n.70 del 15.03.2023 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 5250 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare le amministrazioni locali dell'Emilia-Romagna ad adottare provvedimenti per affermare il diritto dei bambini al gioco nei cortili, nei giardini e nelle aree all'aperto degli edifici privati ad uso abitativo, e a promuovere progetti di conversione dei cortili-parcheggio in aree dedicate ai giochi all'aperto. A firma della Consigliera: Zamboni

L’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna

premesso che

la Dichiarazione Universale dei diritti del fanciullo, approvata nel 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riconosce il diritto dei bambini di avere “tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto”;

la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, sancisce all’articolo 31 il diritto dei bambini “al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della loro età”;

l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel dichiarare il gioco un diritto dei bambini di ogni età, ha sottolineato l’importanza che i bambini giochino almeno 180 minuti al giorno per il loro corretto sviluppo;

il 28 maggio si celebra la Giornata Mondiale del Gioco, iniziativa promossa nel 1997 dall’International Toy Library Association, l’Associazione internazionale delle Ludoteche.

Premesso inoltre che

l’Italia ha adottato la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e l’adolescenza con la legge n. 176 del 27 maggio 1991;

l’Istituto Superiore di Sanità spiega che “il movimento concepito in passato come gioco all’aperto, attività non strutturata e senza sorveglianza, si sta trasformando sempre più in attività strutturate svolte sotto la supervisione di un adulto. La carenza di spazi e di tempi adeguati, nonché di sicurezza nel frequentare luoghi all’aperto, fa sì che i bambini e gli adolescenti siano sempre più spesso confinati in spazi chiusi e coinvolti in attività sedentarie quali guardare la televisione, giocare ai videogame, con lo smartphone o il tablet”;

fior di pedagogisti, a partire dal professor Francesco Tonucci - ricercatore del CNR e ideatore del progetto internazionale “La città dei bambini” - sottolineano l’importanza del tempo trascorso a giocare all’aperto per vivere l’esperienza dell'avventura, della scoperta, dell’ostacolo, del rischio. Nel portale del progetto “La città dei bambini” si legge che “una città che voglia sviluppare una politica a favore dell’infanzia, scegliendo i bambini come parametro, deve assumere il diritto al gioco come uno dei suoi impegni prioritari. La città deve favorire la possibilità al gioco dei bambini, non limitarlo o proibirlo, vigilando perché non ci siano limitazioni o proibizioni nei regolamenti condominiali”.

Sottolineato che

in contrasto con quanto premesso, nelle città, sempre più frequentemente i bambini sono privati di luoghi di ritrovo e del diritto al gioco sotto casa perché i cortili sono per lo più trasformati in parcheggi e spesso degenerano in luoghi di conflitto tra adulti e bambini, conflitto che porta all’approvazione di regolamenti condominiali restrittivi della possibilità di giocare in cortile;

l’esperienza della pandemia e i mesi di lockdown hanno reso ancora più attuale e urgente intervenire per aumentare gli spazi all’aperto per il gioco e la socialità dei bambini.

Evidenziato che

i regolamenti comunali sono fonti di diritto e, dunque, possono vietare o, viceversa, imporre regole di comportamento in contesti collettivi. La loro legittimità poggia sulla condizione che non contrastino con norme di rango superiore, come le leggi dello Stato;

negli anni scorsi alcuni Comuni - tra cui Torino, Milano e Rimini - hanno modificato il Regolamento di Polizia Urbana inserendo un articolo che riconosce il diritto dei bambini al gioco nei cortili, nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private. Nel 2016 Il Comune di Milano ha inserito tale diritto anche nel Regolamento edilizio (art. 110, comma 10).

Preso atto che

nell’agosto del 2021, accogliendo una proposta di associazioni e comitati di genitori e delle famiglie della Consulta Cinnica, il Comune di Bologna ha approvato la prima revisione del Regolamento edilizio che afferma e tutela il diritto al gioco nei cortili;

nella Parte seconda, Titolo III, Capo VI, art. 80, il succitato Regolamento edilizio stabilisce che “Il Comune di Bologna riconosce il diritto dei bambini al gioco e alle attività ricreative proprie della loro età, dando così attuazione all’articolo 31 della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, approvata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite e recepita nell’ordinamento italiano con legge n. 176 del 25 maggio 1991. A tal fine, nei cortili, così come nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati ad uso abitativo deve essere consentito il gioco dei bambini, fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo, ove stabilite dai regolamenti condominiali, che in orario diurno non possono superare le due ore. Non si applica ogni contraria deliberazione assembleare ovvero disposizione contenuta nei regolamenti condominiali”;

le modifiche al Regolamento edilizio, approvate dal Consiglio comunale di Bologna con Delibera PG 342650/2021, sono entrate in vigore il 29 settembre 2021 a seguito della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.

Tutto ciò premesso e considerato

Impegna la Giunta regionale

a sollecitare i Comuni dell’Emilia-Romagna, attraverso il coinvolgimento dell’ANCI regionale, ad adottare provvedimenti simili a quello del Comune di Bologna per riconoscere il diritto dei bambini al gioco nei cortili, nei giardini e nelle aree all’aperto degli edifici privati ad uso abitativo, nel rispetto delle fasce orarie di tutela della quiete e del riposo e, tramite il coinvolgimento dell’ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), a fare adottare e rispettare tali provvedimenti dai condomini;

a valutare la possibilità di stanziare risorse a disposizione dei Comuni per emanare bandi per promuovere progetti di conversione dei cortili-parcheggio in aree dedicate ai giochi all’aperto dei bambini.

Approvata all’unanimità dalla Commissione V Cultura, Scuola, Formazione, Lavoro, Sport e Legalità nella seduta del 23 febbraio 2023.

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