n.265 del 07.08.2019 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento autorizzatorio unico relativo al progetto di ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi, rifiuti contenenti amianto e rifiuti speciali pericolosi stabili non reattivi, esistente in via Belvedere n.5 nel comune di Mirandola (MO), proposto da RIECO Srl. Presa d'atto e approvazione delle decisioni della Conferenza di servizi
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera
per le ragioni esposte in premessa e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale della Conferenza di Servizi che qui si intendono integralmente richiamate e che sono state trasmesse da ARPAE SAC di Modena con nota PG/2019/102109 del 28/6/2019, acquisito dalla Regione Emilia-Romagna al PG/2019/587597 del 9/7/2019:
a) di stabilire, sulla base delle specifiche risultanze della Conferenza di Servizi, la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, del progetto di ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi esistente in via Belvedere n.5 in comune di Mirandola (MO), presentato da Rieco S.r.l., con sede legale in comune di Mirandola, Via Statale Nord n.162, a condizione che siano rispettate le prescrizioni indicate nel Verbale della Conferenza di Servizi, riportate all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto (che è in allegato al presente atto su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente) e di seguito elencate dando atto che, ai sensi della legge n. 241 del 1990, la presente deliberazione comprende i titoli autorizzatori e abilitativi, i pareri e gli atti di assenso necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto:
1. l’impianto e tutte le opere ad esso connesse, autorizzate con il presente Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), devono essere realizzati in conformità al progetto approvato dalla Conferenza dei Servizi, costituito dagli elaborati tecnici indicati al paragrafo #0.E. Adeguatezza degli elaborati presentati, con l’eccezione degli elaborati 19.02 e 19.03;
2. le soluzioni progettuali di dettaglio per la posa del metanodotto devono essere realizzate in conformità con quanto descritto negli elaborati presentati in data 30/4/2019:
- TAV. 19.02 – REV.1 PROPOSTA DI VARIANTE LINEE SNAM RETE GAS - PLANIMETRIA E SEZIONI DEL TRATTO DI METANODOTTO DI NUOVA REALIZZAZIONE – APR.19;
- TAV. 19.03 – REV.1 PROPOSTA DI VARIANTE LINEE SNAM RETE GAS - PLANIMETRIA E SEZIONI DEL TRATTO DI METANODOTTO DI NUOVA REALIZZAZIONE CON INDICAZIONE DELLE INTERFERENZE CON I SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO DELLE ACQUE – APR.19;
3. preliminarmente all’inizio delle fasi di cantiere, deve essere istallato/predisposto l’impianto lavaruote al fine di garantire il servizio di lavaggio a tutti i mezzi in uscita dall’impianto;
4. preliminarmente all’inizio delle fasi di cantiere, deve essere presentato un piano di emergenza da attuarsi in caso di sversamenti accidentali sul suolo o nelle acque;
5. i lavori di ampliamento della discarica non possono iniziare prima della ultimazione delle opere di adeguamento del metanodotto, con l'inserimento in rete della variante e con il recupero del tratto della condotta esistente posta fuori esercizio;
6. a seguito della realizzazione e del collaudo del nuovo tratto del metanodotto in progetto, con nota da parte di Rieco e di SNAM:
- deve essere data comunicazione della fine dei lavori di spostamento;
- deve essere presentata la planimetria di dettaglio della situazione del metanodotto “as built”;
7. ai fini di tutela della risorsa idrica sotterranea, lo scavo per la realizzazione del fondo invaso dei lotti in progetto non deve superare le quote autorizzate nei precedenti ampliamenti;
8. i piezometri Pr.3, Pr.6 e Pr.8 devono essere riperforati non appena messa in sicurezza l’area interessata dal vecchio tratto di metanodotto. La rimozione dei “vecchi piezometri” e l’installazione dei “nuovi” deve avvenire entro lo stesso trimestre di campionamento in modo da non perdere informazioni relative al controllo di falda. Contemporaneamente alla installazione dei “nuovi punti” Prx.3, Prx.6 e Prx.8, deve essere perforato anche il nuovo piezometro Prx. 9 posto sul confine nord dell’area impiantistica;
9. l’avvio della gestione dell’impianto e l’ingresso dei rifiuti negli invasi in progetto è subordinato al rilascio dell’esito positivo della verifica di ottemperanza. A tal fine, deve essere trasmessa ad ARPAE e alla Regione Emilia-Romagna una comunicazione di fine lavori completa dei seguenti elementi: descrizione impianto lavaruote; planimetria dell’impianto “as built”, riportante le quote del fondo degli invasi e la precisa localizzazione dei piezometri; relazione descrittiva delle attività svolte per la messa in sicurezza del tratto di metanodotto dismesso, completa dell’atto notarile registrato e trascritto dal quale emerga che i terreni non sono più gravati dalla servitù di metanodotto A seguito della suddetta comunicazione sarà effettuato un sopralluogo per verificare la rispondenza di quanto realizzato con il progetto approvato;
CONFIGURAZIONE DELL’IMPIANTO
10. il progetto di ampliamento della discarica deve occupare nuove aree di sedime per 12.470 mq per:
▪ realizzazione di un nuovo lotto (lotto 8) dedicato allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, area di sedime pari a 7.020 mq;
▪ realizzazione di una nuova cella dedicata allo smaltimento di rifiuti contenenti amianto (RCA) e rifiuti speciali pericolosi stabili non reattivi, area di sedime pari a 5.450 mq,
e per sopraelevazione:
▪ con RCA e rifiuti speciali pericolosi stabili non reattivi sull’ampliamento autorizzato nel 2012 e sulla cella amianto 2009,
▪ con rifiuti speciali non pericolosi sui lotti 1, 2, 3, 4;
11. in ingresso alla discarica sono ammessi fino a un massimo di 306.000 mc di rifiuti, così suddivisi:
▪ 172.000 mc di rifiuti speciali non pericolosi,
▪ 134.000 mc di RCA e rifiuti speciali pericolosi stabili non reattivi;
12. in ingresso alla discarica sono ammessi fino a un massimo di 61.200 mc (pari al 20% di quelli sopra indicati) di materiali per la realizzazione delle arginature perimetrali e delle coperture giornaliere, composti da materie prime e dai seguenti codici EER:
▪ 01 05 07 Fanghi e rifiuti di perforazione contenti barite, diversi da quelli delle voci 01 05 05 e 01 05 06;
▪ 17 05 04 Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03;
13. in ingresso alla discarica sono ammessi fino a un massimo di 147.435 mc di materiali per la realizzazione della copertura superficiale finale, composti da materie prime e dai seguenti codici EER:
▪ 01 05 07 Fanghi e rifiuti di perforazione contenti barite, diversi da quelli delle voci 01 05 05 e 01 05 06;
▪ 17 05 04 Terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce 17 05 03;
14. al termine della colmatazione dei volumi di progetto, il corpo di discarica deve presentare una superficie complessiva di 58.974 mq e capacità complessiva fino a un massimo di 595.900 mc, così ripartita:
rifiuti speciali non pericolosi: volumi m3 172.000 - Peso specifico t/m3 1,6 - Tonnellate 265.200
RCA e rifiuti speciali pericolosi stabili non reattivi: volumi m3 134.000 - Peso specifico t/m3 1,7 - Tonnellate 227.800
Volumi tecnici: volumi m3 34.200- Peso specifico t/m3 1,6 - Tonnellate 97.920
le volumetrie indicate nella precedente tabella e le relative quote di inviluppo del cumulo, rappresentate nell’elaborato TAV. 5.I (PLANIMETRIA DELL’AREA D’INTERVENTO CON INDICAZIONE DEL CUMULO DEI RIFIUTI AD ASSESTAMENTO AVVENUTO IN PROGETTO – GEN.19), si intendono riferite alla situazione assestata a 30 anni dalla chiusura della discarica;
15. in merito alla laminazione delle acque meteoriche prevista sul pianoro sommitale:
▪ nei punti in cui vengono realizzati i pozzetti di raccordo tra il canale in terra e l’embricatura lungo le scarpate, deve essere inserito un telo in HDPE tra il pozzetto e il terreno di copertura;
▪ il tubo di scarico delle acque laminate deve essere collocato in posizione tale da non consentire ristagno di acqua sulla sommità della discarica;
16. la procedura di chiusura della discarica deve essere attuata secondo le modalità definite all’art.12 del D.Lgs.36/2003 (anche per singoli lotti); al riguardo si precisa che, contestualmente alla richiesta di approvazione della chiusura definitiva all’Amministrazione competente, deve essere presentato un “certificato di collaudo” attestante la conformità della morfologia finale e della copertura superficiale finale posta in opera a quanto previsto dal Piano di Adeguamento approvato. Tale certificato deve essere rilasciato da una commissione costituita almeno da un ingegnere e da un geologo e deve contenere in allegato:
▪ la documentazione che permetta di attestare il rispetto delle precedenti prescrizioni dalla n.10 alla n.15;
▪ il rilievo planoaltimetrico ad attestazione della morfologia finale della discarica;
▪ un capitolo specifico ad attestazione della struttura della copertura superficiale finale posta in opera;
▪ un capitolo specifico ad attestazione delle caratteristiche di compattezza e conducibilità idraulica dello strato minerale posto in opera contenente i valori raggiunti. Devono inoltre essere allegati i risultati delle relative prove tecniche specificatamente condotte al riguardo;
▪ una planimetria contenente la rappresentazione del sistema idraulico per l’allontanamento delle acque meteoriche;
▪ lo stato di attuazione del Piano di Ripristino e l’elenco degli interventi successivi per il compimento dello stesso;
la chiusura della discarica è subordinata al rilascio dell’esito positivo della verifica di ottemperanza che sarà rilasciato a seguito della verifica della documentazione trasmessa e di un sopralluogo per verificare la rispondenza di quanto realizzato con il progetto approvato;
17. annualmente, entro il 30/04, deve essere inviata ad ARPAE ed al Comune di Mirandola una relazione (Report annuale AIA) riportante:
▪ i quantitativi di rifiuti smaltiti e/o recuperati nell’impianto nell’anno solare precedente;
▪ le eventuali criticità e/o non conformità emerse durante l’attività di monitoraggio (da svolgere in piena conformità con quanto stabilito nell’AIA);
b) di dare atto che le prescrizioni di cui alla lettera a) sono prescrizioni relative al provvedimento di VIA, la cui verifica, ai sensi degli articoli 28 e 29 del D.Lgs. 152/2006, deve essere effettuata da ARPAE;
c) di dare atto che ARPAE, sulla base delle determinazioni espresse nel Verbale della Conferenza di Servizi riportato all’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente, ha rilasciato
1. l’Autorizzazione Integrata Ambientale con Atto DET-AMB-2019-2666 del 3/6/2019, che costituisce l’Allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
2. l’Autorizzazione alla realizzazione di uno spostamento del metanodotto esistente con Atto DET-AMB-2019-2722 del 5/6/2019, che costituisce l’Allegato 3, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
d) di dare atto che, sulla base delle determinazioni espresse nel Verbale della Conferenza di Servizi riportato all’Allegato 1, il Permesso di Costruire è stato rilasciato dal Comune di Mirandola con prot. n.20138 del 24/6/2019 e costituisce l’Allegato 4, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
e) di dare atto che la Valutazione d'Incidenza Ambientale positiva del progetto costituisce l’Allegato 5, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
f) di dare atto che la Valutazione Ambientale Strategiche (VAS) costituisce l’Allegato 6, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
g) di dare atto che l’Assenso di massima in merito all’Autorizzazione Sismica costituisce l’Allegato 7, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
h) di dare atto che il parere favorevole in materia di tutela dei beni archeologici costituisce l’Allegato 8, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
i) di dare atto che il Nullaosta agli ingombri (temporanei e definitivi) delle aree consortili interessate dallo spostamento del metanodotto (Fosso Dugale Mesino) costituisce l’Allegato 9, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
j) di dare atto che la Concessione per gli scarichi nel Fosso Dugale Mesino costituisce l’Allegato 10, parte integrante e sostanziale del presente atto, che è in allegato alla presente deliberazione su supporto informatico in quanto di dimensioni elevate ed è depositato presso la struttura proponente;
k) di trasmettere, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione alla società proponente ed ai componenti della Conferenza di Servizi;
l) di fissare, l’efficacia temporale del presente Provvedimento in 5 anni, salvo eventuali proroghe ai sensi di legge;
m) di pubblicare il presente atto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, ed integralmente sul sito web della Regione Emilia-Romagna;
n) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.