n.35 del 17.02.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 967 - Risoluzione per impegnare la Giunta a limitare e ridurre l’esposizione della popolazione alle radiofrequenze, come indicato dalla Legge n. 36 del 2001. A firma della Consigliera: Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la tecnologia di comunicazione 5G, avviata in fase di sperimentale pre-commerciale nel 2017 e si sta aggiungendo agli standard ancora esistenti per le tecnologie 2G, 3G e 4G prevedendone la sostituzione in un futuro prossimo;

la nuova tecnologia richiede frequenze più elevate di quelle utilizzate finora dai sistemi di radiotelefonia comportando l’installazione, anche nelle aree urbane a fronte di difficoltà nella trasmissione lineare, di numerosi micro-ripetitori, con il rischio, in una prima fase, di incremento delle emissioni complessive;

l'Unione Europea ha previsto un valore di attenzione compreso tra i 41 V/m e 61 V/metro in relazione alle frequenze utilizzate cui si è adeguata la maggior parte degli Stati europei;

i limiti fissati in Italia risultano tra i più contenuti a livello europeo e internazionale;

diversi Enti Locali hanno invitato il Governo italiano e i Ministeri competenti a non attuare qualsiasi aumento del valore di attenzione e dei limiti di esposizione di cui al DPCM 8 luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz”, decreto che stabilisce i seguenti valori: obiettivo di qualità: 6 V/m; valore di attenzione: 6 V/m; limite di esposizione: 20 V/m (per frequenze inferiori a 3000 MHz) e 40 V/m (per frequenze superiori a 3000 MHz).

Considerato necessario

minimizzare l’esposizione della popolazione alle radiofrequenze, come indicato dalla Legge n. 36 del 2001;

assicurare costanti ed adeguati strumenti di approfondimento e di confronto sulle misure per garantire sviluppo tecnologico e innovazione contrastando e contenendo l’elettrosmog;

promuovere studi e ricerche al fine del riconoscimento dell’elettrosensibilità da parte della Regione Emilia-Romagna e alla definizione di misure e aiuti per schermare le abitazioni o i luoghi di lavoro;

promuovere e sostenere l’adozione di regolamenti e piani di localizzazione delle antenne e le Stazioni Radio Base da parte dei Comuni, nella cui competenza rientrano tali strumenti alla luce della "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" L. 36/2001.

Valutato inoltre che

la connessione veloce in fibra è un diritto di tutti e che tale connessione è risultata necessaria per sostenere l’effettivo utilizzo della didattica a distanza e dello smart working nonché di favorire la digitalizzazione delle imprese e il potenziamento dell’e-government;

il DL 34 del 19 maggio 2020, “Rilancia Italia” dedica risorse specifiche per completare il processo diretto ad estendere la fibra anche alle zone non fortemente urbanizzate.

Impegna la Giunta regionale a

continuare ad assicurare costanti ed adeguati strumenti di approfondimento e di confronto sulle misure per garantire sviluppo tecnologico e innovazione, contemperandoli con la necessità di contenere l'elettrosmog;

promuovere e sostenere l'adozione di regolamenti per l'installazione di Stazioni Radio Base da parte dei Comuni, nella cui competenza rientrano tali strumenti alla luce della "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici" L. 36/2001, al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione alle radiofrequenze;

attivare campagne informative istituzionali sugli effetti delle radiofrequenze sulla salute e sull’uso corretto degli apparecchi wireless;

esplorare, per quanto di propria competenza, la possibilità di definire specifici elementi di valutazione nel caso di installazione di infrastrutture per impianti di comunicazione elettronica in prossimità di aree particolarmente sensibili (castelli, zone archeologiche, siti monumentali, etc.).

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2021

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