n.359 del 30.11.2016 periodico (Parte Seconda)
Provvedimento di VIA sul progetto di adeguamento funzionale dell'esistente impianto di compostaggio finalizzato all'incremento della capacità di trattamento da realizzare presso lo stabilimento esistente in comune di Nonantola (MO), Loc. Fondo Valle - Proponente: Sara Srl
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
(omissis)
delibera:
a) la Valutazione di Impatto Ambientale positiva, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 18 maggio 1999, n. 9, relativa al progetto di adeguamento funzionale e incremento della capacita di trattamento dell'impianto di compostaggio esistente in Comune di Nonantola (MO), Loc. Fondo Valle, presentato dalla Società SARA Srl, con sede legale in Via per Spilamberto n.30/C, Comune di Castelvetro di Modena (MO), poiché l’intervento, secondo gli esiti dell’apposita Conferenza di Servizi conclusasi il giorno 06/09/2016, è ambientalmente compatibile;
b) di ritenere, quindi, possibile autorizzare la realizzazione e l'esercizio del progetto a condizione che siano rispettate le prescrizioni, indicate ai punti 2.C e 3.C del Rapporto Ambientale, documento conclusivo della Conferenza di Servizi che costituisce l’Allegato 1, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, di seguito trascritte:
Prescrizioni della Conferenza in merito al Quadro Progettuale
1. l’impianto deve essere realizzato in conformità al progetto definitivo valutato positivamente dalla Conferenza dei Servizi, costituito dagli elaborati tecnici elencati al paragrafo 0.5. ADEGUATEZZA DEGLI ELABORATI PRESENTATI del Rapporto Ambientale;
2. nell’area esterna non è ammessa l’operazione di triturazione del rifiuto ligneo-cellulosico;
3. l’area effettivamente utilizzata per lo stoccaggio del ligneo-cellulosico (420 m2) deve essere identificata e separata dalla restante area esterna (di dimensioni complessive pari a 845 m2)con un sistema di contenimento anche mobile;
4. è fatto divieto di stoccare nella platea esterna materiale ligneo-cellulosico con presenza evidente di fogliame per periodi superiori alle 24 ore, al fine di limitare le emissioni maleodoranti derivanti dai processi fermentativi del materiale vegetale “fresco”; i carichi ingressati con presenza di fogliame devono essere avviati prioritariamente alla lavorazione, limitandone la permanenza all'esterno;
5. al fine di evitare l’innesco di fenomeni putrefattivi è fatto divieto nell’area esterna lo stoccaggio dei rifiuti ligneo-cellulosici triturati;
6. nell’area esterna lo stoccaggio dei rifiuti ligneo cellulosici ritirati con il codice CER 200201 - rifiuti biodegradabili deve essere unicamente limitata dalla frazione ligneo-cellulosica derivante dalla manutenzione del verde ornamentale, esclusi pertanto i materiali provenienti dallo spazzamento delle strade;
7. la ditta deve integrare il “Piano controllo accettazione rifiuti”, presentato nella documentazione AIA, con le procedure che seguirà per la selezione dei rifiuti ligneo-cellulosici in ingresso all’impianto affinché siano rispettate le condizioni indicate dallo stesso proponente ossia:
- contenuto di frazioni organiche indesiderate non vegetali < =10% in peso;
- rapporto C/N ≥ 20;
8. non sono ammessi rifiuti a base di legno (CER 030101, 150103, 200138) (trucioli, segatura, cassette, pallets, pannelli, frammenti e scarti di legno, ecc..) provenienti da lavorazioni che prevedano l’impiego di trattamenti chimici;
9. le aree di stoccaggio seconda maturazione e compost finito devono essere mantenute fisicamente separate mediante l’uso di sistemi anche amovibili;
Cantiere
10. prima dell’avvio dei lavori di cantiere deve essere definito un cronoprogramma, inviato agli Enti interessati dal procedimento in oggetto e ad Arpae – Distretto di Area Centro, nel quale siano definite le tempistiche e le modalità messe in atto dal gestore dell’impianto relativamente alla sospensione del ritiro dei rifiuti affinché tutti quelli ingressati abbiamo terminato il processo di biostabilizzazione e siano stati trasformati in compost prima dell’inizio dei lavori;
11. deve essere comunicato il quantitativo di compost in giacenza presso l’impianto al momento dell’inizio dei lavori di cantiere;
12. deve essere mantenuto attivo il funzionamento del biofiltro esistente e mantenuta in depressione e aspirata almeno l’area di stoccaggio del compost anche durante i lavori di cantierizzazione;
13. deve essere comunicata la data di inizio lavori almeno sette giorni prima dell’inizio degli stessi, nonché la data di termine lavori;
14. deve essere fornita, prima del riutilizzo dei terreni in sito, un’analisi con riferimento ai valori indicati all’allegato 5 tabella 1 del D.Lgs 152/06 comprovante lo stato naturale dei suoli;
15. al fine di limitare la polverosità si deve prevedere la bagnatura delle piste di cantiere (nei periodi siccitosi);
16. deve essere limitata la velocità dei mezzi in ingresso e uscita dal cantiere;
17. i rifiuti prodotti dalla fase di cantiere devono essere collocati in deposito temporaneo all’interno di contenitori idonei e avviati al recupero o allo smaltimento presso impianti autorizzati;
18. tutte le acque reflue prodotte dalle operazioni di lavaggio delle aree interne dell’impianto, provenienti dalle opere di rifacimento, nonché tutti gli altri reflui eventualmente prodotti durante il periodo di attivazione del cantiere devono essere convogliati nelle vasche di raccolta percolati e smaltite in idonei impianti di trattamento;
19 deve essere effettuato il pagamento del contributo di costruzione determinato dal Comune di Nonantola;
20. devono essere realizzate la linea vita per il fabbricato oggetto di nuova costruzione e per ogni altro fabbricato in cui vengano previsti interventi anche solo manutentivi alle coperture, producendo prima dell’inizio dei lavori la documentazione prevista dalla normativa regionale;
21. sul lato est, deve essere realizzata la piantumazione di una superficie arbustiva con le medesime essenze arbustive di quella già esistente, a compensazione della siepe di cui è prevista l’eliminazione, per consentire la realizzazione delle opere (biofiltro e vasca in cemento);
22. deve essere realizzata la piantumazione delle essenze arboree nel periodo invernale e comunque entro il 30/03/2017;
23. devono essere effettuati (anche sul lato ovest), per i primi 3 anni d'impianto, interventi di manutenzione per lo sfalcio e la sostituzione delle piante essiccate o danneggiate dalla fauna selvatica;
24. devono essere effettuati (anche sul lato ovest), per i primi 3 anni d'impianto, interventi di irrigazione di soccorso nel periodo estivo;
Prevenzione incendi
25. le aree destinate allo stoccaggio dei rifiuti ligneo-cellulosici, nonchè di triturazione degli stessi e relativo stoccaggio del triturato, prima della miscelazione con lo scarto umido, devono essere protette da rete idrica antincendio, realizzata nei modi previsti dalla norma UNI10779/2014;
Fine Lavori
26. al termine della realizzazione delle opere in progetto, la comunicazione di fine lavori deve essere trasmessa al Comune e, per conoscenza ad ARPAE, secondo tempi e modalità definiti dalla LR.15/2013;
27. alla comunicazione di fine lavori deve essere allegata la dichiarazione asseverata, predisposta da professionista abilitato, che attesti che le opere realizzate, comprese le compensazioni, le opere di mitigazione e quelle di inserimento paesaggistico, sono conformi al progetto approvato in esito alla presente procedura ed alle relative prescrizioni;
28. al termine della realizzazione delle opere in progetto deve essere presentata al Comando provinciale VVF di Modena la SCIA Antincendio ai sensi dell'art.4 DPR.151/2011;
Prescrizioni della Conferenza in merito al Quadro Ambientale
Emissioni in atmosfera
29. nel primo anno di funzionamento a regime dell’impianto devono essere condotte analisi con cadenza bimestrale (6 analisi) di verifica delle emissioni odorigene; in particolare devono essere determinate le Unità Odorimetriche a monte delle torri ad umido, a monte di ciascun biofiltro e a valle delle torri ad umido, a valle di ciascun biofiltro e sul cumulo in stoccaggio del materiale ligneo-cellulosico; tutte le analisi di Unità Odorimetriche devono essere espresse sia in termini di concentrazione di odore, sia in termini di flusso di odore;
30. entro sei mesi dal funzionamento a regime dell’impianto deve essere presentata una proposta per la realizzazione di un sistema di misura e registrazione in continuo delle emissioni odorigene di ciascuno dei due biofiltri attraverso la misura di uno o più parametri correlabili alla concentrazione di odore;
31. nel primo anno di funzionamento a regime dell’impianto deve essere effettuato un monitoraggio ambientale delle emissioni odorigene, da condurre in primavera-estate, della durata di almeno 4 mesi, con naso elettronico collocato al confine aziendale in direzione dell’abitato di Nonantola, con lo scopo di trovare una correlazione tra le segnalazioni di odore e la sorgente emissiva specifica (biofiltro 1, biofiltro 2, oppure stoccaggio del materiale ligneo-cellulosico);
Gestione dell'impianto
32. l'aumento del quantitativo di materiale da trattare nell'impianto deve avvenire in due fasi:
- la prima, alla messa a regime dell’impianto dopo i lavori previsti in progetto, fino ad una quantità di trattamento di 22.000 t/a;
- la seconda, dopo un anno dalla messa a regime dell’impianto, per raggiungere il trattamento di 28.000 t/a, capacità massima richiesta;
33. l'aumento della capacità di trattamento dell'impianto, da 22.000 a 28.000 t/anno, a seguito di specifica richiesta di nulla osta da parte del proponente, è subordinato all'esito positivo di tutte le verifiche di conformità delle emissioni dei biofiltri (max 300 U.O./mc) previste sia per il gestore che per ARPAE nei primi 12 mesi di funzionamento a regime;
Scarichi idrici
34. la vasca di prima pioggia Sud deve possedere una volumetria di 47 metri cubi;
35. per il primo anno di funzionamento dell’impianto nel nuovo assetto, deve essere prodotto un monitoraggio delle acque di seconda pioggia con la determinazione dei seguenti parametri BOD, COD, azoto ammoniacale, nitrico, SST, pH, fosforo, solfati, Zn, Cu, Pb, con frequenza trimestrale, al fine di valutare le caratteristiche qualitative delle stesse;
36. qualora l’esito della campagna di monitoraggio di cui al punto precedente evidenziasse una concentrazione di inquinanti non ascrivibile ad un’acqua di seconda pioggia, i relativi sistemi di trattamento devono essere adeguati.
c) di dare atto che A.R.P.A.E. ha espresso, all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi (Allegato 1), il proprio assenso alla realizzazione ed all'esercizio delle opere in progetto;
d) di dare atto che la Regione Emilia-Romagna, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
e) di dare atto che la Provincia di Modena, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva ma ha inviato un contributo che è stato fatto proprio dalla stessa Conferenza dei Servizi; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
f) di dare atto che la Città Metropolitana di Bologna, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
g) di dare atto che il Comune di Nonantola ha espresso, all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi (Allegato 1), il proprio assenso alla realizzazione ed all'esercizio delle opere in progetto;
h) di dare atto che il Comune di S. Agata Bolognese, pur regolarmente convocato, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
i) di dare atto che il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, pur regolarmente convocato, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva, ma ha inviato un contributo che è stato fatto proprio dalla stessa Conferenza dei Servizi; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
j) di dare atto che AUSL Modena, ha espresso, all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi (Allegato 1), il proprio assenso alla realizzazione ed all'esercizio delle opere in progetto;
k) di dare atto che l'Autorità di Bacino del Fiume Po, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
l) di dare atto che AIPO, pur regolarmente convocato, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
m) di dare atto che l'Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, pur regolarmente convocata, non ha partecipato alla Conferenza di Servizi conclusiva; trova, quindi, applicazione quanto disposto dall’art.14-ter, comma 7, della L.241/90;
n) di dare atto che il Consorzio della Bonifica Burana ha espresso, all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi (Allegato 1), il proprio assenso alla realizzazione ed all'esercizio delle opere in progetto;
o) di dare atto che il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco ha espresso, all’interno del Rapporto conclusivo dei lavori della Conferenza di Servizi (Allegato 1), il proprio assenso alla realizzazione ed all'esercizio delle opere in progetto;
p) che, ai sensi dell’art. 17 della L.R. 9/99, la valutazione d’impatto ambientale comprende e sostituisce i seguenti atti/nulla osta/pareri:
- Valutazione d’Incidenza (D.G.R. 1191/2007);
- Autorizzazione Integrata Ambientale (D.lgs. 152/2006);
- Permesso di Costruire;
- Parere in merito al rischio idraulico e al rischio alluvioni;
- Parere in merito alla realizzazione di strutture interferenti con il Consorzio della Bonifica;
- Parere in materia di prevenzione incendi;
- Attestazione di conformità al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR);
- Attestazione di conformità al PTCP;
- Parere archeologico;
q) che i seguenti atti/documenti sono allegati al presente atto a costituirne parte integrante e sostanziale:
- il Rapporto sull’Impatto Ambientale, approvato dalla Conferenza di Servizi il giorno 6/9/2016 (Allegato 1);
- l'Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata dal Direttore della Struttura Autorizzazioni e Concessioni di Modena di ARPAE con determinazione DET-AMB-2016-3765 del 6/10/2016 (Allegato 2);
- il Permesso di Costruire n.2015/081, rilasciato dal Direttore d'Area Tecnica del Comune (Allegato 3);
r) di dare atto che al fine dell’efficacia degli atti, la Società proponente è tenuta a perfezionare le istanze delle singole autorizzazioni/concessioni accorpate nella presente procedura, provvedendo al pagamento degli oneri, a qualsiasi titolo dovuti, previsti dai diversi dispositivi di legge;
s) di invitare la Società proponente a ritirare presso A.R.P.A.E. copia della presente deliberazione completa degli elaborati vistati che compongono il SIA ed il progetto definitivo approvati;
t) di trasmettere, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di rispettiva competenza, copia della presente deliberazione ai componenti della Conferenza di Servizi;
u) di fissare, ai sensi dell’art. 17, comma 10, della vigente L.R. 18 maggio 1999, n. 9, l’efficacia temporale della presente Valutazione di Impatto Ambientale in 5 anni, salvo eventuali proroghe ai sensi di legge;
v) di determinare le spese per l’istruttoria relativa alla procedura predetta a carico del proponente in euro 1.000,00 ai sensi dell’articolo 28 della L.R. 9/1999 e della D.G.R. 1238/2002, importo correttamente versato alla Provincia di Modena all'avvio del procedimento;
w) di pubblicare il presente atto, per estratto, nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna, ai sensi della L.R. 18 maggio 1999, n.9;
x) di pubblicare integralmente la presente delibera sul sito web della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO 1: Rapporto sull'Impatto Ambientale – 06/09/2016
ALLEGATO 2: Autorizzazione Integrata Ambientale - Det. n. DET-AMB-2016-3765 del 06/10/2016
ALLEGATO 3: Permesso di Costruire n.2015/081