n.261 del 31.08.2022 periodico (Parte Seconda)

L.R. 4/2018, art. 11: provvedimento di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) relativo al progetto "Interventi di miglioramento del sistema irriguo e di scolo del bacino Burana Po di Volano: realizzazione impianto idrovoro Cavaliera località Malcantone di Stellata" nel comune di Bondeno (FE)", proposto dal Consorzio della Bonifica Burana

IL DIRIGENTE FIRMATARIO

Il Responsabile - Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni sostituito in applicazione dell'art. 46 comma 2 della L.R. 43/01 nonché della nota n. PG/2022/330084 del 04/04/2022 dal Direttore Generale ing. Paolo Ferrecchi Direttore generale della DIREZIONE GENERALE CURA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE, PAOLO FERRECCHI

(omissis)

determina

a) di escludere dalla ulteriore procedura di V.I.A., ai sensi dell’art. 11, comma 1, della legge regionale 20 aprile 2018, n. 4, il progetto denominato “INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA IRRIGUO E DI SCOLO DEL BACINO BURANA PO DI VOLANO: REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROVORO CAVALIERA LOCALITÀ MALCANTONE DI STELLATA - COMUNE DI BONDENO (FE)” proposto da Consorzio della Bonifica Burana, per le valutazioni espresse in narrativa, a condizione che vengano rispettate le seguenti prescrizioni:

1) al fine di non determinare incidenza negativa significativa sul sito della Rete Natura 2000 interessato, dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni:

  • realizzare un rimboschimento di specie arboree autoctone su una superficie agricola di almeno 3 ha situata all'interno del sito natura 2000 IT4060016 – “FIUME PO DA STELLATA A MESOLA E CAVO NAPOLEONICO” in prossimità dell'area di intervento in esame, garantendone la manutenzione per i primi 5 anni dall'impianto;
  • il terreno non dovrà essere livellato, ma presentare zone a quote differenziate;
  • ai bordi del rimboschimento dovranno essere messi a dimora arbusti appartenenti a specie autoctone;

2) dovrà essere previsto un piano di monitoraggio delle polveri in fase di cantiere da concordare con ARPAE. Tale piano dovrà essere presentato ad ARPAE per l’approvazione entro tre mesi antecedenti l’inizio dei lavori;

3) oltre alle misure di mitigazione previste dal proponente, dovranno essere inserite all’interno del Capitolato d’Appalto e messe in campo per contenere la polverosità derivante dagli scavi e dal transito dei mezzi sulle piste non asfaltate le azioni gestionali di seguito riportate:

  • limitare la velocità dei mezzi all’interno delle aree di cantiere e sulle piste non pavimentate (velocità consigliata di 30 km/h);
  • effettuare una costante e periodica bagnatura o pulizia delle strade utilizzate, pavimentate e non (wet suppression);
  • pulizia automatica delle ruote dei mezzi dalla polvere con un sistema automatico di irrigazione;
  • bagnare periodicamente o coprire con teli (nei periodi di inattività e durante le giornate con vento intenso) i cumuli di materiale polverulento stoccato nelle aree di cantiere;
  • sospendere le attività di movimentazione materiali con venti con velocità elevata;
  • posizionare, se necessario, di barriere mobili atte a ridurre la dispersione di polveri;
  • ottimizzare il carico dei mezzi di trasporto preferendo bilici telonati di grande capacità e pianificare i viaggi evitando le ore di punta del traffico locale;
  • ridurre l'altezza di caduta sul mezzo di trasporto del materiale polverulento durante le operazioni di movimentazione e carico/scarico;
  • utilizzare mezzi di cantiere che rispondano ai limiti di emissione previsti dalle normative vigenti, ossia dotati di sistemi di abbattimento del particolato di cui si prevederà idonea e frequente manutenzione e verifica dell’efficienza;
  • spegnimento del motore dei mezzi durante le operazioni di carico/scarico;

4) dovrà essere previsto un piano di monitoraggio del rumore in fase di cantiere da concordare con ARPAE. Tale piano dovrà essere presentato ad ARPAE per l’approvazione entro tre mesi antecedenti l’inizio dei lavori;

5) al fine di monitorare eventuali impatti significativi all'ambiente idrico di superficie, dovrà essere previsto un piano di monitoraggio delle acque superficiali da concordare con ARPAE. Tale piano dovrà essere presentato ad ARPAE per l’approvazione entro tre mesi antecedenti l’inizio dei lavori;

b) la verifica dell’ottemperanza delle presenti prescrizioni compete a:

- prescrizione 1 Regione Emilia-Romagna Settore Aree protette, Foreste e Sviluppo zone montane;

- prescrizione da 2 a 5 ARPAE SAC Ferrara;

c) il progetto dovrà essere realizzato coerentemente a quanto dichiarato nello studio ambientale preliminare;

d) dovrà essere trasmessa alla Regione Emilia-Romagna Area Valutazione Impatto Ambientale e Autorizzazioni, entro trenta (30) giorni dalla data di fine lavori, la certificazione di regolare esecuzione delle opere e, ai sensi dell’art. 25 della l.r. 4/2018 e dell’art. 28, comma 7 bis del d. lgs. 152/06, la relazione di verifica di ottemperanza delle prescrizioni fino a quel momento esigibili;

e) di dare atto che la non ottemperanza alle prescrizioni sarà soggetta a sanzione come definito dall’art. 29 del d.lgs. 152/2006;

f) di stabilire l’efficacia temporale per la realizzazione del progetto in 5 anni; decorso tale periodo senza che il progetto sia stato realizzato, il provvedimento di screening deve essere reiterato, fatta salva la concessione, su istanza del proponente, di specifica proroga da parte dell’autorità competente;

g) di trasmettere copia della presente deliberazione: Consorzio della Bonifica Burana, al Comune di Bondeno, alla ARPAE SAC Ferrara, all’Agenzia Interregionale per il fiume Po, alla Regione Emilia-Romagna, Settore Area Protette, Foreste e Sviluppo Zone;

h) di pubblicare, per estratto, la presente determina dirigenziale sul BURERT e, integralmente, sul sito web delle valutazioni ambientali della Regione Emilia-Romagna;

i) di rendere noto che contro il presente provvedimento è proponibile il ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni, nonché ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni; entrambi i termini decorrono dalla data di pubblicazione sul BURERT;

j) di dare atto, infine, che si provvederà alle ulteriori pubblicazioni previste dal Piano triennale di prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del d.lgs. 33/2013.

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