n.87 del 26.03.2014 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 5240 - Risoluzione per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a chiedere al Governo di sbloccare l'iter burocratico riguardante l'approvazione del "Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere", a sostenere i centri antiviolenza operanti sul territorio regionale, attivandosi inoltre al fine di prevenire e contrastare tale fenomeno. A firma dei Consiglieri: Mandini, Mori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
lo scorso 19 giugno il Parlamento della Repubblica Italiana ha ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, firmata a Istanbul l’11 maggio 2011;
il 15 ottobre 2013 il Parlamento italiano ha convertito il Decreto "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere", approvando così la Legge 119, pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore il 16 ottobre 2013;
tale provvedimento prevede lo stanziamento di finanziamenti annuali per 10 milioni di € nel 2013, 7 milioni di € nel 2014 e ulteriori 10 milioni di € a decorrere dal 2015, in favore dei Centri Antiviolenza pubblici e privati delle associazioni e alle iniziative locali relative al contrasto delle violenze di genere.
Rilevato che
la legge in questione, all’art. 5 bis comma 2, riporta che tali fondi verranno ripartiti tra le varie Regioni tenendo conto:
a) della programmazione regionale e degli interventi già operativi per contrastare la violenza nei confronti delle donne;
b) del numero dei centri antiviolenza pubblici e privati già esistenti in ogni regione;
c) del numero delle case-rifugio pubbliche e private già esistenti in ogni regione;
d) della necessità di riequilibrare la presenza dei centri anti-violenza e delle case-rifugio in ogni regione, riservando un terzo dei fondi disponibili all’istituzione di nuovi centri e di nuove case-rifugio al fine di raggiungere l’obiettivo previsto dalla raccomandazione Expert Meeting sulla violenza contro le donne - Finlandia, 8-10 novembre 1999;
all’inizio di febbraio Maria Cecilia Guerra (ex Viceministra con delega alle Pari opportunità) dichiarava che sarebbero servite un paio di settimane per portare a sintesi i lavori fatti ai tavoli interministeriali e un paio di mesi per l’approvazione, aggiungendo che "Le regioni hanno completato la ricognizione dei centri, su questi dati possiamo definire i criteri di riparto dei fondi. Il finanziamento sarà collegato al rispetto di standard qualitativi";
al momento risulta non approvato il "Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere" previsto proprio dalla Legge 119/2013.
Evidenziato che
da troppi anni, a fronte di un aumento significativo delle richieste di donne e più in generale di dati drammatici sulla violenza di genere nel nostro Paese, le associazioni e centri antiviolenza soffrono i tagli praticati dal Governo centrale agli enti locali e dunque dispongono di risorse insufficienti a svolgere i loro importantissimi compiti di assistenza, tutela e prevenzione;
l’associazione nazionale D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) denuncia di non avere più notizie del nuovo Piano nazionale a cui hanno contribuito nelle sedi preposte, né dei finanziamenti a favore dei centri, e chiedono con lettera aperta al Presidente del Consiglio un incontro urgente per avere risposte su questi temi.
Evidenziato inoltre che
ad ora, il Presidente del Consiglio dei Ministri non ha assegnato alcuna delega o responsabilità specifica sulle pari opportunità nella squadra di Governo.
Considerato infine che
lo scorso 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, è stata approvata all’unanimità dall’Assemblea legislativa una Risoluzione che impegnava la Giunta ad attivarsi in sede di Conferenza delle Regioni per coordinare l’attività di monitoraggio delle azioni intraprese a contrasto della violenza di genere a livello territoriale, così come indicato dal Piano straordinario antiviolenza della Legge 119/2013, nonché a sollecitare provvedimenti nazionali che garantissero il sostegno certo e continuativo dei centri antiviolenza.
Impegna la Giunta regionale
ad adottare misure tempestive per richiedere al Governo centrale, nei limiti delle proprie competenze, di sbloccare l’iter burocratico relativo all’approvazione del "Piano d'azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere";
a dare continuità, nonostante le incertezze sul piano nazionale, all’impegno concreto a sostegno dei centri antiviolenza sul proprio territorio e a rilanciare le politiche di prevenzione e contrasto al fenomeno.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana dell'11 marzo 2014