n.5 del 10.01.2018 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5846 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad accertare i passaggi e le responsabilità che hanno portato ad una gestione inadeguata delle modalità di informazione ed evacuazione della popolazione di Lentigione di Brescello, ad accertare lo stato di manutenzione dell’Enza, a coinvolgere gli enti preposti al controllo del territorio e all’erogazione dei servizi pubblici per l’adeguamento del sistema di gestione delle emergenze, nonché a dar pieno e concreto sostegno ai cittadini e alle imprese che hanno subito danni derivanti dagli episodi alluvionali degli scorsi 10 e 11 dicembre. A firma dei Consiglieri: Mori, Prodi, Campedelli, Caliandro, Torri, Lori, Soncini, Rontini, Iotti, Serri, Sabattini, Cardinali
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
una perturbazione caratterizzata da due impulsi di precipitazioni che si sono susseguiti a distanza di due giorni ha interessato in modo particolarmente drammatico il territorio e la popolazione dell’Emilia-Romagna;
un primo impulso si è verificato venerdì 8 dicembre 2017 con precipitazioni intense che hanno interessato le zone di crinale con picchi fino a 170 mm/24h e formazione di un primo incremento dei livelli idrometrici dei principali corsi d’acqua del settore centro-occidentale della regione che si sono attestati poco al di sopra della soglia 1 di riferimento per il sistema di allertamento regionale;
il secondo impulso, una intensa perturbazione di origine atlantica, ha interessato le zone di crinale tra domenica 10 e lunedì 11 dicembre, con piogge ininterrotte che hanno raggiunto in alcune stazioni cumuli compresi tra 300 e 500 mm con picchi di intensità di 40 mm/h, ove il contestuale innalzamento delle temperature, legato ai flussi di correnti meridionali, ha innalzato le quote dello zero termico sopra i 2000 m per cui si è prodotto anche un parziale scioglimento del manto nevoso in quota, facendo sì che a partire dal giorno 11 tutti i principali corsi d’acqua appenninici dal Trebbia al Reno abbiano prodotto piene ragguardevoli con superamento dei livelli massimi storici registrati.
Evidenziato che
oltre alle forti sollecitazioni e danni ingenti nei tratti montani, per quanto riguarda il reticolo idrografico il Taro ha registrato livelli superiori ai massimi storici in diverse sezioni con allagamenti di una porzione dell’Interporto di Parma e delle aree golenali dove sono state evacuate 2 persone in località Tornolo, sul torrente Parma la situazione più critica si è verificata a Colorno dove è stato superato il massimo storico del 2014 con un livello di m. 9,49 e conseguente parziale allagamento della Reggia e del centro storico in più punti, con interessamento di edifici pubblici, privati e di attività produttive e nel comune di Torrile è stata evacuata una famiglia di 5 persone;
nel fiume Secchia è stato registrato un evento di piena che ha raggiunto il massimo storico in termini di livelli registrati e la piena è stata gestita con sgomberi cautelativi delle persone a maggior rischio, con numerosi interventi di somma urgenza per contenere infiltrazioni e fontanazzi, con un’intensa attività di monitoraggio e sorveglianza delle criticità; così anche il fiume Reno e affluenti è stato interessato da un significativo evento di piena che in alcune stazioni di misura ha superato le soglie di allarme, provocando prolungate sollecitazioni ai corpi arginali e alle opere idrauliche di regolazione, che hanno subito danni di significativa entità;
la situazione più grave in assoluto è quella che ha interessato il fiume Enza arrivato al livello mai registrato prima di 12,47 metri e la località Lentigione del comune di Brescello dove, a valle di Sorbolo, il sormonto dell’argine destro occorso nelle prime ore del 12 dicembre ha determinato una triplice rottura arginale e il conseguente allagamento della cella idraulica adiacente, con un’area allagata dalla piena che ricomprende oltre mille residenti, alcuni edifici di culto e diverse attività produttive.
Considerato che
in questa ultima area sono state attivate misure di assistenza per circa 1.150 persone sfollate accolte negli spazi allestiti presso il Circolo ARCI Kaleidos di Poviglio e in alcuni alberghi, con l’organizzazione dell’accoglienza dei volontari della protezione civile provenienti da tutta Italia presso la palestra comunale di Castelnovo di Sotto; operazioni di pulizia per consentire il rientro nelle abitazioni e per riprendere le attività produttive; lavori urgenti di AIPO per il ripristino dell’argine danneggiato;
la stima complessiva dei danni è calcolata dalla Regione in circa 105 milioni di euro.
Sottolineato che
le oggettive difficoltà che le popolazioni colpite hanno subito in termini di interruzione di pubblici servizi e di disagi abitativi permangono in larga parte, nonostante lo sforzo della Protezione civile e l’attivazione in loco delle aziende di luce, acqua e gas;
in particolare a Lentigione di Brescello nel reggiano, il disagio della comunità si somma al forte disappunto per non aver ricevuto allerte adeguate e avviso di evacuazione nella notte tra l’11 e il 12 dicembre da parte dei commissari preposti, nonché alla preoccupazione di rivivere il dramma dell’alluvione in caso di una nuova piena dell’Enza;
è diffusa la sensazione di sottovalutazione dei problemi legati alla manutenzione e alla pulitura dei corsi fluviali, suffragata da richieste di attivazione da parte dei Sindaci della Val d’Enza all’Aipo e all’Autorità di Bacino che non hanno trovato adeguata risposta.
Valutato che
la Giunta regionale ha subito dichiarato un impegno di stanziamento di 2 milioni di euro per l’emergenza-urgenza e ha tempestivamente e direttamente attivato il Governo nazionale con richiesta firmata dal presidente Bonaccini di dichiarazione dello stato di emergenza per le eccezionali avversità atmosferiche e gli allagamenti che hanno interessato il territorio dell’Emilia-Romagna nel mese di dicembre;
in data 18 dicembre u.s. è stato firmato un Protocollo di intesa tra Ministero dell’Ambiente e Presidenza della Regione Emilia-Romagna che prevede lo stanziamento di 85 milioni di euro per la sicurezza idrogeologica in tutta la regione.
Impegna la Giunta
ad accertare puntualmente i passaggi e le responsabilità che hanno portato ad una gestione inadeguata, alla luce delle allerte emesse, delle modalità di informazione ed evacuazione della popolazione di Lentigione di Brescello con conseguenti danni materiali ingenti e disagi importanti per la popolazione;
ad accertare lo stato di manutenzione dell’alveo dell’Enza e tutte le possibili cause dell’esondazione del corso d’acqua, per verificare che la rottura arginale sia dipesa dall’azione esercitata dalle acque del fiume in seguito al sormonto;
a coinvolgere gli enti preposti al controllo del territorio e all’erogazione di servizi pubblici per l’eventuale adeguamento del sistema di gestione emergenziale per prevenire e gestire in modo sempre più efficace situazioni analoghe;
a dare pieno e concreto sostegno ai cittadini, alle cittadine e alle imprese che hanno subito a vario titolo danni derivanti dagli episodi sopracitati, sollecitando il Governo allo stanziamento delle risorse necessarie per l’indennizzo e a velocizzare le procedure di risarcimento, oltre che predisponendo modalità capillari di raccolta di istanze di autocertificazione dei danni subiti in stretto raccordo con le Istituzioni ed eventualmente con la collaborazione dei Comitati locali sorti spontaneamente, in modo da non disperdere risorse e agire nella piena trasparenza.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 2017