n.89 del 13.04.2018 (Parte Seconda)
Riaccertamento dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2017 ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Visto il Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni e integrazioni;
Considerato in particolare l’art. 3, comma 4 del decreto sopra citato che prevede che: “Al fine di dare attuazione al principio contabile generale della competenza finanziaria enunciato nell’allegato 1, gli enti di cui al comma 1 provvedono, annualmente, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, verificando, ai fini del rendiconto, le ragioni del loro mantenimento. Le regioni escludono dal riaccertamento ordinario dei residui quelli derivanti dal perimetro sanitario cui si applica il titolo II e, fino al 31 dicembre 2015, i residui passivi finanziati da debito autorizzato e non contratto. Possono essere conservati tra i residui attivi le entrate accertate esigibili nell’esercizio di riferimento, ma non incassate. Possono essere conservate tra i residui passivi le spese impegnate, liquidate o liquidabili nel corso dell’esercizio, ma non pagate. Le entrate e le spese accertate e impegnate non esigibili nell’esercizio considerato, sono immediatamente reimputate all’esercizio in cui sono esigibili. La reimputazione degli impegni è effettuata incrementando, di pari importo, il fondo pluriennale di spesa, al fine di consentire, nell’entrata degli esercizi successivi, l’iscrizione del fondo pluriennale vincolato a copertura delle spese reimputate. La costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese. Le variazioni agli stanziamenti del fondo pluriennale vincolato e agli stanziamenti correlati, dell’esercizio in corso e dell’esercizio precedente, necessarie alla reimputazione delle entrate e delle spese riaccertate, sono effettuate con provvedimento amministrativo della giunta entro i termini previsti per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio precedente. Il riaccertamento ordinario dei residui è effettuato anche nel corso dell’esercizio provvisorio o della gestione provvisoria. Al termine delle procedure di riaccertamento non sono conservati residui cui non corrispondono obbligazioni giuridicamente perfezionate.”;
Richiamato l’allegato n. 4/2 al decreto sopracitato e, in particolare, il punto 9.1;
Vista la nota del Responsabile del Servizio Bilancio e Finanze, prot. NP/2018/3279 dell’8 febbraio 2018 con la quale si richiede al Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, ai Direttori Generali e ai Responsabili dei Servizi della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzione della Regione, di effettuare una verifica sui residui attivi e passivi di propria competenza finalizzata al riaccertamento ordinario dei residui;
Preso atto che il Capo del Gabinetto del Presidente della Giunta, i Direttori generali e i Responsabili dei Servizi della Direzione Generale Risorse, Europa, Innovazione e Istituzione della Regione hanno proceduto al riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, in base alla puntuale verifica sulla consistenza e l’esigibilità dei residui secondo i principi contabili applicati ed hanno rilevato sia residui da eliminare definitivamente, in quanto non corrispondenti ad obbligazioni giuridiche perfezionate, sia residui da eliminare e reimputare agli esercizi successivi rispetto al 2017 nei quali l’esigibilità avrà scadenza, così come risulta dalle comunicazioni acquisite agli atti;
Dato atto che l’operazione di riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi così come evidenziato nel paragrafo 9.1 dell’allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011 comporta l’eliminazione definitiva dei residui attivi e passivi a cui non corrispondono obbligazioni perfezionate, nonché l’eliminazione dei residui attivi e passivi cui non corrispondono obbligazioni esigibili alla data del 31 dicembre 2017 destinati ad essere re-imputati agli esercizi successivi con l’individuazione delle relative scadenze;
Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” e, in particolare, l’articolo 1, comma 880 che prevede la conservazione nel fondo pluriennale vincolato di spesa dell'esercizio 2017 delle risorse accantonate nel fondo pluriennale di spesa dell'esercizio 2016 in applicazione del punto 5.4 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all'allegato n. 4/2 annesso al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, per finanziare le spese contenute nei quadri economici relative a investimenti per lavori pubblici e quelle per procedure di affidamento già attivate, se non utilizzate;
Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91 “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno” - convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2017, n. 123 – e, in particolare, l'art. 6-ter, comma 1) il quale prevede che “A seguito dell'aggiudicazione definitiva della gara, le spese contenute nel quadro economico dell'opera prenotate, ancorché non impegnate, continuano ad essere finanziate dal fondo pluriennale vincolato, mentre gli eventuali ribassi di asta costituiscono economie di bilancio e confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione se entro il secondo esercizio successivo all'aggiudicazione non sia intervenuta formale rideterminazione del quadro economico progettuale da parte dell'organo competente che incrementa le spese del quadro economico dell'opera stessa finanziandole con le economie registrate in sede di aggiudicazione e l'ente interessato rispetti i vincoli di bilancio definiti dalla legge 24 dicembre 2012, n. 243. Quando l'opera è completata, o prima, in caso di svincolo da parte del Responsabile Unico del Progetto, le spese previste nel quadro economico dell'opera e non impegnate costituiscono economie di bilancio e confluiscono nel risultato di amministrazione coerente con la natura dei finanziamenti”;
Visto l’elenco di cui all’allegato E, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto, relativo alle spese prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori - formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 – ed alle spese già prenotate riferite ai ribassi d’asta derivanti da aggiudicazioni definitive delle gare;
Dato atto che, ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modificazioni e integrazioni, la costituzione del fondo pluriennale vincolato non è effettuata in caso di reimputazione contestuale di entrate e di spese, come evidenziato nell’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
Considerato che, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l’affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell’articolo 53, comma 2, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 nonché alle spese già prenotate riferite ai ribassi d’asta derivanti da aggiudicazioni definitive delle gare, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, è necessario incrementare o costituire, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2017 per un importo complessivo di euro 195.193.504,86 (euro 43.365.922,26 per la parte corrente e euro 151.827.582,60 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale al presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1 gennaio 2018 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2018-2020, distintamente per euro 43.365.922,26 per la parte corrente e euro 151.827.582,60 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2019, euro 1.130.122,18 per la parte corrente e euro 22.789.795,93 per la parte in conto capitale; per l’esercizio 2020, euro 192.546,84 per la parte corrente e euro 45.551,76 per la parte in conto capitale;
Dato atto del parere dell’Organo di revisione economico-finanziario espresso con verbale n. 5 del 21 - 22/3/2018;
Ritenuto di procedere, in ragione di quanto sopra espresso ed in esecuzione dell’art. 3 comma 4 del D.Lgs. 118/2011 e s.m.i, all’approvazione delle risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi;
Dato atto che, con successivo proprio provvedimento, saranno apportate le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;
Viste:
- la legge regionale 27 dicembre 2017, n. 26 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2018-2020”;
- la legge regionale 27 dicembre 2017, n. 27 “Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;
- la legge regionale 15 novembre 2001, n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna”, per quanto applicabile;
- la propria deliberazione n. 2191 del 28 dicembre 2017 avente ad oggetto “Approvazione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della Regione Emilia-Romagna 2018-2020”;
Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni” e ss.mm.ii.;
Vista la legge regionale 26 novembre 2011, n. 43 "Testo unico in materia di organizzazione e di rapporto di lavoro nella Regione Emilia-Romagna" e ss.mm.ii.;
Richiamate le seguenti proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 ad oggetto “Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007” e successive modificazioni, per quanto applicabile;
- n. 56 del 25 gennaio 2016 avente ad oggetto “Affidamento degli incarichi di Direttore generale della Giunta regionale, ai sensi dell’art. 43 della L.R. 43/2011”;
- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 622 del 28 aprile 2016 avente ad oggetto: “Attuazione seconda fase della riorganizzazione avviata con delibera 2189/2015”;
- n. 702 del 16 maggio 2016 “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle direzioni generali - agenzie - istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della corruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe per la stazione appaltante”;
- n. 477 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Approvazione incarichi dirigenziali conferiti nell'ambito delle Direzioni generali Cura della persona, salute e welfare; Risorse, Europa, innovazione e istituzioni e autorizzazione al conferimento dell'interim per un ulteriore periodo sul Servizio territoriale Agricoltura, caccia e pesca di Ravenna”;
- n. 93 del 29 gennaio 2018 avente ad oggetto “Approvazione Piano Triennale di Prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;
- n. 468 del 10 aprile 2017 avente ad oggetto “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;
Dato atto dei pareri allegati;
Su proposta dell’Assessore al Bilancio, Riordino istituzionale, Risorse umane e pari opportunità;
A voti unanimi e palesi
delibera
di approvare, sulla base di quanto indicato in premessa che si intende integralmente riportato, le risultanze del riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi ed in particolare:
1) ai sensi dell’art. 3 comma 4 del D.Lgs. 118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:
- euro 35.185.959,37 corrispondono a crediti riconosciuti assolutamente inesigibili o insussistenti da eliminare dalle scritture contabili, ed euro 7.877.283,11 corrispondono a crediti riprodotti per maggiore riscossione come dettagliati nell’allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- euro 153.519.489,82 corrispondono a crediti non esigibili al 31 dicembre 2017, destinati ad essere reimputati agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliati nell’allegato B, parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di definire l’ammontare dei residui attivi al 31 dicembre 2017 in euro 5.130.656.623,68, di cui:
- euro 3.011.127.823,84 quali residui attivi derivanti da esercizi pregressi;
- euro 2.119.528.799,84 a titolo di residui attivi derivanti dalla competenza 2017;
3) ai sensi dell’art. 3 comma 4 del D.Lgs. 118/2011 e successive modificazioni ed integrazioni:
- euro 16.157.888,48 corrispondono a debiti insussistenti o prescritti da eliminare dalle scritture contabili e dettagliati nell’allegato C, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- euro 342.669.702,49 corrispondono a obbligazioni non esigibili al 31 dicembre 2017, destinate ad essere reimputate agli esercizi in cui risultano esigibili, come dettagliate nell’allegato D, parte integrante e sostanziale del presente atto;
4) di definire l’ammontare dei residui passivi al 31 dicembre 2017 in euro 5.029.208.200,93, di cui:
- euro 2.825.761.062,35 quali residui passivi derivanti da esercizi pregressi;
- euro 2.203.447.138,58 a titolo di residui passivi derivanti dalla competenza 2017;
5) di approvare, per l’importo complessivo di euro 6.043.292,19, l'elenco delle spese prenotate sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori - formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del citato Decreto Legislativo n. 163 del 2006, e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 – e delle spese prenotate riferite ai ribassi d’asta derivanti da aggiudicazioni definitive delle gare, di cui all'allegato E che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
6) di approvare il prospetto delle contestuali reimputazioni di entrate e spese di cui all’allegato F che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
7) di variare, in relazione agli impegni da reimputare e alle spese già prenotate sulla base delle gare per l'affidamento dei lavori, formalmente indette ai sensi dell'articolo 53, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163 del 2006, e dell'articolo 32, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nonché alle spese già prenotate riferite ai ribassi d’asta derivanti da aggiudicazioni definitive delle gare, ad esclusione degli impegni che trovano copertura finanziaria nella contestuale reimputazione delle entrate, il Fondo Pluriennale Vincolato iscritto nella spesa dell’esercizio 2017 per un importo complessivo di euro 195.193.504,86 (euro 43.365.922,26 per la parte corrente e euro 151.827.582,60 per la parte in conto capitale), come risulta dall’Allegato G, parte integrante e sostanziale del presente atto e, conseguentemente, aggiornare il Fondo Pluriennale Vincolato al 1 gennaio 2018 da iscrivere nell’entrata del bilancio di previsione 2018-2020, nei seguenti importi:
- per l’esercizio 2018, 43.365.922,26 per la parte corrente e euro 151.827.582,60 per la parte in conto capitale;
- per l’esercizio 2019, euro 1.130.122,18 per la parte corrente e euro 22.789.795,93 per la parte in conto capitale;
- per l’esercizio 2020, euro 192.546,84 per la parte corrente e euro 45.551,76 per la parte in conto capitale;
8) di rinviare ad un proprio successivo atto le variazioni di bilancio conseguenti al riaccertamento dei residui attivi e passivi;
9) di dare atto infine che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;
10) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.