n.255 del 10.08.2016 periodico (Parte Seconda)

Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra Regione Emilia-Romagna, Agenzia Regionale per la Prevenzione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia-Romagna e Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. per un approfondimento di indagine nell'invaso di Ridracoli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA 

Visti:

  • la Direttiva 2000/60/CE del 23 ottobre 2000 che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque;
  • il D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152, recante “Norme in materia ambientale” - Parte III recante norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche;
  • il Piano di Gestione del Distretto Idrografico dell’Appennino Settentrionale adottato in sede di Comitato Istituzionale il 17 dicembre 2015 e successivamente approvato il 3 marzo 2016;
  • la L.R. 19 aprile 1995, n. 44 e s.m. che istituisce l’Arpa, Agenzia Regionale per la Prevenzione e l’Ambiente dell’Emilia-Romagna, ente strumentale della Regione;
  • la L.R. n. 43/2001 e s.m. recante “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna”;
  • la L.R. n. 13/2015 che modifica, tra l'altro, la ragione sociale di ARPA in ARPAE – Agenzia Regionale per la Protezione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia-Romagna, a decorrere dal 01/01/2016;
  • la deliberazione di Giunta Regionale n. 1781 del 12 novembre 2015 recante “Aggiornamento del quadro conoscitivo di riferimento (carichi inquinanti, bilanci idrici e stato delle acque) ai fini del riesame dei Piani di Gestione distrettuali 2015-2021”;
  • la deliberazione di Giunta Regionale n. 2067 del 14 dicembre 2015 recante “Attuazione della Direttiva 2000/60/CE: contributo della Regione Emilia-Romagna ai fini dell’aggiornamento/riesame dei Piani di Gestione distrettuali 2015-2021”;

Premesso che:

  • l’invaso di Ridracoli, situato in comune di Bagno di Romagna in provincia di FC, afferisce alla rete regionale delle acque superficiali per la qualità ambientale ed è soggetto, dal 2010, a monitoraggio di sorveglianza secondo quanto previsto dalla direttiva 2000/60/CE;
  • l'invaso si trova in area protetta del “Parco delle foreste Casentinesi”, appartenente ai Siti Rete Natura 2000;
  • l'invaso è corpo idrico a specifica destinazione d'uso potabile e pertanto per il monitoraggio chimico sono applicati protocolli chimici completi, con analisi non solo di base ma comprensivi sia delle sostanze chimiche afferenti alla lista di priorità (Tab.1/A DM 260/2010 e D.Lgs.172/2015), sia di “inquinanti chimici specifici” a supporto dello stato ecologico (Tab.1/B DM 260/2010 e D.Lgs.172/2015);
  • tale monitoraggio comprende metalli pesanti, microinquinanti organici (solventi) aromatici clorurati e fitofarmaci;
  • i monitoraggi condotti routinariamente secondo la normativa vigente, sono finalizzati alla classificazione, su base sessennale, dello stato ecologico e dello stato chimico, che concorrono alla definizione dello stato ambientale;
  • lo stato ambientale del corpo idrico “invaso di Ridracoli”, così come riportato nel Piano di Gestione dell'Appennino Settentrionale, è in “stato buono”;

Considerato che l'invaso di Ridracoli è gestito da Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A., la quale effettua costantemente verifiche della qualità dell'acqua distribuita attraverso controlli svolti dai propri laboratori al fine di appurare se l’acqua captata, trattata ed erogata dagli acquedotti sia salubre e conforme ai requisiti previsti dalla normativa vigente, in tema di acqua destinata al consumo umano;

Considerato altresì che ARPAE svolge l'attività di monitoraggio prevista dalla normativa, gestisce le reti regionali di monitoraggio delle acque e analizza le acque destinate alla potabilizzazione;

Rilevato che:

  • nel periodo 2013 - 2015, ed in particolare nel giugno 2013, 2014 e 2015 e in ottobre 2015, i monitoraggi effettuati hanno evidenziato tracce di “Imidacloprid” sostanza attiva utilizzata quale insetticida, elemento chimico non “prioritario” a sostegno dello stato ecologico, senza che ciò compromettesse lo stato qualitativo del corpo idrico stesso;
  • la presenza di detta sostanza non ha compromesso in alcun modo l'utilizzo idropotabile della risorsa idrica;
  • essendo l'invaso situato in area protetta, il territorio circostante è scarsamente antropizzato e pertanto non soggetto a particolari pressioni antropiche;

Ritenuto opportuno:

  • prevenire eventuali cause di “turbamento” di uno stato ecologico naturale, stante la natura e l'uso pregiato della risorsa idrica dell'invaso nonché il contesto ambientale in cui è inserito;
  • approfondire l'indagine, per contestualizzare il riscontro analitico, con un monitoraggio specifico effettuato con alta frequenza di campionamento nei periodi di eventuale uso della sostanza indagata;
  • accertare le modalità di veicolazione all'interno dell'invaso dell'Imidacloprid;
  • delineare nel dettaglio un quadro conoscitivo relativo alle pressioni che possono generare impatti tali da impedire, se non corretti, il mantenimento e/o il raggiungimento degli obiettivi di qualità;
  • armonizzare i monitoraggi effettuati da ARPAE e da Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. al fine di valutare nel dettaglio la situazione ambientale al contorno per migliorare la conoscenza dell'ecosistema in oggetto;

Ritenuto pertanto necessario, a tal fine, procedere alla stipula di un Protocollo d'Intesa tra Regione Emilia-Romagna, ARPAE e Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.;

Richiamate le delibere di Giunta Regionale:

  • n. 2416 del 29 dicembre 2008 avente per oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modifiche;
  • n. 56 del 25 gennaio 2016, concernente “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 L.R. 43/2001”;
  • n. 270 del 29 febbraio 2016, concernente “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 622 del 28 aprile 2016, recante “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
  • n. 702 del 16 maggio 2016, concernente “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell’ambito delle Direzioni Generali - Agenzie - Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell’anagrafe per le stazioni appaltanti”;

Visti infine:

  • il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e la Delibera di Giunta Regionale dell’11 novembre 2013, n. 1621 con oggetto “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33”;
  • la delibera di Giunta regionale n. 1621/2013 “Indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 14/3/2013”;
  • la delibera di Giunta n. 66/2016 “Approvazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e del programma per la trasparenza e l’integrità. Aggiornamento 2016-2018”;

Dato atto del parere allegato;

Su proposta dell’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna;

A voti unanimi e palesi

delibera:

  1. di approvare, per le motivazioni espresse in premessa e che qui si intendono integralmente riportate, lo schema di Protocollo d’intesa tra la Regione Emilia-Romagna, ARPAE Agenzia Regionale per la Protezione, l'Ambiente e l'Energia dell'Emilia-Romagna e Romagna Acqua Società delle Fonti S.p.A., allegato al presente atto;
  2. di autorizzare l’Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna o il Direttore Generale Cura del Territorio e dell’ambiente, in qualità di suo delegato, alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa di cui al precedente punto 1), con la possibilità di apportare modifiche e integrazioni non sostanziali alla medesima;
  3. di stabilire che il presente atto non comporta oneri a carico della Regione;
  4. di dare atto che, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 33/2013, nonché sulla base degli indirizzi interpretativi ed adempimenti contenuti nelle proprie deliberazioni n. 1621/2013 e n. 66/2016, il presente provvedimento è soggetto agli obblighi di pubblicazione ivi contemplati;
  5. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.

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