n.239 del 23.08.2017 periodico (Parte Seconda)
Delibera di approvazione dello schema di protocollo di intesa per la collaborazione con i Comuni delle aree pilota del progetto Life Primes CCA/IT/001280 "Preventing Flooding by Making Resilient Communities"
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il Regolamento (UE) n. 1293/2013 del 11/12/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, sull'istituzione di un programma per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE) e che abroga il Regolamento(CE) n.614/2004 sull'istituzione del precedente Programma LIFE+;
Dato atto che, l’Agenzia Regionale di Protezione Civile, ora Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, ha partecipato, in attuazione della delibera di Giunta Regionale n. 1386 del 23 luglio 2014, al bando emanato dalla Commissione Europea LIFE ACTION GRANTS Climate Action – LIFE2014, nell’ambito del “Programma LIFE” - sottoprogramma “Azione per il Clima” con la presentazione alla detta Commissione del Progetto “LIFE PRIMES” – acronimo di «Preventing Flooding Risks by Making Resilient Communities» in qualità di Beneficiario Coordinatore
Premesso che con le seguenti delibere:
- n. 2086 del 14 dicembre 2015, la Giunta Regionale ha preso atto del progetto denominato «LIFE14 CCA/IT/01280 - LIFE PRIMES: Preventing Flooding Risks by Making Resilient Communities» ed ha approvato lo schema di Accordo di Partenariato;
- n. 332 del 14 marzo 2016, la Giunta Regionale ha integrato il precitato atto approvando l’Allegato 2 all’Accordo di Partenariato denominato “Acquisizione di servizi, per l’espletamento delle attività comuni a tutti i partner del progetto LIFE14 CCA/IT/01280 - LIFE PRIMES”;
Considerato che il progetto “LIFE PRIMES” ha come obiettivo la riduzione degli effetti negativi sostenuti dalle comunità locali a causa di eccezionali avversità atmosferiche connesse ai cambiamenti climatici attraverso lo sviluppo e l'attuazione di approcci integrati, strategie di prevenzione e piani d'azione, nonché la creazione di una comunità resiliente, una conoscenza condivisa e web friendly della Protezione Civile;
Rilevato che il GRANT AGREEMENT del progetto “LIFE PRIMES” è stato sottoscritto:
- dalla Commissione Europea in data 09/07/2015;
- dal Direttore dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, in data 16/07/2015;
Dato inoltre atto che per la sua realizzazione sono stati coinvolti e hanno aderito i seguenti Beneficiari Associati:
- ARPAE Emilia-Romagna - Servizio Idro-Meteo-Clima (SIMC);
- Regione Emilia-Romagna – Dir. Gen. Cura del Territorio e dell'Ambiente;
- Regione Abruzzo;
- Regione Marche;
- Università Politecnica delle Marche (UNIVPM);
Richiamate:
- la L.R. 7 febbraio 2005, n. 1 “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” e smi, per quanto applicabile;
- la delibera di Giunta Regionale n. 839 del 24 giugno 2013 “Approvazione, ai sensi dell’art. 21, comma 6, lettera A) della L.R. n. 1/2005, del “Regolamento di organizzazione e contabilità dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile”” e smi, per quanto applicabile;
Richiamata altresì la L.R. 30 luglio 2015, n. 13 rubricata “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e smi, con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56, è stato riformato il sistema di governo territoriale a cominciare dalla ridefinizione del nuovo ruolo istituzionale della Regione, e quindi anche quello dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, ora Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile (articoli 19 e 68);
Dato atto che nell’ambito della normativa adottata per definire i percorsi di riordino delle funzioni territoriali avviati con la precitata L.R. n. 13/2015, si rilevano le delibere n. 622 del 28 aprile 2016 e n. 1107 del 11 luglio 2016, con le quali la Giunta Regionale ha modificato, a decorrere dalla data del 01/05/2016 e del 01/08/2016, l’assetto organizzativo e funzionale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
Considerato che il progetto LIFE PRIMES mira a costruire comunità resilienti attraverso la partecipazione attiva della popolazione nelle operazioni nelle azioni di prevenzione dei rischi di inondazione. Per il raggiungimento di tali obiettivi sono previste una serie di attività volte all'adattamento nello stile di vita e nelle abitudini delle comunità locali, per migliorare la sensibilizzazione individuando responsabilità, ruoli e collaborazioni tra le organizzazioni e cittadini, sia a livello nazionale e locale;
In particolare, le attività del progetto sono articolate nelle seguenti azioni:
- A.1- Scenario di riferimento e sviluppo di capacità: raccolta e analisi di dati e modelli esistenti, scenari di previsione del clima ed esperienze internazionali nei piani di adattamento locali;
- C.1- Omogeneizzazione e integrazione del sistema di allertamento: promuovere l'omogeneizzazione e integrazione del sistema di allertamento nelle 3 regione Partner (Abruzzo, Marche, Emilia-Romagna) per condividere la gestione delle procedure e un linguaggio comune per l’allertamento relativamente al rischio idraulico. Tale attività sarà svolta per le 3 principali componenti del sistema di allertamento: (1) acquisizione dati e analisi dei rischi; (2) gestione operativa; (3) procedure di comunicazione;
- C.2- Sviluppo di un portale web: Costruzione di uno spazio Web come la piattaforma digitale rivolta a tutte le istituzioni coinvolte nella gestione del rischio e alla popolazione che permetterà un accesso rapido e immediato ai dati e informazioni di tipo meteo – idrologico – idraulico;
- C.3- Costruzione di comunità resilienti attraverso piani d'azione di adattamento civico locale: rendere le comunità locali in grado di affrontare i rischi connessi agli eventi conseguenti al cambiamento climatico;
- D.1- Valutazione dei risultati del progetto: Valutare l'impatto del progetto in termini di consapevolezza dei rischi e di conoscenza dei temi e resilienza di comunità;
- E.1- Comunicazione e diffusione dei risultati;
Dato atto che il Progetto “LIFE PRIMES” all’azione C3 prevede azioni intese a costruire il dialogo e il coinvolgimento della comunità attraverso piani locali di adattamento prevedendo quindi, nello specifico, il coinvolgimento delle comunità locali nella attuazione e organizzazione di workshop con l’obiettivo di avviare un processo integrato di gestione del rischio, dal basso, mediante il coinvolgimento delle comunità oggetto della sperimentazione pilota;
Premesso che:
- il progetto LIFE PRIMES prevede la definizione di aree pilota per ciascuna regione, per l’Emilia-Romagna tre, in cui sperimentare gli innovativi processi e strumenti che verranno realizzati;
- con particolare riferimento alla regione Emilia-Romagna sono state individuate la località Gallo del Comune di Poggio Renatico per il bacino del fiume Reno, l’area costiera di Lido di Savio, frazione del Comune di Ravenna e l’area del bacino del Santerno rappresentata dai Comuni di Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Imola e Mordano;
- le attività svolte nell’ambito del progetto LIFE PRIMES, con particolare riferimento all’azione C3 “Building the dialogue and community empowerment through local development plans for civic actions” consentiranno di migliorare complessivamente la propria capacità di risposta agli eventi connessi ai cambiamenti climatici, attraverso una maggiore efficacia della previsione e sviluppando conseguentemente forme di comunicazione maggiormente incisive verso la popolazione soggetta ai rischi naturali e ambientali;
- la realizzazione del progetto fornisce, altresì, alcuni elementi utili anche per una programmazione e pianificazione degli “usi” del territorio finalizzati all’incremento della resilienza e all’adattamento ai mutamenti climatici;
- al fine di coordinare e sostenere le attività progettuali sul territorio, è stato proposto ai Comuni interessati di prendere parte al progetto in qualità di stakeholder, con particolare riferimento all’azione C3 del progetto, ovvero sperimentare nuove modalità di partecipazione da parte delle comunità locali per il miglioramento della capacità di risposta alle emergenze e della resilienza mediante la realizzazione di workshop, esercitazioni ed azioni dimostrative;
Considerato il riscontro positivo manifestato da parte dei Comuni individuati come aree pilota si ritiene utile l’adozione di un Protocollo di Intesa, il cui schema è contenuto nell’allegato a) alla presente deliberazione, per disciplinare i rapporti tra le parti al fine di garantire la necessaria sinergia e l’attuazione del complesso di attività finalizzate alla realizzazione delle azioni previste dal progetto;
Dato atto che il Protocollo d’Intesa verrà sottoscritto per la Regione Emilia-Romagna dal Direttore dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e dai Sindaci dei Comuni delle aree pilota, in conformità allo schema-tipo riportato in allegato alla presente deliberazione;
Richiamate:
- la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione delle L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;
- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavori nella Regione Emilia-Romagna;
- la D.G.R. n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali” e s.m.i;
- la D.G.R. n. 702 del 16 maggio 2016 “Approvazione incarichi Dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei Responsabili della Prevenzione della Corruzione, della Trasparenza e Accesso civico, della Sicurezza del Trattamento dei Dati personali, e Dell'anagrafe per la Stazione Appaltante”;
- la D.G.R. n. 2260 del 28 dicembre 2015 con la quale è stato prorogato l’incarico di Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile conferito con D.G.R. n. 1080 del 30 luglio 2012;
- il Piano Nazionale Anticorruzione;
- la determinazione della Giunta Regionale n. 12096 del 25 luglio 2016 “Ampliamento della trasparenza ai sensi dell’art. 7 comma 3 del D.lgs.33/2013, di cui alla deliberazione di Giunta del 25/01/2016 n. 66”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 “Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019;
- la delibera n. 486 del 10/04/2017 “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell’Assessore alla Difesa del suolo e della costa, Protezione civile e Politiche ambientali e della Montagna;
A voti unanimi e palesi;
delibera:
Per le ragioni espresse in parte narrativa e che qui si intendono espressamente richiamate:
- di approvare lo schema-tipo di protocollo d'intesa ALLEGATO “A”, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione che regola la collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e i Comuni delle Aree Pilota del Progetto Life Primes per l’attuazione delle azioni del progetto, con specifico riferimento all’azione C3 “Building the dialogue and community empowerment through local development plans for civic actions”;
- di individuare l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile quale referente per tutte le attività regionali connesse a detto protocollo, dando atto che il Direttore dell’Agenzia stessa, nel rispetto delle normative vigenti, provvederà in rappresentanza della Regione alla relativa sottoscrizione apportando le eventuali successive modifiche e integrazioni di carattere meramente formale al testo dello schema che si riterrà necessario concordare e che si dovessero rendere necessarie.
- di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa, e più nello specifico si procederà a pubblicare il presente provvedimento sul sito istituzionale della Regione Emilia-Romagna, dell'Agenzia per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile e del Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
ALLEGATO A
Schema di protocollo di intesa per la collaborazione per l’attuazione delle attività del progetto Life Primes LIFE14 CCA/IT/001280 “Preventing flooding risks by making resilient communities”
L'anno 2017, il giorno __ del mese di ___, l’Agenzia Regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna (di seguito Agenzia) rappresentata dal Direttore pro-tempore Dott. Maurizio Mainetti domiciliato in Viale Silvani n.6 – 40122 Bologna
e
i Comuni delle aree pilota del progetto Life Primes LIFE14 CCA/IT/001280 “Preventing flooding risks by making resilient communities”:
- Comune di Imola
- Comune di Lugo
- Comune di Mordano
- Comune di Poggio Renatico
- Comune di Ravenna
- Comune di Sant’Agata sul Santerno
(di seguito indicati come i comuni delle aree pilota)
Premesso
- che l’Unione Europea, con nota EASME/AS/zs (2015) 2778217 del 13/07/2015 ha comunicato all’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, l’approvazione del progetto “Preventing flooding RIsks by Making resilient communitiES” - LIFE14 CCA/IT/001280 (in seguito “progetto”);
- che in data 16/07/2015 è stato sottoscritto tra le parti, l’Accordo di Sovvenzione (GRANT AGREEMENT) con relativi allegati, che definiscono la parte tecnica e finanziaria del progetto;
- che il progetto assegna all’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna, di seguito ArPCiv-ER, il ruolo di soggetto Beneficiario Coordinatore, e, alle amministrazioni: Agenzia Regionale per la prevenzione e l’ambiente dell’Emilia-Romagna ( di seguito ARPAE), Regione Emilia-Romagna - Direzione Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente (ERregione), Regione Abruzzo (RA), Regione Marche (RM), Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), il ruolo di Beneficiari Associati (di seguito Partner);
- che il progetto LIFE PRIMES prevede la definizione di tre aree pilota per la Regione Emilia-Romagna nelle quali sperimentare gli innovativi processi e strumenti che verranno realizzati nel corso del progetto e che, tenuto conto del focus specifico sulle ricadute nei rischi idrogeologici dovuti ai cambiamenti climatici, sono state individuate nella località Gallo del Comune di Poggio Renatico per il fiume Reno, l’area costiera di Lido di Savio, frazione del Comune di Ravenna e l’area del Santerno rappresentata dai Comuni di Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Imola e Mordano;
- che con nota prot. PC/2016/0000852 del 26/01/2016 ai Comuni delle aree pilota, è stato comunicato l’avvio del progetto europeo “LIFE PRIMES”;
- che al fine di coordinare e sostenere le attività progettuali sul territorio si è proposto, ai Comuni delle aree pilota, di prendere parte al progetto in qualità di stakeholder per le attività di partecipazione e relazione con i cittadini previste dall’azione C3 del progetto;
- che le aree pilota sono già state coinvolte attraverso la somministrazione di questionari e mediante incontri preparatori alle attività;
Ciò premesso, tra le parti come in epigrafe rappresentate e domiciliate
si conviene e si stipula quanto segue
Art. 1 Finalità
Il progetto LIFE PRIMES "Preventing fooding Risks by Making resilient communitiES" persegue il principale obiettivo di realizzare una strategia di adattamento ai cambiamenti climatici condivisa tra le tre regioni coinvolte: Marche, Emilia-Romagna ed Abruzzo.
Il progetto prevede azioni volte a stimolare le comunità verso un approccio attivo e resiliente nella gestione delle emergenze, sia tramite la stesura di piani di adattamento al cambiamento climatico (Local Civic Adapt-Action Plans) che attraverso azioni di diffusione della conoscenza e collaborazione partecipativa della popolazione e degli enti coinvolti.
L’assunzione di responsabilità e di reciproci impegni per la gestione del progetto da parte delle Amministrazioni che aderiscono alla presente convenzione è da ritenersi condizione imprescindibile per la coerente ed efficace conduzione del progetto stesso.
Art. 2 Attività della Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile
L’ Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, in qualità di lead partner del progetto LIFE PRIMES, coordinerà le attività da svolgere sul territorio di propria competenza e, con particolare riguardo alle aree pilota:
a) Organizzazione di riunioni tecniche per supportare il percorso partecipativo previsto dalle azioni del progetto che prevedono il coinvolgimento delle aree pilota;
b) Organizzazione e supporto per le attività, anche non previste dal progetto ma necessarie per la sua implementazione e lo sviluppo, quali incontri tecnici e incontri con la popolazione per la disseminazione dei risultati;
c) Definizione del premio previsto dal progetto e del relativo regolamento per la sua assegnazione, secondo le modalità previste nell’application form;
d) Coordinamento di attività di progetto che prevedono lo scambio di esperienze con le amministrazioni delle altre regioni;
Art. 3 Attività dei Comuni delle aree pilota
Competono ai Comuni le seguenti attività:
a) Promozione delle attività e dei risultati di progetto sul territorio;
b) Collaborazione all’individuazione degli stakeholder e loro coinvolgimento nel processo partecipativo;
c) Collaborazione all’organizzazione dei workshop previsti dal progetto e ulteriori altri incontri eventualmente utili, anche per la diffusione dei risultati del progetto;
d) Partecipazione agli eventi del progetto collegati alle aree pilota;
e) Compilazione di schede, questionari, attinenti le fasi progettuali di raccolta dei dati;
Articolo 4 - Spese e costi
L’attuazione del presente Protocollo è finanziata con i fondi del progetto Life Primes per le attività sopracitate e non comporta oneri economici a carico dei comuni delle aree pilota.
Articolo 5 - Durata del protocollo d’intesa e revisioni
Il presente Protocollo ha durata fino alla scadenza del progetto Life Primes, prevista per luglio 2018, salvo eventuali proroghe che potranno essere richieste all’Unione Europea.
Articolo 5 – Trattamento dei dati personali
Le Parti si impegnano reciprocamente a trattare e custodire le informazioni e i dati relativi all’espletamento delle attività riconducibili al presente Protocollo in conformità alle misure e agli obblighi imposti dal D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e ss.mm.ii.
Articolo 6 – Registrazione
Il presente Protocollo sarà registrato in solo caso d’uso con oneri a carico della Parte richiedente.
Articolo 7 – Firma digitale
Il presente atto viene stipulato in forma elettronica, mediante sottoscrizione con firma digitale da entrambe le Parti ai sensi del D. Lgs. 82/2005 s.m.i. e norme collegate.
Gli effetti giuridici dello stesso decorrono dalla data di comunicazione via PEC dell’avvenuta sottoscrizione, a distanza, dell’atto a tutti i contraenti.