n.4 del 12.01.2022 (Parte Seconda)

Provvedimenti urgenti in ordine all'attività venatoria per prevenire la diffusione della peste suina africana

Il PRESIDENTE

Visti:

- il T.U.L.L.S.S approvato con R.D. n. 1265/34;

- il Regolamento (UE) 2016/429 relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale»);

- il Regolamento (UE) 2018/1629 (e successive modificazioni ed integrazioni) che modifica l’elenco delle malattie figuranti nell’allegato II del Regolamento (UE) 2016/429 relativo alle malattie trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale (normativa in materia di sanità animale);

- il Regolamento (UE) 2018/1882 relativo all’applicazione e controllo delle malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie o gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate;

- il Regolamento (UE) 2020/687 che integra il Regolamento (UE) 2016/429 per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate;

- il Regolamento (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana;

- il Decreto Legislativo 20 febbraio 2004, n. 54, Attuazione della direttiva 2002/60/CE recante disposizioni specifiche per la lotta contro la peste suina africana;

- il D.M. 7 marzo 2008 Organizzazione e funzioni del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali e dell'Unità centrale di crisi;

- il Piano Nazionale per le emergenze di tipo epidemico;

- il Manuale delle emergenze da Peste Suina Africana in popolazioni di suini selvatici – rev. n. 2 del 21/4/2021;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 977/2020 Recepimento del “Piano di sorveglianza e prevenzione in Italia della peste suina africana e piano di eradicazione in regione Sardegna per il 2020”, approvazione linee guida per l’applicazione del piano in regione Emilia-Romagna. Costituzione del Nucleo di Coordinamento Tecnico Regionale;

- il Piano “Peste Suina Africana - Piano di sorveglianza e prevenzione in Italia per il 2021”;

- il Piano di Sorveglianza per la peste suina africana e peste suina classica: linee guida per la applicazione del piano in regione Emilia-Romagna, anno 2021;

Visti altresì:

- la Legge 11 febbraio 1992, n. 157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio" e successive modifiche ed in particolare l’art. 18 nel quale vengono indicate le specie cacciabili, i periodi di attività venatoria e viene demandata alle Regioni l’approvazione del calendario venatorio per i territori di competenza e l’art.19 relativo all’attività di controllo faunistico;

- la Legge Regionale 15 febbraio 1994, n. 8 “Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio dell'attività venatoria” come modificata dalla Legge Regionale n. 1/2016;

- il Regolamento Regionale del 27 maggio 2008, n. 1 "Regolamento per la gestione degli ungulati in Emilia-Romagna";

- la deliberazione della Giunta regionale n. 491 del 12 aprile 2021, recante “Calendario venatorio regionale – Stagione 2021/2022” che stabilisce giornate, tempi di prelievo, forme di caccia, modalità e prescrizioni per le specie di fauna cacciabile;

Richiamati infine:

- l’articolo 117, comma 1, del D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 e ss.mm.ii., in base al quale le regioni sono abilitate ad adottare provvedimenti d’urgenza in materia sanitaria;

- l’articolo 32, della Legge 23 dicembre 1978, n. 833, che disciplina poteri e funzioni in materia di igiene e sanità pubblica del Presidente della Giunta regionale e in forza del quale il Presidente medesimo è considerato autorità sanitaria regionale;

Dato atto:

- che in data 6 gennaio ad Ovada, in provincia di Alessandria, è stato confermato da parte del Laboratorio di riferimento nazionale per le pesti suine (CEREP) un caso di PSA in un cinghiale al quale hanno fatto seguito altri due casi positivi di cui uno in Liguria;

- della nota prot.n. 496 pervenuta in data 11/1/2022 dal Ministero della Salute “Peste Suina Africana” che, in esito alle riunioni tenutesi tra Ministero, Regioni, Cerep (Centro di referenza nazionale per la Peste Suina Africana) ed ISPRA, ha inviato la delimitazione della zona infetta riguardante parte delle Regioni Piemonte e Liguria, indicando, per le Regioni confinanti con l’area infetta, le azioni necessarie al fine di prevenire la diffusione della malattia;

Rilevato che il virus della Peste suina africana rappresenta un serio rischio epidemico per i suini allevati determinando, date le caratteristiche, un elevato indice di morbilità e mortalità con conseguenze dirette ed indirette sulle produzioni della filiera regionale;

Considerata quindi la necessità ed urgenza di adottare immediatamente misure atte al controllo della diffusione della malattia nei suini selvatici (cinghiali) ed alla protezione dei suini allevati;

Sentiti per le vie brevi l’ISPRA e il Laboratorio di referenza per le pesti suine;

Dato atto dei pareri allegati;

ordina:

1. la sospensione dell’attività venatoria e di “controllo” ai sensi dell’art. 19 della Legge n. 157/92 nell’area immediatamente al confine con l’area infetta corrispondente ai Comuni di Zerba e Ottone in Provincia di Piacenza;

2. la sospensione, nei restanti Comuni della Provincia di Piacenza e in tutti i Comuni della Provincia di Parma:

  • dell’attività venatoria vagante con l’ausilio del cane;
  • dell’attività venatoria collettiva (braccata e girata) al cinghiale;
  • dell’attività di controllo della specie cinghiale (art. 19 della Legge n. 157/92) eseguita in modalità collettiva;

3. la sospensione in tutti i Comuni delle Province di Piacenza e di Parma dell’attività di addestramento cani; 4. il rafforzamento della sorveglianza attiva sul cinghiale attraverso l’esecuzione di battute di ricerca delle carcasse di cinghiale, prioritariamente nei Comuni limitrofi a Zerba e Ottone, per individuare la reale estensione della zona infetta; 5. che le misure rimangano in vigore in funzione della situazione epidemiologica e comunque fino al 31 gennaio 2022; 6. che il presente atto sia pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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