n.197 del 17.07.2013 periodico (Parte Seconda)
Risoluzione - Oggetto n. 3920 - Risoluzione proposta dai consiglieri Serri, Monari, Mazzotti, Pagani, Barbieri, Ferrari, Mumolo, Piva, Luciano Vecchi, Marani, Mori, Montanari, Fiammenghi, Bonaccini, Zoffoli, Alessandrini, Paruolo, Manfredini e Riva per impegnare la Giunta a porre in essere azioni, in tutte le sedi opportune, volte ad ottenere il riconoscimento dello stato di emergenza, a garantire il completo risarcimento dei danni subiti dalle famiglie e dalle imprese colpite dal disastro ambientale connesso all'emergenza idrogeologica determinata dalle piogge e dal disgelo che hanno interessato, nei primi mesi del 2013, il territorio regionale ed in particolare la dorsale appenninica, attivando inoltre le conseguenti procedure di finanziamento
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
lo scorso 9 aprile l’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione sull’emergenza idrogeologica determinata dalle abbondanti piogge e dal disgelo, che ha coinvolto dai primi di marzo tutta la Regione ed in particolare la dorsale Appenninica;
essa ha seguito di pochi giorni la richiesta del Presidente Vasco Errani rivolta al Governo il 5 aprile del riconoscimento dello stato di emergenza per far fronte ai danni subiti;
anche in Parlamento è stata presentata una mozione che chiede al Governo di dare pronta risposta alle richieste della Regione Emilia-Romagna, di prevedere per la Regione e gli Enti locali coinvolti la deroga al patto di stabilità interno relativamente alla spesa per investimenti, infine di finanziare, con una quota fino ad un massimo del 25 per cento, interventi strutturali anche a favore dei soggetti privati e delle attività produttive danneggiate.
Sottolineato che
in molti Comuni si è dovuto procedere ad evacuare diverse decine di persone da abitazioni site in zone a rischio di frane;
numerosi sono gli edifici, le strutture e le abitazioni che iniziano a mostrare segni evidenti degli effetti del dissesto franoso che ha investito aree vicine ai centri abitati, ma il quadro dei danni non è ancora definitivo, soprattutto in relazione alla possibile evoluzione dei dissesti nelle prossime settimane;
sono inoltre state riscontrate ulteriori situazioni di potenziale rischio per decine di edifici residenziali (sui quali al momento non sono state emesse ordinanze di evacuazione) e per numerosi edifici produttivi/allevamenti, con sospensione o riduzione dell’attività;
nel territorio collinare e montano è tuttora attivo lo stato di attenzione per dissesti idrogeologici diramato con l'Allerta di Protezione civile n. 72/2013 e prorogato fino al 6 maggio con l’Allerta n. 83/2013.
Considerato che
dai sopralluoghi, dalle verifiche tecniche e dalle segnalazioni degli enti è emersa la necessità di eseguire interventi di somma urgenza per un totale di oltre 116 milioni di euro, significativamente superiore ai 63 milioni indicati nella richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, in considerazione dell’evoluzione eccezionalmente negativa degli eventi in atto;
ad oggi sono pervenute 1.654 segnalazioni di dissesti, sono state evacuate 96 persone, 31 sono le civili abitazioni distrutte o fortemente danneggiate, 24 le attività produttive con gravi danni o distrutte, 47 le strade senza alternative;
agli oneri sopra segnalati si devono aggiungere quelli per l’autonoma sistemazione dei cittadini sfollati dalle loro abitazioni. Inoltre, considerati i gravi effetti dei fenomeni sul patrimonio edilizio privato e sulle attività produttive, che vanno ad aggiungersi ai danni provocati dal terremoto, sembra necessario prevedere un provvedimento normativo ad hoc per il ristoro dei danni.
Valutato che
la Regione Emilia-Romagna, a fronte di queste necessità, ha attivato complessivamente un ammontare di oltre 1,8 milioni di euro: 1.440 mila euro per gli interventi indifferibili e urgenti e 418 mila euro di pronti interventi a favore dei Consorzi di Bonifica, stanziati dall’assessorato all’Agricoltura;
con una lettera datata 15 febbraio 2013, l’assessore Gazzolo ha richiesto al Ministro dell'Ambiente l’attribuzione alla Regione di ulteriori 280 milioni per necessità urgenti relative alla manutenzione e messa in sicurezza del territorio;
una successiva lettera dell’Assessore datata 9 aprile 2013 ha evidenziato la necessità di un flusso costante di risorse statali da destinare anche alla manutenzione ordinaria del territorio.
Tutto ciò premesso e considerato
impegna la Giunta
ad attivarsi in tutte le sedi più opportune per garantire il pieno riconoscimento ed il completo risarcimento dei danni subiti dalle famiglie e dalle imprese colpite dal disastro ambientale, sollecitando al Governo l’adozione di ogni atto necessario allo scopo.
Ad attivarsi in tutte le sedi più opportune per chiedere al Governo il celere riconoscimento della dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell’art. 5 della legge 225 del 1992 e la messa a disposizione delle risorse indispensabili per:
- l’assistenza alla popolazione colpita;
- la realizzazione degli interventi di somma urgenza per il ritorno alla normalità.
Ad attivarsi affinché il Governo metta a disposizione, attraverso un provvedimento normativo ad hoc, in analogia a quanto previsto dall’art. 1 comma 548 della legge di stabilità per il 2013 in risposta agli eventi di novembre 2012, le risorse indispensabili per:
- il ripristino dei danni sul patrimonio edilizio privato e sulle attività produttive ed agricole;
- la definitiva messa in sicurezza.
Ad attivarsi perché vengano perfezionate le procedure di finanziamento tutt’ora in corso con la legge di stabilità 2013, relative:
- alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1, comma 548, della Legge Stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 2012), relative all'emergenza alluvionale del novembre 2012, che nell'Allegato 1 definisce il riparto dei fondi destinando all'Emilia-Romagna 8,8 milioni di euro per investimenti;
- alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 1, comma 290, della Legge di Stabilità 2013, relative - per l'Emilia-Romagna - all'emergenza neve verificatasi nel febbraio 2012, che nell'Allegato 1 definisce il riparto dei fondi destinando alla Regione 12,8 milioni di euro in tre annualità, di cui 5 milioni di euro per il 2013;
- all'Accordo di Programma finalizzato alla "Programmazione e finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico" sottoscritto in data 3 novembre 2010 dal Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Presidente della Regione Emilia-Romagna, sulla base dell'articolo 2, comma 240, della Legge Finanziaria 2010 (Legge n. 191 del 2009), che ha previsto l’assegnazione di fondi, pari a un miliardo di euro, per interventi di risanamento ambientale a piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio: dei 90 milioni di euro attribuiti alla Regione Emilia-Romagna, ridotti poi a 81 per effetto del D.L. 225/2010 Decreto Milleproroghe 2011, complessivamente sono state stanziate ad oggi risorse per 57,4 milioni di euro, di cui 24 milioni sono stati recentemente assegnati e renderanno possibile la realizzazione di 46 interventi già definiti nel Piano triennale (2011-13) per la prevenzione del rischio idrogeologico.
Approvata all’unanimità dei presenti nella seduta antimeridiana del 19 giugno 2013