n.263 del 08.08.2018 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 6891 - Risoluzione per invitare la Giunta a impegnarsi in tutte le sedi affinché siano evitate le generalizzazioni e stigmatizzazioni di determinati prodotti alimentari, a promuovere definizioni puntuali di ciò che è individuato come contenuto eccessivo di grassi, sale o zuccheri, nonché a promuovere, a partire dalle scuole, campagne di educazione alimentare finalizzate all’adozione di comportamenti alimentari corretti e stili di vita adeguati. A firma dei Consiglieri: Rossi, Rontini, Sabattini, Calvano, Bagnari, Caliandro, Marchetti Francesca, Pruccoli, Mori, Bessi, Iotti, Lori, Mumolo, Benati, Campedelli, Zappaterra, Zoffoli, Tarasconi, Serri

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Onu hanno dichiarato guerra al diabete, al cancro e alle malattie cardiovascolari: i morti per le malattie non trasmissibili dovranno essere ridotti di un terzo entro il 2030, anche riducendo nella dieta l’apporto di grassi saturi, sale, zuccheri e alcol;

nell’importante documento dell’OMS “Time to Deliver”, redatto dalla Commissione indipendente ad alto livello sulle malattie non trasmissibili, quali diabete, cancro e malattie cardiovascolari, volto a raccomandare linee di azione agli Stati per il raggiungimento di tale obiettivo, vengono tuttavia utilizzate alcune espressioni generiche, che è opportuno vengano chiarite in vista dell’incontro del 27 settembre;

in particolare, le Raccomandazioni 1, 4 e 5 del documento, nell’ambito dell’analisi delle possibili azioni a contrasto delle malattie non trasmissibili, si riferiscono genericamente agli effetti che su tali malattie possono avere i cibi “non salutari” (al pari, peraltro, di inquinamento, fumo di sigaretta, stile di vita sedentario) e si accenna anche all’opportunità di utilizzare etichette che contengano segnali di allarme sulle confezioni di tali prodotti alimentari, per scoraggiare il loro consumo;

in passato Gran Bretagna e Francia hanno adottato le etichette nutrizionali a semaforo per gli alimenti (una vicenda per molti aspetti simile a quella che oggi è sul tavolo dell’Onu), metodo che paradossalmente concede luce verde alla Coca Cola Light, per il suo ridotto contenuto di zuccheri, e semaforo rosso all’85% delle Dop italiane, con la conseguenza – deleteria per la salute dei consumatori – che per “vincere” basta sostituire lo zucchero con l’aspartame, o impiegare comunque sostituti chimici per alimenti.

Evidenziato che

ricerche recenti dimostrano che il diabete e le malattie cardiovascolari non sono determinate da un solo fattore, ma hanno molte cause: genetiche, stile di vita, eccesso di alimentazione, mancanza di movimento, etc. e che, dunque, tra cibo e determinate malattie non esiste una correlazione esclusiva;

la dieta mediterranea è riconosciuta come la più salutare anche dall’Oms;

ogni tipo di etichettatura “a semaforo”, basandosi semplicemente sul mero contenuto in zuccheri o grassi, può essere fuorviante se il consumo degli alimenti non viene contestualizzato con riferimento a frequenza e quantità;

un approccio superficiale al tema potrebbe danneggiare pesantemente il settore agroalimentare dell'Emilia-Romagna, da sempre all'avanguardia nella qualità delle produzioni e a difesa della salute dei cittadini, con riconoscimenti a livello nazionale e internazionale: una simile criminalizzazione generica, che non tiene conto delle modalità e dei disciplinari produttivi, come quelli delle 44 Dop e Igp dell’Emilia-Romagna, creerebbe peraltro anche inutili allarmismi nella popolazione, senza informare correttamente sul giusto apporto di nutrienti da inserire in una dieta equilibrata e sana;

l’industria alimentare nazionale e regionale è fortemente impegnata, con risultati sicuramente positivi, nella riduzione delle quantità di sale, grassi e conservanti presenti nelle proprie produzioni di alta qualità.

Considerato che

il 27 settembre, si terrà a New York un incontro dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite tra Capi di Stato e di Governo per affrontare i temi relativi alle malattie non trasmissibili ed in tale occasione verrà adottato uno specifico ordine del giorno;

è fondamentale, per non cadere in facili allarmismi, il presidio del tema e l’enfasi sulla necessaria puntualizzazione che il concetto di consumo “eccessivo” non può essere assoluto, ma riferito alle quantità complessive consumate nella dieta, che comunque risente anche dello stile di vita, della sedentarietà, etc.

Tutto ciò premesso e considerato

impegna la Giunta

a presidiare la dichiarazione politica attesa per il 27 settembre e ad attivarsi in tutte le sedi (nazionali ed europee) deputate, affinché siano evitate generalizzazioni e stigmatizzazioni di determinati prodotti alimentari, a prescindere dal riferimento alle quantità, frequenza e modalità del loro utilizzo;

a promuovere definizioni puntuali di ciò che è individuato come contenuto “eccessivo” di grassi, sale o zuccheri, con la specificazione che l’uso saltuario e uno stile di vita equilibrato consente il consumo di alimenti, quali quelli caratterizzanti l’agroalimentare dell’Emilia-Romagna, ottenuti all’esito di processi produttivi basati su qualità e controlli, esprimendo netta contrarietà a ogni tipo di etichettatura a semaforo che si basi semplicemente sul mero contenuto in zuccheri o grassi, a prescindere dalla corretta informazione sul giusto apporto di nutrienti da inserire in una dieta equilibrata e sana;

a promuovere, a partire dalle scuole, campagne di educazione alimentare di elevata qualificazione finalizzate all’adozione di comportamenti alimentari corretti e stili di vita adeguati, evitando la colpevolizzazione di singoli prodotti di qualità che, se utilizzati in modo consapevole, possono svolgere un ruolo significativo nella formulazione di diete equilibrate;

a sostenere i percorsi di innovazione avviati dal comparto agroalimentare regionale per migliorare le caratteristiche nutrizionali delle proprie produzioni nel rispetto delle tradizioni.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 26 luglio 2018

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