n.335 del 09.11.2022 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento Autorizzatorio Unico comprensivo del provvedimento di VIA, relativo al progetto "Ristrutturazione e ampliamento dell'insediamento produttivo esistente di lastre ceramiche dell'impianto Florim SpA", localizzato in Via Selice 1 nel comune di Mordano (BO), proposto da Florim Ceramiche S.P.A. Società Benefit
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera
per le ragioni in premessa, e con riferimento anche alle valutazioni contenute nel Verbale Conclusivo della Conferenza di Servizi sottoscritto in data 22/9/2022, che costituisce l’Allegato 1 ed è parte integrante e sostanziale della presente delibera, che qui si intendono sinteticamente richiamate:
a) di adottare, ai sensi dell’art. 20, comma 2, della L.R. n. 4/2018, il Provvedimento Autorizzatorio Unico recante la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi che comprende il provvedimento di VIA e i titoli abilitativi necessari per la realizzazione e l’esercizio del progetto “Ristrutturazione e ampliamento dell’insediamento produttivo esistente di lastre ceramiche dell'impianto Florim S.p.A.”, proposto da Florim Ceramiche S.p.A. SB, localizzato in Via Selice n.1 nel Comune di Mordano (BO);
b) di dare atto che il progetto esaminato risulta ambientalmente compatibile e realizzabile nel rispetto delle condizioni ambientali riportate nel verbale conclusivo della Conferenza di servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito riportate:
1. Considerato il contesto si ritiene necessario incrementare la superficie a bosco e pertanto si prescrive che tale superficie sia incrementata rispetto a quella proposta da Florim Ceramiche S.p.A. SB, in particolare per mitigare l’impatto delle emissioni di polveri nei confronti dei residenti, oltre a quanto prescritto nell’AIA, si prescrive un ampliamento dell’area vegetata creando una fascia larga almeno 17 metri sul lato ovest, che collega la fascia già proposta al Canale Mezzale, e l’incremento dell’area rettangolare localizzata a fianco del Canale dei Mulini, fino al Canale Mezzale. E’ necessario che il progetto esecutivo di tale intervento sia presentato e approvato da ARPAE prima dell’inizio dei lavori relativi all’INTERVENTO 1. Nel progetto si dovrà indicare che la realizzazione degli interventi (messa a dimora della vegetazione, impianto di irrigazione ecc…) avverrà appena ultimate le opere di urbanizzazione e di regimazione delle acque.
2. Entro 90 giorni dall’approvazione del PAUR, sia presentato un programma per la valutazione del livello di concentrazione dei parametri PCDD e PCDF presso i camini dei forni attualmente in funzione (E174, E175 e E176), attraverso specifiche campagne di campionamento che rendano significative tali verifiche in funzione delle diverse tipologie di produzioni previste nelle rispettive linee, allo scopo di individuare:
I. la quantificazione della resa di abbattimento degli inquinanti PCDD e PCDF da parte dei sistemi di abbattimento presenti nei camini sopra richiamati, attraverso il monitoraggio degli stessi parametri anche a monte dei sistemi di abbattimento;
II. le cause della formazione degli inquinanti PCDD e PCDF e la connessione con le variabili della produzione;
III. una proposta di modellistica per la valutazione delle ricadute degli inquinanti PCDD e PCDF;
IV. il diagramma di Gantt operativo relativo ai punti precedenti.
3. Entro 60 giorni dall’attivazione dei nuovi impianti dovrà essere presentata una proposta di estensione del programma per la valutazione del livello di concentrazione dei parametri PCDD e PCDF anche ai punti di emissione dei nuovi forni E177 e E178.
4. Si chiede di presentare, entro 60 giorni dall’approvazione del PAUR, una corretta quantificazione dell’incremento dei carichi emissivi conseguente agli incrementi di traffico indotto e la proposta delle misure da adottare per azzerare tale incremento. Tra le misure da adottare si potrà ad esempio dare attuazione a quanto peraltro già proposto in merito ad un programma temporale a breve termine per la sostituzione dei mezzi pesanti a trazione diesel con i mezzi a trazione elettrica. La programmazione delle misure dovrà comunque completarsi prima degli incrementi di produzione e conseguente traffico previsti dall’ampliamento.
5. In merito al Piano di Utilizzo delle terre e rocce da scavo, ARPAE ha pertanto effettuato la valutazione e verificato la sussistenza dei requisiti di cui all’art. 4 del DPR 120/17. In particolare, il trattamento a calce sarà consentito come normale pratica industriale a condizione che:
I. venga verificato, ex ante ed in corso d’opera, il rispetto delle CSC con le modalità degli Allegati 2, 4 ed 8 al DPR 120/207 o dei valori di fondo naturale;
II. sia indicata nel Piano di utilizzo l’eventuale necessità del trattamento di stabilizzazione e siano altresì specificati i benefici in termini di prestazioni geo-meccaniche;
III. sia esplicitata nel Piano di utilizzo la procedura da osservare per l’esecuzione della stabilizzazione con leganti idraulici (UNI EN 14227-1:2013 e s.m.i.) al fine di garantire il corretto dosaggio del legante idraulico stesso;
IV. siano descritte le tecniche costruttive adottate e le modalità di gestione delle operazioni di stabilizzazione previste al fine di prevenire eventuali impatti negativi sull’ambiente.
Se necessario il proponente dovrà modificare la dichiarazione di utilizzo di cui all’art. 9 del DPR 120/2017, nella parte della riferita al trattamento a calce, esplicitando chiaramente l’esecuzione della stabilizzazione con leganti idraulici ai sensi della norma UNI EN 14227-1:2013 e s.m.i.
6. Considerata la necessità di completare la valutazione di rumore con il traffico indotto, attualmente mancante, si chiede di presentare, prima di avviare formalmente la cantierizzazione, un nuovo Studio Acustico, che contenga la valutazione dei livelli di rumore dovuto al traffico totale (attuale + indotto) a tutti i recettori, in periodo diurno e notturno. Tale valutazione potrà generare ulteriori prescrizioni acustiche a tutela dei recettori.
7. Presso i recettori R2 (abitazione al confine S-E dello stabilimento), R3/R4 (Via Colombarone) e R7/R8 (Borgo Chiavica) dovrà essere rispettato il valore limite di immissione interno, nel periodo notturno e a finestre aperte, di 40 dB(A), pari alla soglia di applicabilità del criterio differenziale.
Ad interventi ultimati il proponente dovrà eseguire un collaudo acustico comunicando ad ARPAE le date in cui verranno eseguite le misure, ed inviando i risultati ad ARPAE AACM e APAM entro 90 giorni dal termine dei lavori e dalla messa in esercizio dell’impianto. Successivamente, ARPAE eseguirà delle misure di verifica a conferma dei risultati forniti e del rispetto dei limiti normativi, nonché del rispetto del valore limite di immissione interno, nel periodo notturno e a finestre aperte, di 40 dB(A) presso i recettori R2, R3, R4, R7 ed R8. A seguito delle misure potranno essere prescritte ulteriori mitigazioni acustiche a tutela dei recettori.
8. Si prescrive di inviare una relazione, entro 90 giorni dall’approvazione del PAUR, in merito alla corretta manutenzione della barriera acustica realizzata sul lato ovest, al fine di ottemperare ad una diffida di ARPAE finalizzata a superare criticità acustiche riscontrate a seguito di rilievi fonometrici notturni presso abitazioni della Borgata Chiavica, sia in termini acustici che in termini di sicurezza sulla sua stabilità, ovvero di provvedere alla sua sostituzione con una nuova barriera definitiva, che possegga una stabilità strutturale nel tempo, oltre a livelli di fonoisolamento e fonoassorbimento tali da consentire il rispetto dei valori limite di immissione assoluti e differenziali presso i ricettori abitativi presenti.
9. Si prescrive che prima di dare avvio agli incrementi di produzione e alle nuove linee, ovvero alla realizzazione dei nuovi vibrosetacci, siano completate tutte le altre opere di mitigazione previste che incidono sulla propagazione del rumore a bassa frequenza e ne sia verificata l’efficacia mediante una opportuna campagna di misure. Sulla base degli esiti di tale campagna di misure dovrà essere presentato uno studio che evidenzi la necessità e l'eventuale tipologia di schermatura dei restanti quattro vibrosetacci, anche mediante pannelli sandwich fonoassorbenti / fonoisolanti opportunamente posizionati, così come già anticipato nello Studio acustico. La suddetta campagna di misure ed il conseguente studio dovranno essere presentati entro 30 giorni dal completamento delle opere di mitigazione.
10. Si prescrive che prima dell’apertura dei cantieri sia presentata una proposta di mitigazione delle operazioni che saranno svolte in prossimità dei ricettori R6 e R2, indicando il posizionamento di elementi provvisori di abbattimento del rumore (barriere di cantiere mobili di altezza minima di 5 m e lunghezza opportuna) e soluzioni organizzative di riduzione delle emissioni. La proposta dovrà già indicare l’impegno ad attivare solo in subordine una richiesta di autorizzazione in deroga.
11. Si chiede di dare evidenza anche dell’incremento dei 50 nuovi addetti in tutti gli approfondimenti previsti in tema di impatti indotti dal traffico (acustico e emissivo), ovvero alle condizioni ambientali numero 4 e 6.
12. Il Consorzio di Bonifica ha espresso, fatti salvi i diritti di terzi, per quanto di competenza ed unicamente dal punto di vista idraulico quantitativo, parere favorevole all’intervento di ristrutturazione e ampliamento dell’insediamento produttivo della Florim Ceramiche S.p.A. SB, con le prescrizioni di seguito riportate:
I. il Proponente, per la realizzazione del nuovo ponte sullo scolo Mezzale, in prossimità del canale di scolo Fossa Influente del Maestà, dovrà presentare prima dell’inizio dei lavori il progetto definitivo del manufatto;
II. per la realizzazione di un nuovo manufatto di scarico diretto delle acque meteoriche del nuovo piazzale in ampliamento, laminate, si precisa che il sistema di scarico a canale (paratoia regolata con valvola a galleggiante) non è accettabile. Si chiede quindi di prevedere in corrispondenza del pozzetto con foro calibrato un diametro non superiore a 150 mm e quota del setto interno pari al livello massimo raggiungibile nel fosso di laminazione;
III. prima dell’inizio dei lavori, il Proponente dovrà verificare che il nuovo layout fognario dell’intervento 3, ancorché non vengano modificati i manufatti di scarico diretti nel canale consorziale “Mezzale”, il non incremento della portata totale meteorica scaricata rispetto allo stato attuale; in caso contrario sarà necessario provvedere alla realizzazione di sistemi di laminazione per il contenimento degli esuberi di portata;
IV. la futura linea gas di collegamento alla cabina in progetto interferisce con il canale consorziale “Fossa Influente nel Maestà” e dovranno essere preventivamente concordate con lo scrivente consorzio le modalità di attraversamento e procedere alla richiesta di concessione prima dell’inizio dei lavori;
V. in relazione ai disposti di cui la Direttiva per la Sicurezza Idraulica nei sistemi di Pianura (art. 5, comma 7), l’area in oggetto è classificata come a media probabilità di inondazione (tempi di ritorno critici compresi tra 50 e 100 anni) e che il piano di calpestio dei nuovi fabbricati dovrà essere impostato in conformità al parere dello scrivente (prot. 8594/2015);
VI. è bene ribadire che la tombinatura di un tratto dello scolo consorziale “Mezzale” non comporta il decadimento delle norme di tutela di cui al Titolo VI del R.D. 8 maggio 1904 n. 368 e del succitato Regolamento per Concessioni e le Autorizzazioni, recanti disposizioni in materia di Polizia Idraulica. Ne consegue che qualsiasi opera da realizzarsi all’interno della suddetta fascia di rispetto (recinzioni, posa di pozzetti, condotte interrate, ecc.), deve essere autorizzata e concessionata dallo scrivente Consorzio prima dell’inizio dei lavori.
VII. si rammenta che la luce libera di 5 m per il transito dei mezzi d’opera consorziali deve essere misurata dalla proiezione orizzontale del massimo sviluppo delle chiome delle essenze arboree/arbustive ai cigli superiori dei canali.
13. considerato che il progetto presentato prevede una razionalizzazione degli accessi esistenti, che comportano la modifica dell'attuale Concessione, e che sul fronte di proprietà Florim Ceramiche S.p.A. SB è emerso in istruttoria, essere presente un accesso ad una cabina Enel intestato al comune di Mordano, al fine di avere un accesso che rispetti le distanze minime dagli accessi prospicienti, ai sensi del Codice della Strada, si prescrive che l’accesso ID 533225 (Florim) e l’accesso ID 533224 (Comune di Mordano) diventino un unico accesso attraverso un serramento unico. A tal fine, essendo gli elaborati grafici parte integrante della concessione, si chiede di inviare nuovi elaborati che accolgano le prescrizioni date, per l’emissione della concessione aggiornata, che dovrà essere efficace prima dell’inizio dei lavori.
c) di dare atto che la verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali di cui alla lettera b) spetta per quanto di competenza a:
- ARPAE (dalla n. 1 alla n. 11)
- Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale (n. 12)
- Città Metropolitana di Bologna (n. 13)
d) di dare atto che dovranno essere comunicate ad ARPAE ARPAE AACM e APAM e alla Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, le date di inizio e di fine lavori; inoltre, dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna, Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25, della L.R. n. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis, del D.lgs. 152/2006, la relazione di verifica di ottemperanza delle condizioni ambientali esigibili alla data di fine lavori;
e) di dare atto che in merito alla variante agli strumenti urbanistici presentati nel presente procedimento, visto l’assenso positivo espresso dal Comune di Mordano (delibera di Consiglio n. 35 del 20/10/2022), del parere sulla variante e sulla Val.Sat. espresso dalla Città metropolitana di Bologna con Atto del Sindaco n. 199 del 20 settembre 2022, il Provvedimento Autorizzatorio unico costituisce variante agli strumenti urbanistici sopra indicati e la sua efficacia decorre dalla pubblicazione sul BURERT del presente provvedimento;
f) di dare atto che il cambio di destinazione d’uso dell’area agricola posta a nord del piazzale, in Dotazione Ecologica Ambientale (DEA)costituisce una scelta in ordine all’assetto urbanistico del territorio;
g) di dare, inoltre, atto che il Provvedimento Autorizzatorio Unico, come precedentemente dettagliato nella parte narrativa del presente atto, comprende i seguenti titoli abilitativi necessari alla realizzazione e all’esercizio del progetto, che sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione:
1. Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale compreso nel Verbale del Provvedimento Autorizzatorio unico, sottoscritto dalla Conferenza di Servizi nella seduta conclusiva del 22 settembre 2022 e che costituisce l’Allegato 1;
2. Modifica sostanziale dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, Allegato 2;
3. Delibera di Consiglio Comunale per l'assenso della variante urbanistica n. 35 del 20/10/2022, Allegato 3;
4. Atto del Sindaco Metropolitano n. 199 del 20 settembre 2022, Allegato 4;
5. Permessi di costruire rilasciati dal Comune di Mordano, che costituiscono l’Allegato 5; si precisa che gli elaborati progettuali allegati ad ogni singolo permesso di costruire non sono stati allegati alla presente deliberazione causa le dimensioni elevate dei file; tali allegati sono agli atti presso il Comune di Mordano e consultabili nella banca dati delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;
6. Parere Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, Allegato 6;
7. Parere della Società SNAM Rete Gas, Allegato 7;
8. Parere dei Vigili del Fuoco, Allegato 8;
h) di dare atto che i titoli abilitativi compresi nel Provvedimento autorizzatorio unico regionale sono assunti in conformità delle disposizioni del provvedimento di VIA e delle relative condizioni ambientali e che le valutazioni e le prescrizioni degli atti compresi nel Provvedimento Autorizzatorio Unico sono state condivise in sede di Conferenza di Servizi; tali condizioni ambientali sono vincolanti al fine della realizzazione e dell’esercizio del progetto e dovranno quindi essere obbligatoriamente ottemperate da parte del proponente; la verifica di ottemperanza di tali prescrizioni deve essere effettuata dai singoli enti secondo quanto previsto dalla normativa di settore vigente;
i) di dare atto che i termini di efficacia degli atti allegati alla delibera decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
j) di dare atto che il rilascio dei seguenti titoli abilitativi in applicazione dell’art 27 bis, comma 7 bis, del d.lgs. 152/2006, sarà conseguente alla presente delibera, prima dell’inizio lavori:
- Concessioni del Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale
- Autorizzazione alla modifica degli accessi carrabili su SP Selice
- Deposito sismico, ai sensi della L.R. 19/2008;
k) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di VIA deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;
l) di trasmettere la presente deliberazione alla proponente Florim Ceramiche S.p.A. SB;
m) di trasmettere la presente deliberazione per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza ai partecipanti alla Conferenza di Servizi: ARPAE AACM, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Mordano, Azienda Unità Sanitaria Locale di Imola, Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale, Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, SNAM Rete Gas S.p.A., HERA Gestione Servizio Idrico Integrato, Comando Provinciale Vigili del Fuoco Bologna;
n) di pubblicare la presente deliberazione integralmente sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna e di pubblicarla per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico (BURERT);
o) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 (sessanta) giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 (centoventi) giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione nel BURERT;
p) di dare atto, infine, che per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvede ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa.