n.449 del 29.12.2020 (Parte Prima)
Oggetto n. 2286 - Ordine del giorno n. 3 collegato all'oggetto 2068 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2021-2023". A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Costi, Rontini, Taruffi, Zamboni, Pigoni, Montalti, Amico, Mori, Bulbi, Daffadà, Costa, Caliandro, Marchetti Francesca, Tarasconi, Rossi, Fabbri, Sabattini, Bondavalli, Maletti, Paruolo, Pillati
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
la scommessa per la ripartenza dopo l'emergenza Covid è tenere unite economia, società e ambiente e che a tal fine fondamentale è l'innovazione sociale, come fiducia nelle proprie comunità, il grande valore della partecipazione, la potenzialità che società e mercato hanno se sanno collaborare e contaminarsi, al fine di trovare nuove risposte a vecchi e nuovi bisogni e soprattutto di creare buoni posti di lavoro;
Verificato che
è intenzione della Commissione europea lanciare nel 2021 l'Action Plan for Social Economy che pone I 'economia e l'imprenditoria sociale al centro della recovery strategy europea;
Preso atto che
la Regione Emilia-Romagna da anni è impegnata nel perimetro della economia sociale e ha sviluppato norme ad hoc e azioni volte a sostenere l'innovazione sociale. ln questo perimetro troviamo alcune norme regionali importanti, tra cui la legge regionale n. 26 del 2009 che sostiene e promuove il Commercio Equo e Solidale e che nel tempo si è dimostrata un mezzo efficace di promozione dello sviluppo sostenibile in quanto fondata su principi quali un prezzo più equo pagato ai lavoratori, relazioni commerciali durature, opere sociali per le comunità coinvolte, sostenibilità ambientale dei processi di lavorazione.
La legge n. 26 del 2009 riconosce la funzione rilevante del commercio equo e solidale sostenendo economicamente, con gli specifici contributi di cui agli articoli 5 e 6, iniziative finalizzate al perseguimento di una maggiore informazione nei confronti dei consumatori per favorire acquisti responsabili, nonché diffusione dei prodotti del commercio equo e solidale che presentino una serie di caratteristiche a garanzia dei consumatori stessi, coerenti con quelle definite a livello internazionale e nazionale dagli organismi di settore.
La legge regionale n. 19 del 2014 "Norme per la promozione e il sostegno dell'Economia Solidale" riconosce e sostiene l'Economia Solidale, quale modello sociale economico e culturale improntato a principi di eticità e giustizia, di equità e coesione sociale, di solidarietà e centralità della persona, di tutela del patrimonio naturale e legame con il territorio e quale strumento fondamentale per affrontare le situazioni di crisi economica, occupazionale e ambientale.
La Regione Emilia-Romagna riconosce nell'Economia Solidale un modello che promuove i beni comuni, assicurandone l'utilizzo collettivo e sostenibile a beneficio delle comunità e delle generazioni future; difende i diritti fondamentali di ogni essere umano, in particolare quello di soddisfare i propri bisogni essenziali; si fonda sul rispetto, la tutela e la valorizzazione delle risorse del pianeta; è finalizzato al perseguimento del "benvivere" di tutti, basandosi sulla giustizia e sul rispetto delle persone; si fonda sulle relazioni e su modelli collaborativi, sviluppandosi nelle reti; promuove una trasformazione sociale finalizzata a una democratizzazione dell'economia; regola e limita il ruolo dei meccanismi di mercato, ove questi compromettano o mettano a rischio la sostenibilità sociale ed ecologica del sistema economico; promuove e tutela il lavoro, le conoscenze, le competenze e le abilità che da esso derivano.
Nello stesso perimetro si iscrive anche La legge n. 5 del 2016 "Norme per la promozione ed il sostegno delle Pro Loco".
Valutato che
dalle relazioni di ritorno alle clausole valutative della legge regionale n. 26 del 2009 ("Disciplina e interventi per lo sviluppo del commercio equo e solidale in Emilia-Romagna") e della legge regionale n.5 del 2016, presentate nella Commissione II del 26 novembre u.s. si evincono dati positivi ma emergono anche criticità e limiti alla ulteriore valorizzazione e implementazioni dei contenuti delle leggi citate;
Ritenuto che
sia necessario dare continuità all'azione di diffusione e sensibilizzazione del commercio equo e solidale affinché sempre più consumatori della regione abbiano le reali informazioni in merito ai prodotti e soprattutto ai metodi di produzione e commercializzazione, al fine di esercitare un consumo consapevole, ma nello stesso tempo sia altrettanto necessario rafforzare le imprese ed i soggetti del commercio equo solidale, permettendo di accedere a contributi a fondo perduto superiori al 40%; così come si ritiene necessario promuovere la nascita di nuovi soggetti imprenditoriali, sostenendo in modo particolare giovani e donne, dedicando risorse specifiche e soprattutto definite sulla base delle esigenze di questo settore, che rientra appieno nella strategia europea per I 'economia sociale e I 'innovazione sociale su cui la Commissione stessa richiama gli Stati membri nel definire i piani di utilizzo della Next Generation Ue;
allo stesso modo, occorra dare continuità e maggiore diffusione alla operatività su tutti i territori delle Pro-Loco che ad oggi dimostrano una operatività e un accesso ai finanziamenti molto diversa tra i singoli territori della Regione, valutando criteri e operatività dei bandi.
Tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta regionale
ad aumentare la percentuale di risorse a fondo perduto previste per gli investimenti a favore delle imprese e degli enti del Commercio Equo solidale e a prevedere se necessario più risorse al fine di soddisfare tutte le richieste meritevoli e a destinare una parte di fondi specifici per favorire la nascita di nuovi soggetti (start up), soprattutto di giovani e di donne;
a favorire l'ampliamento della rete delle amministrazioni comunali, che inseriscono i prodotti di commercio equo e solidale nelle mense scolastiche;
ad una attenta valutazione dei criteri dei bandi per i progetti delle Pro-Loco, al fine di permettere una loro valorizzazione su tutti i territori;
ad un rinnovato impegno per una maggiore attuazione della legge 19/2014 e a prevedere ulteriori risorse atte ad implementare le azioni in essa contenute.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 22 dicembre 2020