n.185 del 22.06.2022 periodico (Parte Seconda)

Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura nella sacca di Goro, previsto dalle deliberazioni di Giunta regionale n. 1969/2020 e n. 49/2021

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- il Codice della navigazione, approvato con Regio Decreto 30 marzo 1942, n. 327, ed il relativo Regolamento di esecuzione, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328;

- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e successive modifiche, ed in particolare l’art. 105, comma 2, lett. l) che conferisce alle regioni le funzioni relative al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approvvigionamento di fonti di energia;

Vista la legge regionale 31 maggio 2002, n. 9, recante "Disciplina dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale" ed in particolare l’art. 3, comma 1, che pone in capo alla Regione le funzioni amministrative relative al rilascio, rinnovo, modificazioni e revoca delle concessioni delle aree del demanio marittimo per le attività di pesca, acquacoltura e attività produttive correlate;

Viste altresì, le proprie deliberazioni:

- n. 682 dell’8 giugno 2015 recante “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp nella sacca di Goro ”;

- n. 2149 del 20 dicembre 2017 recante “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp nella Sacca di Goro, previsto dalla deliberazione n. 682/2015”, con la quale si è provveduto a prorogare, il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per allevamenti di tapes spp nella Sacca di Goro fino al 31/12/2020, al fine di:

a) realizzare uno studio complessivo sulla Sacca che, tenendo conto degli effetti delle variazioni idrodinamiche indotte a seguito del completamento dei lavori di cui al Progetto “LIFE AGREE - coAstal laGoon long teRm managEmEnt” (rif. N. LIFE13 NAT/IT/000115), consentisse l'elaborazione di una cartografia, suddividendo la Sacca in aree omogenee, in relazione alla loro presunta produttività e ai rischi ambientali;

b) procedere ad una complessiva revisione della disciplina regionale in materia, mediante l’individuazione - nell’ambito della cornice di riferimento che lo Stato riterrà di prevedere con il preannunciato riordino della materia - di criteri, procedure e strumenti programmatori e giuridici più adeguati all’attuazione di una moderna politica di gestione e valorizzazione produttiva del settore, attraverso specifiche procedure di selezione dei concessionari;

Richiamata la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”, che stabilisce, all’art. 1, comma 682 la proroga di 15 anni delle concessioni demaniali marittime di cui al D.L. 400 del 1993, articolo 01, comma 1, vigenti alla data di entrata in vigore della medesima legge di stabilità, ovvero al 1^ gennaio 2019. Inoltre, al comma 675 prevede che “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, … sono fissati i termini e le modalità per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime”, stabilendo al comma 681 che solo «al termine della consultazione pubblica prevista dal comma 679 sono assegnate le aree concedibili ma prive di concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente legge.». Tale previsione, comporta, implicitamente, il divieto di rilascio di nuove concessioni demaniali sino alla conclusione della consultazione pubblica prevista dal comma 679;

Dato atto che alla luce di quanto disposto nella sopracitata Legge n. 145/2018, il Servizio Attività faunistico-venatorie e pesca con circolare del 2/4/2019, protocollo n. PG/2019/320063, ha provveduto a dare indicazioni operative e interpretative di tali disposizioni di legge;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 2285 del 27 dicembre 2021 recante "Direttive per l'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale ai sensi dell'art. 3 comma 1 della L.R. 31/5/2002, n. 9", con la quale, sulla base della disciplina prevista dal Codice della navigazione e dal suo Regolamento di esecuzione, sono state riviste le procedure per il rilascio, sul territorio regionale, di concessioni demaniali marittime per le attività di pesca, di acquacoltura e per le attività produttive ad esse correlate, seppur nelle more dell’attuazione della disciplina di riordino nazionale di cui alla Legge n. 145/2018;

Considerato, in particolare, quanto previsto dal Capo I, art. 3, della citata deliberazione n. 2285/2021, ove si stabilisce che tra i criteri e le finalità che devono orientare l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di concessioni del demanio marittimo con finalità di pesca e acquacoltura, deve essere perseguito l’obiettivo di garantire la conservazione e la tutela degli ecosistemi locali costieri di foce e marini, con particolare riferimento al rapporto fra la qualità dell’habitat e le condizioni di vita degli organismi acquatici, in quanto elementi più sensibili di tali ambienti oltre che armonizzare le azioni sul territorio per lo sviluppo delle attività di pesca, acquacoltura e delle attività connesse ed accessorie in relazione ad un uso sostenibile delle risorse, alla valorizzazione ed alla tutela della biodiversità ambientale;

Rilevato che l’impianto giuridico-amministrativo regionale in tema di rilascio di concessioni del demanio marittimo con finalità di pesca e acquacoltura, di cui alla citata deliberazione n. 2285/2021, è stato definito nell’ambito del quadro normativo di riferimento, costituito, sostanzialmente, dal Codice della Navigazione e relativo Regolamento di esecuzione nonché dalla legge n. 241/1990;

Atteso che “la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime” prospettata nella sopracitata Legge n. 145/2018, risulta ancora in corso di realizzazione e che pertanto non sussistono, allo stato, le condizioni per disciplinare compiutamente il rilascio di nuove concessioni;

Richiamate le deliberazioni di Giunta regionale:

- n. 2149 del 20 dicembre 2017 “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime – Proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp nella Sacca di Goro, previsto dalla deliberazione n. 682/2015”;

- n. 1969 del 21 dicembre 2020 “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp. nella Sacca di Goro, previsto dalla Deliberazione di Giunta regionale n. 2149/2017” con la quale è stato stabilito “di prorogare, senza soluzione di continuità, il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per allevamenti di tapes spp. nella Sacca di Goro, di cui alla propria deliberazione n. 2149/2017, fino al 30 giugno 2022, al fine di realizzare la mappatura delle zone vocate all'acquacoltura (AZA) nelle acque della Sacca di Goro e del Po di Volano e dei Canali adduttori delle Valli di Comacchio e le Aree di Tutela Biologica ed adottare i relativi atti di pianificazione nonché quelli di revisione delle disposizioni regionali conseguenti al riordino nazionale”;

- n. 49 del 18 gennaio 2021 “Integrazioni alla deliberazione n. 1969/2020 recante disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp. nella Sacca di Goro, previsto dalla deliberazione di giunta regionale n. 2149/2017” con la quale si è previsto di estendere il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni demaniali, nella Sacca di Goro, di cui alla deliberazione n. 1969/2020, a tutte le attività di acquacoltura, fino al 30 giugno 2022, al fine di realizzare la mappatura delle zone vocate all'acquacoltura (AZA) nelle acque della Sacca di Goro e del Po di Volano e dei Canali adduttori delle Valli di Comacchio e le Aree di Tutela Biologica ed adottare i relativi atti di pianificazione nonché quelli di revisione delle disposizioni regionali conseguenti al riordino nazionale;

- n. 260 del 28 febbraio 2022 “Accordo ai sensi dell'art. 15, L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. tra Regione Emilia-Romagna, Università di Ferrara e Università di Parma, per la definizione di una strategia e una mappatura delle zone vocate all'acquacoltura (AZA) nelle acque della Sacca Di Goro e nelle aree marine e di acque interne limitrofe, in attuazione del FEAMP 2014/2020 - Regolamento (UE) n. 508/2014 - Misura 2.51 "Aumento del potenziale dei siti di acquacoltura" che persegue i seguenti obiettivi:

a) identificare e mappare le zone più idonee per lo sviluppo dell’acquacoltura e le zone in cui dovrebbero essere escluse attività di acquacoltura intensiva affinché si conservi il ruolo di tali zone nel funzionamento dell’ecosistema;

b) definire un piano di zone allocate all’acquacoltura (Allocated Zone for Aquacolture, AZA) dandovi seguito per stralci parziali sul territorio regionale;

c) fornire una valutazione complessiva delle potenzialità produttive ai fini della venericoltura della Sacca di Goro e del tratto costiero compreso tra la punta di Volano e la prima barriera frangiflutti del Lido delle Nazioni, considerando sia le attuali aree già adibite all’allevamento della vongola verace, nonché quelle ancora libere e le zone nursery, in considerazione che la Sacca di Goro e le aree dei canali adduttori delle Valli di Comacchio e le aree limitrofe di costa costituiscono un distretto produttivo regionale con caratteristiche di contiguità ambientale e produttive per l’allevamento di molluschi;

d) mettere a disposizione indicazioni e parametri che avranno lo scopo di migliorare la gestione del territorio nel suo complesso, non solo per gli aspetti puramente legati all’attività di acquacoltura, ma anche per quelli legati alla pesca tradizionale e sportiva, alla nautica e al turismo, producendo una zonizzazione delle aree più vocate all’acquacoltura e di quelle meglio vocate alla pesca o alle altre attività compresa l’identificazione di aree ad uso promiscuo;

Considerato altresì che la data di conclusione delle attività di cui alla Convenzione con l’Università di Ferrara e l’Università di Parma, è fissata al 31 luglio 2023, per cui solo in esito ai risultati degli studi la Regione Emilia-Romagna potrà adottare atti di pianificazione e programmazione;

Ritenuto pertanto opportuno, per le considerazioni sopra-esposte relative ai profili di carattere ambientale e giuridico-procedimentale, di dover prorogare il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni demaniali stabilito dalla deliberazione n. 1969/2020 e dalla deliberazione n. 49/2021 a tutte le attività di acquacoltura nella Sacca di Goro, fino al 31 dicembre 2023, tenendo conto non solo del termine di conclusione previsto dalla citata convenzione con le Università di Ferrara e di Parma, ma anche delle tempistiche necessarie all’adozione degli ulteriori provvedimenti regolatori connessi alla predetta mappatura oltre che degli atti nazionali di attuazione del riordino della disciplina generale del demanio marittimo;

Richiamati in ordine agli obblighi di trasparenza:

- il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e successive modifiche ed integrazioni;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 “Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024” di transizione al piano integrato di attività e organizzazione di cui all’art.6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione n. 2335 del 9 febbraio 2022 del Responsabile del Servizio Affari legislativi e Aiuti di stato in qualità di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza della Giunta regionale “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

Vista la Legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37 comma 4;

Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 324 del 7 marzo 2022 "Disciplina organica in materia di organizzazione dell’Ente e gestione del personale";

- n. 325 del 7 marzo 2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- n. 426 del 21 marzo 2022 "Riorganizzazione dell’Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori generali e ai Direttori di Agenzia";

Richiamate infine le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento attesta di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto inoltre dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all’Agricoltura e Agroalimentare, Caccia e Pesca;

A voti unanimi e palesi

delibera

1. di prorogare, per le motivazioni esposte in premessa che qui si intendono integralmente richiamate, il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni demaniali, nella Sacca di Goro, di cui alle deliberazioni n. 1969/2020 e n. 49/2021, per tutte le attività di acquacoltura, molluschicoltura e venericoltura fino al 31 dicembre 2023, con esclusione delle attività pertinenziali, al fine di realizzare la mappatura delle zone vocate all'acquacoltura (AZA) nelle acque della Sacca di Goro e del Po di Volano e dei Canali adduttori delle Valli di Comacchio e le Aree di Tutela Biologica ed adottare i relativi atti di pianificazione nonché quelli di revisione delle disposizioni regionali conseguenti al riordino nazionale;

2. di prevedere, pertanto, il rigetto delle istanze tese al rilascio di nuove concessioni nella Sacca di Goro fino al 31 dicembre 2023;

3. di precisare che l’ampliamento dell’oggetto delle concessioni già in essere e la traslazione di specchi acquei in concessione non ricade nella proroga del suddetto divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni demaniali;

4. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

5. di disporre, infine, la pubblicazione integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Settore Attività faunistico-venatorie e sviluppo della pesca provvederà a darne la più ampia diffusione anche attraverso il portale E-R Agricoltura, Caccia e Pesca.

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