n.215 del 26.07.2013 (Parte Seconda)

Eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013 nel territorio della regione Emilia-Romagna. (OCDPC n. 83/2013). Approvazione del piano dei primi interventi urgenti.

IL DIRETTORE

IN QUALITA’ DI COMMISSARIO DELEGATO

Visti:

- la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio nazionale di protezione civile”;

- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- il decreto legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401 “Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile”;

- il decreto legge 15 maggio 2012, n. 59 “Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile”, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2012, n. 100;

- la Legge regionale 7 febbraio 2005, n. 1 "Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell'Agenzia regionale di protezione civile";

Premesso che:

- nei mesi di marzo e aprile 2013 gran parte del territorio della regione Emilia-Romagna è stato colpito da numerosi eventi alluvionali e dissesti di natura idraulica e idrogeologica;

- il giorno 3 maggio 2013 alcuni comuni delle province di Modena e Bologna sono stati colpiti da una violenta tromba d’aria;

- tali fenomeni hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone comportando, tra l’altro, lo sgombero di diversi immobili pubblici e privati;

- detta situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;

Rilevato che, in considerazione di quanto esposto in premessa:

- con deliberazione del Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2013 è stato dichiarato ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, commi 1 e 1-bis, della Legge 225/92 e successive modifiche ed integrazioni, lo stato di emergenza fino al novantesimo giorno dalla data di detto provvedimento ovvero fino al 7 agosto 2013 nei comuni del territorio della regione Emilia-Romagna;

- la predetta deliberazione dispone che, per l’attuazione degli interventi da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza, si provvede ai sensi dell’art. 5, comma 2, della legge n. 225/1992 e successive modifiche ed integrazioni, con ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile nel limite massimo di euro quattordici milioni;

Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile (OCDPC) n. 83 del 27 maggio 2013, pubblicata nella G.U. n. 127 del 1 giugno 2013, con la quale lo scrivente è stato nominato Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza in parola;

Evidenziato, per quanto qui rileva, che:

- ai sensi dell’art. 1 dell’OCDPC n. 83/2012 il Commissario delegato predispone, nel limite delle risorse finanziarie di cui all’art. 7, entro 20 giorni dall’emanazione dell’ordinanza medesima, un piano, da sottoporre all’approvazione del Capo del dipartimento della protezione civile, con l’indicazione degli interventi realizzati dagli enti locali nella fase di prima emergenza rivolti a rimuovere le situazioni di rischio, ad assicurare l’indispensabile assistenza e ricovero delle popolazioni colpite, nonché gli interventi, anche di somma urgenza, per la messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi e gli interventi urgenti, compresi quelli di monitoraggio, volti ad evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a cose;

- ai sensi dell’art. 7 dell’OCDPC n. 83/2013, agli oneri connessi alla realizzazione delle iniziative d’urgenza di cui alla medesima ordinanza si provvede, così come stabilito nella delibera del Consiglio dei Ministri del 9 maggio 2013, nel limite massimo di euro quattordici milioni, nonché con ulteriori risorse, rese disponibili, anche in deroga ai provvedimenti che ne disciplinano le procedure di impiego e le finalità, dalle amministrazioni statali, dalla Regione Emilia-Romagna e dagli enti locali della medesima Regione;

- in base all’art. 2, comma 1, dell’OCDPC n. 83/2013 il Commissario delegato, anche avvalendosi dei Sindaci, è autorizzato ad assegnare un contributo per l’autonoma sistemazione ai nuclei familiari sgomberati dalla propria abitazione secondo i criteri e parametri ivi indicati;

- per la realizzazione degli interventi di cui all’OCDPC n. 83/2013 è stata aperta presso la Tesoreria Provinciale dello Stato - sezione di Bologna la contabilità speciale n. 5760 intestata allo scrivente ai sensi di quanto autorizzato dall’art. 7, comma 2, della medesima ordinanza;

Evidenziato, altresì, che:

- la Regione Emilia-Romagna ha richiesto al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare un concorso al finanziamento degli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico, quantificando in almeno 10 milioni di euro i fondi necessari per gli interventi di messa in sicurezza delle aree interessate dagli eventi calamitosi di cui alla premessa al fine di prevenire situazioni di pericolo o maggiori danni a cose e persone;

- in applicazione dell’art. 7 dell’OCDPC n. 83/2013, il Direttore Generale per la Tutela del Territorio e delle Risorse Idriche del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, a riscontro della predetta richiesta della Regione Emilia-Romagna, con decreto prot. 4352/TRI/DI/G/SP del 17 giugno 2013, trasmesso all’Ufficio Centrale del Bilancio per il visto di competenza rilasciato in data 3 luglio 2013, ha disposto l’impegno ed il versamento della somma di Euro 10.000.000,00 sulla contabilità speciale n. 5760 aperta a favore del Commissario delegato all’emergenza di cui trattasi;

- pertanto, la disponibilità finanziaria per il Piano degli interventi di cui all’art. 1 dell’OCDPC n. 83/2013 ammonta complessivamente ad Euro 24.000.000,00;

Dato atto che:

- dalle segnalazioni pervenute dal territorio, dalla ricognizione degli interventi necessari effettuata con il supporto delle Province, dei Consorzi di Bonifica e dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione Emilia-Romagna e dagli ulteriori elementi conoscitivi acquisiti anche in sede di tavoli istituzionali e tecnici appositamente convocati risulta che le necessità finanziarie per fronteggiare i danni ingentissimi provocati dagli eventi di cui alla premessa al sistema delle strutture ed infrastrutture pubbliche, oltre che ai beni privati, sono di entità notevolmente superiore alla disponibilità finanziaria di Euro 24.000.000,00;

- pertanto, nel Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile, predisposto dallo scrivente ai sensi dell’art. 1 dell’OCDPC n. 83/2013, a fronte degli interventi complessivamente necessari a fronteggiare le conseguenze degli eventi calamitosi in parola, sono stati individuati quelli urgenti e di somma urgenza aventi carattere di priorità (capitoli 5, 6, 7, 8, 9), ai cui oneri per un ammontare di Euro 22.840.751,95 si provvede a valere sulla somma complessiva di Euro 24.000.000,00, ed alla cui attuazione, rendicontazione e liquidazione si provvede ai sensi delle disposizioni procedurali specificate al capitolo 12 del medesimo Piano;

- a valere sulla somma di Euro 1.159.248,05, quota residua della somma complessiva di Euro 24.000.000,00, nel Piano in parola è previsto (cap. 4) il finanziamento degli interventi di prima emergenza per l’assistenza alla popolazione per un importo di € 159.084 nonché l’accantonamento (cap. 10) della somma di Euro 1.000.164,05 destinata al finanziamento, ai sensi dell’art. 3 dell’OCDPC n. 83/2013, dei compensi per prestazioni di lavoro straordinario rese dal personale delle pubbliche amministrazioni ivi richiamate e nei limiti ivi previsti, nonché al finanziamento, ai sensi dell’art. 2 dell’OCDPC n. 83/2013, dei contributi a favore dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni che provvedono autonomamente alla propria sistemazione e delle eventuali misure volte ad assicurare, ove si rendesse necessario, anche con l’intervento diretto dei Comuni, sistemazioni alternative a quelle reperite autonomamente dai nuclei familiari sgomberati;

- in attuazione dell’art. 2 dell’OCDPC n. 83/2013, è stata predisposta dallo scrivente la direttiva, e relativa modulistica, disciplinante nel dettaglio i termini, i criteri e le modalità procedurali per la presentazione delle domande e l’erogazione dei contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni;

Dato atto, altresì, che con nota dello scrivente prot. n. PC.2013.0008987 del 17 giugno 2013 è stato trasmesso, per l’approvazione, al Capo del Dipartimento della protezione civile,il “Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013 nei Comuni del territorio della Regione Emilia-Romagna – Deliberazione del Consiglio dei Ministri 9 maggio 2013 di dichiarazione dello stato di emergenza – Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 83 del 27 maggio 2013” unitamente alla direttiva e al modulo per la compilazione della domanda di contributo per l’autonoma sistemazione di cui sopra;

Vista la nota prot. n. RIA/0040656 del 3 luglio 2013, con la quale il Capo del Dipartimento della protezione civile ha comunicato l’approvazione del Piano dei primi interventi urgenti ed al contempo ha espresso osservazioni in ordine alla piena rispondenza di talune categorie di interventi alle finalità di cui all’OCDPC n. 83/2013 nonché indicazioni e suggerimenti sulle condizioni per il trasferimento delle risorse in relazione agli adempimenti di cui al capitolo 11 del Piano, mentre non ha formulato osservazioni in ordine alla direttiva relativa ai contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni;

Dato atto che:

- con nota dello scrivente prot. n. PC.2013.0009884 del 8 luglio 2013 trasmessa al Capo del Dipartimento della protezione civile si è dato conto delle ragioni per le quali gli interventi oggetto delle osservazioni di cui sopra rispondono pienamente alle finalità dell’OCDPC n. 83/2013 e si è precisato che si sarebbero indicate anche le modalità per subordinare il trasferimento delle risorse agli adempimenti di cui al capitolo 11 del Piano, tenuto comunque conto della normativa vigente;

- nelle more del riscontro da parte del Capo del Dipartimento della protezione civile delle precisazioni trasmesse con propria nota del 8 luglio 2013 sopra richiamata, lo scrivente ha provveduto con determinazione n. 573 del 8 luglio 2013 ad approvare l’elenco dei Comuni colpiti dagli eventi calamitosi di cui alla premessa nonché la direttiva relativa ai contributi per l’autonoma sistemazione dei nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni e relativa modulistica;

Vista la nota prot. n. RIA/0041743 del 9 luglio 2013, con la quale il Capo del Dipartimento della protezione civile nel prendere atto delle motivazioni e precisazioni dello scrivente alle osservazioni e prescrizioni di cui sopra, ha confermato l’approvazione del Piano dei primi interventi urgenti;

Ritenuto di procedere, pertanto, all’approvazione del “Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013 nei Comuni del territorio della Regione Emilia-Romagna – Deliberazione del Consiglio dei Ministri 9 maggio 2013 di dichiarazione dello stato di emergenza – Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 83 del 27 maggio 2013”;

Visto l'art. 27, comma 1, della legge 24 novembre 2000, n. 340 e successive modifiche ed integrazioni ai sensi del quale i provvedimenti commissariali divengono efficaci decorso il termine di 7 giorni per l'esercizio del controllo preventivo di legittimità da parte della Corte dei Conti;

Attestata la regolarità amministrativa;

determina:

Per le ragioni espresse nella parte narrativa del presente atto e che qui si intendono integralmente richiamate;

1. di approvare il “Piano dei primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2013 nei Comuni del territorio della Regione Emilia-Romagna – Deliberazione del Consiglio dei Ministri 9 maggio 2013 di dichiarazione dello stato di emergenza – Ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 83 del 27 maggio 2013”, allegato quale parte integrante e sostanziale del presente atto;

2. di trasmettere il presente atto ed il Piano di cui al punto 1 alla Corte dei Conti per il controllo preventivo di legittimità ai sensi della L. 20/94;

3. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna, evidenziando che il Piano degli interventi di cui al punto 1 per ragioni tecniche viene pubblicato solo sul sito internet di cui al successivo punto 4;

4. di pubblicare il presente atto ed il Piano degli interventi di cui al punto 1 nel portale della protezione civile regionale al seguente indirizzo: http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/aree-tematiche/piani-di-messa-in-sicurezza/rischio.  

Controllo preventivo di cui alla lett. c–bis art. 3, comma 1, della legge 20/1994 – determinazione n. 577 del 22/7/2013 prot. Corte dei conti n. 3798 del 22/7/2013 registrata alla Corte dei Conti Sezione regionale di controllo per l’Emilia-Romagna, in data 24 luglio 2013 registro n. 1 foglio n. 213; comunicato con nota prot. 3851 del 25/7/2013 acquisito agli atti con prot. PC/2013/10600 del 25/7/2013

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