiciliarità protette”, contenuto nell’Allegato 1 al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale, in attuazione dell’Intesa della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome, Rep. Atti n. 134/CSR del 4 agosto 2021, allegato 2, parte integrante del presente atto;

2. di disporre, al termine del periodo di sperimentazione, tempestivo invio ai Ministeri della Salute e dell’Economia e delle Finanze della relazione illustrativa delle attività messe in atto e dei risultati raggiunti;

3. di dare atto che le linee progettuali di cui al presente provvedimento trovano copertura nell’ambito del Fondo Sanitario Regionale di competenza del corrente esercizio e che all’impegno e liquidazione della spesa si provvede in sede di anticipazione mensile di cassa;

4. di dare mandato alle Aziende Sanitarie di sviluppare progressivamente il progetto come descritto nella scheda progettuale allegata alla presente deliberazione;

5. di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

6. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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