n.362 del 13.11.2019 periodico (Parte Seconda)

Provvedimento autorizzatorio unico comprendente il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per "Nuovo impianto di sollevamento in località Ronchi di Caorso (PC) sul torrente Chiavenna per uso plurimo delle acque ai fini irrigui e ambientali, comprensivo della concessione di derivazione irrigua San Nazzaro in comune di Monticelli d'Ongina (PC) e delle condotte di adduzione nei comuni di Caorso e di San Pietro in Cerro", proposto dal Consorzio di Bonifica di Piacenza

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

(omissis)

delibera

per le ragioni in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 4 marzo 2019 che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera che qui si intendono sinteticamente richiamate:

a) di adottare il Provvedimento Autorizzatorio Unico, che comprende il provvedimento di VIA, sulla base del quale sono stati rilasciati titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto denominato “Nuovo impianto di sollevamento in località Ronchi di Caorso (PC), Torrente Chiavenna, per uso plurimo delle acque ai fini irrigui e ambientali, comprensivo della concessione di derivazione irrigua San Nazzaro in Comune di Monticelli D’Ongina (PC) e delle condotte di adduzione nei Comuni di Caorso e di San Pietro in Cerro (PC)” proposto dal Consorzio di Bonifica di Piacenza, localizzato nei Comuni di Caorso, Monticelli d’Ongina e San Pietro in Cerro, costituito dalla determinazione motivata di conclusione positiva della Conferenza di Servizi, ai sensi dell’art. 20, comma 2 della LR 4/2018;

 b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle prescrizioni del provvedimento di VIA riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate: 

1. per quanto riguarda la derivazione di acque superficiali essa dovrà avvenire con le seguenti modalità:

a) portata massima complessiva tra l’opera di presa di prelievo San Nazzaro e dal Torrente Chiavenna pari a 5.000 l/s;

b) il volume massimo concedibile ad uso irriguo è pari a 18.600.000 mc/a;

c) per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva 2000/60/CE, nonché per il rispetto dei diritti pregressi il prelievo potrà essere esercito nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • nella stagione estiva (maggio – settembre) i prelievi sia da Fiume Po sia dal Torrente Chiavenna potranno essere attivati solo lasciando defluire a valle del punto di prelievo da Fiume Po una portata pari 1098 mc/s;
  • nella stagione invernale (ottobre – aprile) i prelievi da Fiume Po potranno essere attivati alle condizioni di cui al punto precedente mentre quelli dal Torrente Chiavenna potranno essere attivati lasciando defluire a valle del punto di captazione una portata pari a 330 l/s;

d) è ammesso un prelievo superiore a detto volume a condizione che venga installato e mantenuto in regolare stato di funzionamento idoneo strumento atto alla misurazione dei volumi delle acque restituite nel Fiume Po; pertanto il volume necessitante per uso irriguo, pari a max 18.600.000 mc/a, verrà verificato sulla base della differenza tra i volumi prelevati e quelli restituiti, maggiorati della percentuale dovuta alle perdite della rete. 

Al fine di ottemperare le precedenti prescrizioni, ai sensi dell’art.95 del Dlgs 152/06 e stante quanto disposto dalla DGR n.2254/16 andranno posti in essere e tenuti in regolare stato di manutenzione idonei dispositivi per la misurazione delle acque derivate, transitanti e restituite; a tal fine dovrà essere presentato per approvazione al STRAAAF entro 90 giorni dal provvedimento autorizzatorio unico idoneo progetto per l’individuazione della localizzazione e della tipologia della strumentazione da porre in essere; i dati di tale monitoraggio quantitativo dovranno essere trasmessi entro il 31 gennaio di ogni anno al Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti fisici e ad ARPAE Direzione Tecnica, nonché ai soggetti previsti dalla DGR n. 2254/16 secondo le modalità nella stessa indicate. 

2. Al fine di verificare gli effetti del nuovo impianto di pompaggio sulla qualità delle acque del Torrente Chiavenna, dovrà essere eseguito un monitoraggio secondo le indicazioni di cui alla tabella 3.6 del DM 260/10, delle acque nei seguenti punti: 

a) Torrente Chiavenna a Chiavenna Landi, in corrispondenza della stazione della Rete Regionale di Monitoraggio delle Acque Superficiali (cod.01120200), solo monitoraggio post operam;

b) Torrente Riglio in corrispondenza della stazione della Rete Regionale di Monitoraggio delle Acque Superficiali (cod.01120400), solo monitoraggio post operam;

c) Torrente Chiavenna a Caorso, in centro paese in corrispondenza del ponte pedonale, monitoraggio sia ante sia post operam; in particolare in questo punto dovrà inoltre essere condotta la valutazione delle specie vegetali presenti e i campionamenti dovranno essere eseguiti a due diverse profondità, in superficie e sul fondo;

d) Torrente Chiavenna a Zerbio a valle del depuratore, monitoraggio sia ante sia post operam. 

Le campagne di monitoraggio dovranno essere condotte in due situazioni idrologiche diverse (magra e morbida) e le campagne di monitoraggio post operam dovranno essere condotte per una durata minima di tre anni.

Le risultanze del monitoraggio effettuato saranno trasmesse al Servizio Regionale Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici entro la fine dell’anno di rilevamento corredate di apposita relazione.

Qualora il Consorzio ritenga di predisporre un monitoraggio ridotto rispetto alle indicazioni di cui alla tabella 3.6 del DM 260/10, dovrà presentare apposita proposta, entro 90 giorni dall’approvazione della presente procedura, al Servizio Tutela Risorsa Acqua, Aria e Agenti fisici competente per materia. 

3. Prima dell'inizio dei lavori, il proponente dovrà comunicare all'autorità competente e ad Arpae, i riferimenti dell'esecutore del piano di utilizzo, con le modalità e nel rispetto dei contenuti di cui all'art. 17 del d.P.R. n. 120/2017. 

4. Si fa presente inoltre che, in riferimento alla eventuale classificazione delle terre e rocce come “sottoprodotti”, come indicato al Capitolo c) Proposta del Piano di caratterizzazione” del Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo, nell'ipotesi di loro riutilizzo in sito diverso da quello di produzione, essendo l'opera in oggetto sottoposta a procedura di VIA, devono essere applicate le disposizioni previste al Capo II del DPR n. 120/17, art. 8 e seguenti. 

5. Dovrà essere comunicata alla RER Servizio VIPSA la data di inizio e fine lavori delle opere previste nel presente procedimento. 

c) di dare atto che la verifica di ottemperanza per le precedenti prescrizioni del Provvedimento di VIA, nel rispetto delle modalità riportata nelle singole prescrizioni, spetta per quanto di competenza a:

1. ARPAE, RER- Serv. STRAAAF

2. RER – Serv. STRAAF

3. ARPAE Sez. Prov. PC,

4. RER -Serv. VIPSA 

d) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e alla gestione del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:

 1. Provvedimento di Valutazione di impatto ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 4/3/2019 e che costituisce l’Allegato 1

2. Atto di Concessione di derivazione connessa al demanio idrico dell’ARPAE Direzione Tecnica DET-AMB-2019-4137 del 9/9/2019, che costituisce l’Allegato 2;

 3. Nulla osta idraulico relativo all’opera di presa S. Nazzaro dell’Agenzia Interregionale del Fiume Po di cui alcune delle prescrizioni ivi contenute sono parte integrante dell’Atto di concessione di derivazione, tale nulla osta costituisce l’Allegato 3;

4. Nulla osta idraulico relativo all’opera di presa Ronchi dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la protezione Civile-Servizio Area Affluenti Po di cui alcune delle prescrizioni ivi contenute sono parte integrante dell’Atto di Concessione di derivazione, tale nulla osta costituisce l’Allegato 4;

5. Valutazione d’Incidenza del Servizio Aree Protette Foreste e Sviluppo della Montagna – RER, che costituisce l’Allegato 5;

6. Autorizzazione Paesaggistica N. 04/2019 del Comune di Caorso, che costituisce l’Allegato 6

7. Verifica preventiva interesse archeologico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza, che costituisce l’Allegato 7;

8. Permesso di Costruire N. 6/2019 del Comune di Caorso, che costituisce l’Allegato 8;

9. Parere su Viabilità strade della Provincia di Piacenza-Servizio Viabilità, che costituisce l’Allegato 9;

 Parere su viabilità strade dei Comuni di Caorso, Monticelli d’Ongina e San Pietro in Cerro, che costituiscono l’Allegato 10;

10. Nulla Osta della SNAM RETE GAS, che costituisce l’Allegato 11;

11. Autorizzazione di IRETI S.p.A., che costituisce l’Allegato 12;

e) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali prescrizioni sono vincolanti al fine della realizzazione e gestione del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente; 

f) di precisare che i termini di efficacia degli atti allegati alla presente delibera decorrono dalla data di approvazione della presente deliberazione; 

g) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

h) di trasmettere la presente deliberazione al proponente Consorzio di Bonifica di Piacenza; 

i) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: Provincia di Piacenza, Comune di Caorso, comune di Monticelli d’Ongina, comune di San Pietro in Cerro, Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile – Servizio Area Affluenti Po, Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po, Agenzia Interregionale del Po (AIPO), ARPAE Direzione Tecnica, ARPAE SAC Piacenza, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di parma e Piacenza, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Emilia Occidentale, RER-Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna, RER-Servizio tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti fisici, IRETI, 2IRETEGAS, ENEL SOLE, ENEL DISTRIBUZIONE, SNAM RETE GAS, TELECOM ITALIA, Regione Lombardia; 

j) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul sito web della Regione; 

k) di pubblicare per estratto la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna; 

l) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT; 

m) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.

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