n.197 del 25.07.2025 (Parte Prima)
Oggetto n. 990 – Ordine del giorno n. 1 collegato all'oggetto 805 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Interventi urgenti a favore di settori specifici del comparto agricolo e della pesca". A firma dei Consiglieri: Mastacchi, Gianella, Ugolini
il rigassificatore galleggiante collocato al largo della costa di Ravenna, realizzato dalla società SNAM FSRU Italia S.r.l., è stato autorizzato mediante procedura commissariale straordinaria e presenta una durata operativa prevista di almeno 25 anni;
l'infrastruttura occupa una porzione significativa di mare, in parte sovrapposta ad aree oggetto di concessioni per la pesca delle vongole, compromettendo in modo rilevante l'attività di numerose imprese del comparto ittico locale;
l'articolo 4 del progetto di legge regionale n. 805/2025 prevede un intervento straordinario e una tantum pari a 1.000.000 di euro, destinato a progetti di ripristino della biodiversità marina e a investimenti delle imprese della pesca e dell'acquacoltura;
tale misura, pur apprezzabile, risulta non proporzionata né adeguata a compensare i danni economici strutturali e continuativi che il comparto subirà per l'intera durata dell'impianto.
le associazioni di categoria e numerosi operatori del settore hanno espresso, con documentazione puntuale, forti preoccupazioni in merito all'impatto ambientale e socioeconomico del rigassificatore, richiedendo l'attivazione di monitoraggi costanti e l'erogazione di indennizzi congrui;
SNAM ha effettuato una modellizzazione approfondita del comportamento dell'ipoclorito di sodio in ambiente marino, con particolare attenzione agli effetti potenziali sia sulla variazione delle temperature delle acque sia sulla produttività biologica dell'ecosistema marino e le risultanze di tali analisi hanno rassicurato la Regione Emilia-Romagna;
in sede di Commissione Politiche Economiche è emersa una consapevolezza trasversale circa l'inadeguatezza di un contributo una tantum, evidenziando la necessità di istituire un meccanismo di compensazione strutturale e pluriennale;
la risoluzione oggetto n. 5188, presentata dal consigliere Mastacchi durante la scorsa legislatura era volta a promuovere l'adozione di tecnologie a minore impatto ambientale (raffreddamento a circuito chiuso) ma è stata respinta lasciando irrisolte le legittime preoccupazioni del comparto pesca, che costituisce un presidio economico, ambientale e culturale di primaria importanza per il territorio costiero ravennate, la cui sostenibilità deve essere tutelata attraverso strumenti adeguati e duraturi.
già nel 2014, la Giunta regionale, rispondendo all'interrogazione n. 5274 del consigliere Zoffoli rispetto al rigassificatore di Porto Viro, aveva riconosciuto la necessità di adottare tecnologie a minore impatto ambientale, come il raffreddamento a ciclo chiuso, e si era impegnata a promuovere l'istituzione di un osservatorio per il monitoraggio degli effetti ambientali e sull'attività di pesca, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e la Regione Veneto;
la Regione Emilia-Romagna ha il dovere di farsi carico della tutela di un comparto economico strategico, garantendo equità e continuità nei meccanismi di compensazione per i danni derivanti dalla realizzazione di infrastrutture strategiche di interesse nazionale;
appare evidente che l'interdizione permanente di una porzione di mare alle attività di pesca, determinata dalla presenza del rigassificatore, costituisce un vincolo assimilabile, per natura e durata, all'espropriazione o all'occupazione di un terreno agricolo. In entrambi i casi, si configura una sottrazione di risorsa produttiva a danno di operatori economici che su quella risorsa fondano la propria attività. Ne consegue che il ristoro economico non può essere limitato a un contributo una tantum, ma deve assumere carattere strutturale e continuativo, proporzionato alla durata dell'interferenza e al danno economico effettivamente subito dalle imprese coinvolte.
a chiedere, nell’ambito del confronto con SNAM FSRU Italia S.r.l., l'istituzione di un meccanismo di compensazione economica strutturale e pluriennale a favore delle imprese della pesca e dell'acquacoltura, con particolare riferimento ai titolari di concessioni marittime per la pesca interessate dall'interdizione dell'area marina occupata dal rigassificatore, in quanto tale interdizione costituisce una sottrazione permanente di risorsa produttiva, assimilabile per natura e durata all'occupazione di suolo agricolo;
ad impegnarsi affinché tale compensazione possa assumere carattere continuativo e venga erogata con cadenza annuale per l’intera durata operativa dell’impianto, riconoscendo la necessità di un ristoro equo e duraturo in presenza di un vincolo permanente all’attività produttiva;
a promuovere, in sede nazionale, l'introduzione di misure strutturali di compensazione a favore dei comparti economici danneggiati dalla presenza di infrastrutture strategiche di interesse statale;
a garantire un monitoraggio continuo e trasparente dell'impatto ambientale del rigassificatore sull'ecosistema marino e sulle attività di pesca, assicurando la pubblicazione periodica dei dati raccolti e il coinvolgimento di enti scientifici indipendenti.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 23 luglio 2025