n.448 del 29.12.2020 (Parte Prima)

Oggetto n. 2280 - Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 2067 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2021-2023 (legge di stabilità regionale 2021)". A firma dei Consiglieri: Tagliaferri, Barcaiuolo, Lisei

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

Il settore turistico ricettivo è il ramo dell'economia che per primo ha subito l'impatto dell'epidemia Covid-19 e che è destinato a patirne le conseguenze più pesanti.

Nel giro di poche settimane è venuta meno la totalità della clientela. La domanda ha subito un primo rallentamento nel mese di gennaio a causa della contrazione dei flussi dalla Cina, è seguita una drastica frenata nel mese di febbraio con il propagarsi dell'epidemia in Italia ed un blocco pressoché totale dai primi di marzo, quando i provvedimenti del Governo italiano e di altri governi hanno vietato o di fatto impedito ogni spostamento, dall'estero verso l'Italia ed all'interno del tenitorio nazionale.

Considerato che

Il turismo italiano rappresenta un asset economico primario per l’Italia pari non solo al 13% del Pil ma anche a 4,2 milioni di occupati in questo settore, dato per cui siamo leader in Europa.

I turisti stranieri in Italia rappresentano più del 50% e il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci, durante la presentazione del piano annuale dell'agenzia del turismo, fa il punto sulle diverse nazionalità dei viaggiatori: “Tra i turisti che visitano di più l’Italia ci sono come al solito i Paesi di lingua tedesca, Germania, Austria e Svizzera che rappresentano il 25% dei turisti internazionali. Ma è salito ancora il numero dei turisti dalla Russia, dagli USA, dal Canada e dalla Cina”.

Sono oltre 360 milioni le notti trascorse dai turisti stranieri in Italia fino a ottobre 2019. Un numero in crescita del 4,4% che ha portato la spesa dei viaggiatori internazionali a 40 miliardi (+6%).

I flussi esteri sopracitati producono oggi una spesa complessiva di circa 45 miliardi di euro (stima di chiusura del 2019), di cui più della metà (54%) imputabili all’attrattività esercitata dalle regioni del Nord Italia, quelle al momento maggiormente colpite dal virus.

Guardando ai flussi dei viaggiatori su base mensile, certamente per il turismo italiano i periodi migliori sono quelli del trimestre estivo (giugno-agosto), in cui complessivamente si concentra circa il 50% delle presenze totali/anno.

La pressione fiscale che grava sugli immobili strumentali allo svolgimento dell'attività ricettiva, già di per sé molto gravosa, è divenuta insostenibile a causa dell'azzeramento dei ricavi.

Molte imprese turistico ricettive, che non sono proprietarie dell'immobile in cui si svolge l'attività aziendale, in questo periodo sono tenute a pagare il canone di locazione o di affitto d'azienda pur in presenza di un sostanziale azzeramento dei ricavi.

Le imprese stagionali, che realizzano la gran parte del proprio fatturato annuo durante la stagione estiva e invernale, non potranno far fronte a molti dei propri impegni per un lungo periodo, almeno fino al 2021.

Le misure di contenimento varate finora per il turismo italiano non offrono adeguata tutela ai lavoratori stagionali, che rischiano di perdere un intero anno di lavoro sia per quanto riguarda lo stipendio, sia per quanto riguarda l'indennità di disoccupazione.

Rilevato che

I rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati dei lavoratori hanno espresso, a più riprese, una fortissima preoccupazione sulle prospettive del turismo italiano ed hanno posto l’accento sulla necessità di assumere, in questa difficile situazione, provvedimenti efficaci per fronteggiare la crisi.

Si registra inoltre una tendenza che penalizza anche quelle località che godendo di una straordinaria rendita di posizione dovuta alle ricchezze storiche e artistiche, meno di altre avvertono i termini della competizione internazionale ma debbono oggi accontentarsi di clientela quantitativamente inferiore rispetto al passato.

Impegna la Giunta regionale

a continuare a destinare fondi per l’attuazione di politiche di sostegno al turismo marittimo e montano ed alle città d’arte.

Approvato all’unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 22 dicembre 2020 

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