n.236 del 03.08.2022 periodico (Parte Seconda)

Approvazione schema di "Accordo quadro Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG)" tra l'ISPRA, le Regioni e Province autonome e le Agenzie per la Protezione dell'ambiente afferenti al Consiglio direttivo RISG, per il raggiungimento di obiettivi di comune interesse in ambito geologico. Accordo ai sensi dell'art. 15 della Legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Visti:

- la legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d’accesso ai documenti amministrativi", che all’articolo 15 disciplina gli accordi fra le pubbliche amministrazioni e stabilisce che esse possono concludere tra loro accordi per regolare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;

- il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, con cui è stato indicato che alle attività di tutela, risanamento del suolo e del sottosuolo, risanamento idrogeologico del territorio tramite la prevenzione dei fenomeni di dissesto, messa in sicurezza delle situazioni a rischio e lotta alla desertificazione concorrono, secondo le rispettive competenze, lo Stato, le Regioni a statuto speciale ed ordinario, le province autonome di Trento e di Bolzano, le province, i comuni e le comunità montane e i consorzi di bonifica e di irrigazione;

- il decreto legge 25 giugno 2008 n.112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008 n. 133, “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”, con cui è stato istituito l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), a cui sono state attribuite le funzioni, con le inerenti risorse finanziarie, strumentali e di personale, dell’APAT, dell’INFS e dell’ICRAM;

- il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 21 maggio 2010 n.123 che ha approvato il “Regolamento recante norme concernenti la fusione dell’APAT dell’INFS e dell’ICRAM in un unico Istituto denominato Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)”;

- la legge 28 giugno 2016, n 132 che ha istituto il Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), del quale fanno parte l’ISPRA e le Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell’ambiente, e attribuisce competenze geologiche specifiche relativamente all’aggiornamento della cartografia geologica e al dissesto idrogeologico (art. 6 commi g e h) e tra l’altro, svolge attività conoscitiva, di controllo, monitoraggio e valutazione e le connesse attività di ricerca e sperimentazione nelle diverse matrici ambientali, tra cui la matrice suolo e sottosuolo, nel cui ambito ricadono le competenze in ambito geologico;

- la legge regionale 31 marzo 2005, n.13, “Statuto della Regione Emilia-Romagna”, che all’articolo 3 stabilisce che la Regione promuove la tutela e la conservazione dell’ambiente al fine di assicurare le migliori condizioni di vita, la salute delle persone e la tutela dell'ecosistema, anche alle generazioni future;

- la legge regionale 10 luglio 2006, n.9 “Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità dell’Emilia-Romagna e delle attività ad essa collegate” che all’art. 1 stabilisce che la Regione riconosce il pubblico interesse alla tutela, gestione e valorizzazione della geodiversità regionale e del patrimonio geologico ad essa collegato, in quanto depositari di valori scientifici, ambientali, culturali e turistico ricreativi e promuove la conoscenza, la fruizione pubblica sostenibile nell'ambito della conservazione del bene, e l'utilizzo didattico dei luoghi di interesse geologico, delle grotte e dei paesaggi geologici;

- la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” che all’articolo 15 comma 1 stabilisce che la Regione, fra le altre, nelle materie di risorse idriche, acque minerali e termali, aree protette, tutela e conservazione della biodiversità, difesa del suolo e della costa, attività estrattive e minerarie relative a materiali solidi, sismica, esercita le funzioni di sviluppo e coordinamento delle conoscenze territoriali e dei sistemi informativi;

- la legge regionale 21 dicembre 2017, n.24, “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio”, che all’articolo 1, comma 2 stabilisce che il governo del territorio è esercitato dalla Regione Emilia-Romagna, nel rispetto, tra gli altri, degli obiettivi di contenimento del consulmo di suolo, quale bene comune e risorsa non rinnovabile, di tutela e valorizzazione del territorio nelle sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, e di promozione di maggiori livelli di conoscenza del territorioper assicurare l'efficacia delle azioni di tutela e la sostenibilità degli interventi di trasformazione; e che all’articolo 22 comma 4 stabilisce che la Regione provvede altresì alla predisposizione e all'aggiornamento, nelle materie di propria competenza, di appositi elaborati cartografici sui sistemi ambientali, paesaggistici, naturali, insediativi e infrastrutturali, su aspetti fisici e morfologici del territorio, sull'utilizzazione del suolo e sullo stato della pianificazione;

- la deliberazione di Giunta regionale n. 7 marzo 2022 n. 325, “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell’ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”, che attribuisce al Settore Difesa del Territorio il presidio delle attività di sviluppo di quadri conoscitivi in materia di rischi e risorse naturali a supporto delle attività di pianificazione e programmazione, di valorizzazione del patrimonio geologico regionale e il coordinamento delle attività di promozione, comunicazione e divulgazione delle tematiche relative alle risorse naturali geologiche, dei suoli, e ai rischi territoriali;

Considerato che:

- con l’art.3 bis del decreto legge 12 ottobre 2000, n.279 convertito con modificazioni e integrazioni dalla legge 11 dicembre 2000, n.365” è stato istituito il Comitato di coordinamento e armonizzazione dei programmi di cartografia geologica e geotematica i cui compiti e modalità di funzionamento sono definiti nel Decreto del Ministero dell’Ambiente del 4 maggio 2001

- attraverso una revisione del regolamento, nella seduta del 24 ottobre 2018, il Comitato ha introdotto un modello organizzativo denominato Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG) caratterizzato da un Consiglio Direttivo con compiti di natura strategica e di indirizzo e Tavoli Tematici con compiti di natura tecnica e operativa nei diversi ambiti della geologia;

- partecipano alle attività della Rete Italiana dei Servizi Geologici: l’ISPRA, Dipartimento per il Servizio Geologico d’Italia con funzioni di coordinamento; le Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano; le Agenzie Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Piemonte, della Lombardia e della Sardegna;

- l’ISPRA invita alla stipula di un accordo quadro ed a eventuali accordi e/o collaborazioni attuative, al fine di consolidare la collaborazione con le Regioni e Provincie Autonome e le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente afferenti al Consiglio Direttivo RISG per il raggiungimento di obiettivi di comune interesse in ambito geologico, fermo restando e fatti salvi gli Accordi, le Convenzioni e altre eventuali intese già in essere con gli altri soggetti del presente Accordo Quadro;

Dato atto che nell’ambito delle attività istituzionali indicate e delle rispettive finalità, le parti intendono addivenire a una collaborazione non episodica attraverso la sottoscrizione di un accordo quadro di cui all’allegato parte sostanziale e integrante della presente deliberazione, con rinvio ad eventuali accordi attuativi, per realizzare le attività strategiche e operative su tutte le discipline geologiche di cui sono competenti i membri della RISG a livello nazionale (ISPRA) e regionale (Regioni, Province Autonome e ARPA);

Precisato che, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo quadro, le modalità e i termini sulla base dei quali attivare il rapporto di collaborazione per il raggiungimento delle finalità dell’accordo saranno oggetto di specifiche convenzioni operative, proposte dal Consiglio Direttivo RISG, e concordate tra le Parti, che disciplineranno i rapporti tra le Parti interessate a specifiche tematiche e individueranno i responsabili, i compiti specifici, gli obiettivi, gli oneri, la tempistica e il trattamento dei dati personali;

Visti, in materia di trasparenza, flussi finanziari e organizzazione:

- il D.lgs. n. 33 del 14/3/2013, “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 111 del 31 gennaio 2022 avente per oggetto: “Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2022-2024, di transizione al Piano integrato di attività e organizzazione di cui all'art. 6 del D.L. n. 80/2021”;

- la determinazione dirigenziale n. 2335 del 9/2/2022 “Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Anno 2022”;

- l’art. 11, della legge 16 gennaio 2003, n. 3 recante "Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione";

- la legge 13 agosto 2010, n.136 avente ad oggetto “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e successive modifiche;

- la determinazione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture del 7 luglio 2011, n.4 recante “Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi dell’art.3 legge 13 agosto 2010, n.136”;

- la propria deliberazione del 7 marzo 2022 n. 324, “Disciplina organica in materia di organizzazione dell’ente e gestione del personale”;

- la propria deliberazione del 7 marzo 2022 n.325, “Consolidamento e rafforzamento delle capacità amministrative: riorganizzazione dell'Ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale”;

- la propria deliberazione del 21 marzo 2022, n. 426 “Riorganizzazione dell'ente a seguito del nuovo modello di organizzazione e gestione del personale. Conferimento degli incarichi ai direttori generali e ai direttori di Agenzia”;

- la determinazione del 25 marzo 2022, n. 5615 di conferimento, tra l’altro, di incarichi dirigenziali presso la direzione generale Cura del territorio e dell’ambiente;

- la determinazione n. 5514 del 24 marzo 2022, recante “Riorganizzazione della Direzione Generale Politiche Finanziarie, conferimento di incarichi dirigenziali, assegnazione del personale e proroga delle posizioni organizzative”;

Dato atto che il Responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessora all’Ambiente, difesa suolo e costa, protezione civile;

A voti unanimi e palesi

delibera

a) di approvare, ai sensi dell’art. 15, legge n. 241/1990 e ss.mm.ii., lo schema di “ACCORDO QUADRO RETE ITALIANA DEI SERVIZI GEOLOGICI (RISG)” Allegato A), parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione – comprensivo di Documento recante i riferimenti normativi -, che verrà sottoscritto tra l’ISPRA, le Regioni e Provincie Autonome e le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente afferenti al Consiglio Direttivo RISG, per il raggiungimento di obiettivi di comune interesse in ambito geologico sul territorio dello Stato, con particolare riferimento ai seguenti obiettivi strategici:

• Realizzare le attività strategiche e operative su tutte le discipline geologiche di cui sono competenti i membri della RISG a livello nazionale (ISPRA) e regionale (Regioni, Province Autonome e ARPA);

• Estendere a livello nazionale buone pratiche promosse da singoli soggetti firmatari dell’Accordo, in un’ottica di ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse;

• Promuovere il coordinamento dei soggetti e l’armonizzazione delle competenze che si occupano di geologia a livello regionale;

b) di precisare che, in sede di sottoscrizione dell’ Accordo, potranno essere apportate modifiche al testo che si rendessero necessarie, purché non sostanziali;

c) di precisare inoltre che la sottoscrizione dei successivi accordi attuativi che discendono dal presente accordo avverrà a cura del Direttore Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente;

d) di disporre l’ulteriore pubblicazione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33/2013 e ss.mm.ii., secondo quanto previsto nella Direttiva di indirizzi interpretativi degli obblighi di pubblicazione previsti dal medesimo decreto legislativo;

e) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

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