n.220 del 02.08.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7120 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere, unitamente alle associazioni di rappresentanza del settore, alle organizzazioni ecosistemi territoriali della ricerca e innovazione, ulteriori misure a sostegno dell'integrazione degli obbiettivi di crescita e di sostenibilità nell'economia della ceramica regionale e ad aggiornare gli impegni e gli strumenti attuativi in relazione al quadro geopolitico ed economico. A firma della Consigliera: Pigoni

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

premesso che

- l’industria ceramica rappresenta un settore identitario delle produzioni dell’Emilia-Romagna e della sua economia, costituendo un decisivo fattore di traino sia della complessiva attività manifatturiera a livello nazionale, sia della capacità di export e di internazionalizzazione dell’ambiente industriale e, con esso, dell’intera società, sia di promozione del made in Italy e, nello specifico, del made in Emilia-Romagna, sia delle opportunità di innovazione e ricerca, con dirette e importantissime implicazioni su altri comparti strategici, quali, a titolo d’esempio, quelli delle macchine utensili, quello della logistica e dei trasporti e quello, assolutamente fondamentale anche sul piano geopolitico, dell’energia;

- i numeri delle industrie ceramiche in Italia coincidono sostanzialmente con quelli della nostra regione, come nel caso della produzione di piastrelle, pari a circa il 90% di quella nazionale, occupando 18mila persone, sviluppando un’occupazione di portata analoga sull’indotto;

- l’industria ceramica costituisce inoltre un attore decisivo nei processi di innovazione tecnologica, organizzativa e rispetto ai diversi e complessi fronti della sostenibilità;

- l'industria ceramica ha da molti anni avviato un potente ciclo di innovazione dei propri impianti al fine di assicurare le migliori performance ambientali e di sicurezza, anticipando di fatto le BAT (migliori tecniche disponibili) indicate dall'Unione europea. Nel 2022 gli investimenti impiantistici ammontano a 441 milioni di euro, pari a 6,2% del fatturato, con un incremento del 25,9% rispetto al 2021 (l'incremento degli investimenti tra 2020 e 2021 era stato addirittura del 72,9%);

- la Regione Emilia-Romagna ha sempre convintamente sottolineato il ruolo centrale che l’industria ceramica esercita rispetto all’ambiente produttivo e socioeconomico regionale; come testimoniato anche dagli atti di indirizzo approvati dall’assemblea legislativa, come nel caso dell’ordine del giorno 6950, approvato e pubblicato unitamente alla legge regionale 13 giugno 2023, n.5 (Autorizzazione alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna all'Associazione “Hydrogen Europe”);

- analogo è stato ed è il ruolo dell’industria ceramica rispetto all’insieme delle politiche ambientali nella nostra regione, anche in ragione della sua diffusione territoriale – pur a fronte dell’esistenza di distretti nell’area di Sassuolo e nel territorio faentino-imolese – e del radicamento sociale, che ha sviluppato nel tempo forme di reciproca attenzione realizzando positive sinergie ed un modello di sviluppo industriale economico e sociale che può coniugare le esigenze di trasformazione delle imprese con la ricerca di un elevato livello di tutela ambientale e piena garanzia della salute dei cittadini;

- emblematico è in questo senso l’Accordo Territoriale Volontario per il contenimento delle emissioni nel distretto ceramico di Modena e Reggio Emilia che, in continuità con i precedenti Protocolli, ha garantito una significativa riduzione dei contributi emissivi ceramici nel distretto (-25% dal 2013 al 2017 per NOx, -20% per COV, -11% per Piombo), come attestato da Arpae nel recente monitoraggio periodico ove si evidenzia anche, relativamente alla qualità dell’aria, come le “concentrazioni medie annuali di inquinanti rilevate dalle centraline del Distretto … simili e in molti casi inferiori a quanto misurato nelle zone urbane di Modena e Reggio Emilia”;

- il rapporto tra imprese ceramiche e territorio è storicamente caratterizzato da un elevatissimo grado di trasparenza delle informazioni che assicura un controllo ed una conoscenza diffusi degli impatti legati alla presenza di queste imprese. Annualmente viene pubblicato, d'intesa con la Regione, un Rapporto integrato che monitora l'evoluzione di 35 indicatori ambientali del comparto; anche sul fronte della salute uno studio realizzato dalle AUSL ha evidenziato l’assenza di prevalenze di indice di mortalità, ricoveri o incidenze tumorali nel distretto ceramico rispetto al territorio regionale.

considerato che

- questo contesto è stato pesantemente segnato dalle conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, sul piano geopolitico, degli approvvigionamenti energetici e delle trasformazioni in questo settore, della stessa reperibilità delle materie prime;

- i cambiamenti intercorsi, e tuttora in evoluzione, nell’agibilità dei mercati, nella definizione di nuovi scenari della ceramica richiede sforzi ulteriori, determinandone una posizione ancora più centrale nelle strategie dell’industria 4.0;

valutato che

- nella nostra regione l’industria ceramica si presenta oggi come una vera e propria economia della ceramica, vale a dire come un sistema economico, territoriale e organizzativo complesso e articolato che oltre alle tradizionali attività produttive interagisce in modo molto significativo con altri settori quali quello della logistica, della meccanica, delle costruzioni e della conoscenza, sviluppando con essi reti e relazioni ad elevato livello di integrazione;

- sotto questo profilo l’economia della ceramica, come altre centrali e identitarie del modello di sviluppo e sociale dell’Emilia-Romagna, può rappresentare - anche in ragione del numero, della dimensione, della diffusione e della capacità di interazione internazionale dei soggetti che ne fanno parte - uno dei motori dell’innovazione, della coesione sociale, della transizione ecologica non solo nella nostra regione, ma a livello europeo e nazionale;

- in questa prospettiva è importante continuare a sostenere ed agevolare le trasformazioni aziendali necessarie al raggiungimento dei nuovi obiettivi climatici, che devono essere coniugati con l’imprescindibile esigenza di mantenere la presenza sui mercati mondiali delle imprese, preservando il loro radicamento nel territorio regionale e la compatibilità ambientale raggiunta.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna se stessa e la Giunta, per quanto di competenza,

- a proseguire lungo la strada indicata aggiornando gli impegni e gli strumenti attuativi in relazione al quadro geopolitico ed economico in essere e valutando la possibilità di creare momenti di raccordo, che coinvolgano anche Arpae, per creare le condizioni per questo processo strategico, valorizzando i risultati e le conoscenze condivise dei processi e degli impatti al fine di assicurare la necessaria omogeneità sul territorio in materia autorizzatoria, introducendo ove possibili opportuni elementi di semplificazione delle procedure valutative, riesaminando struttura e prescrizioni delle AIA al fine di rimuovere oneri non più utili e liberare le risorse per i nuovi investimenti necessari;

- a promuovere, unitamente alle associazioni di rappresentanza del settore, alle organizzazioni ecosistemi territoriali della ricerca e innovazione, ulteriori misure a sostegno dell’integrazione degli obiettivi di crescita e di sostenibilità nell’economia della ceramica regionale, assicurando anche azioni specifiche di informazione e di comunicazione sulle evidenze disponibili circa la compatibilità ambientale, sanitaria e sociale di questa industria nel territorio regionale.

Approvata a maggioranza dalla Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità nella seduta del 19 luglio 2023.

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina