n.269 del 03.10.2023 (Parte Prima)

Oggetto n. 7460 - Ordine del giorno n. 8 collegato all'oggetto 7380 Progetto di legge d'iniziativa Giunta recante: "Misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della regione Emilia-Romagna colpiti dai recenti eventi emergenziali". A firma dei Consiglieri: Rossi, Bulbi, Gerace, Caliandro, Pillati, Rontini, Montalti, Daffadà, Zappaterra, Marchetti Francesca, Pigoni, Dalfiume, Costa, Fabbri

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che

il granchio blu, la cui denominazione scientifica è Callinectes Sapidus, è una specie originaria dell'Oceano Atlantico occidentale, che dagli anni '50 è apparsa e si è diffusa nel Mar Mediterraneo a causa degli effetti dei cambiamenti climatici che hanno comportato il surriscaldamento delle acque, facilitando l'adattamento e la proliferazione di specie aliene marine termofile;

negli ultimi anni, in Italia, questo crostaceo insieme ad altre specie aliene ha trovato un habitat accogliente in prossimità di lagune ed estuari del Mar Adriatico, in particolare tra Chioggia e la Laguna di Venezia ma anche nelle coste tra Bari e Brindisi, arrivando recentemente anche nelle acque emiliano-romagnole ed in particolare nell'area nord di Goro;

tali squilibri stanno danneggiando concretamente l'attività dei pescatori locali, già in difficoltà come tutto il settore pesca e la filiera ad esso connessa a causa della pandemia da Covid-19 e delle conseguenze del rincaro del gasolio.

Rilevato che

la diffusione del granchio blu interessa la costa emiliano-romagnola da Goro a Rimini. Nello specifico nella Sacca di Goro e nei canali adduttori alle Valli di Comacchio, dove sono presenti intensi allevamenti della Vongola verace Tapes Semidecussatus e vi sono oltre 50 società cooperative che, in regime di concessione demaniale marittima ed idrica, si dedicano all'allevamento di essa, impiegando circa 1.800 lavoratori del territorio;

l'allevamento della Vongola Tapes Semidecussatus nelle aree sopra menzionate è seriamente compromesso dalla presenza del Granchio blu, il quale, non avendo predatori marini, si riproduce in maniera rapida e incontrollata, impattando sull'intero ecosistema marino.

Reso noto che

in Italia e sulle coste dell'Emilia-Romagna si stanno attivando progetti innovativi che coinvolgono giovani start-up, industrie alimentari, ristoratori e società cooperative del settore pesca con la finalità di pescare, lavorare ed utilizzare attraverso la cucina e la ristorazione questa particolare specie aliena;

la pesca regolamentata di tale crostaceo rappresenterebbe un'efficace misura di contrasto all'eccessiva proliferazione dello stesso che sta causando una situazione di grave emergenza, oltre a costituire un nuovo settore economico.

Evidenziato che

per generare una risposta concreta alla proliferazione delle specie aliene sulle coste emiliano-romagnole, è necessario sostenere e sensibilizzare le imprese locali del comparto pesca che attualmente pescano solo in via accessoria tali specie, mettendole in rete con tutta la filiera di lavorazione e vendita del prodotto e sviluppando processi di pesca a target delle stesse;

l'inserimento del granchio blu tra le specie alloctone invasive di rilevanza per l'Unione Europea è al momento al vaglio della Commissione europea e del Commissario europeo alla Pesca, ma l'eventuale inclusione della specie "Callinectes Sapidus" tra le specie alloctone invasive ne precluderebbe la commercializzazione.

Visto che

il progetto di legge oggi in approvazione, "Misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della regione Emilia-Romagna colpiti dai recenti eventi emergenziali", reca misure di sostegno alle attività produttive operanti nel settore della pesca e della acquacoltura che hanno subito e stanno tuttora subendo gravi danni di natura economica a causa della eccessiva moltiplicazione e della diffusione invasiva del granchio blu;

tali misure di natura straordinaria prevedono che la Regione sostenga il comparto dell'acquacoltura, a fronte dei danni cagionati dalla diffusione invasiva del "granchio blu", mediante l'erogazione di contributi alle imprese titolari di concessioni di aree demaniali, nel limite massimo di 1 milione di euro per l'esercizio 2023, per le perdite di produzione subite e per gli oneri di smaltimento del pescato non soggetto a commercializzazione;

parallelamente a quanto previsto dalla norma regionale in oggetto, è necessario un intervento più ampio e strutturale da parte del Governo centrale, con il fine di affrontare l'emergenza della proliferazione del granchio blu sulle coste emiliano-romagnole e italiane.

Tutto ciò premesso e considerato,

impegna la Giunta regionale

a richiedere al Governo e al Ministro dell'Agricoltura e Sovranità Alimentare di dichiarare lo stato d'emergenza nazionale sulla proliferazione del granchio blu sulle coste emiliano-romagnole e di tutto il territorio italiano;

a sollecitare il Governo ad istituire una strategia di contrasto alla proliferazione del granchio blu strutturata a livello nazionale, riconoscendo ulteriori e adeguati ristori alle imprese della pesca e di un settore in grande crisi, nello specifico a quelle che hanno ricevuto danni ingenti nei territori emiliano-romagnoli di Goro e delle Valli di Comacchio;

ad avanzare al Governo la richiesta dell'autorizzazione ad utilizzare, temporaneamente e solo in questa fase emergenziale, tutti gli strumenti di pesca disponibili per raccogliere il granchio blu.

Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 27 settembre 2023

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