n.43 del 22.02.2017 periodico Parte Seconda
Procedimento espropriativo e/o di occupazione temporanea delle aree finalizzate alla realizzazione di Edifici Pubblici Temporanei (EPT II Intervento o EPT2), Lotto 1b Rif. Lotto 2, costituito dall’Edificio Municipale Temporaneo - Magazzino comunale del Comune di Cavezzo (MO). Decreto di esproprio dell’area privata sita nel Comune di Cavezzo (MO), identificata al foglio 33, mappale 778 (ex mappale 497)
Con Decreto n. 367 dell’8 gennaio 2017, il Commissario delegato per la Ricostruzione ai sensi dell’art. 1, comma 2, D.L. n. 74/2012, conv. con mod. in L. n. 122/2012, Codice Fiscale n. 91352270374 ha decretato di disporre, ai sensi dell’art. 23 del D.P.R. n. 327/2001 e ss.mm.ii., il trasferimento, per espropriazione, del diritto di proprietà a favore del Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario Delegato ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.L. n. 74/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 1/8/2012, Codice Fiscale n. 91352270374, relativo agli immobili censiti al Catasto del:
- Comune di Cavezzo (MO), foglio 30, mappale 778 (ex mappale 497).
Il proprietario espropriato è stato indennizzato, come concordato nel rispettivo atto di accettazione, con decreto del Commissario delegato n. 3947 del 23 novembre 2016.
Il decreto in argomento prevede che il passaggio della proprietà avverrà sotto la condizione sospensiva secondo la quale lo stesso dovrà essere notificato ed eseguito.
Il decreto sarà inoltre:
a) notificato nelle forme degli atti processuali civili;
b) trascritto nei registri immobiliari;
c) registrato presso l’Ufficio del Registro di Bologna - Agenzia delle Entrate di Bologna;
d) fatto oggetto di voltura catastale presso l’Agenzia delle Entrate - Ufficio Territorio competente;
e) pubblicato per estratto nel Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
La presente pubblicazione per estratto è finalizzata all’adempimento di cui alla lettera e) che precede.
Avverso il decreto è ammesso ricorso al competente Tribunale Amministrativo entro 60 giorni dalla sua notifica ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni sempre dalla notifica.