n.73 del 17.03.2021 periodico (Parte Seconda)

RISOLUZIONE - Oggetto n. 2669 - Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad attivarsi urgentemente presso il Governo al fine di chiedere un immediato stanziamento di risorse per il comparto sciistico e per tutta la filiera dell’indotto, dalla ristorazione al settore turistico ricettivo. A firma del Consigliere: Lisei

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Premesso che

il Dpcm del 14 gennaio 2021 disponeva la proroga della chiusura degli impianti sciistici già prevista dal Dpcm del 25 ottobre 2020, ad esclusione dell’utilizzo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali ed internazionali o lo svolgimento di tali competizioni;

lo stesso Dpcm precisava che tali impianti sarebbero stati riaperti anche agli sciatori amatoriali dal 15 febbraio 2021 subordinatamente all’adozione da parte dei gestori di tutte le prescrizioni di sicurezza indicate dai protocolli predisposti dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato Tecnico Scientifico.

Preso atto che

a poche ore dalla prevista riapertura degli impianti il Governo ha comunicato la decisione di prolungare la chiusura degli impianti fino al 5 marzo 2021 sulla base del parere espresso dal CTS che, rispondendo alla richiesta del Ministro di "rivalutare la sussistenza dei presupposti per la riapertura” dichiarava che alla luce delle "mutate condizioni epidemiologiche" dovute "alla diffusa circolazione delle varianti virali" del virus, "allo stato attuale non appaiono sussistenti le condizioni per ulteriori rilasci delle misure contenitive attuali, incluse quelle previste per il settore sciistico amatoriale".

Considerato che

le attività economiche hanno bisogno di programmazioni certe, in modo particolare chi, come nel comparto del turismo invernale (stagionale) ha tempi obbligati per le prenotazioni da parte dei turisti e l’organizzazione dell’attività;

le imprese e i professionisti del turismo invernale hanno inoltre sostenuto ingenti costi per poter garantire la necessaria sicurezza per i clienti e per chi vi lavora.

Valutato che

non può accadere, come successo, che si modifichino all’ultimo momento i termini delle riaperture, pur giustificate correttamente da motivi di salute pubblica, senza aver previsto ristori veloci e altre forme di compensazione a quanti subiscono danni rilevanti come nel caso delle imprese e professionisti del comparto sciistico.

Atteso che

il comparto sciistico del nostro Appennino è una risorsa preziosa ed insostituibile per l’economia del territorio che conta tantissimi operatori e attività già fortemente colpite dalla chiusura forzata durante il periodo più importante dell’anno, coincidente con le festività natalizie e soprattutto essendo attività stagionali legate a fattori climatici, cioè la presenza della neve, una parte di imprese e di professionisti non avranno ulteriori adeguate opportunità in questa stagione.

Considerato altresì che

la Giunta ha predisposto in questi giorni il programma di rilancio del comparto turistico a cui sono destinate risorse, che fa seguito ad azioni già attivate dopo il primo lockdown per il comparto turistico in generale e per quello della neve in particolare.

Impegna la Giunta regionale

ad attivarsi urgentemente presso il Governo, assieme alla Conferenza delle Regioni, affinché ci siano modalità corrette di programmazione delle aperture e chiusure delle attività economiche, a partire da quelle stagionali come nel caso dello sci amatoriale, che per il nostro Appennino rappresenta una fonte di reddito e di occupazione molto importante;

a richiedere un immediato ed adeguato stanziamento di risorse per il comparto sciistico e per tutta la filiera dell’indotto, dalla ristorazione al settore turistico ricettivo, che tenga debitamente conto del danno arrecato dalla scelta di non aprire nelle date programmate la stagione, senza comunicarla in tempi congrui; 

a reperire ulteriori risorse per incrementare il contributo già stanziato dalla Regione a sostegno degli operatori del comparto sciistico del nostro Appennino;

a valorizzare, nella programmazione di rilancio del turismo predisposta dall’Assessorato con ApT, il nostro Appennino, anche per le attività invernali, consapevoli delle grandi opportunità che offre ad un turismo interno ed internazionale.

Approvata all'unanimità dei votanti nella seduta antimeridiana del 24 febbraio 2021

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