n.301 del 13.10.2022 (Parte Seconda)

Deliberazione di Giunta regionale n. 1341/2021 come modificata con deliberazione n. 696/2022. Integrazione dell'allegato 4 relativo alla scheda tecnica riferita alla zona soggetta alle limitazioni di cui all'art. 51 della L.R. n. 8/1994 denominata "Valle del Mezzano" nel territorio di Ferrara

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamate:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”, ed in particolare, l’art. 10, comma 1, a norma del quale l'intero territorio agro-silvo-pastorale è soggetto a pianificazione faunistico-venatoria finalizzata, per quanto attiene alle specie carnivore, alla conservazione delle effettive capacità riproduttive ed al contenimento naturale di altre specie e, per quanto riguarda le altre specie, al conseguimento della densità ottimale e alla sua conservazione mediante la riqualificazione delle risorse ambientali e la regolamentazione del prelievo venatorio, nonché i seguenti commi del predetto articolo:

- il comma 3, secondo cui il territorio agro-silvo- pastorale di ogni regione è destinato, per una quota dal 20% al 30%, a protezione della fauna selvatica e che nelle predette percentuali sono ricompresi i territori ove sia comunque vietata l'attività venatoria anche per effetto di altre leggi o disposizioni;

- i commi 7 e 10, secondo i quali, ai fini della pianificazione generale, compete rispettivamente alle Province la predisposizione dei relativi piani faunistico-venatori ed alle Regioni il coordinamento di detti piani, secondo criteri di omogeneità fissati dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ora ISPRA;

- il comma 9, il quale prevede che ogni zona vincolata dovrà essere indicata da tabelle perimetrali, secondo disposizioni impartite dalle Regioni, apposte a cura dell’ente, associazione o privato che sia preposto o incaricato alla gestione della singola zona;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” e successive modifiche e integrazioni;

- la Legge Regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e successive modificazioni ed integrazioni, che disciplina e ripartisce le funzioni amministrative tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni nel quadro delle disposizioni della Legge 7 aprile 2014 n. 56, ed, in particolare, l'art. 40, che individua le funzioni della Regione, delle Province e della Città metropolitana di Bologna in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell'attività venatoria, stabilendo, fra l'altro, che la Regione esercita le funzioni di programmazione e pianificazione nonché tutte le funzioni amministrative in applicazione della normativa comunitaria, statale e regionale, con esclusione delle attività di vigilanza, di applicazione delle sanzioni amministrative e l'introito dei relativi proventi e le attività collegate all'attuazione dei piani di controllo della fauna selvatica, che restano confermati alle Province e alla Città metropolitana di Bologna;

Considerato che la modifica dell'assetto dell'esercizio delle funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed attività faunistico-venatorie, di cui alla citata Legge Regionale n. 13/2015, ha imposto una revisione dell'intero articolato della citata Legge Regionale n. 8/1994;

Vista la Legge Regionale 26 febbraio 2016, n. 1 “Modifiche alla Legge regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria” in attuazione della legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro unioni” e della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”. Abrogazione della Legge Regionale 6 marzo 2007, n. 3 “Disciplina dell’esercizio delle deroghe prevista dalla Direttiva 2009/147/CE”;

Richiamati in particolare della sopracitata Legge Regionale n. 8/1994, come modificata dalla predetta Legge Regionale n. 1/2016:

- l’art. 3, che attribuisce alla Regione la competenza all'esercizio di funzioni di programmazione e pianificazione ed individua, quali strumenti delle medesime, la Carta regionale delle vocazioni faunistiche del territorio, il Piano faunistico-venatorio regionale ed i piani, i programmi ed i regolamenti di gestione faunistica delle aree protette di cui alla Legge Regionale n. 6/2005;

- l’art. 5, il quale dispone:

- al comma 1, che l'Assemblea legislativa, su proposta della Giunta, approva il piano faunistico-venatorio regionale di durata quinquennale elaborato con riferimento alla Carta delle vocazioni faunistiche, ai contenuti indicati dall'art. 10, comma 8, della legge statale, nonché alla legge 6 febbraio 2006, n. 66 (Adesione della Repubblica italiana all'Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell'Africa) e al piano territoriale
regionale;

- al comma 2, lett. d), che il piano faunistico-venatorio regionale riguarda, tra l’altro, la destinazione ad uso faunistico-venatorio del territorio agro-silvo-pastorale regionale ed il limite minimo di superficie, comprendente anche le aree dei parchi regionali e nazionali, da destinare alle zone di protezione;

- l’art. 51, il quale dispone che la Regione può vietare o ridurre la caccia in tutto il territorio o in parte di esso, per periodi stabiliti, a determinate specie di fauna selvatica per motivate ragioni connesse alla gestione faunistica;

Vista la “Carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna” di cui alla deliberazione del Consiglio regionale n. 1036/1998, così come modificata con deliberazioni dell’Assemblea Legislativa n. 122 del 25 luglio 2007 e n. 103 del 16 gennaio 2013;

Dato atto che con riferimento alla citata Carta delle Vocazioni Faunistiche della Regione Emilia-Romagna è stato elaborato il “Piano faunistico-venatorio regionale 2018-2023”, approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 179 del 6 novembre 2018, di seguito PFVR 2018-2023, che, a seguito degli elementi conoscitivi relativi all’area del “Mezzano” situata nel territorio della Provincia di Ferrara, prevede una valutazione del livello effettivo di recettività faunistica dell’area stessa e l’avvio di azioni finalizzate ad un riassetto ambientale e faunistico;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 1341 del 24 agosto 2021 “L.R. n. 8/1994. Istituzione di zone di rifugio di cui all’art. 22 e di zone soggette alle limitazioni di cui all’art. 51” con la quale è stata istituita una Zona di divieto ai sensi dell’art. 51 della Legge Regionale n. 8/1994 in corrispondenza della decaduta Zona di rifugio “Valle del Mezzano”, in quanto area insistente sulla ZPS IT4060008 Valle del Mezzano, interdetta all’attività venatoria, ove non sono previste immissioni e prelievi, fatta eccezione per quelli effettuati ai sensi del controllo di cui all’art. 19 della Legge n. 157/1992, mentre sono previste catture di specie causa di danno alle colture agricole;

- n. 696 del 4 maggio 2022 con la quale sono stati rettificati i confini della zona denominata “Valle del Mezzano” poiché, a seguito di ulteriori verifiche cartografiche successive alla richiamata deliberazione n. 1341/2021, è stata accertata la sovrapposizione di tale zona con parte della già esistente “Oasi Vallive di Porto”, la quale non è ammessa dalla Pianificazione faunistica regionale;

Considerato che:

- la Valle del Mezzano è area sulla quale si sta realizzando il progetto Life Perdix LIFE NAT/IT/000588 con durata fino al 2024, del quale ISPRA è capofila, che prevede l’immissione di esemplari di Starna italica selezionati al fine di ricostituire una popolazione stabile;

- unitamente alle immissioni, detto progetto LIFE prevede attività di monitoraggio degli esemplari di Starna mediante l’impiego di cani abilitati ad operare in aree di importanza naturalistica;

Ritenuto, pertanto, di procedere all’integrazione delle prescrizioni contenute nella scheda di cui all’Allegato 4 della più volte richiamata deliberazione n. 1341/2021 riferita alla zona di divieto ex art. 51 denominata “Valle del Mezzano”, prevedendo la possibilità di immettere esemplari selezionati di Starna Italica nonché di consentire lo svolgimento di prove di adattamento al terreno e cinotecniche al fine di rilasciare l’abilitazione di unità cinofile da impiegare nelle aree di importanza naturalistica anche ai fini del monitoraggio delle starne nell’ambito del medesimo progetto, previa acquisizione di valutazione di incidenza ambientale da parte dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po, ferma restando ogni altra disposizione in esso contenuta;

Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche e integrazioni;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 "Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano Integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021";

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Servizio Affari Legislativi e Aiuti di Stato "Direttiva di Indirizzi Interpretativi degli Obblighi di Pubblicazione previsti dal Decreto Legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022";

Vista la Legge Regionale 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 324 del 7 marzo 2022 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale";

- n. 325 del 7 marzo 2022 "Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale";

- n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

Viste, infine, le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca Alessio Mammi;

A voti unanimi e palesi

delibera

  1. di integrare la scheda di cui all’Allegato 4 della deliberazione n. 1341/2021, riferita all’area soggetta a limitazioni ai sensi dell’art. 51 della Legge Regionale n. 8/1994 denominata “Valle del Mezzano”, prevedendo la possibilità di immettere esemplari selezionati di Starna Italica, così come previsto dal Progetto LIFE Perdix, nonché di consentire lo svolgimento di prove di adattamento al terreno e cinotecniche al fine di rilasciare l’abilitazione di unità cinofile da impiegare nelle aree di importanza naturalistica anche ai fini delle attività di monitoraggio, previa acquisizione di valutazione di incidenza ambientale da parte dell’ente gestore individuato nell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po;
  2. di dare atto che resta invariato quant’altro stabilito nella deliberazione n. 1341/2021 come modificata con deliberazione n. 696/2022;
  3. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;
  4. di disporre, infine, la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca provvederà a darne la più ampia diffusione anche sul sito internet E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

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