n.185 del 29.07.2015 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 973 - Risoluzione per impegnare la Giunta a mettere in atto gli sforzi necessari per evitare lo spostamento della sede legale, fiscale e della produzione della Ferrari dalla sede storica di Maranello. A firma dei Consiglieri: Gibertoni, Serri, Bargi, Taruffi, Torri, Caliandro, Aimi, Bignami, Foti, Boschini, Francesca Marchetti, Sabattini, Fabbri
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
alcuni giorni fa è trapelata la notizia secondo la quale l’amministratore delegato di FCA starebbe valutando l’ipotesi di trasferire la sede legale della Ferrari in Olanda, analogamente a quanto fatto appunto per FCA;
la casa di Maranello è, secondo una indagine del 2014, il marchio più conosciuto al mondo, venendo prima di colossi come Google e Coca-Cola;
la localizzazione di un brand è direttamente connessa alla presenza nello stesso territorio delle unità produttive, così come della sede legale e della sede fiscale, perché sono uniti fra loro la testa, le braccia ed i portafogli;
i 45 edifici dello stabilimento occupano una superficie di 2650 mila metri quadrati e danno lavoro a più di 3000 lavoratori;
aI 30 giugno 2014 il fatturato è stato di 1348/6 milioni di euro (+14,5%) e l'utile della gestione ordinaria ha raggiunto i 185 milioni di euro (+5/2%); cresce di quasi il 10% l'utile netto che tocca i 127,6 milioni di Euro.
Considerato che
la Regione sta potenziando tutti gli strumenti in suo possesso, al fine di rafforzare la competitività dei nostri territori, per le produzioni manifatturiere, portanti l’economia regionale, anche con azioni congiunte con il Governo (caso Lamborghini) e non può permettersi di perdere una delle sue aziende più efficienti;
è molto preoccupante che un’azienda come la Ferrari decida di trasferire la propria sede legale, seppure in un paese della comunità europea e questa possibilità desta grande preoccupazione sul territorio tra le istituzioni, il mondo produttivo ed i lavoratori;
che le ragioni di tale scelta sembrano riconducibili esclusivamente a norme di diritto societario e fiscale particolarmente “favorevoli”, in particolare la legislazione olandese sul voto multiplo, come dichiarato anche dal ministro Guidi in risposta ad una interrogazione parlamentare.
Valutato che
il Governo è intervenuto col cosiddetto Decreto Competitività DL 91/2014 sulla materia del voto multiplo allineando la legislazione nazionale alla best practice europee proprio al fine di evitare gli svantaggi competitivi del nostro sistema;
non si comprende pertanto quali siano le motivazioni alla base di questa scelta di Ferrari S.p.A.
A tal fine
l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato il 25 giugno, nella sua ultima seduta, in occasione della sua Sessione Comunitaria 2015, una risoluzione, ai sensi della legge regionale 6/2008, che individuava un percorso esattamente opposto per definire il nostro modo di partecipare al processo di definizione dell’identità europea e di costruzione di prospettive reali di crescita occupazionale, sviluppo economico, coesione sociale (aspetti fra loro indissolubili, come è stato chiaro fin da subito ai padri fondatori delle comunità europee).
Verificato che
il presidente Bonaccini ha già contattato il ministro competente per verificare le indiscrezioni e approfondire le tematiche che l’azienda adduce per tale scelta, oltre ad una congiunta valutazione in merito alle eventuali conseguenze.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
a mettere in atto tutti gli sforzi necessari per evitare lo spostamento della sede legale, fiscale e della produzione della Ferrari dalla Sede storica di Maranello;
a mantenere alta l’attenzione sulla vicenda intensificando le relazioni col competente ministero;
a sollecitare l’intervento del Governo presso le istituzioni europee perché i paesi aderenti all’UE armonizzino le loro politiche fiscali al fine di evitare azioni di concorrenza sleale tra le industrie europee, impegnate in uno sforzo eccezionale per mantenere competitività;
a informare quanto prima l’Assemblea sull’evoluzione della vicenda.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 15 luglio 2015