n.327 del 02.11.2016 periodico (Parte Seconda)
Procedimento espropriativo e/o di occupazione temporanea delle aree finalizzate alla realizzazione di opere funzionali agli Edifici Scolastici Temporanei (EST), Lotto 19 “Realizzazione di un canale di drenaggio e di allontanamento delle acque meteoriche provenienti dal polo scolastico di Via 29 Maggio ed ampliamento della stessa Via 29 Maggio” site in comune di Mirandola (MO) - Integrazione A. Decreto di Esproprio dell’area privata sita nel Comune di Mirandola (MO), foglio 138, mappale 233 (ex mappale 192) - Decreto n. 3256 del 10 ottobre 2016
Con Decreto n. 3256 del 10 ottobre 2016, il Commissario delegato per la Ricostruzione ai sensi dell’art. 1, comma 2, D.L. n. 74/2012, conv. con mod. in L. n. 122/2012, Codice Fiscale n. 91352270374 ha decretato:
- di disporre, ai sensi dell’art. 23 del D.P.R. n. 327/2001 e ss.mm.ii., il trasferimento, per espropriazione, del diritto di proprietà a favore del Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario Delegato ai sensi dell’art. 1 comma 2 del D.L. n. 74/2012, convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 01/08/2012, Codice Fiscale n. 91352270374, relativo agli immobili censiti al Catasto del Comune di Mirandola (MO) al foglio 138, mappale 231 (ex mappale 19).
La proprietà è stata indennizzata, come concordato nel rispettivo atto di accettazione, con decreto del Commissario delegato n. 2323 del 27/7/2016.
Il decreto in argomento prevede che il passaggio della proprietà avvenga sotto la condizione sospensiva che lo stesso sia notificato ed eseguito.
Il decreto sarà inoltre:
a) notificato nelle forme degli atti processuali civili;
b) trascritto nei registri immobiliari;
c) registrato presso l’Ufficio del Registro di Bologna - Agenzia delle Entrate di Bologna;
d) fatto oggetto di voltura catastale presso l’Agenzia delle Entrate - Ufficio Territorio competente;
e) pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
La presente pubblicazione per estratto è finalizzata all’adempimento di cui alla lettera e) che precede.
Avverso il decreto è ammesso ricorso al competente Tribunale Amministrativo entro 60 giorni dalla sua notifica ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni sempre dalla notifica.