n.35 del 29.02.2012 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2300 - Risoluzione proposta dai consiglieri Noè, Monari, Lombardi, Villani, Naldi, Defranceschi, Grillini, Riva e Manfredini per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte a modificare la normativa che discrimina i lavoratori licenziati da datori di lavoro non imprenditori
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
il DLgs 110/2004 ha esteso l’iscrizione in lista di mobilità ai lavoratori licenziati con la procedura collettiva da datori di lavoro non imprenditori, senza però riconoscere le indennità di mobilità e le agevolazioni contributive alle aziende che li assumono.
Considerato che
la Regione Emilia-Romagna provvede ad iscrivere questi lavoratori nelle liste di mobilità, ma la sola iscrizione è del tutto insufficiente, in quanto il non riconoscimento delle agevolazioni contributive rende difficile la ricollocazione degli stessi presso altre aziende.
Considerato inoltre che
anche l’interpretazione della Corte di Giustizia della Comunità Europea nella causa C-32-02, relativamente al concetto di imprenditore, sollecita un’interpretazione più estensiva dell’articolo 2082 del Codice Civile, riferendosi alla concreta attività economica svolta dal datore di lavoro.
Ritenuto
importante, garantire un equo trattamento tra tutti i lavoratori licenziati la necessità di agevolare la ricollocazione nel mercato del lavoro dei lavoratori licenziati, alla luce della crisi economica che ha colpito anche la nostra regione.
Impegna la Giunta
ad adottare tutte le iniziative necessarie per modificare la norma nazionale, e dare quindi le stesse opportunità di reimpiego a tutti i lavoratori che perdono il posto di lavoro al fine di superare la grave disparità di trattamento tra i diversi lavoratori che si basa esclusivamente sulla natura imprenditoriale o meno del datore di lavoro che li ha licenziati.
Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 15 febbraio 2012