n.349 del 23.11.2022 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5556 - Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere approfondimenti e interventi legislativi sul "percento per l'arte" per il finanziamento della cultura, dell'arte e della creatività, in particolare nelle declinazioni della contemporaneità, grazie agli stanziamenti destinati alle opere pubbliche e a considerare l'impiego dei fondi strutturali europei come incentivo per le amministrazioni locali a destinare a questo scopo parte delle risorse di investimento. A firma del Consigliere: Amico

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

garantire un’offerta culturale contemporanea, dinamica e diffusa è un presupposto fondamentale per promuovere la crescita sociale e civile del nostro Paese, nonché per favorire l'attitudine all'innovazione anche in ambito economico e sociale. Per attuare programmi e interventi volti a promuovere la creatività, l’arte e la cultura in tutte le sue forme non si può prescindere dalla disponibilità di risorse economiche dedicate.

Reperire i fondi necessari a mantenere in salute il patrimonio e le istituzioni culturali, e a dare sostegno alle attività e alle produzioni dei territori è un compito sempre più arduo per gli enti locali, alle prese con le difficoltà finanziarie determinate dalla pandemia e più recentemente dai rincari energetici.

Considerato che

per fare fronte a queste difficoltà si può intervenire con un cambio di paradigma per cui, nell’ambito della programmazione delle opere pubbliche, si preveda che gli edifici e le opere di nuova realizzazione – oltre a rispondere a criteri di contenuto strategico e sostenibilità ambientale – contribuiscano anche alla promozione dell’arte e della cultura. Una pratica che avrebbe tra i riflessi positivi anche l’accrescimento del patrimonio artistico e culturale dei territori.

Considerato inoltre che

in risposta all’emergenza sanitaria l’Unione Europea, secondo un rinnovato principio di solidarietà tra gli Stati membri, ha varato il programma di aiuti Next Generation EU, che nel nostro Paese consentirà di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Per i prossimi anni l’Italia avrà a disposizione in tutto 191,5 miliardi di euro, di cui 122,8 sotto forma di prestiti e 68,9 di aiuti a fondo perduto. Questi aiuti si articolano secondo il PNRR in diverse Missioni, molte delle quali sono indirizzate verso interventi strutturali di investimento per la realizzazione di opere pubbliche.

Rilevato che

esistono strumenti normativi, anche regionali, che consentono di ricavare dagli stanziamenti per le opere pubbliche il cosiddetto “percento per l’arte”, ovvero risorse economiche da destinare alla realizzazione di opere artistiche.

Questi strumenti hanno la necessità di trovare un’attuazione effettiva, mentre altre norme hanno bisogno di essere accompagnate da opportune letture interpretative. Tra questi, la Legge 717/1949 per l’arte negli edifici pubblici, che impone alle amministrazioni di destinare una percentuale variabile in relazione all’importo dei lavori (massimo il 2%) per opere artistiche da collocare nel nuovo edificio, aggiornata secondo le Linee guida del 2017.

Le stesse linee guida sono state recepite dalla Legge regionale 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, che ne amplia le potenzialità estendendo gli ambiti di applicazione anche al design e precisando, all’art. 12 comma 5, che «gli stessi obblighi riguardano anche gli interventi di ampliamento o ristrutturazione di edifici pubblici e gli interventi di riqualificazione di spazi pubblici, nonché gli interventi di riuso e rigenerazione urbana attuati da soggetti privati con il contributo o la compartecipazione della Regione e i relativi spazi visibili dalle aree pubbliche, fatti salvi i limiti di importo dei lavori e le tipologie di edificio esentate dalla legge statale», come scuole e ospedali.

Con queste risorse si potrebbero sostenere incarichi ad artisti e curatori per la realizzazione di opere d’arte pubblica mediante procedura negoziata ai sensi dell’art. 63 del Codice degli appalti.

È inoltre auspicabile incentivare progetti di cofinanziamento pubblico e privato e crowdfunding per la realizzazione di opere d’arte, anche processuale, antimonumentale e di design, nello spazio dei cammini, itinerari e rotte scelte con procedura negoziata ai sensi dell’art. 63 del Codice degli appalti.

È possibile considerare gli oneri di urbanizzazione di privati a scomputo della quota del contributo di costruzione, da destinare anche alla realizzazione di opere d’arte per gli edifici, ai sensi delle Linee guida 2017 della Legge 717/1949, e per quelle a committenza diretta per la realizzazione di opere d’arte anche processuale, antimonumentale e di design nello spazio pubblico.

Infine vi sono altre misure di valorizzazione che a oggi non sono destinabili specificamente alla realizzazione di opere d’arte volte a valorizzare gli spazi sociali, ma solo al restauro di beni culturali, un ambito potenzialmente estendibile alla manutenzione dei luoghi di cultura. Appare inoltre interessante ampliare il campo di applicazione delle discipline anche agli interventi artistici nello spazio pubblico.

Rientra in questo scenario il cosiddetto “Art bonus”, il credito d’imposta per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, istituito con D.L. 31.5.2014, n. 83, "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo", convertito con modificazioni in Legge n. 106 del 29/7/2014, da indirizzare anche a progetti di conservazione e manutenzione di opere d’arte nello spazio pubblico, nonché di commissione di progetti per opere d’arte contemporanea.

Evidenziato che

l’applicazione di tutti questi strumenti normativi è quasi sempre disattesa, in nome del contenimento dei costi di realizzazione degli edifici e delle opere pubbliche.

Sottolineato che

gli interventi a supporto della cultura e dell’arte non sono un elemento accessorio, ma vanno considerati nella loro dimensione sociale, ovvero come azioni per favorire e sostenere la partecipazione, l’inclusione e il benessere di ogni comunità.

Ridurre le azioni che promuovono attività e contenuti in ambito creativo, artistico e culturale comporta un impoverimento dei territori anche sotto il profilo economico, dell’innovazione e della coesione sociale.

L’arte e la creatività contemporanea che agiscono all’interno dello spazio pubblico sono uno strumento prezioso ed efficace per leggere la complessità del presente, rinsaldare i legami con i territori e favorire la partecipazione delle persone.

Tutto ciò premesso, considerato e sottolineato,

impegna la Giunta regionale

a promuovere presso la Conferenza Stato-Regioni approfondimenti sul “percento per l’arte” e interventi volti a rimuovere gli ostacoli all’applicazione della normativa in merito al finanziamento della cultura, dell’arte e della creatività, in particolare nelle declinazioni della contemporaneità, grazie agli stanziamenti destinati alle opere pubbliche.

A valutare la necessità di provvedimenti legislativi regionali che stabiliscano una disciplina di coordinamento e linee guida specifiche con cui le amministrazioni locali possano contribuire a sostenere l’arte e la cultura attraverso il finanziamento di opere pubbliche.

A considerare l’impiego dei fondi strutturali europei come incentivo per le amministrazioni locali a destinare a questo scopo parte delle risorse di investimento.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana dell’8 novembre 2022

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