n.137 del 12.05.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2813 - Risoluzione per impegnare la Giunta a sollecitare il Governo, nelle sedi istituzionali opportune, perché si adoperi in seno all’Unione Europea, affinché sia accolta per Covid-19 la temporanea eccezione al regime ordinario dell’Accordo TRIPS. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico, Piccinini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

nel 2020 il mondo è stato travolto da una pandemia che, come ha dichiarato l’Organizzazione Mondiale del Commercio, rappresenta “una devastazione senza precedenti per l’economia globale e il commercio mondiale”;

l’emergenza sanitaria prodotta dal nuovo coronavirus richiede - come mai prima - condizioni di accesso rapido a tutti gli strumenti medicali, inclusi i prodotti farmaceutici come vaccini e farmaci, per la prevenzione del contagio e la cura delle persone malate;

la perdurante scarsità di prodotti medicali che colpisce soprattutto, ma non solo, i paesi a basso e medio reddito, mette in grave pericolo la vita del personale sanitario nel mondo, determina il decesso di un numero significativo di lavoratori essenziali, prolunga la pandemia e con essa, il declino socio-economico globale;

una misura di politica internazionale per garantire l’accesso universale al vaccino e agli altri rimedi che possano fermare il virus SARS-CoV-2 è dunque indispensabile.

Considerato che

sin dall’inizio della pandemia, infatti, la possibilità di accesso ai prodotti essenziali, nel mondo, è fortemente diseguale;

i paesi più ricchi, che rappresentano il 13% della popolazione mondiale, si sono già accaparrati più di due miliardi di dosi dei potenziali vaccini contro Covid-19 attraverso acquisti preventivi che i paesi a basso e medio reddito non possono permettersi;

i governi europei hanno finanziato la ricerca per il vaccino con imponenti contributi pubblici (16 miliardi di euro) ma senza porre alcuna condizione all’industria farmaceutica quanto a prezzi, strategie di accesso, trasparenza degli studi clinici;

una delle principali barriere di accesso ai farmaci essenziali risiede nei diritti di proprietà intellettuale, ovvero nel regime di monopolio brevettuale della durata di venti anni che gli accordi TRIPS dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Omc) conferiscono alle industrie;

per questo il 14 novembre 2001 gli stati membri dell’Omc adottarono la storica Dichiarazione di Doha, che riconosceva loro la prerogativa di usare tutte le flessibilità necessarie per rispondere alle necessità di salute pubblica, in deroga ai brevetti;

gli effetti negativi di questi monopoli, che permettono alle aziende di fissare le condizioni di mercato dei farmaci, sono stati ampiamente documentati per alcune patologie gravi che hanno prevalentemente colpito i paesi poveri (HIV/AIDS, malaria, polmonite) ma più di recente anche i paesi industrializzati, come dimostra il prezzo inaudito della terapia di Gilead Sciences contro l’Epatite C;

in risposta alla crisi globale del nuovo coronavirus, il 2 ottobre 2020, India e Sudafrica hanno pertanto chiesto ufficialmente all'Omc di permettere a tutti i paesi membri di non concedere brevetti o altri diritti di proprietà intellettuale in relazione al Covid-19 per tutta la durata della pandemia, fino al raggiungimento dell’immunità globale;

la proposta di India e Sudafrica chiede a tutti i paesi dell’Omc una deroga rispetto agli obblighi contenuti nella Sezione I, Parte II, dell’Accodo TRIPS, concernente copyrights e brevetti;

l'art IX, comma 3 e 4, dell'accordo di Marrakesh, costitutivo dell'Omc, consente la procedura di deroga, ove si producano circostanze eccezionali e siano indicate condizioni e durata della deroga stessa.

Evidenziato che

la proposta di India e Sudafrica è sostenuta da molti altri governi, da organizzazioni internazionali, e da oltre 400 organizzazioni della società civile, da esperti, economisti;

numerosi Rapporteur speciali dell'Onu hanno sottoscritto un documento a favore della deroga ai brevetti, come strumento di tutela dei diritti alla cura per tutti;

l'Italia stessa, Paese tra i più colpiti dalla pandemia, avrebbe ogni interesse nel sostenere questa proposta.

Tutto ciò premesso, considerato ed evidenziato,

impegna la Giunta regionale

a sollecitare il Governo, nelle sedi istituzionali opportune, affinché si adoperi con convinzione in seno all’Unione Europea, di concerto con altri paesi europei, affinché l’ostilità della Commissione alla iniziativa di India e Sudafrica sia immediatamente rivista, e sia invece accolta per Covid-19 la temporanea eccezione al regime ordinario dell’Accordo TRIPS;

a sostenere le iniziative dirette ad assicurare, in raccordo con la Commissione Europea, lo sviluppo della capacità industriale interna all'Unione Europea, a rafforzarne il potenziale di ricerca e la capacità di produzione di vaccini Covid-19 nel territorio italiano, sostenendo progetti che mirino, all'autosufficienza nello sviluppo di biofarmaci e vaccini innovativi, nonché nella creazione e produzione sul territorio, di vaccini e medicinali, anche attraverso strumenti di partenariato pubblico-privato;

a operare in accordo con il Governo e il Parlamento per agevolare la riconversione di bioreattori esistenti o l'acquisto di nuovi, assieme alle aziende che hanno manifestato la loro disponibilità al progetto di produzione dei vaccini in Italia e per fare in modo che, in questo quadro, la Bio-on di Castel San Pietro possa divenire un polo specializzato nella produzione di vaccini.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta pomeridiana del 27 aprile 2021

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