n.182 del 28.06.2017 periodico (Parte Seconda)
L.R. 4_2016 e s.m. art. 7, comma 4 - Approvazione procedure di concertazione per la realizzazione dei progetti speciali realizzati dagli Enti locali
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Vista la Legge regionale 25 marzo 2016, n 4 “Ordinamento turistico regionale – Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo-commercializzazione turistica” e in particolare l’art. 7, comma 4, laddove prevede che la Regione stabilisce annualmente la quota di risorse che può utilizzare per il finanziamento di Progetti speciali o d’iniziative di carattere straordinario, ovvero di nuove iniziative ritenute meritevoli dell’intervento regionale;
Considerato che:
- la Regione Emilia-Romagna riconosce al settore turistico un ruolo prioritario nell’ambito delle attività economiche e produttive e capace di svolgere una funzione di integrazione e valorizzazione del territorio e delle destinazioni;
- con l’attuazione della L.R. 4/2016 è stato profondamente riformato il sistema dell’organizzazione turistica regionale e, di conseguenza, il sistema dei finanziamenti regionali a sostegno della promo-commercializzazione turistica. La novità più significativa è rappresentata dalle Destinazioni Turistiche, enti pubblici strumentali degli locali, che avranno il compito di definire e attuare i programmi di promo-commercializzazione turistica dell'area vasta di riferimento;
- la Giunta regionale, con proprio atto, ha già istituito le tre Destinazioni Turistiche: la Destinazione Romagna (che accorpa i territori delle Province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara); la Destinazione Città Metropolitana di Bologna (che accorpa il territorio della CM di Bologna e, in regime di convenzione, il territorio della Provincia di Modena); la Destinazione Emilia (che accorpa i territori delle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza). Hanno aderito alle Destinazioni Turistiche 220 Comuni che in questo modo hanno fatto la scelta strategica di aderire al nuovo sistema turistico regionale, per partecipare a pieno titolo alla valorizzazione del loro territorio, all'innovazione delle offerte turistiche e culturali, allo sviluppo di un'economia turistica sostenibile e competitiva;
- il sopracitato quadro strategico e organizzativo entrerà a pieno regime con l’attuazione dei Programmi di attività delle Destinazioni Turistiche per l’anno 2018, dopo l’approvazione delle Linee guida regionali triennali, che rappresentano il quadro di riferimento della promo-commercializzazione turistica in Italia e all’estero, nel quale si collocano gli obiettivi regionali.
- per il 2017, anno di transizione necessario per completare il passaggio delle procedure dalla L.R. 7/98 alla nuova L.R. 4/2016, gli interventi di promo-commercializzazione turistica sono attuati da APT Servizi srl, mentre le Province e le Destinazioni Turistiche, attraverso l’attuazione dei PTPL garantiscono la promozione turistica di carattere locale ed il funzionamento degli uffici di informazione turistica.
- a completamento delle azioni promozionali previste per il 2017 come sopra descritto, è necessario prevedere l’attuazione di Progetti speciali realizzati dagli Enti locali che si prefiggono l’obiettivo, in coerenza con le strategie regionali, di rafforzare su determinati territori i progetti di marketing e promozione turistica del Piano annuale di APT e/o i progetti promozionali per i prodotti trasversali.
Ritenuto quindi opportuno procedere per l’individuazione degli Enti locali candidati alla realizzazione dei sopracitati Progetti speciali, utilizzando modalità di concertazione e condivisione territoriale con le tre Destinazioni Turistiche istituite ai sensi della L.R. 4/2016 e s.m., al fine di, al fine di:
- di dar vita ad un modello partecipativo dal basso, focalizzando l’attenzione sul territorio e sulle sue reali necessità e potenzialità, permettendo da un lato di esaminare le esigenze e dall’altro considerare le risorse disponibili per definire gli interventi sulla base delle specifiche realtà territoriali;
- permettere un efficiente utilizzo delle risorse disponibili anche mediante una distribuzione delle stesse tra i territori di area vasta individuati ai sensi della citata L.R. 4/2016 e facenti capo alle Destinazioni Turistiche denominate “Romagna”, “Emilia” e “Città Metropolitana di Bologna”;
- evitare, secondo i principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa, un aggravio dei procedimenti con la presentazione di un elevato numero di domande che non potrebbero essere soddisfatte in considerazione dell’entità delle risorse disponibili, con conseguente disattesa delle relative aspettative;
Ritenuto pertanto di approvare le Procedure di concertazione e condivisione territoriale finalizzate all’individuazione degli Enti locali candidati alla realizzazione di Progetti speciali di cui al comma 4 dell’art. 7 della L.R. 4/2016 e s.m., di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visti:
- il D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e ss.mm.ii.;
- L.R. 26 novembre 2001, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e successive modificazioni ed integrazioni;
- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
- la deliberazione della Giunta regionale n. 89 del 30 gennaio 2017 "Approvazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019";
- la deliberazione di Giunta regionale n. 486/2017 ad oggetto “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33/2013. Attuazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2017-2019”;
Richiamate le seguenti le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008, esecutiva ai sensi di legge, avente ad oggetto "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera n. 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007" e successive modificazioni;
- la deliberazione della Giunta Regionale n. 468 del 10 aprile 2017 riguardante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 56/2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001;
- n. 270/2016 avente ad oggetto “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015”;
- n. 622 del 28/04/2016 concernente attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera n. 2189/2015;
- n. 702 del 16 maggio 2016 concernente “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali e dell'anagrafici per la stazione appaltante”;
- n. 1107 dell’11 luglio 2016 recante “Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta Regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n.1681 del 17 ottobre 2016 recante “Indirizzi per la prosecuzione della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale avviata con delibera n. 2189/2015;
Dato atto del parere allegato;
Su proposta dell'Assessore al Turismo e Commercio;
A voti unanimi e palesi
delibera
Per le motivazioni indicate in premessa e che qui si intendono integralmente riportate:
1) di approvare le “Procedure di concertazione e condivisione territoriale finalizzate all’individuazione degli Enti locali candidati alla realizzazione di Progetti speciali di cui al comma 4 dell’art. 7 della L.R. 4/2016 e s.m.”, di cui all’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
3) di pubblicare integralmente la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.