n.150 del 15.05.2019 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 7415 - Risoluzione per impegnare la Giunta a proseguire ed implementare, insieme all'Ufficio Scolastico Regionale, l'azione nelle scuole a sostegno dell'educazione civica e della conoscenza della Storia del Novecento; a chiedere al Governo ed al Parlamento di dare attuazione alle indicazioni che più volte l'UE ha dato ai propri Stati membri, inasprendo con ogni mezzo disponibile la lotta contro le formazioni di estrema destra e le idee di odio ed intolleranza di cui sono portatrici, richiedendo inoltre al Parlamento un celere intervento legislativo che corrobori gli strumenti di repressione dei reati in mano alla Magistratura ed alle Autorità competenti, evitando che manifestazioni ed eventi dichiaratamente richiamantisi all'ideologia fascista o nazista possano essere autorizzati, vietando in ogni forma e con qualsiasi modalità la vendita di gadget e vessilli richiamanti tale ideologia e rendendo certe e severe le pene per i trasgressori e per coloro che compiono reati d'odio di matrice xenofoba. A firma dei Consiglieri: Rossi, Caliandro, Lori, Marchetti Francesca, Mori, Campedelli, Poli, Serri, Sabattini, Calvano, Prodi, Torri, Taruffi, Mumolo, Zappaterra, Ravaioli

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

la storia del Dopoguerra segna la parabola di un’Europa che ha saputo ricostruire se stessa riconoscendo il valore della Democrazia come unica forma di governo possibile e della pace, del rispetto e della tolleranza quali linfa vitale della democrazia stessa.

Il ripudio delle ideologie nazista e fascista, a cui esclusivamente si devono gli orrori che hanno contraddistinto la Seconda Guerra mondiale, è alla base di tutte le moderne democrazie e trova eco nelle loro Costituzioni, nei Trattati fondativi dell’Unione Europea ed in tutte le Convenzioni internazionali che hanno alla base il rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza e dei diritti di ciascuno.

Evidenziato che

preoccupano, dunque, i rigurgiti neofascisti e neonazisti che stanno attraversando l’Europa, a testimoniare la diffusione di un clima d’odio e di intolleranza che si alimenta del diffuso malcontento per fenomeni non facilmente governabili quali la convivenza fra diverse culture, spesso avvertita come deprivazione di possibilità invece che come opportunità di crescita.

E preoccupa la banalizzazione con cui vengono trattati nei social media, ma anche da parte dei media professionali e di certa parte politica, gli episodi di violenza xenofoba e razzista che si moltiplicano nelle nostre città per mano di neofascisti e neonazisti che si dichiarano apertamente tali, sicuri della loro impunità.

Recentissimo e vicinissimo esempio ne è la patetica e ignobile parata che anche quest’anno ha portato a Predappio gruppi di nostalgici fascisti a celebrare la ricorrenza della marcia su Roma: fra saluti romani, vessilli e terrificanti gadget, le immagini dell’abominevole maglietta sfoggiata con orgoglio da Selene Ticchi, già candidata sindaco di Budrio per Aurora italiana e militante di Forza Nuova, è un monito che vale più di mille parole a non dimenticare e a non restare indifferenti.

L’ignoranza della storia del Novecento da parte delle giovani generazioni, la mancanza di capacità critica che accomuna la maggior parte degli internauti, il lassismo dei media, l’impunità goduta a causa di leggi carenti o male applicate, le posizioni apertamente sostenute da certe parti politiche sono il terreno fertile su cui cresce la propaganda dell’odio e della violenza, spesso nell’indifferenza generale.

Di vitale importanza è insegnare e far comprendere, soprattutto alle giovani generazioni, cosa sia stata la Seconda Guerra Mondiale, quali ne siano state le cause culturali, storiche ed economiche, chi ne siano stati gli unici colpevoli: non dimenticare per non ripetere gli stessi errori: è questo il messaggio che da sempre l’ANPI cerca di veicolare nel tempo, perché la Storia possa sopravvivere ai suoi protagonisti.

Sottolineato che

nella giornata del 25 ottobre scorso il Parlamento Europeo ha adottato, con 355 voti favorevoli, 90 contrari e 39 astensioni, una Risoluzione che ribadisce l’invito agli Stati membri a mettere al bando i gruppi neofascisti e neonazisti, responsabili del dilagare di episodi di violenza xenofoba e razzista in tutta Europa, come quello occorso durante una manifestazione tenutasi a Bari lo scorso settembre, quando alcuni militanti della formazione neofascista CasaPound aggredirono l’eurodeputata Eleonora Forenza ed altri manifestanti.

La Risoluzione, fra le altre cose, invita gli Stati membri ad intraprendere una seria azione culturale, formativa, legislativa e giudiziaria contro i singoli ed i gruppi che diffondono l’odio razziale e propagandano ideologie di estrema destra. Deplora la normalizzazione del fenomeno, spesso fomentata dalla banalizzazione che, più o meno consapevolmente, ne fanno alcuni media e forze politiche. Chiede agli Stati di prevenire, contrastare e condannare la retorica dell’odio e della violenza sia rafforzando gli strumenti di persecuzione giudiziaria di tali reati, sia puntando sulla formazione della stampa e delle forze dell’ordine. Indica nella formazione dei giovani, nella cultura comune della storia e nella capacità critica di valutazione delle informazioni, il mezzo primo per prevenire la diffusione di questa piaga che mina le radici dell’Europa democratica.

Impegna la Giunta

a dare diffusione del testo della Risoluzione approvata presso tutte le Amministrazioni locali della Regione, chiedendo che venga portata a conoscenza dei cittadini.

A proseguire ed implementare, insieme all’Ufficio Scolastico Regionale, l’azione nelle scuole a sostegno dell’educazione civica e della conoscenza della Storia del Novecento, anche affiancandovi programmi specifici in grado di sviluppare la capacità critica dei ragazzi di fronte all’enorme mole di informazioni che oggi rischia di schiacciarli.

A chiedere al Governo ed al Parlamento di dare attuazione alle indicazioni che più volte l’UE ha dato ai propri Stati membri, inasprendo con ogni mezzo disponibile la lotta contro le formazioni di estrema destra e le idee di odio ed intolleranza di cui sono portatrici.

A richiedere al Parlamento un celere intervento legislativo che corrobori gli strumenti di repressione dei reati in mano alla Magistratura ed alle Autorità competenti, evitando che manifestazioni ed eventi dichiaratamente richiamantisi all’ideologia fascista o nazista possano essere autorizzati, vietando in ogni forma e con qualsiasi modalità la vendita di gadget e vessilli richiamanti tale ideologia e rendendo certe e severe le pene per i trasgressori e per coloro che compiono reati d’odio di matrice xenofoba.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2019

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