n.336 del 10.11.2022 (Parte Seconda)
Presa d'atto del parere della Conferenza programmatica ex art. 68 c. 3 del DLgs 152/2006 in merito al progetto di variante al PAI PO che prevede la modifica agli artt. 1 e 18 delle Norme di attuazione, adottato con delibera n. 6/2021 dalla Conferenza istituzionale permanente dell'Autorità di Bacino del Fiume Po
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visti:
- il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme in materia ambientale", in particolare gli artt. 66 e 68 che definiscono le procedure per l’adozione e l’approvazione dei piani di bacino e dei piani stralcio di bacino;
- la Direttiva 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni;
- il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, “Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
- il Decreto Legge 16 luglio 2020, n. 76 (convertito con modificazioni nella legge 11 settembre 2020, n. 120), “Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale”; in particolare, il comma 3 dell’art. 54 (Misure di semplificazione in materia di interventi contro il dissesto idrogeologico), il quale ha modificato l’art. 68 del D. Lgs. n. 152/2006 inserendovi i commi 4bis e 4ter;
- il Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del fiume Po (in seguito PAI Po) approvato con D.P.C.M. 24 maggio 2001 e le successive modifiche ed integrazioni;
Richiamati:
- il Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni del Distretto Idrografico Padano (in seguito PGRA), relativo al ciclo di pianificazione sessennale 2021–2027, adottato con Deliberazione della Conferenza Istituzionale Permanente (di seguito C.I.P.) dell’Autorità di bacino del fiume Po n. 5 del 20 dicembre 2021;
- l'Intesa per la definizione delle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Reggio Emilia relative all’attuazione del “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po” (PAI), ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, dell’art. 21 della L. R. Emilia-Romagna n. 20 del 24 marzo 2000 e dell’art. 1, comma 11, delle Norme di attuazione del PAI, sottoscritta il 15 giugno 2010 dall'Autorità di Bacino del fiume Po, dalla Regione e dalla Provincia di Reggio Emilia, a far data dalla quale il PTCP assume il valore e gli effetti di PAI e s.m.i.;
- l'Intesa per la definizione delle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Modena relative all’attuazione del “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po” (PAI), ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, dell’art. 21 della L. R. Emilia-Romagna n. 20 del 24 marzo 2000 e dell’art. 1, comma 11, delle Norme di attuazione del PAI, sottoscritta il 14 ottobre 2010 dall'Autorità di Bacino del fiume Po, dalla Regione e dalla Provincia di Modena, a far data dalla quale il PTCP assume il valore e gli effetti di PAI;
- l'Intesa per la definizione delle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Parma relative all’attuazione del “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po” (PAI), ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, dell’art. 21 della L. R. Emilia-Romagna n. 20 del 24 marzo 2000 e dell’art. 1, comma 11, delle Norme di attuazione del PAI, sottoscritta il 14 giugno 2011 dall'Autorità di Bacino del fiume Po, dalla Regione e dalla Provincia di Parma, a far data dalla quale il PTCP assume il valore e gli effetti di PAI;
- l'Intesa per la definizione delle disposizioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Piacenza relative all’attuazione del “Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po” (PAI), ai sensi dell’art. 57, comma 1, del decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, dell’art. 21 della L.R. Emilia-Romagna n. 20 del 24 marzo 2000 e dell’art. 1, comma 11, delle norme di attuazione del PAI, sottoscritta dall'Autorità di Bacino del fiume Po, dalla Regione e dalla Provincia di Piacenza il 12/4/2012, data a partire dalla quale il PTCP ha assunto il valore e gli effetti di PAI;
Rilevato che il comma 3 dell’art. 68 del D.lgs. 152/2006 dispone che le Regioni convochino una Conferenza programmatica articolata per sezioni provinciali o per altro ambito territoriale deliberato dalle Regioni stesse, cui partecipano province e comuni interessati al fine di esprimere un parere sulla coerenza tra pianificazione di distretto e pianificazione territoriale dei Progetti di variante ai PAI;
Premesso che:
- con deliberazione n. 6 del 20/12/2021 della Conferenza Istituzionale Permanente (CIP) dell’Autorità di bacino del fiume Po, recante «Art. 68 D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i.: adozione di un Progetto di Variante al “Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po” (PAI Po) - Modifiche agli artt. 1 e 18 dell’Elaborato 7, recante “Norme di Attuazione”. Disposizioni per lo svolgimento delle procedure di approvazione di aggiornamenti di elaborati cartografici dei PAI vigenti nel Distretto conseguenti all’entrata in vigore dell’art. 54 del D. L. 16 luglio 2020, n. 76 e conferimento di delega al Segretario Generale per l’adozione di un Regolamento recante “Disciplina delle procedure di aggiornamento degli elaborati cartografici dei PAI e delle Mappe della Pericolosità e del Rischio di Alluvione del PGRA vigenti nel Distretto idrografico del fiume Po e per la correzione di errori materiali”», è stato adottato un Progetto di variante al PAI Po inerente la modifica degli articoli 1 e 18 delle Norme di Attuazione (in seguito Progetto di variante);
- la deliberazione n. 6 del 20/12/2021 della CIP dell’Autorità di bacino del fiume Po è stata pubblicata sul sito web istituzionale dell’Autorità di bacino il 28/12/2021;
- l’avviso di adozione del Progetto di variante è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 23 del 29/1/2022 e nel BURERT n.7 del 19/1/2022 (Parte Seconda);
- la delibera CIP n. 6/2021 è stata trasmessa alle Province ed ai Comuni territorialmente interessati con nota prot. 28/02/2022.0206512.U del Responsabile del Servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica della Regione, per la pubblicazione sui rispettivi albi pretorio;
- il Progetto di variante è stato sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni per 90 giorni successivi alla data di pubblicazione della delibera CIP n. 6/2021 sul sito web istituzionale dell’Autorità di bacino, nonché sul sito istituzionale della Regione;
Constatato che il Progetto di variante è costituito dall’Allegato A alla deliberazione n. 6 del 20/12/2021 della CIP dell’Autorità di bacino, in cui sono riportate le modifiche al testo degli articoli 1 e 18 delle Norme del PAI;
Dato atto che:
- entro il termine previsto non sono pervenute alla Regione Emilia-Romagna osservazioni sul Progetto di variante;
- con propria deliberazione n. 536 del 11/4/2022 è stato stabilito di convocare la Conferenza programmatica di cui all’art. 68, c. 3, del D.lgs. 152/2006 relativa al Progetto di variante in due sedute per ambito sovraprovinciale, articolate in una seduta rivolta alle Province di Piacenza e Parma e a tutti i rispettivi Comuni e una seduta alle Province di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e a tutti i rispettivi Comuni e alla Città metropolitana di Bologna, con i rispettivi cinque comuni interessati;
- il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha, inoltre, convocato una riunione il 10 maggio 2022 (nota prot. 04/05/2022.0434757.U) con le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca e Conoscenza, ricerca, lavoro, imprese, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché con le Aree afferenti alla medesima Direzione direttamente interessate, per illustrare il Progetto di variante ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie alla formazione del parere regionale da proporre alla suddetta Conferenza programmatica;
- il Settore Difesa del territorio ha effettuato l’istruttoria del Progetto di variante, congiuntamente al Settore Governo e qualità del territorio, e ha predisposto il parere istruttorio regionale, da presentare nel corso della suddetta Conferenza programmatica; tale parere, denominato “Parere in merito al Progetto di Variante al Piano stralcio per l’Assetto Idrogeologico del bacino idrografico del fiume Po (PAI Po) - Modifiche agli artt. 1 e 18 dell’Elaborato 7, recante Norme di Attuazione”, in seguito denominato parere istruttorio regionale, è riportato nell’Allegato A alla presente deliberazione;
- l'Assessore all’Ambiente, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile, ha convocato la sopracitata Conferenza programmatica per il giorno 30 maggio 2022 in modalità online e in due distinte sedute (note Prot. 19/05/2022.0482338.U e 19/05/2022.0482023.U); delle due sedute di Conferenza è stato redatto uno specifico verbale, di cui agli Allegati B1 e B2 alla presente deliberazione;
Riscontrato che il Progetto di variante:
- è di carattere puramente normativo in quanto riguarda la modifica degli articoli 1 - Finalità e contenuti e 18 -Indirizzi alla pianificazione urbanistica delle Norme del PAI Po e pertanto interessa tutto il territorio regionale ricadente nel bacino del fiume Po;
- ha l’obiettivo di adeguare le procedure di aggiornamento del PAI previste dagli artt. 1 e 18 delle Norme alle nuove disposizioni legislative dell’art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006, al quale il comma 3 dell’art. 54 del DL n. 76/2020 (c.d. Decreto semplificazione, convertito in legge n. 120/2020) ha aggiunto i commi 4 bis e 4 ter, che stabiliscono norme in materia di aggiornamenti degli elaborati dei PAI, consistenti in modifiche della perimetrazione e/o classificazione delle aree a pericolosità e rischio in essi previste;
- in particolare, l’art. 18 novellato definisce la modalità di modifica delle aree a pericolosità e rischio idrogeologico e idraulico in ambito collinare-montano dell’Elaborato 2 “Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici – Inventario dei centri abitati montani esposti a pericolo” del PAI e, specificamente, degli Allegati 4 “Delimitazione delle aree in dissesto – Cartografia in scala 1:25.000” e 4.1 “Perimetrazione delle aree a rischio idrogeologico molto elevato – Cartografia in scala 1:10.000/1.5.000” e delle mappe di pericolosità e rischio di alluvioni del PGRA da parte dei Comuni, in sede di formazione e adozione degli strumenti urbanistici generali o loro varianti;
Considerato che:
- a seguito della suddetta istruttoria regionale sono emerse le seguenti considerazioni inerenti nello specifico i contenuti del Progetto di variante, più estesamente riportate nel parere istruttorio regionale (Allegato A):
- il Progetto di Variante si inserisce adeguatamente nel percorso di pianificazione tracciato dal PAI, aggiornandone e integrandone i contenuti, alla luce delle modifiche normative apportate al D.Lgs. 152/2006;
- i contenuti del Progetto di variante entrano in una complessa relazione con quanto previsto dalla L.R. n. 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, per quanto riguarda le competenze e i procedimenti di formazione e approvazione dei Piani territoriali e urbanistici;
- alla luce dei contenuti della L.R. n. 24/2017, si ritiene che la verifica di compatibilità prevista al comma 2 dell’art. 18 sia assolta in riferimento ai contenuti e alle procedure delineate dalla Legge regionale stessa; si evidenzia, in particolare, che i procedimenti di formazione e approvazione del Piano Urbanistico Generale (PUG) assolvono a quanto richiesto nel comma 4 ter dell’art. 68 del D.lgs. n. 152/2006 in riferimento alle procedure di partecipazione e garantiscono adeguate forme di consultazione e osservazione;
- per quanto attiene ad eventuali richieste di aggiornamento dei contenuti cartografici del PAI e del PGRA in ambito collinare-montano, si ritiene che, in base alla specifica disciplina dettata dalla L.R. n. 24/2017, queste possano verificarsi in particolare nell’ambito degli strumenti urbanistici attuativi previsti dalla L.R. n. 24/2017 e in maniera minore, in alcuni specifici casi, nell’ambito del processo di definizione della strategia per la qualità urbana ed ecologico – ambientale delineata dal PUG;
- è, tuttavia, anche sembrato opportuno delineare, alla luce dei contenuti della L.R. 24/2017 in particolare relativi ai Piani Territoriali di Area Vasta (PTAV), i seguenti indirizzi regionali per orientare le attività di aggiornamento dell’Elaborato 2 del PAI Po:
- alla luce dei contenuti della L.R. 24/2017 e della riforma degli enti territoriali rispetto ai disposti normativi del Progetto di variante, nel solco del virtuoso percorso delle Intese PAI-PTCP, la Regione intende mettere in atto una procedura per l’elaborazione di un aggiornamento della carta del dissesto idrogeologico e idraulico relativa al territorio regionale collinare e montano; la Regione intende proporre tale carta, in scala 1:10.000, all’Autorità di bacino del fiume Po al fine del suo recepimento nell’Allegato 4 “Delimitazione delle aree in dissesto – Cartografia in scala 1:25.000” dell’Elaborato 2 del PAI Po;
- tale aggiornamento della carta sarà elaborato attraverso la formale costituzione di tavoli tecnici istituzionali ai quali prenderanno parte il Settore difesa del territorio della Regione, l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e le Province;
- nell’ambito di tali tavoli tecnici verrà effettuata una ricognizione e un confronto delle norme vigenti nei PTCP e nel PAI Po;
- la cartografia, da adottare con specifico atto regionale, sarà quindi trasmessa all’Autorità di bacino per la sua approvazione e assunzione nel PAI;
- la carta sopracitata costituirà il principale elemento in riferimento alla pericolosità idrogeologica e idraulica per l’elaborazione di quadri conoscitivi e, una volta acquisita nell’Elaborato 2 del PAI, per la costruzione della Tavola dei vincoli, di cui all’art. 37 della L.R. 24/2017; sarà anche il riferimento per individuare le caratteristiche morfologiche o geologiche dei terreni e le aree caratterizzate da situazioni di rischio naturale quali elementi strutturali del territorio extraurbano, previsti dall’art 35 “Disciplina delle nuove urbanizzazioni” della L.R. 24/2017.
Fatte le precedenti considerazioni, ritenuto di formulare all’Autorità di Bacino, sulla base di quanto evidenziato nel parere istruttorio regionale (Allegato A), a cui si rimanda e a seguito di quanto emerso in Conferenza programmatica, le seguenti proposte relative nello specifico al Progetto di variante, al fine di meglio chiarirne alcuni aspetti, qui espresse sinteticamente ma dettagliate nel suddetto parere:
- si propone all’Autorità di bacino di riformulare il comma 2 dell’art. 18 in modo da rendere il riferimento agli strumenti urbanistici il più ampio possibile;
- in riferimento al comma 10 bis dell’art. 1 delle Norme del Progetto di variante si chiede di valutare se sia opportuno specificare quali siano i soggetti (Autorità di bacino, Regione, Province, Comuni) che possono proporre gli aggiornamenti dell’Elaborato 2 o se sia sufficiente demandare tale indicazione al Regolamento in esso citato;
- si ritiene che la formulazione del comma 2 dell’art. 18 vigente, ove è indicato che le nuove previsioni degli strumenti urbanistici in formazione e adozione si conformano al PAI mentre le “previsioni degli strumenti urbanistici vigenti” sono sottoposte a verifica di compatibilità, sia decisamente più chiara del testo del medesimo comma proposto nel Progetto di variante;
- in alcuni passaggi dell’art. 18 non risulta ben distinta la verifica di compatibilità dalla proposta di aggiornamento; per esempio, si ritiene opportuno che sia chiarito se quanto previsto nei commi 4 e 5 sia riferito alla verifica di compatibilità di cui al comma 3 dell’art 18 o piuttosto solo alle eventuali proposte di aggiornamento del PAI che derivino da tale verifica, di cui alla lettera e) del comma 3 dell’art 18;
- si suggerisce all’Autorità di bacino di prevedere l’aggiornamento della Direttiva “Attuazione del PAI nel settore urbanistico e aggiornamento dell’Atlante dei rischi idraulici e idrogeologici” adottata dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino del fiume Po con Deliberazione n. 6/2003, richiamata nell’art. 18, comma 3, del Progetto di variante, nell’ambito o in parallelo al Regolamento di cui al comma 10 bis dell’art. 1;
- si ritiene necessario prevedere analoghe varianti normative degli altri PAI vigenti nel territorio di competenza del Distretto idrografico del fiume Po, relativi ai bacini idrografici del Reno, dei bacini regionali romagnoli e del Marecchia-Conca, al fine di giungere il prima possibile ad una omogeneità di gestione dell’intero Distretto tramite medesime norme e procedure;
Valutato che, date queste considerazioni e proposte, risultano condivisibili i contenuti e le finalità del Progetto di Variante al PAI;
Preso atto che nelle sedute della Conferenza programmatica del 30 maggio 2022 gli intervenuti:
- hanno espresso parere sostanzialmente positivo sui contenuti specifici del Progetto di Variante e sul parere istruttorio regionale strettamente inerente al Progetto stesso;
- hanno, tuttavia, espresso alcuni contributi e valutazioni di dettaglio in merito alla strategia di lavoro delineata dalla Regione relativa alla elaborazione della carta regionale del dissesto idrogeologico e idraulico collinare e montano, come risulta dai verbali di Conferenza (Allegati B1 e B2);
Ritenuto, quindi, opportuno esprimere le proprie valutazioni sui contributi delle Province interessate, esposti durante la Conferenza programmatica, riassunti nei Verbali di cui agli Allegati B1 e B2, pervenuti successivamente con note formali da parte della Provincia di Parma, acquisita con protocollo 31/05/2022.0510048.E, della Provincia di Piacenza, protocollo 31/05/2022.0510080.E, della Provincia di Modena, protocollo 06/06/2022.0527819.E, della Provincia di Reggio Emilia, protocollo 09/06/2022.0540902.E, come riportato nell’Allegato C;
Vista, inoltre, la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
Richiamate le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007";
- n. 2013 del 28 dicembre 2020 “Indirizzi organizzativi per il consolidamento della capacità amministrativa dell’Ente per il conseguimento degli obiettivi del programma di mandato per far fronte alla programmazione comunitaria 2021/2027 e primo adeguamento delle strutture regionali conseguenti alla soppressione dell’IBACN”;
- n. 771 del 24 maggio 2021 “Rafforzamento delle capacità amministrative dell'Ente. Secondo adeguamento degli assetti organizzativi e linee di indirizzo 2021”;
- n. 324 del 7 marzo 2022, “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale”;
- n. 325 del 7 marzo 2022, “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;
- n. 426 del 21 marzo 2022 “Riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e ai Direttori di Agenzia”;
Richiamata la determinazione dirigenziale n. 5615 del 25 marzo 2022, “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente. Istituzione aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;
Richiamate inoltre:
- la propria deliberazione n. 468 del 10/4/2017, “Il sistema del controllo interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;
Visti infine:
- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la propria deliberazione n. 111 del 31/1/2022, "Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021";
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell'Assessore Vicepresidente assessore alla transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile
A voti unanimi e palesi
delibera
1. di prendere atto delle risultanze della Conferenza programmatica tenutasi il 30 maggio 2022, di cui in premessa, specificando che la Conferenza:
a. ha condiviso il parere istruttorio regionale, riportato nell’Allegato A alla presente deliberazione, nella parte relativa ai contenuti specifici del Progetto di Variante;
b. ha, tuttavia, espresso alcuni contributi e valutazioni di dettaglio in merito alla strategia di lavoro delineata dalla Regione relativa alla elaborazione della carta regionale del dissesto idrogeologico e idraulico collinare e montano, come risulta dai verbali di Conferenza, Allegati B1 e B2, e dall’Allegato C;
2. di proporre all’Autorità di bacino di effettuare le modifiche che conseguono al parere regionale di cui all’Allegato A e alla espressione regionale sui contributi pervenuti di cui all’Allegato C;
3. di precisare che i citati Allegati A, B1, B2 e C sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
4. di inviare copia del presente atto deliberativo, completo di tutti gli allegati, all’Autorità di Bacino del fiume Po per gli adempimenti di competenza;
5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.