n.237 del 17.07.2024 periodico (Parte Seconda)

Approvazione schema di accordo di collaborazione istituzionale, ai sensi dell'art. 15 della L. 241/1990, tra Regione Emilia-Romagna, ARPAE e ANBI Emilia-Romagna al fine di svolgere attività, in via sperimentale, utili ad implementare il quadro delle conoscenze relative ai deflussi in alveo in condizioni di magra, con riferimento ai tratti fluviali interessati da prelievi consortili di risorsa idrica

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamata la Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm. "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" ed in particolare l'art. 15 “Accordi fra pubbliche amministrazioni", il quale prevede:

-      al comma 1, che le amministrazioni pubbliche possano concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

-      al comma 2-bis, che dal 1° gennaio 2013 gli accordi fra pubbliche amministrazioni sono sottoscritti con firma digitale, pena la loro nullità;

Richiamato, inoltre, il Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, ed in particolare l’art. 7, comma 4 il quale prevede che la cooperazione tra stazioni appaltanti o enti concedenti volta al perseguimento di obiettivi di interesse comune non rientra nell’ambito di applicazione del codice quando concorrono tutte le seguenti condizioni:

-      interviene esclusivamente tra due o più stazioni appaltanti o enti concedenti, anche con competenze diverse;

-      garantisce la effettiva partecipazione di tutte le parti allo svolgimento di compiti funzionali all’attività di interesse comune, in un’ottica esclusivamente collaborativa e senza alcun rapporto sinallagmatico tra prestazioni;

-      determina una convergenza sinergica su attività di interesse comune, pur nella eventuale diversità del fine perseguito da ciascuna amministrazione, purché l’accordo non tenda a realizzare la missione istituzionale di una sola delle amministrazioni aderenti;

-      le stazioni appaltanti o gli enti concedenti partecipanti svolgono sul mercato aperto meno del 20 per cento delle attività interessate dalla cooperazione;

Premesso che:

-        il Piano di Gestione distrettuale del fiume Po (PdG), il Piano di Bilancio Idrico (PBI) e il Piano di Tutela delle Acque (PTA) della regione Emilia-Romagna individuano nel monitoraggio uno degli strumenti necessari al perseguimento degli obiettivi della pianificazione;

-        in situazioni di carenza idrica risulta estremamente rilevante disporre di adeguate e tempestive informazioni sul regime di magra dei corpi idrici regionali;

-        la rete di monitoraggio regionale delle portate, comprensiva dei regimi di magra, è in fase di progressiva implementazione da parte di ARPAE in accordo e su indicazione della Regione;

-        i Consorzi di Bonifica istituzionalmente operano nei settori dello scolo delle acque e della regimazione dei deflussi superficiali, della difesa idraulica e del presidio idrogeologico, nonché della distribuzione di risorse irrigue;

Premesso, inoltre, che:

-        ANBI-ER è un'associazione senza fini di lucro di Enti di diritto Pubblico che per statuto provvede in particolare a:

-   rappresentare i Consorzi associati, per tutti i rapporti di interesse comune, presso gli Organi della Regione Emilia-Romagna e presso gli uffici statali territorialmente competenti nonché presso gli Enti locali territoriali;

-   collaborare con le competenti Autorità per la formazione dei programmi regionali di sviluppo economico e sociale, di assetto, tutela e di utilizzazione del territorio regionale;

-   effettuare l'esame e lo studio di problemi generali di ordine tecnico, economico e sociale concernenti le bonifiche, le irrigazioni e i miglioramenti fondiari, sollecitando gli opportuni provvedimenti regionali;

-   favorire e promuovere in sede regionale lo sviluppo di iniziative per la bonifica, l'irrigazione, i miglioramenti fondiari nonché nel campo delle azioni per la difesa del suolo e delle acque, la tutela dell'ambiente e l'assetto del territorio;

Rilevato che:

-        i Consorzi di Bonifica dell’Emilia-Romagna, per l’esercizio delle funzioni agli stessi attribuite, hanno esigenze di effettuare monitoraggi che in particolare riguardano:

-   i deflussi in alveo naturale per la gestione operativa efficace ed efficiente e l’ottimizzazione energetica degli impianti, dei manufatti e degli invasi;

-   i deflussi in alveo naturale per la verifica della sussistenza delle condizioni di prelievo ai fini del rispetto delle condizioni di disciplinare di concessione;

-        le informazioni derivanti dal monitoraggio sono utilizzate dai Consorzi di Bonifica, principalmente, per i seguenti fini istituzionali:

-   per la predisposizione di procedure e piani consortili per la gestione e la mitigazione di eventi estremi;

-   per l’adozione, in ambito Consortile, di strumenti operativi e di misure di emergenza;

-   per la valutazione degli impatti socioeconomici ed agroambientali degli eventi estremi;

-   per l’attuazione delle misure già previste nella pianificazione sovraimposta (PdG, PBI, PTA) di cui i Consorzi sono soggetti attuatori;

-  il monitoraggio quantitativo per le finalità sopra elencate si effettua manualmente o con strumenti semi-automatici od automatici, ove disponibili ed adeguati, ivi incluso l’utilizzo di informazioni derivate da programmi di EO (osservazione della terra) o da sistemi di monitoraggio da remoto di prossimità, posizionati nelle stazioni di monitoraggio, ovvero attraverso campagne ad hoc opportunamente definite mediante protocolli riconosciuti;

-  i monitoraggi quantitativi su corsi d’acqua interessati da prelievi consortili di risorsa idrica, stante le disposizioni contenute nei Disciplinari di concessione, possono interessare:

-   le portate derivate, ex art.95 del Dlgs 152/06, rilevate secondo le disposizioni di cui alla DGR n. 2254 del 21 dicembre 2016 e successive modifiche ed integrazioni;

-   la misurazione dei flussi a monte del punto di prelievo;

-   la misurazione/verifica dei quantitativi lasciati defluire in alveo a valle del punto di prelievo; 

Considerato che:

-        le misure di contrasto e mitigazione del cambiamento climatico necessitano del massimo livello di conoscenza possibile e, quindi, del maggior numero di dati di dettaglio territoriale;

-        le stazioni per il rilevamento dei dati idrologici in situazioni di magra, già incluse nella rete di monitoraggio regionale, sono limitate rispetto al fabbisogno di conoscenza necessario;

-        le informazioni rese disponibili dai sistemi di monitoraggio consortili adeguati agli standard regionali potranno essere utilizzate da ARPAE a supporto del “portale di regolamentazione dei prelievi” istituito con Determina Arpae n. DET-AMB-2021-3262 del 28/06/2021 e gestito dalla stessa Arpae;

-        restano ferme, comunque, le competenze istituzionali in materia di controlli;

Ritenuto, pertanto, che:

-        per l’ottimizzazione della gestione delle situazioni di carenza idrica risulta opportuno avvalersi delle informazioni e dati provenienti dai sistemi di monitoraggio posti in essere dai Consorzi di Bonifica, con modalità automatizzate e con cadenza temporale definite;

-        in considerazione del reciproco interesse e per le finalità sopra esposte, è opportuno attivare una collaborazione ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/90, attraverso la sottoscrizione di una apposita Convenzione con scadenza al 31.12.2025 fra la Regione Emilia-Romagna, ARPAE e ANBI ER;

-        la Convenzione istituzionale che si intende attivare con il presente provvedimento prevede, per l’esecuzione delle attività previste, il riconoscimento a favore di ANBI-ER di una somma complessiva pari ad € 64.000,00 dando atto altresì che tale somma trova copertura nel modo seguente:

-         per € 14.000,00 sul capitolo U37153 “Spese per prestazioni professionali e specialistiche per indagini di supporto alla classificazione delle acque ed alla valutazione degli impatti (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152, art.120; art. 99 bis, comma 6 L.R. 21 aprile 1999, n.3)” - mezzi regionali, del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, che presenta la necessaria disponibilità;

-         per € 50.000,00 sul capitolo U37062 “Interventi per l'attuazione del piano di azione ambientale per un futuro sostenibile: attività di ricerca e sperimentazione nei campi delle diverse matrici ambientali (artt.70, 74, 81 e 84 d.lgs. 31 marzo 1998, n.112 e art. 99 l.r. 21 aprile 1999, n.3). mezzi statali” - del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, che saranno resi disponibili sul bilancio finanziario gestionale 2024-2026 attraverso la reiscrizione di una somma di pari importo proveniente dall’avanzo di amministrazione vincolato così come determinato con la Deliberazione della Giunta regionale 741 del 29/04/2024 “Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio 2023”;

Visti:

-         la L.R. 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, abrogazione della L.R. 6 luglio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4”, per quanto applicabile;

-         la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

-         il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;

-         la legge regionale 28 dicembre 2023, n. 18 “Disposizioni per la formazione del Bilancio di previsione 2024-2026 (legge di stabilità regionale 2024)”;

-         la legge regionale 28 dicembre 2023, n. 19 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

-         la deliberazione della Giunta regionale 22 dicembre 2023, n. 2291 “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del Bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2024-2026”;

Richiamati, per gli aspetti organizzativi e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni, i seguenti atti:

-    la L.R. n. 43/2001 “Testo Unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;

-    il D.Lgs. n. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

Richiamate inoltre, le proprie deliberazioni:

-    n. 468 del 10/04/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

-    n. 2018 del 28/12/2020 “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta Regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. 43/01 e ss.mm.ii;

-    n. 325 del 07/03/2022 “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”, con decorrenza dal 01/04/2022;

-    n. 426 del 21/03/2022 “Riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai Direttori Generali e di Agenzia”;

-    n. 474 del 27/03/2023 “Disciplina organica in materia di organizzazione dell'ente e gestione del personale. aggiornamenti in vigore dal 1° aprile 2023 a seguito dell'entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale di cui al titolo iii del CCNL funzioni locali 2019/2021 e del PIAO 2023/2025.”;

-   n. 157 del 29/01/2024 “Piano Integrato delle attività e dell’organizzazione 2024-2026. Approvazione”;

Richiamate altresì:

-    le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale del 13/10/2017 PG/2017/0660476 e del 21/12/2017 PG/2017/0779385 contenenti le indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della sopra citata deliberazione n. 468/2017;

-    la determinazione dirigenziale n. 2335/2022 avente ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022.”;

-    la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 5615 del 25/03/2022 “Riorganizzazione della Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente. Istituzione Aree di lavoro. Conferimento incarichi dirigenziali e proroga incarichi di posizione organizzativa”;

-    la determinazione del Direttore Cura del Territorio e dell’Ambiente n. 23659 del 30/11/2022, “Conferimento incarichi dirigenziali presso la Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interesse;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta della Vicepresidente, Assessore a Transizione ecologica, contrasto al cambiamento climatico, Ambiente, Difesa del suolo e della costa, Protezione civile;

 A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni indicate in premessa, che qui si intendono integralmente richiamate:

1)    di approvare lo schema di Convenzione, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, per attivare una collaborazione istituzionale tra la Regione Emilia-Romagna, ARPAE e ANBI-ER, ai sensi dell’art. 15 della Legge n. 241/1990 e s.m.i., al fine di svolgere attività, in via sperimentale, utili ad implementare il quadro delle conoscenze relative ai deflussi in alveo in condizioni di magra, con riferimento ai tratti fluviali interessati da prelievi consortili di risorsa idrica;

2)    di autorizzare alla sottoscrizione della Convenzione di cui al precedente punto 1) il Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente, con le modalità di cui all’art. 15, comma 2-bis, della L. n. 241/90 e s.m.i., il quale potrà altresì apportare eventuali modifiche meramente formali che si rendessero necessarie;

3)    di stabilire che alla formale attribuzione delle risorse e al relativo impegno di spesa si provvederà con successivo atto del dirigente competente;

4)    di stabilire altresì che la Convenzione in questione decorra dalla data di sottoscrizione tra le parti con scadenza al 31 dicembre 2025;

5)    di stabilire, inoltre, che per l’esecuzione delle attività sopracitate, è riconosciuto ad ANBI-ER la somma complessiva di € 64.000,00, e che la stessa trova copertura nel modo seguente:

- per € 14.000,00 sul Capitolo U37153 “Spese per prestazioni professionali e specialistiche per indagini di supporto alla classificazione delle acque ed alla valutazione degli impatti (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, art.120; art. 99 bis, comma 6 L.R. 21 aprile 1999, n.3)” - mezzi regionali, del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, che presenta la necessaria disponibilità;

- per € 50.000,00 sul capitolo U37062 “Interventi per l'attuazione del piano di azione ambientale per un futuro sostenibile: attività di ricerca e sperimentazione nei campi delle diverse matrici ambientali (artt.70, 74, 81 e 84 d.lgs. 31 marzo 1998, n.112 e art. 99 l.r. 21 aprile 1999, n.3). mezzi statali” - del bilancio finanziario gestionale 2024-2026, che saranno resi disponibili sul bilancio finanziario gestionale 2024-2026 attraverso la reiscrizione di una somma di pari importo proveniente dall’avanzo di amministrazione vincolato così come determinato con la Deliberazione della Giunta regionale 741 del 29/04/2024 “Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio 2023”;

6)    di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative e amministrative richiamate in parte narrativa;

7)    di pubblicare la presente deliberazione, per estratto, sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna telematico. 

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