n.181 del 05.07.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 6660 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad avviare un'interlocuzione con il Governo per mettere ordine e normare il settore del gioco d'azzardo in Italia, superando l'attuale gestione straordinaria, in deroga e proroga, delle concessioni in essere. A firma dei Consiglieri: Amico, Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il gioco d’azzardo in Italia ha assunto dimensioni considerevoli, con numeri in continua espansione, diretta conseguenza di un’offerta di azzardo smisurata:

- 12 circa i milioni di conti gioco attivi, di cui più di 1.3 milioni aperti da giovani nella fascia d'età 18-25 anni nel solo 2021;

- 42 tipologie di lotterie istantanee (“gratta e vinci”, secondo dati del maggio 2021) e 24 tipologie di “gratta e vinci” on line (secondo dati del febbraio 2021) con 68 “gratta e vinci” venduti al secondo;

- 321.136 apparecchi in esercizio, tra slot machine e videolottery, meglio conosciute con l'acronimo VLT (Video Lottery Terminal) (secondo dati del febbraio 2021);

- 4.226 differenti tipologie di scommesse;

- 5 tipologie di giochi numerici a totalizzatore (Superenalotto, Win for Life, ecc.);

- 8.972 siti di scommesse inibiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (secondo dati del novembre 2020);

- 2 tipologie di bingo, di sala (attraverso oltre 200 sale bingo presenti sul territorio nazionale) e a distanza con 1,33 miliardi di transazioni nel 2013 (vale a dire 3,6 milioni di giocate al giorno, quasi 152.000 all’ora, 2.530 al minuto, 42 al secondo);

- nel 2020, i numeri delle giocate online sono cresciuti del 750% rispetto al 2013 e infatti le transazioni registrate sono state 10 miliardi (vale a dire 10 miliardi di giocate, tasti pigiati, puntate, scommesse, ecc.) ovvero 27,4 milioni al giorno, quasi 1,2 milioni l’ora, 2.530 al minuto, 317 al secondo, tutto questo con le sale chiuse per un arco temporale importante a causa della pandemia;

- dal 2011 al 2021 sono stati “giocati” 1,03 trilioni di euro, ovvero 1.035 miliardi di euro, una cifra impressionante sottratta all’economia dei territori.

Evidenziato che

è in aumento il volume del gioco d’azzardo (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stima un aumento del 30% nel 2022) non solo tra gli adulti, ma anche tra i minori. Dal 2020 l’aumento del gioco a distanza ha permesso a quest’ultimo di superare il gioco fisico. Il gioco online risulta ancora più pericoloso del gioco fisico in quanto più facilmente accessibile anche ai minorenni.

Considerato che

l‘intero comparto del gioco d’azzardo in Italia vive ormai da anni su proroghe e deroghe delle concessioni in essere;

la normativa relativa all’azzardo è estremamente complessa, di difficile comprensione anche per gli addetti ai lavori e sempre più frequentemente viene modificata e/o integrata attraverso l’inserimento di emendamenti a provvedimenti sottoposti al voto di fiducia del Parlamento (Decreti Aiuti, Decreti milleproroghe, ecc.) che nulla c’entrano con il tema dell’azzardo;

il volume economico del gioco d’azzardo in Italia risulta essere il primo in Europa e, se parametrato agli stipendi medi italiani, risulta primo al mondo per spesa in azzardo;

il numero di deroghe al Codice Penale che ancora oggi prevede l’illegalità del gioco d’azzardo ha superato le 380 unità;

secondo diversi studi internazionali i fattori di rischio che determinano la “pericolosità” di un gioco d’azzardo in termini di addiction (ovvero di dipendenza) sono:

- Frequenza di vincita;

- Presenza di quasi vincite;

- Frequenza delle giocate;

- Disponibilità e facilità di accesso;

- Continuità del gioco d’azzardo;

- Giocate multiple e contemporanee;

- Tempo di riscossione delle vincite;

- Libertà di puntata;

- Jackpot cumulativo;

- Presenza di effetti sonori e luminosi;

oltre alla pericolosità dal punto di vista dell’addiction, l’altro importante fattore da considerare, riguarda la possibilità di utilizzo del gioco d’azzardo per il riciclo di denaro da parte del crimine organizzato. La commissione nazionale antimafia ha recentemente dichiarato che gli introiti da gioco d’azzardo hanno superato quelli derivanti dal traffico di stupefacenti diventando così la prima voce di entrata per le mafie italiane. In Italia sono stati autorizzate tipologie di gioco che non hanno senso di esistere dal punto di vista delle entrate erariali per lo Stato mentre sono alquanto appetibili per le mafie come strumento di riciclaggio del denaro;

la sicurezza dei territori viene messa in pericolo dalle infiltrazioni della criminalità organizzata nel gioco lecito. L’aumento del gioco a distanza contro il gioco fisico, iniziato con il 2020 e proseguito in seguito, consente una maggiore infiltrazione delle organizzazioni mafiose e una maggiore apertura al gioco illegale;

il benessere delle famiglie viene minato da eccessive risorse utilizzate dai giocatori a scapito di spese per la famiglia, per la salute, per i mutui con ricorso a indebitamento, in alcuni casi all’usura, con conseguenti liti, separazioni e divorzi;

l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a partire dall’anno 2020 nel Libro Blu pubblica solo dati aggregati del gioco d’azzardo per effetto dell’applicazione dell'articolo 1, comma 728, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 che non permette la divulgazione dei dati relativi all’azzardo, dunque nei fatti Regioni, Comuni, associazioni e cittadini non hanno più né il libero accesso ai dati sul gioco d’azzardo, né la possibilità di utilizzarli a fini istituzionali, di formazione, sensibilizzazione e informazione.

Tutto ciò premesso, considerato ed evidenziato,

impegna la Giunta regionale

ad avviare una interlocuzione con il Governo per mettere ordine nel comparto del gioco d’azzardo in Italia, ritenendo non più rinviabile l’approvazione di una legge di riordino del settore che preveda il coinvolgimento di tutti gli attori in campo e che metta al centro la salute delle persone anche a discapito dell’entrata erariale;

a chiedere al Governo di operare per il superamento dell’attuale regime straordinario basato su proroghe e deroghe delle concessioni in essere;

a chiedere al Governo di valutare i parametri di pericolosità dei giochi e, in base a questi, di operare una scelta vietando i giochi a maggiore pericolosità di addiction;

a chiedere al Governo di rivedere alcune tipologie di gioco legali (es. Betting Exchange) che non portano introiti significativi per l’erario, ma si prestano in modo molto semplice all’utilizzo della criminalità organizzata a fini di riciclo del denaro sporco;

a chiedere al Governo che i dati relativi al gioco d’azzardo vengano resi disponibili senza alcun vincolo sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia per il gioco fisico che per il gioco online, che siano resi disponibili i dati per singolo gioco e per singolo comune così da poter avere un quadro preciso per tutti i territori.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 7 giugno 2023

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