n.138 del 02.05.2019 periodico (Parte Seconda)
ORDINE DEL GIORNO - Oggetto n. 8260 - Ordine del giorno n. 1 collegato all’oggetto 8082 Proposta recante: "Legge regionale n. 24/2001 e ss.mm.ii. – Correttivo alla modalità di calcolo del canone ERP". A firma della Consigliera: Sensoli
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
l’oggetto 8082 prevede un “Correttivo alla modalità di calcolo del canone ERP di cui alla legge regionale n. 24/2001 e ss.mm.ii.” precisando che alla luce degli esiti del monitoraggio effettuato mediante la rilevazione degli importi dei canoni a dicembre 2016, marzo 2017 e dicembre 2017, appare necessario prevedere correttivi alla modalità di calcolo in essere, in particolare lasciando la facoltà ai Comuni di prevedere nei propri regolamenti una misura correttiva al canone che viene corrisposto dai nuclei unipersonali in fascia di protezione e in fascia di accesso, consistente nell’applicazione di una riduzione del 10% rispetto al canone calcolato in base alla metodologia vigente;
il Decreto-legge n. 4 del 2019, convertito con modifiche dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, reca “Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni”;
il Reddito di cittadinanza costituisce una misura strutturale di contrasto delle povertà che rappresenta per il nostro paese un’innovazione di altissimo rilievo, presentando anche opportunità specifiche per fare fronte ai bisogni abitativi delle persone in povertà;
l’articolo 4 del richiamato decreto legge è relativo al Patto per il lavoro e Patto per l'inclusione sociale e definisce importanti opportunità affinché i beneficiari, in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso del colloquio sostenuto presso il centro per l'impiego ovvero presso i servizi dei comuni, offrano nell'ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l'inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza;
la legge regionale n. 24 del 2001 stabilisce che le ACER siano a titolarità delle Province e dei Comuni e che esse svolgano quali compiti istituzionali le seguenti attività:
a) la gestione di patrimoni immobiliari, tra cui gli alloggi di ERP, e la manutenzione, gli interventi di recupero e qualificazione degli immobili, ivi compresa la verifica dell'osservanza delle norme contrattuali e dei regolamenti d'uso degli alloggi e delle parti comuni;
b) la fornitura di servizi tecnici, relativi alla programmazione, progettazione, affidamento ed attuazione di interventi edilizi o urbanistici o di programmi complessi;
c) la gestione di servizi attinenti al soddisfacimento delle esigenze abitative delle famiglie, tra cui le agenzie per la locazione e le altre iniziative di cui alla lettera g) del comma 1 dell'art. 6;
d) la prestazione di servizi agli assegnatari di alloggi di ERP e di abitazioni in locazione.
Sussiste quindi la possibilità di valorizzare, integrandoli fra loro, interventi diversi del sistema del welfare.
Impegna la Giunta regionale
a promuovere iniziative dei Comuni dirette a valorizzare le opportunità aperte dal reddito di cittadinanza, in particolare qualora i beneficiari siano anche destinatari di alloggi ERP attraverso forme di collaborazione, in accordo con le ACER, rivolte a qualificare il patrimonio gestito dalle ACER e le condizioni socio abitative in esse presenti.
Approvato a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 16 aprile 2019