n.296 del 18.11.2015 periodico (Parte Seconda)

Aggiornamento delle procedure per la redazione dei Piani di gestione forestale e criteri per la loro approvazione. Sostituzione della disciplina di cui alle deliberazioni della Giunta regionale n. 6320 del 28 novembre 1989 e n. 1911 del 17 novembre 2008

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), entrata in vigore il 31/03/1994;

- la Risoluzione del Consiglio dell’UE del 15/12/1998 (1999/C 56/01) relativa a una strategia forestale per l’Unione europea;

- gli atti (Varsavia 2007) della conferenza ministeriale per la protezione delle foreste in Europa (MCPFE);

- la Comunicazione della Commissione UE del 21/05/2003, sull’applicazione delle normative, la governance e il commercio nel settore forestale (FLEGT), COM(2003)251, e il Regolamento del Consiglio n. 2173/2005 relativo all’istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunità Europea;

- il Regolamento (UE) n. 995/2010 del 20 ottobre 2010 (EUTR), che stabilisce gli obblighi degli operatori che commercializzano legno e prodotti da esso derivati;

- la Comunicazione della Commissione UE del 15/16/2006, relativa a un piano d’azione dell’UE per le foreste, COM(2006)302;

- la Comunicazione della Commissione UE “Arrestare la perdita di biodiversità entro il 2010 e oltre. Sostenere i servizi ecosistemici per il benessere umano”, COM(2006)216;

- il Libro Verde della Commissione UE del 1/3/2010 dal titolo “La protezione e l’informazione sulle foreste nell’UE: preparare le foreste ai cambiamenti climatici”, COM(2010)66;

- la Comunicazione della Commissione UE del 03/05/2011 denominata “La nostra assicurazione sulla vita, il nostro capitale naturale: strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020”, COM(2011)244.;

- La comunicazione della Commissione UE “L’innovazione per una crescita sostenibile: una bioeconomia per l’Europa” del 13/02/2012 COM(2012)60 final.;

- la Nuova Strategia per le Foreste adottata dalla Commissione UE in data 20.9.2013 COM(2013)659 final.;

Considerati in particolare:

- il decreto legislativo 18 maggio 2001, n.227 “Orientamento e modernizzazione del settore forestale, a norma dell’articolo 7 della Legge 5 marzo 2001, n.57”;

- il Programma Quadro per il Settore Forestale (PQSF) redatto ai sensi dell’art. 1, comma 1082, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 dal gruppo di lavoro interistituzionale coordinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, recepito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome con accordo sancito nella seduta del 18/12/2008, che persegue l’obiettivo di armonizzare l’attuazione delle disposizioni sovranazionali in materia forestale (CBD, MCPFE, UNFCCC, Protocollo di Kyoto, ecc.);

Visti inoltre:

- la legge regionale 4 settembre 1981, n. 30 “Incentivi per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse forestali, con particolare riferimento al territorio montano. Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 25 maggio 1974, n. 18 e 24 gennaio 1975, n. 6”;

- il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) approvato con la deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 28/01/1993;

- le Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale (PMPF) approvate con deliberazione del Consiglio regionale n. 2354 del 1/3/1995;

- la proposta di Piano forestale regionale adottata con propria deliberazione n. 389 del 15 aprile 2015 in conformità con l’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa (oggetto n. 5817/1) nella seduta del 23 luglio 2014, il quale indica il piano economico come lo strumento operativo per la gestione sostenibile dei boschi anche finalizzata alla certificazione dei prodotti forestali;

Dato atto che:

- come previsto dal Decreto legislativo n. 227 del 18 maggio 2001, le Regioni devono provvedere alla pianificazione forestale, tenendo conto del ruolo multifunzionale della foresta;

- lo stesso D.Lgs. n. 227/2001 afferma la necessità di coordinare la politica forestale da attuarsi in sede nazionale e regionale con gli impegni sottoscritti dal nostro Paese in sede comunitaria ed internazionale, riconducibili in particolare al concetto di “gestione forestale sostenibile”;

- lo Stato ha dato attuazione a quanto previsto dal citato D.Lgs. n. 227/2001 attraverso le “Linee Guida in materia forestale”, indirizzando le Regioni e le Province Autonome a dotarsi di strumenti di pianificazione forestali improntati alla tutela, conservazione, valorizzazione e sviluppo del settore forestale, tenendo conto di tutte le componenti ecologiche, sociali ed economiche e nel rispetto degli impegni internazionali sottoscritti dal nostro Paese, individuando i seguenti obiettivi prioritari:

  • Tutela dell’ambiente;
  • Rafforzamento della competitività della filiera foresta-legno;
  • Miglioramento delle condizioni socio economiche degli addetti;
  • Rafforzamento della ricerca scientifica;

- i regolamenti attuativi delle politiche di sviluppo rurale della UE subordinano il finanziamento delle misure forestali alla presenza di piani di settore coerenti con la strategia forestale dell’Unione Europea;

- la citata L.R. n. 30/1981, in particolare, l’art. 10 - ultimo comma - demanda alla Giunta regionale l’emanazione di direttive per l’elaborazione dei piani economici di cui allo stesso articolo;

Considerato:

- che i criteri della Gestione Forestale Sostenibile sono stati definiti nella Conferenza Ministeriale sulla Protezione delle Foreste in Europa di Helsinki (1993) e declinati nelle successive “Linee guida operative pan–europee per la gestione forestale sostenibile” (Allegato 1 alla risoluzione L2 della terza Conferenza Ministeriale sulla protezione delle Foreste in Europa - Lisbona 1998);

- che con la Determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa n. 766 del 29/1/2003 (adeguamento tecnico-informatico delle precedenti norme approvate con deliberazione Giunta Regionale n. 6320 del 28/11/1989) è stato definito il documento tecnico che costituisce il riferimento metodologico per la redazione dei Piani d’assestamento forestale “Sistema Informativo per l’Assestamento forestale”;

- che le norme in parola comprendono tutte le operazioni che devono essere effettuate per la elaborazione dei piani economici e che, in estrema sintesi, ai fini dell’approvazione finale vengono richieste le seguenti attività:

  • formulazione degli indirizzi tecnico-programmatici;
  • organizzazione dei rilievi e degli elaborati;
  • costruzione del particellare, descrizione delle particelle, costituzione delle classi colturali;
  • inventario dendrometrico;
  • rilievi particolari, relazione, elaborati numerici e tabellari nonché prospetti riepilogativi delle classi colturali e dell’intero complesso;
  • elaborati cartografici ed allegati;
  • studio di incidenza, laddove i piani riguardino territori ricadenti dentro i Siti di Rete Natura 2000 o comunque vengano programmate attività interferenti con detti Siti, vedi deliberazione della Giunta regionale n. 1191 del 30/07/2007;
  • produzione degli elaborati finali in formato cartaceo e in formato digitalizzato;

- che in applicazione della L.R. n. 43/2001 e della propria deliberazione n. 2416/2008 all’approvazione dei piani economici provvede il Direttore Generale della struttura competente in materia forestale;

Considerato il mutato quadro normativo di riferimento per il settore forestale, in particolare per quanto riguarda gli impegni internazionali che coinvolgono direttamente la gestione delle risorse forestali, l’attuazione delle norme dell’Unione europea finalizzate alla conservazione della biodiversità, al contrasto del commercio illegale dei prodotti legnosi e la necessità di aggiornamento delle procedure amministrative e degli elaborati tecnici con l’uso prevalente di strumenti GIS e dematerializzazione della documentazione amministrativa;

Ritenuto, per quanto sopra espresso, di approvare, quale metodologia per la redazione dei Piani d’assestamento forestale, l’Allegato 1 “Procedure per la redazione e il finanziamento dei Piani di gestione forestale e criteri per la loro approvazione” parte integrante e sostanziale del presente atto, ad aggiornamento e in sostituzione di quanto approvato con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1911 del 17 novembre 2008 e di stabilire che con atti del Direttore generale competente in materia forestale saranno definite la struttura e i contenuti informativi della banca dati regionale dei Piani di gestione forestale;

Ritenuto inoltre necessario, al fine di assicurare continuità e coerenza della pianificazione con la realizzazione effettiva degli interventi preventivati ma non ancora realizzati, prevedere, anche per i Piani vigenti alla data di approvazione del presente atto, la possibilità di concedere, in prossimità e precedentemente alla loro scadenza, una proroga di validità alle previsioni dei Piani stessi della durata massima di due anni, previa autorizzazione regionale e verifica delle condizioni di fattibilità e coerenza con le autorizzazioni e i pareri rilasciati in fase di approvazione iniziale dei Piani stessi, fermo restando che nei territori dei Siti Natura 2000 e delle Aree protette dovranno essere acquisiti nuovamente Nulla Osta e Valutazione di incidenza e che la richiesta di proroga dovrà essere accompagnata dalla copia del registro degli eventi/interventi compilata per tutti i precedenti anni di validità del Piano e da una relazione che evidenzi gli interventi ancora da realizzarsi;

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e s.m.;

Richiamate le proprie deliberazioni esecutive ai sensi di legge:

- n. 1057 del 24/7/2006 “Prima fase di riordino delle strutture organizzative della Giunta regionale. Indirizzi in merito alle modalità di integrazione interdirezionale e di gestione delle funzioni trasversali”;

- n. 1663 del 27/11/2006 “Modifiche all’assetto delle Direzioni Generali della Giunta e del Gabinetto del Presidente”;

- n. 1222 del 4/8/2011 “Approvazione degli atti di conferimento degli incarichi di livello dirigenziale (decorrenza 01/08/2011)”;

- n. 2416 del 29/12/2008 ”Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e ss.mm.;

- n. 1621 del 11 novembre 2013 avente per oggetto: “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;

- n. 335 del 31 marzo 2015 avente per oggetto: “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti e prorogati nell’ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto”;

- n. 56 del 26/1/2015 recante “Piano triennale di prevenzione della corruzione 2015-2017 per le strutture della Giunta Regionale, le Agenzie e istituti regionali e gli enti regionali convenzionati”;

- n. 57 del 26/1/2015, recante “Programma per la trasparenza e l’integrità. Approvazione aggiornamento per il triennio 2015-2017;

- n. 905 del 13/7/215, recante “Contratti individuali di lavoro stipulati ai sensi dell’art. 18 della L.R. n. 43/2001. Proroga dei termini di scadenza ai sensi dell’art. 13 comma 5 della L.R. n. 2/2015”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alla Difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

richiamate le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto

1) di approvare l’Allegato 1 “Procedure per la redazione e il finanziamento dei Piani di gestione forestale e criteri per la loro approvazione” parte integrante del presente atto;

2) di stabilire che con atti del Direttore generale della struttura competente in materia forestale saranno definite la struttura e i contenuti informativi della banca dati regionale dei Piani di gestione forestale;

3) di dare atto che, per le parti non in contrasto con il presente atto, resta ferma la metodologia tecnica per la redazione dei Piani d’assestamento forestale già approvata con la determinazione del Direttore Generale Ambiente e Difesa del suolo e della Costa n. 766 del 29 gennaio 2003 nell’ambito del “Sistema Informativo per l’Assestamento forestale”;

4) di disporre quanto segue in merito alla validità dei piani e delle previsioni di intervento previste dagli stessi:

- il periodo di validità dei piani dovrà essere minimo di 10 e massimo di 15 anni;

- eventuali varianti ai piani di gestione forestale potranno essere approvate dal Direttore generale della struttura competente in materia, sentito l’Ente delegato in materia forestale. Nei territori dei Siti Natura 2000 gli interventi soggetti a variante dovranno essere sottoposti a Valutazione di incidenza e nelle Aree protette dovrà essere acquisito il relativo Nulla Osta;

- il Direttore generale della struttura competente in materia, sentito l’Ente delegato in materia forestale, potrà approvare eventuali proroghe della validità dei piani per una durata massima di 2 anni a condizione che la richiesta venga presentata dal gestore dell’area forestale entro la data di scadenza del piano stesso. La proroga verrà concessa previa istruttoria che verifichi se sussistono ancora le condizioni per proseguire con l’esecuzione degli interventi programmati. Nei territori dei Siti Natura 2000 e delle Aree protette dovranno essere acquisiti nuovamente i Nulla Osta e la Valutazione di incidenza. La richiesta di proroga dovrà essere accompagnata dalla copia del registro degli eventi/interventi compilata per tutti i precedenti anni di validità del Piano e da una relazione che evidenzi gli interventi ancora da realizzarsi;

- le varianti e le proroghe di cui ai precedenti punti possono essere richieste anche per i piani vigenti alla data di approvazione del presente atto;

5) di prevedere che la disciplina contenuta nel presente atto sostituisce la disciplina di cui alle Deliberazioni della Giunta regionale n. 6320 del 28 novembre 1989 e n. 1911 del 17 novembre 2008 che pertanto cessano di essere efficaci, salvo per i Piani già in corso di elaborazione a seguito di programmi di finanziamento già approvati precedentemente al presente atto;

6) di disporre la pubblicazione integrale del presente atto nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico;

7) di dare atto che per quanto concerne gli oneri relativi alla trasparenza si provvederà ai sensi dell’art. 12, comma 1 secondo periodo, del D.Lgs. n. 33/2013.

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