n.14 del 20.01.2021 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 2300 - Risoluzione n. 3 collegata all’oggetto 2261 “Comunicazione del Presidente della Giunta ai sensi dell'art. 76 del Regolamento dell'Assemblea su: Patto per il lavoro e per il clima”. A firma dei Consiglieri: Zappaterra, Taruffi, Pigoni, Zamboni
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
con Delibera della Giunta regionale n. 1899 del 14 dicembre scorso è stato approvato il "Patto per il Lavoro e per il Clima" il cui obiettivo centrale è volto a generare lavoro di qualità, contrastare le diseguaglianze e accompagnare l'Emilia-Romagna nella transizione ecologica, contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
il "Patto per il lavoro e per il Clima" stabilisce impegni e responsabilità condivisi rispetto ad un percorso comune che migliori la qualità della vita delle persone e del pianeta e superi il conflitto tra lavoro e ambiente, valorizzando tutte le potenzialità e gli spazi che questo cambiamento offre al territorio e alle nuove generazioni, in particolare attraverso l'assunzione di 4 obiettivi strategici e 4 processi trasversali che intercettano dinamiche decisive per l'intera società regionale, le cui linee di intervento indicano le azioni che i firmatari considerano prioritarie e che, ognuno nel rispetto del proprio del ruolo, si impegnano a realizzare:
Obiettivi strategici
- Emilia-Romagna, regione della conoscenza e dei saperi
- Emilia-Romagna, regione della transizione ecologica
- Emilia-Romagna, regione dei diritti e dei doveri
- Emilia-Romagna, regione del lavoro, delle imprese e delle opportunità
- Processi trasversali
- Trasformazione digitale
- Un Patto per la semplificazione
- Legalità
- Partecipazione
con il Patto i firmatari si pongono gli obiettivi dell'azzeramento delle emissioni climalteranti per raggiungere la neutralità carbonica prima del 2050, in linea con la strategia europea, e del passaggio al 100% di energie rinnovabili entro il 2035 e ciò costituisce un progetto tanto impegnativo quanto necessario per la Pianura Padana che rappresenta l'area a maggior concentrazione produttiva e manifatturiera d'Italia, ma anche quella più esposta sul piano ambientale, a partire naturalmente dalla qualità dell'aria;
il Patto è stato sottoscritto dalla Regione insieme ad altri 55 firmatari: enti locali, sindacati, rappresentanze imprenditoriali (industria, artigianato, commercio, cooperazione), i quattro Atenei regionali, l'Ufficio scolastico regionale, Terzo settore e volontariato, Ordini professionali, Camere di commercio, banche (Abi) e, per la prima volta, associazioni ambientaliste (Legambiente, Rete Comuni Rifiuti Zero).
Premesso inoltre che
il "Patto per il lavoro e per il Clima" delinea la cornice strategica e le direttrici di un progetto di posizionamento che assume come proprio orizzonte il 2030 e che nell'arco dei prossimi cinque anni sarà declinato in accordi operativi e strategie attuative necessari per raggiungere gli obiettivi condivisi;
oggetto di tali successivi accordi saranno, in particolare, gli investimenti da realizzare con le risorse europee straordinarie e ordinarie, a partire da Next Generation EU che destina all'Italia 209 miliardi di euro per il proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la nuova programmazione 2021-2027, la Strategia Regionale Agenda 2030, il Processo di semplificazione, il Percorso regionale per la neutralità carbonica prima del 2050;
il Patto prevede, attraverso i tavoli già istituiti presso la Presidenza e gli assessorati regionali, il coinvolgimento delle parti firmatarie per un confronto preventivo sui contenuti delle principali pianificazioni e dei principali provvedimenti da intraprendere, attraverso riunioni dei firmatari, di norma semestrali.
Considerato che
nel delineare un nuovo progetto per l'Emilia-Romagna, il Patto per il Lavoro e per il Clima assume quale priorità quella di realizzare un investimento senza precedenti sulle persone, innanzitutto sulla loro salute, così come sulle loro competenze e sulla loro capacità, partendo dai diritti e dai doveri degli individui, in particolare dei giovani e delle donne, valorizzandone le differenze;
essendo il lavoro il mezzo più efficace per garantire autonomia, inclusione delle persone e coesione della società, il Patto intende rafforzare l'Agenzia Regionale per il Lavoro e il sistema integrato pubblico-privato, in relazione ai bisogni del sistema delle imprese e dei lavoratori, qualificando i servizi e le politiche attive nei confronti dei giovani, di chi ha perso e rischia di perdere il lavoro, agendo anche con programmi di formazione, a partire dalle donne e dai lavoratori espulsi dai cicli produttivi per effetto di processi di ristrutturazione;
in collaborazione con il Tavolo regionale permanente per le politiche di genere e il diffuso associazionismo attivo sui temi dei diritti civili, sociali e di genere, i firmatari del Patto vogliono progettare politiche innovative che promuovano la qualità e la stabilità del lavoro femminile attraverso l'eliminazione dei divari salariali di genere, il sostegno all'imprenditoria femminile, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro anche attraverso un rafforzamento della rete dei servizi.
Ricordato che
l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite, e approvata dall'Assemblea Generale dell'ONU; l'Agenda è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile inquadrati all'interno di un programma d'azione più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030;
la Commissione europea, durante il discorso di apertura della seduta plenaria del Parlamento europeo presieduta da Ursula von der Leyen (luglio 2019), ha presentato un ricco programma d'azione da realizzare per i prossimi cinque anni, in cui emerge chiaramente la volontà dell'Unione di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, anche in relazione all'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, e prepara il terreno per una strategia globale dell'UE per i prossimi anni;
a livello nazionale lo strumento di coordinamento dell'attuazione dell'Agenda 2030 è rappresentato dalla Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile, approvata dal CIPE con Delibera n. 108/2017, provvedimento che definisce il quadro di riferimento nazionale per i processi di pianificazione, programmazione e valutazione di tipo ambientale e territoriale per dare attuazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che si configura come lo strumento principale per la creazione di un nuovo modello economico circolare, a basse emissioni di CO2, resiliente ai cambiamenti climatici e agli altri cambiamenti globali causa di crisi locali.
Tutto ciò premesso l'Assemblea legislativa
esprime soddisfazione per la sottoscrizione del "Patto per il Lavoro e per il Clima" e
impegna la Giunta regionale
ad attuare quanto previsto dal Patto, dotandosi di una Strategia regionale di attuazione dell'Agenda 2030 che concorra al raggiungimento degli obiettivi condivisi, in raccordo con la Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile;
ad informare tempestivamente l'Assemblea, anche attraverso le Commissioni competenti, rispetto al confronto che avrà luogo col Governo per la definizione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e a modellare la progettualità regionale secondo gli obiettivi fissati tanto nel Programma di mandato quanto nel Patto per il Lavoro e per il Clima;
ad operare per includere tra i firmatari un numero maggiore di soggetti del mondo ambientalista, condividendone gli obiettivi;
ad approntare una programmazione operativa regionale delle risorse comunitarie per il prossimo settennato coerente con gli indirizzi espressi dall'Assemblea e con gli strumenti sopra indicati, coinvolgendo attivamente l'Assemblea anche attraverso le Commissioni competenti;
a rendicontare periodicamente all'Assemblea, anche attraverso le Commissioni competenti, circa lo stato di attuazioni del Patto e sue possibili modifiche o aggiornamenti.
Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta antimeridiana del 23 dicembre 2020