n.2 del 03.01.2024 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 4726 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad intraprendere azioni volte al potenziamento dell'assistenza psicologica per i cittadini all'interno del Servizio Sanitario Regionale, con particolare riguardo alla figura dello psicologo delle cure primarie. A firma dei Consiglieri: Rossi, Amico, Pillati, Marchetti Francesca, Montalti, Taruffi, Pigoni, Mori, Bulbi, Piccinini, Zamboni, Mumolo, Gerace, Daffadà, Bondavalli, Caliandro, Sabattini, Rontini, Costa, Tarasconi, Zappaterra, Pelloni, Paruolo, Costi, Fabbri, Maletti, Soncini

L’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna
Premesso che

- la necessità di supporto psicologico è un argomento sempre più dibattuto a livello nazionale e locale, soprattutto a seguito della pandemia da Covid-19 e delle difficoltà sempre maggiori provocate da situazioni di isolamento e solitudine forzata, dalla chiusura delle scuole, dei luoghi di lavoro e degli spazi di condivisione;

- l’incidenza di accessi al Pronto Soccorso per disturbi di ansia e depressione, soprattutto tra i più giovani, è aumentata significativamente. Già dalla fine del 2020 infatti, secondo il responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i tentativi di suicidio ed autolesionismo sono aumentati del 30% rispetto alla situazione pre-pandemica, così come i disturbi del comportamento alimentare ed i disturbi ossessivo- compulsivi;

- in particolare, riguardo alle nuove generazioni, anche le diverse ricerche relative ai giovani e agli adolescenti in Emilia-Romagna evidenziano la necessità di considerare e promuovere politiche attente al loro benessere psicologico.

Premesso inoltre che

- uno studio realizzato dal Dipartimento di Scienze Biomediche di Humanitas University ha evidenziato come la pandemia abbia impattato in maniera significativa sulla sfera psicologica e mentale degli individui, sui loro rapporti umani e relazionali: a dimostrazione di questo, il 14% degli intervistati negli ultimi due anni ha iniziato ad assumere ansiolitici o sonniferi, il 10% ha fatto ricorso ad antidepressivi e chi già faceva uso di questi farmaci ne ha incrementato il dosaggio;

- secondo l’Istituto Piepoli, inoltre, prima dell’emergenza sanitaria, gli italiani favorevoli a strategie di supporto psicologico si attestavano intorno al 20%: solo nel 2020, il numero di coloro che sono diventati favorevoli ad un’assistenza psicologica per tornare alla normalità dopo l’impatto sociale, personale, economico e lavorativo della pandemia si è alzato al 70% del campione;

- nel corso del 2021, sempre secondo i dati dell'Istituto Piepoli, il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso di supporto psicologico non ha potuto farlo per ragioni economiche, mentre il 21% è stato costretto ad interromperlo per le medesime ragioni;

- al contempo si è sviluppata una sempre maggiore consapevolezza da parte dei cittadini ed una maggiore volontà di discutere ed affrontare pubblicamente il tema della salute mentale, argomento che nell’ultimo decennio si era rivelato spesso tabù.

Considerato che

- il Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale ha richiamato più volte l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di rafforzare la rete dei Servizi Pubblici, evidenziando l’urgenza di adottare piani di azione per i disturbi comuni e potenziare, alla luce del malessere psichico diffuso, la rete dei servizi sanitari dedicati alla salute mentale, territoriali, della medicina generale e specialistica, con particolare attenzione ai servizi psicologici per l’infanzia e l’adolescenza;

- a livello regionale, l’Ordine degli psicologi dell’Emilia-Romagna, attraverso le parole del Presidente Gabriele Raimondi, ha ricordato come le richieste di aiuto dei cittadini emiliano-romagnoli siano in aumento in relazione a vissuti di ansia, depressione e disagio a seguito della pandemia, così come dell'alluvione che ha colpito i territori romagnoli a maggio 2023, ed ha pertanto auspicato l’avvio di un percorso condiviso e strutturale che veda la piena collaborazione dell’Ordine con la Regione Emilia-Romagna per dare tempestiva risposta alle esigenze dei cittadini legate all’assistenza psicologica, aumentando quindi l’investimento in termini economici e programmatici sulla salute mentale;

- i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA, d.p.c.m. 12 gennaio 2017) prevedono che il Servizio sanitario nazionale garantisca attraverso i propri servizi ed i medici e pediatri ad esso convenzionati “la gestione ambulatoriale e domiciliare delle patologie acute e croniche secondo la migliore pratica ed in accordo con il malato, inclusi gli interventi e le azioni di promozione e di tutela globale della salute”.

Considerato inoltre che

- allo psicologo delle cure primarie competono le funzioni di riduzione del rischio di disagio psichico e prevenzione e promozione della salute, adottando interventi terapeutici multiprofessionali ed integrati agli altri servizi sanitari già attivi. Fornire una risposta adeguata alle necessità correlate alla salute mentale dei cittadini permette di concorrere alla gestione più appropriata del Servizio sanitario regionale: lo dimostrano molteplici studi, che evidenziano una diminuzione dei costi in termini sanitari e sociali in caso di diagnosi integrata ed intervento tempestivo sull’assistenza psicologica ai pazienti.

Reso noto che

- nel disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, attraverso una proposta bipartisan appoggiata pubblicamente da tutti i principali gruppi parlamentari, era inizialmente stato inserito un “Bonus Salute Mentale” finalizzato a garantire un aiuto economico a favore dei cittadini con necessità di rivolgersi ad uno psicologo, uno psicanalista, uno psichiatra, uno psicoterapeuta;

- il fondo richiesto per avviare la misura era pari a 50 milioni di euro, suddivisi in due tipologie di sostegno economico: la prima, riguardava un “bonus per l’avviamento della misura” pari a 15 milioni di euro, mentre la seconda riguardava un “bonus sostegno” dei restanti 35 milioni di euro.

Sottolineato che

- il cosiddetto “bonus psicologo” è stato stralciato dalla Legge di Bilancio 2022 e all’interno della manovra di bilancio ha trovato spazio solo il sostegno per gli studenti e le loro famiglie in situazione di difficoltà psicologica a seguito dell’emergenza sanitaria ed economica da Covid-19;

- a seguito della bocciatura del “bonus psicologo” nella legge di bilancio dello Stato per il 2022, una raccolta firme su Change.org istituita ad inizio del 2022 ha ricevuto in qualche giorno il sostegno di più di 250 mila cittadini, a dimostrazione della sensibilità sul tema e della necessità ed urgenza di procedere con misure concrete a tutela della salute mentale.

Sottolineato inoltre che

- a febbraio 2022, nella conversione in legge del Decreto Milleproroghe (decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228), è stato infine inserito il “bonus psicologo” con uno stanziamento di 10 milioni di euro per il 2022, reso operativo attraverso decreto attuativo del Ministero della Salute tra maggio e giugno dello stesso anno. Successivamente, attraverso il Decreto Aiuti bis nell’autunno dello stesso anno, i fondi a disposizione per il “bonus psicologo” sono saliti a 25 milioni di euro;

- con la Legge di bilancio nazionale 2023 la misura del “bonus psicologo” è divenuta permanente, con un incremento della somma erogabile attraverso il portale INPS che è passata da 600 euro massimi a 1.500 euro;

- tuttavia, la platea dei destinatari rispetto al 2022 si è ridotta considerevolmente, dal momento che le risorse a disposizione sono diminuite in maniera importante: sono infatti stati stanziati solo 5 milioni di euro per il 2023, diventati 10 milioni a dicembre 2023 attraverso un emendamento del Governo al decreto-legge “Anticipi” e 8 milioni di euro a partire dal 2024;

- il restringimento dell’operatività della misura non è indifferente, posto che già nel 2022 era stato possibile accogliere solo il 10% delle domande pervenute, circa 40 mila persone a fronte di quasi 400 mila richieste, 30 mila solo nella Regione Emilia-Romagna;

- nella discussione in corso riguardante la manovra di Bilancio dello Stato si sta delineando uno stanziamento di risorse intorno ai 5 milioni di euro, del tutto insufficienti rispetto ai bisogni evidenziati.

Evidenziato che

- nel corso del 2023 sono state presentate presso la Camera dei Deputati diverse proposte di legge bipartisan con la finalità di istituire il servizio di psicologia di assistenza primaria, articolato a livello di distretto sanitario, su tutto il territorio nazionale;

- attualmente tali proposte sono state assegnate alla XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che ne ha elaborato un testo unificato in attesa di proseguire l’iter parlamentare.

Dato atto che

- la Regione Emilia-Romagna ha negli anni sempre creduto ed investito nell’assistenza psicologica, anche attraverso azioni che implementassero i servizi per la salute mentale dei cittadini;

- a tal proposito nel luglio 2021 sono state approvate le nuove “Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie in tema di organizzazione dell’area Psicologia clinica e di comunità”, aggiornamento di quelle pubblicate nel 2013, tenendo conto dell’importanza dell’assistenza psicologica anche a seguito della pandemia da Covid-19;

- a fianco di queste, è stato attivato il “Piano attuativo della salute mentale”, che anche per il 2023 è stato finanziato con 40 milioni di euro e ha confermato il ruolo della psicologia “nello sviluppo della cultura e della prassi in tema di salute mentale attraverso le competenze proprie della Psicologia clinica e della Psicologia di comunità” dettagliandone aree di competenza e di intervento;

- a tale scopo, la Regione Emilia-Romagna ha attivato un gruppo di lavoro, costituito da referenti per la psicologia clinica e di comunità di nomina aziendale, con il mandato di condurre una ricognizione dell’esistente e di procedere alla costruzione di una proposta condivisa di indirizzi specifici per le Aziende Usl dell’Emilia-Romagna, finalizzata all’avvio e al consolidamento delle attività di psicologia clinica e di comunità con i dovuti requisiti di uniformità ed equità di accesso per tutti i cittadini residenti in Emilia-Romagna.

Evidenziato infine che

- all’interno delle “Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie in tema di organizzazione dell’area Psicologia clinica e di comunità” sopra citate si è dato, pertanto, spazio al contributo della psicologia da inserire nell’alveo delle cure primarie: è stata espressa, quindi, la volontà di garantire l’attività degli psicologi all’interno delle Case di Comunità o dei Nuclei di Cure Primarie, in modo da dare al paziente un’assistenza integrata con quella fornita dagli altri specialisti;

- per fornire un servizio idoneo e l’inserimento del supporto psicologico tra le cure primarie, vi è necessità di aumentare l’organico di professionisti psicologi attivi all’interno del Servizio sanitario regionale, 768 nel 2022, con il fine di rendere capillare l’offerta di assistenza su tutto il territorio della Regione Emilia-Romagna. L’assenza di sufficiente personale nel servizio pubblico o i lunghi tempi di attesa per una visita inducono infatti sempre più persone a rivolgersi a specialisti privati, le cui sedute possono variare di prezzo dai 40-60 euro fino ai 200 euro: una spesa che non tutte le famiglie italiane sono in grado di affrontare e che, pertanto, viene spesso tagliata, a scapito della salute mentale delle persone, sempre più indebolita dai due anni di pandemia.

Tutto ciò premesso e considerato,

Impegna la Giunta regionale

- a discutere nella competente Commissione della Conferenza delle Regioni la possibilità di potenziare l’assistenza psicologica per i cittadini, sollecitando la collaborazione e il sostegno del Governo;

- a sollecitare il Governo a confermare e rafforzare il sostegno economico garantito finora sul tema, con il fine di declinare con urgenza queste misure secondo le linee guida regionali, con la prospettiva di potenziare l’organico di professionisti psicologi attivi all’interno del sistema sanitario regionale;

- di dare piena attuazione in ogni territorio alle “Linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie in tema di organizzazione dell’area Psicologia clinica e di comunità”, redatte dall’Assessorato Politiche per la Salute insieme alle aziende USL con il contributo dell’Ordine degli Psicologi Regionale e approvate dalla Giunta nel luglio 2021, sostenendo con adeguate risorse gli obiettivi di rafforzamento della figura ad ogni livello territoriale;

- a potenziare la figura dello psicologo delle cure primarie, incrementando e sostenendo la presenza di psicologi e psicologhe all’interno dei presidi locali dei Distretti Ausl e nelle Case di Comunità, tenuto conto delle sperimentazioni già avviate in diverse AUSL;

- a trasmettere il presente atto ai parlamentari eletti nella circoscrizione emiliano-romagnola affinché continuino a sostenere ed approvare proposte legislative che vadano nel verso sopra indicato;

- a promuovere e facilitare l'integrazione dei progetti promossi dall'Ordine Regionale degli Psicologi su tutto il territorio regionale, andando così a integrare e potenziare l’offerta messa in campo dalle aziende sanitarie.

Approvata a maggioranza dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 12 dicembre 2023.

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