n.4 del 08.01.2016 (Parte Seconda)
Art. 16 della L.R. n.20 del 24/3/2000. Approvazione aggiornamento dell'atto di coordinamento tecnico denominato "Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica", di cui alla deliberazione dell'Assemblea legislativa 2 maggio 2007, n. 112
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Premesso che:
- la microzonazione sismica (MS), cioè la suddivisione dettagliata del territorio in base alla risposta sismica locale, è uno degli strumenti più efficaci per la riduzione del rischio sismico in quanto permette, fino dalle prime fasi della pianificazione urbanistica, di valutare la pericolosità sismica nelle aree urbane e urbanizzabili, indirizzare i nuovi interventi verso zone a minore pericolosità e programmare interventi di mitigazione del rischio nelle zone in cui sono presenti particolari criticità;
- secondo la vigente classificazione sismica del territorio nazionale, di cui all’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, tutti i Comuni sono classificati sismici secondo 4 classi a pericolosità sismica decrescente (classe 1: zona a pericolosità sismica elevata; classe 4: zona a minima pericolosità) e che la maggior parte dei Comuni dell’Emilia-Romagna sono classificati in zona 2 e zona 3 e solo una minima parte in zona 4;
- la L.R. 20/2000 “Disciplina generale sulla tutela e uso del territorio” e la L.R. 19/2008 “Norme per la riduzione del rischio sismico” richiedono l’esecuzione di studi di microzonazione sismica per la redazione e l’approvazione dei piani urbanistici comunali e che le scelte urbanistiche e gli interventi sul territorio siano compatibili con la pericolosità sismica locale;
- questa Regione con deliberazione dell’Assemblea Legislativa n.112/2007 ha approvato gli “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”;
- con deliberazione della Giunta regionale n. 1373/2011 è stato approvato l’atto di indirizzo recante “Individuazione della documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per gli altri titoli edilizi, alla individuazione degli elaborati costitutivi e dei contenuti del progetto esecutivo riguardante le strutture e alla definizione delle modalità di controllo degli stessi, ai sensi dell’art. 12, comma 1, e dell’art. 4, comma 1, della L.R. n. 19 del 2008” che richiede, per la fase di progettazione, il rispetto delle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;
Considerato che, successivamente all’approvazione ed entrata in vigore dei suddetti indirizzi regionali per la microzonazione sismica:
- con D.M. 14 gennaio 2008 sono state pubblicate le “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC 2008) che richiedono il calcolo dell’azione sismica per la progettazione delle costruzioni sulla base della pericolosità sismica del sito d’interesse, considerate le locali condizioni geologiche e morfologiche;
- in data 13 novembre 2008 sono stati approvati gli “Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica” del Dipartimento di Protezione Civile e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome (ICMS, 2008);
- con Legge n. 77/2009, art. 11, sono state istituite risorse economiche per 7 annualità destinate a studi per la prevenzione e mitigazione del rischio sismico, tra i quali la microzonazione sismica, e che a seguito delle Ordinanze di ripartizione delle risorse alle Regioni, si è provveduto all’assegnazione dei contributi alle Amministrazioni Locali dell’Emilia-Romagna per la realizzazione di tali studi;
Considerato inoltre che al fine di adempiere agli obblighi delle sopra richiamate NTC 2008 occorre fornire ai geologi e ai progettisti un quadro di riferimento della pericolosità sismica locale adeguatamente definito, che consenta di predisporre programmi di indagini geologiche e geotecniche e analisi della risposta sismica locale a scala di manufatto più mirati ed economicamente più adeguati al tipo di effetti attesi nell’area di interesse;
Visto che:
- la pianura emiliana nel maggio-giugno 2012 è stata interessata da una sequenza sismica caratterizzata da numerosi terremoti di magnitudo locale superiore a 5 che hanno prodotto gravi danni su un estesa porzione di territorio regionale compresa tra le Province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Bologna, anche a causa di effetti di amplificazione sismica e liquefazione determinati dalle particolari condizioni geologiche locali;
- le indagini e gli studi realizzati per la comprensione degli effetti locali osservati a seguito dei suddetti terremoti emiliani di maggio-giugno 2012 hanno permesso l’acquisizione di nuove conoscenze e prodotto risultati di rilevante interesse per la valutazione e la stima degli effetti locali, in particolare relativamente al fenomeno della liquefazione;
Visti inoltre i numerosi studi di microzonazione sismica finora realizzati, sia in Emilia-Romagna che in altre Regioni, e in particolare:
- gli studi effettuati nell’ambito delle Ordinanze attuative dell’art. 11 L. n. 77/2009; la microzonazione sismica dei Comuni più colpiti dai terremoti della pianura emiliana di maggio-giugno 2012, di cui alle Ordinanze del Commissario delegato - Presidente della Regione Emilia-Romagna n. 70/2012 e n. 84/2013;
- la microzonazione sismica dei Comuni colpiti dal terremoto di L’Aquila del 6 aprile 2009, che ha visto la partecipazione attiva dei tecnici della Regione Emilia-Romagna;
Ritenuto pertanto che appare opportuno provvedere all’aggiornamento dell’atto di indirizzo di cui alla citata DAL n. 112/2007, al fine di indirizzare l’attività pianificatoria degli Enti locali, per definire in modo omogeneo i criteri e le modalità di analisi della risposta sismica locale e di microzonazione sismica del territorio regionale;
Constatato che, ai fini dell’aggiornamento dell’atto di indirizzo di cui in precedenza, la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito dei contributi per studi di riduzione del rischio sismico di cui all’OPCM 4007/2012, art. 17, comma 2, ha conferito incarichi all’Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali (IDPA) del CNR, unità di Milano, e al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICeA) dell’Università degli Studi di Firenze per la revisione e l’aggiornamento delle procedure, degli abachi e delle formule per la stima dell’amplificazione sismica e degli indici di rischio degli effetti locali (Allegati A2, A3 e A4 della DAL 112/2007);
Considerate inoltre le fusioni di Comuni già attuate, quelle in atto e quelle future, che rendono non direttamente applicabili, nei nuovi Comuni, le procedure di calcolo dell’azione sismica per gli studi di terzo livello di approfondimento previste dagli attuali indirizzi (Allegato 3 della DAL 112/2007), poiché basate su valori medi del moto sismico di riferimento calcolati per ogni Comune della Regione prima delle fusioni (Allegato 4 della DAL 112/2007);
Viste:
- la revisione dell’Allegato A2 della DAL 112/2007, effettuata nell’ambito delle attività previste dall’art. 17 dell'OPCM 4007/2012 (attuazione della seconda annualità del fondo per studi di riduzione del rischio sismico previsto dall'art. 11 L. 77/2009), a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Dinamiche Ambientali, unità di Milano, trasmesso in data 20/12/2013, successivamente aggiornata nel settembre 2015;
- la revisione dell’Allegato A3 della DAL 112/2007, effettuata nell’ambito delle attività previste dall’art. 17 dell'OPCM 4007/2012 (attuazione della seconda annualità del fondo per studi di riduzione del rischio sismico previsto dall'art. 11 L. 77/2009), a cura del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze, trasmessa in data 23/12/2013, successivamente aggiornata nell’ottobre 2015;
- la revisione dell’Allegato A4 della DAL 112/2007 a cura del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le Dinamiche Ambientali, unità di Milano, trasmessa in data 23 ottobre 2015;
- le modifiche di alcune parti degli Allegati A e A1, rese necessarie dalla pubblicazione delle NTC 2008 e degli ICMS 2008, dalle fusioni di Comuni e dalle revisioni degli Allegati 2, 3 e 4 sopra indicate;
Viste inoltre le osservazioni e richieste di integrazioni e modifiche pervenute dall’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna in data 30/11/2015, prot. PG.2015.854541 del 1/12/2015;
Ritenuto per quanto sopra detto di procedere, ai sensi dell’art. 16 della LR 20/2000, all’approvazione dell’aggiornamento dell’atto di coordinamento tecnico denominato “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica”, di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa 2 maggio 2007, n. 112, attraverso la modifica degli Allegati A e A1 e la sostituzione degli Allegati A2, A3 e A4 della stessa deliberazione, con quelli facenti parte integrante del presente atto al fine di ridefinire i criteri, le procedure e le specifiche tecniche per la microzonazione sismica del territorio regionale;
Ritenuto inoltre opportuno stabilire che l’atto di coordinamento contiene prescrizioni da osservare ai fini dell’approvazione degli atti di programmazione territoriale e di pianificazione territoriale ed urbanistica, fatta salva la possibilità, per gli atti di programmazione e pianificazione già adottati alla data di pubblicazione della presente deliberazione, di concludere il procedimento di approvazione in conformità al testo previgente dell’atto di indirizzo e coordinamento n. 112 del 2007.
Dato atto che sulla proposta del citato atto allegato si è espresso con parere favorevole il CAL - Consiglio delle Autonomie Locali, a norma dell’art. 16, comma 3, della L.R. n. 20 del 2000 e dell’art. 6 della L.R. 13/2009, nella seduta del 16 dicembre 2016, prot. PG.2015.875111 del 16/12/2015;
Richiamata la propria deliberazione n. 2416 del 29 dicembre 2008 concernente “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali”;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza Territoriale, Difesa del Suolo e della Costa, Protezione civile e Politiche Ambientali e della Montagna e dell’Assessore ai Trasporti, Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Programmazione Territoriale e Agenda Digitale;
a voti unanimi e palesi
delibera:
1. di approvare, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 20 del 2000, l’aggiornamento dell’atto di coordinamento tecnico, denominato “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica” di cui alla deliberazione dell’Assemblea legislativa 2 maggio 2007, n. 112, attraverso la modifica degli Allegati A e A1 e la sostituzione degli Allegati A2, A3 e A4 della stessa deliberazione, con quelli facenti parte integrante della presente deliberazione, per ridefinire i criteri, le procedure e le specifiche tecniche per la microzonazione sismica del territorio regionale;
2. di provvedere, per ragioni di certezza del testo normativo vigente, alla completa ripubblicazione del testo coordinato della DAL n. 112 del 2007, come modificata dal presente provvedimento, quale Allegato II al presente provvedimento;
3. di stabilire che il presente atto di coordinamento tecnico deve essere osservato per l’approvazione degli atti di programmazione territoriale e di pianificazione territoriale ed urbanistica, fatta salva la possibilità, per gli atti di programmazione e pianificazione già adottati alla data di pubblicazione della presente deliberazione, di concludere il procedimento di approvazione in conformità al testo previgente dell’atto di indirizzo e coordinamento n. 112 del 2007;
4. di stabilire che la presente deliberazione entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.