n.365 del 24.12.2021 (Parte Seconda)

Aggiornamento dell'elenco degli agglomerati esistenti di cui alle dgr 201/2016 e 569/2019 e approvazione delle disposizioni relative alle verifiche di compatibilità idraulica nell'ambito dei procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la Direttiva 91/271/CEE, concernente il trattamento delle acque reflue urbane;

- la Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque;

- il Regio Decreto 25 luglio 1904, n. 523 e ss.mm.ii., recante “Testo unico sulle opere idrauliche”;

- il D.lgs. 3 Aprile 2006, n.152 e ss.mm.ii., recante “Norme in materia ambientale”;

- il Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2013, n. 59 “Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale, a norma dell'articolo 23 del decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35.”;

- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 8 maggio 2015 “Adozione del modello semplificato e unificato per la richiesta di autorizzazione unica ambientale – AUA”;

- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2016 “Approvazione del secondo Piano di Gestione delle acque del Distretto Idrografico Padano”;

- il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 27 ottobre 2016 “Approvazione del secondo Piano di Gestione delle acque del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale”;

- il Piano di Tutela delle Acque (di seguito PTA), approvato con Delibera n. 40 dell’Assemblea Legislativa in data 21 dicembre 2005;

- la Legge regionale 23 dicembre 2011, n. 23 concernente la delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali e l'organizzazione del servizio idrico integrato;

- la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 concernente la riforma del sistema di governo regionale e locale e le disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni;

- la propria Deliberazione del 9 giugno 2003, n. 1053 "Direttiva concernente indirizzi per l'applicazione del D.lgs. 11 maggio 1999, n. 152 come modificato dal D.lgs. 18 agosto 2000, n. 258 recante disposizioni in materia di tutela delle acque dall'inquinamento";

- la propria Deliberazione del 14 febbraio 2005, n. 286 concernente gli indirizzi per la gestione delle acque di prima pioggia e di lavaggio da aree esterne;

- la propria Deliberazione del 8 febbraio 2010, n. 350 concernente l’“Approvazione delle attività della regione Emilia-Romagna riguardanti l'implementazione della Direttiva 2000/60/CE ai fini della redazione ed adozione dei piani di gestione dei distretti idrografici padano, appennino settentrionale e appennino centrale”;

- la propria Deliberazione del 12 novembre 2015, n. 1781 concernente l’“Aggiornamento del quadro conoscitivo di riferimento (carichi inquinanti, bilanci idrici e stato delle acque) ai fini del riesame dei piani di gestione distrettuali 2015-2021”;

- la propria Deliberazione del 14 dicembre 2015, n. 2067 concernente l’“Attuazione della Direttiva 2000/60/CE: contributo della regione Emilia-Romagna ai fini dell'aggiornamento/riesame dei piani di gestione distrettuali 2015-2021;

- la propria Deliberazione del 14 dicembre 2015, n. 2087 concernente l’approvazione della “Direttiva relativa al sistema informativo regionale del servizio idrico integrato”;

- la propria Deliberazione del 16 giugno 2017, n. 871 concernente l’”Aggiornamento della “Direttiva relativa al sistema informativo regionale del servizio idrico integrato” di cui alla D.G.R.n. 2087/2015”;

- la propria Deliberazione del 21 dicembre 2015, n. 2204 concernente l’approvazione del modello per la richiesta di autorizzazione unica ambientale per l’Emilia-Romagna;

- la propria Deliberazione del 22 febbraio 2016, n. 201 concernente “Indirizzi all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti per la predisposizione dei programmi di adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane”;

- la propria Deliberazione del 31 ottobre 2016, n. 1795 recante approvazione della direttiva per lo svolgimento delle funzioni in materia di VAS, VIA, AIA ed AUA in attuazione della L.R. n.13 del 2005;

- la propria Deliberazione del 15 aprile 2019, n. 569 recante “Aggiornamento dell’elenco degli agglomerati esistenti di cui alla delibera di giunta regionale n. 201/2016 e approvazione delle direttive per i procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti”;

Premesso che:

- ai sensi dell’art. 77 del D.lgs. 152/06 la Regione definisce gli obiettivi di qualità per i corpi idrici regionali ed individua le misure utili al raggiungimento di tali obiettivi;

- gli obiettivi di qualità per i corpi idrici regionali già individuati dal Piano di Tutela delle acque sono stati aggiornati dai Piani di Gestione Distrettuali di cui alla Direttiva 2000/60/CE;

- il PTA individua nella disciplina degli standard di qualità degli scarichi delle acque reflue urbane una delle principali misure utili al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici;

- gli standard di riferimento individuati dal PTA per gli scarichi delle acque reflue urbane rispondono, tra l’altro, alle esigenze di rispetto delle disposizioni di cui alla Direttiva 91/271/CEE e sono pertanto differenziati in base alla consistenza dell’agglomerato, espressa in abitanti equivalenti (AE), e alla tipologia di area ricevente in cui vengono convogliati gli scarichi (area normale, area sensibile, bacino drenante ad area sensibile);

- la Regione Emilia-Romagna con la L.R. 23/2011 ha provveduto ad individuare l’intero territorio regionale quale Ambito Territoriale Ottimale e l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti (ATERSIR) quale autorità di governo dello stesso;

- tra i compiti dell’Agenzia rientra la redazione del Piano d’Ambito per il servizio idrico integrato di cui all’art. 149 del D.lgs. 152/06, tra i cui atti costituenti vi è la ricognizione delle infrastrutture del Servizio Idrico, che deve essere realizzata “anche sulla base di informazioni asseverate dagli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale” (art. 149, comma 2);

- con la DGR 201/2016 si è provveduto a redigere l’Elenco degli Agglomerati presenti in Regione e a fornire all’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti l’aggiornamento degli indirizzi per l’adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici regionali, secondo le tempistiche così declinate:

  • Agglomerati con consistenza compresa tra 200 e 2.000 AE (grado di copertura del sistema fognario e del sistema depurativo, adeguamento del livello di trattamento degli impianti) - "Livello priorità 1A" - 31 dicembre 2021;
  • Abbattimento dell'azoto negli impianti a servizio degli agglomerati di consistenza superiore a 10.000 AE - "Livello priorità 1B" - 31 dicembre 2021;
  • Agglomerati con consistenza superiore ai 10.000 AE (interventi di adeguamento delle reti esistenti con particolare riferimento all’adeguamento alla normativa regionale vigente degli scaricatori di piena a più forte impatto, ritenuti di priorità più elevata nei Piani di Indirizzo o in altra attività conoscitiva) – “Livello di priorità 2A” - 31 dicembre 2024;
  • Agglomerati con consistenza superiore ai 10.000 AE (interventi di adeguamento alla normativa regionale vigente degli scaricatori di piena a più forte impatto, ritenuti prioritari ma con grado inferiore di priorità nei Piani di Indirizzo o in altra attività conoscitiva) – “Livello di priorità 2B” - 31 dicembre 2030;
  • Agglomerati con popolazione inferiore ai 200 AE (adeguamento ai trattamenti appropriati previsti dalla DGR 1053/2003)- "Livello priorità 3" - 31 dicembre 2030;

- Con la DGR 569/2019 si è provveduto ad un primo aggiornamento dell’Elenco degli Agglomerati esistenti in Regione;

Tenuto conto che:

- per garantire l’esercizio di quanto previsto dall’art. 12 della L.R. 23 del 2011 ed anche al fine di consentire ad ATERSIR di poter svolgere le sue funzioni relativamente al Servizio Idrico Integrato, la Regione ha provveduto a costituire un unico Sistema Informativo a livello regionale delle reti e degli impianti del Servizio Idrico Integrato (DGR 2087/2015 e s.m.i.);

- il Sistema Informativo del Servizio Idrico Integrato costituisce uno strumento innovativo la cui disponibilità è oggi possibile grazie all’avvento di strumenti tecnico/informatici innovativi quali GIS e Geoscanner;

- il Sistema Informativo del Servizio Idrico Integrato, contenente la descrizione esatta del sistema delle reti fognarie regionali, rappresenta lo strumento cardine per l’aggiornamento della perimetrazione degli Agglomerati presenti in Regione;

Considerato che:

- ai sensi dell’art. 75, comma 5, del D.lgs. 152/2006 le Regioni devono trasmettere al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e a ISPRA le informazioni utili ad assolvere agli obblighi informativi derivanti dalle Direttive Europee ivi compresa la Direttiva 91/271/CE sulle acque reflue urbane che, agli artt. 15 e 17, prevede che ogni due anni gli Stati membri aggiornino la Commissione sullo stato di implementazione della stessa nel loro territorio;

- nel corso del 2022 occorrerà procedere al nuovo esercizio di reporting ex artt. 15 e 17 della Direttiva 91/271/CEE;

- la perimetrazione degli Agglomerati ha carattere dinamico in quanto legata sia allo sviluppo del sistema fognario di raccolta/convogliamento delle acque reflue urbane verso l’impianto di trattamento finale, sia al grado di interconnessione/collettamento degli scarichi di ridotta consistenza verso sistemi fognario depurativi di potenzialità più elevata, ragion per cui, al fine di assolvere agli obblighi informativi derivanti dalla Direttiva 91/271/CE, tale perimetrazione va tenuta costantemente aggiornata;

- ai fini dell’aggiornamento delle informazioni disponibili relative agli Agglomerati presenti in Regione e della valutazione delle condizioni di conformità degli stessi alle disposizioni di cui alla Direttiva 91/271/CEE così come riprese dal PTA, con Determina del Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa n. 6782 del 1 giugno 2015, è stato istituito un Gruppo di Lavoro Tecnico costituito da tecnici di Regione, Province, Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti (ATERSIR), Gestori del Servizio Idrico Integrato (SII) e ARPAE;

- il Gruppo di Lavoro Tecnico di cui al punto precedente, grazie anche all’insieme delle informazioni raccolte nel Sistema Informativo Regionale dei Servizi Idrici, ha provveduto ad aggiornare il Quadro Conoscitivo degli Agglomerati presenti in Regione, degli impianti di trattamento ad essi associati e delle relative necessità di adeguamento;

- dalla ricognizione effettuata dal Gruppo di Lavoro Tecnico risulta che alcuni degli interventi di adeguamento degli Agglomerati previsti al 2021 dalla DGR 201/2016 e ss.mm.ii. hanno subito ritardi legati alla complessità degli interventi e delle procedure operative per la loro realizzazione e che pertanto, per questi, occorre procedere all’aggiornamento puntuale dei tempi di adeguamento secondo i cronoprogrammi approvati da ATERSIR;

Considerato inoltre che:

- a seguito dell’entrata in vigore della L.R. 13/2015, le funzioni di autorizzazione delle reti fognarie e degli scarichi delle acque reflue urbane afferenti ad Agglomerati spettano alla Regione, che le esercita mediante ARPAE (art. 15, comma 8) a cui è affidata anche la funzione di controllo e di accertamento delle inadempienze;

- con la DGR 1795/2016, in attuazione della L.R. 13/2015, si è stabilito che gli scarichi di acque reflue urbane sono soggetti alla disciplina dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) di cui al DPR 59/2013;

- al fine di omogenizzare i procedimenti sul territorio regionale, con la DGR 569/2019 è stata adottata una specifica Direttiva con riferimento ai procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane e delle reti fognarie afferenti agli Agglomerati presenti sul territorio regionale;

- con la medesima DGR 569/2019 è stato previsto che in fase istruttoria, sia per gli scarichi diretti che per gli scarichi indiretti, ARPAE provvede a chiedere il parere alle Autorità idrauliche competenti in ordine alla compatibilità degli scarichi con il regime idraulico dei corpi idrici recettori;

Ritenuto quindi necessario procedere all’aggiornamento dell’Elenco degli Agglomerati presenti in Regione e delle relative necessità e tempistiche di adeguamento ai fini del raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti per i corpi idrici regionali;

Ritenuto altresì necessario, al fine di agevolare un comportamento omogeneo su tutto il territorio regionale, adottare una specifica Direttiva ai sensi dell’art. 15, commi 1 e 11, della L.R. 13/2015 con riferimento alle verifiche di compatibilità idrauliche delle opere del Servizio Idrico da condurre nell’ambito dei procedimenti di autorizzazione degli Agglomerati;

Richiamata la legge 241/1990 “Legge sul procedimento amministrativo” ed in particolare l’art. 15 il quale stabilisce, tra l’altro, che “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;

Richiamati:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la L.R. 26 novembre 2001 n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 468 del 10/04/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 2018 del 28 dicembre 2020 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di direttore Generale della Giunta regionale ai sensi dell’art. 43 della L.R.43/2001 e ss.mm.ii.”;

- n. 771 del 24 maggio 2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;

- n. 2013 del 28 dicembre 2020 ad oggetto “Indirizzi organizzativi per il consolidamento e il potenziamento delle capacità amministrative dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato, per fare fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;

- n. 111 del 28 gennaio 2021 avente ad oggetto: “Approvazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza 2021-2023”;

Richiamate inoltre:

- la determinazione n. 10256 del 31 maggio 2021 “Conferimento incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente”;

- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale, PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017, relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna,

A voti unanimi e palesi

delibera

Per le regioni espresse in premessa che qui si intendono integralmente richiamate,

1) di aggiornare l’“Elenco degli agglomerati esistenti” sul territorio regionale come da Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;

2) di stabilire che l’“Elenco degli agglomerati esistenti” di cui al punto 1 costituisce l’insieme dei dati e delle informazioni necessarie ad assolvere agli obblighi informativi verso la Commissione Europea sullo stato di attuazione della Direttiva 91/271/CEE nonché la previsione delle esigenze infrastrutturali da inserire nella programmazione d’ambito del Servizio Idrico Integrato riguardanti nuovi agglomerati o modifiche degli esistenti conformemente a quanto indicato dalla Deliberazione 22 febbraio 2016,
n. 201 e nei relativi indirizzi all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti ed agli Enti competenti. Gli obiettivi e le tempistiche di adeguamento degli scarichi di acque reflue urbane, individuati nell’allegato Elenco ai sensi dei criteri già definiti nella Deliberazione 22 febbraio 2016, n. 201, che si intendono qui completamente richiamati, essendo stati definiti quali misure utili ai fini del raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici regionali di cui ai Piani di Gestione Distrettuali, sono da considerarsi prioritari nell’ambito degli obiettivi assunti dalla Regione con gli strumenti di pianificazione alla stessa stregua di quelli rispondenti ad esigenze di conformità al diritto comunitario;

3) di stabilire che le scadenze indicate nell’Allegato 1 alla presente Deliberazione per quanto attiene agli adeguamenti degli Agglomerati sono da ritenersi prescrittive e che pertanto, nel caso di Agglomerati già autorizzati con AUA vigente, eventuali difformità rispetto alle scadenze ivi indicate sono da ritenersi automaticamente aggiornate;

4) di approvare le “Disposizioni relative alle verifiche di compatibilità idraulica nell’ambito dei procedimenti di autorizzazione allo scarico degli impianti per il trattamento delle acque reflue urbane provenienti da agglomerati e delle reti fognarie ad essi afferenti” di cui all’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto, quali Direttive adottate ai sensi dell’art. 15, commi 1 e 11, della L.R. 13/2015, al fine di agevolare un comportamento omogeneo su tutto il territorio regionale in relazione alle verifiche di compatibilità idraulica delle infrastrutture di cui al Servizio Idrico Integrato;

5) di stabilire che per le infrastrutture fognario/depurative afferenti agli Agglomerati presenti sul territorio regionale, ancorché già realizzate alla data di pubblicazione del presente atto, essendo queste funzionali allo svolgimento di un servizio pubblico essenziale non suscettibile di interruzione, laddove in fase di autorizzazione delle stesse risulti necessario condurre verifiche di carattere idraulico il cui svolgimento richieda tempi non compatibili con i tempi previsti dal procedimento amministrativo, nelle more dello svolgimento da parte del richiedente delle attività previste dalle Disposizioni di cui all’Allegato 2 al presente atto, ARPAE potrà comunque concludere il procedimento subordinando l’autorizzazione all’acquisizione, nel corso della durata della stessa, del parere di compatibilità idraulica rilasciato dall’Autorità idraulica competente;

6) di stabilire che nel caso di interferenze significative tra corpi idrici e sistema fognario (scarichi in tratti tombinati di corpo idrico ricettore oppure tratti tombinati di corpo idrico che svolgono la funzione di pubblica fognatura spesso distinguibili per presenza di prese di magra), laddove in fase di autorizzazione delle stesse risulti necessario condurre verifiche di carattere idraulico, tali verifiche dovranno essere condotte in sinergia tra Regione, ARPAE, Autorità idrauliche, ATERSIR e Gestori del Servizio Idrico, al fine di individuare, contestualmente, gli eventuali interventi che dovesse risultare necessario realizzare al fine di risolvere le criticità idrauliche e ambientali che dovessero emergere. Nelle more dello svolgimento delle necessarie verifiche e della realizzazione degli eventuali interventi di adeguamento, le infrastrutture dovranno essere gestite in accordo tra i diversi soggetti secondo le proprie competenze. A tal fine, potranno essere stipulati appositi Accordi di Programma che ricomprendano anche i Comuni territorialmente competenti in qualità di proprietari delle opere del Servizio Idrico ai sensi dell’art. 143 del D.lgs. 152/06;

7) di notificare il presente provvedimento ai soggetti interessati;

8) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa e, in particolare, a quanto previsto dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D. Lgs n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;

9) di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

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