n.172 del 13.06.2018 periodico (Parte Seconda)

Comunicato riguardante la modifica del disciplinare della IGP "Asparago verde di Altedo"

Il Responsabile del Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema groalimentare comunica che è pervenuta alla Regione Emilia-Romagna la domanda di modifica del disciplinare della IGP Asparago Verde di Altedo, presentata dal Consorzio di Tutela dell’Asparago Verde di Altedo IGP descritta nella scheda allegata, ai sensi del Reg. (UE) n. 1151/2012.

Secondo quanto previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1682 del 27 ottobre 2014 si pubblica la presente comunicazione, comprensiva di una sintesi del disciplinare completa delle modifiche proposte, al fine di valutare eventuali interessi coinvolti e contrapposti e provvedere alla raccolta di osservazioni utili all’emanazione del parere regionale. Nei trenta giorni successivi alla data di pubblicazione l’intera documentazione presentata dai promotori resta a disposizione di chiunque voglia visionarla presso il Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare. 

In tale periodo chiunque può presentare al Servizio suddetto osservazioni alla proposta di registrazione. Tali osservazioni sono prese in considerazione nel corso della procedura. La pubblicazione ha solo scopo informativo e le eventuali opposizioni potranno essere presentate al Ministero nella successiva fase istruttoria, secondo quanto previsto dall’articolo 9 del DM 14 ottobre 2013. Le osservazioni devono comprendere il nome o la ragione sociale del mittente, nonché l’indirizzo di PEC. 

Per eventuali informazioni, si consiglia di rivolgersi a Alberto Ventura, del Servizio Innovazione, qualità, promozione e internazionalizzazione del sistema agroalimentare, Viale della Fiera n. 8 - Bologna - tel. 051/5274466, e-mail: alberto.ventura@regione.emilia-romagna.it.

RICHIESTA DI MODIFICA DI DISCIPLINARE  

«Asparago Verde di Altedo Igp»

Indicazione Geografica Protetta registrata con Reg. (CE) n. 492/03 del 18 marzo 2003.

Richiedente

Consorzio di Tutela dell’Asparago Verde di Altedo IGP

Piazza Caduti della Resistenza n. 2 - 40051 Malalbergo (Bologna)

tel. +39 0532 904511 - Fax +39 0532 904520 - Pec: asparagoverdeigp@pec-legal.it

Sintesi del disciplinare

Tipo di prodotto

Classe 1.6. ortofrutticoli e cereali freschi e trasformati. 

Caratteristiche del prodotto

L’indicazione geografica protetta “Asparago verde di Altedo” è riservata ai turioni classificati nelle due categorie “Extra e I” e con le relative caratteristiche previste della normativa comunitaria sulla commercializzazione degli asparagi.

Nell'ambito delle predette due categorie, tenendo conto delle disposizioni specifiche di ciascuna categoria e delle tolleranze ammesse, i turioni devono essere: interi, freschi di aspetto, sani, esenti da attacchi di roditori e di insetti, puliti, cioè privi di terra o di qualsiasi altra impurità, privi di umidità esterna anormale, cioè sufficientemente "asciugati" dopo l'eventuale lavaggio o refrigerazione con acqua fredda, privi di odori e sapori estranei (a seguito di fermentazioni o per presenza di muffe). Inoltre i turioni non devono essere: vuoti, spaccati, pelati, spezzati. Devono inoltre essere ben formati, il loro apice deve essere serrato e, limitatamente alla categoria I, possono essere lievemente incurvati. 

Zona geografica di produzione

L’”Asparago verde di Altedo” deve essere prodotto esclusivamente nell’ambito delle seguenti zone:

provincia di Bologna: per intero i Comuni di Anzola dell'Emilia, Argelato, Bologna, Budrio, Baricella, Bentivoglio, Calderara di Reno, Crevalcore, Castello d'Argile, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Castenaso, Castel Guelfo di Bologna, Dozza, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Imola, Malalbergo, Medicina, Minerbio, Molinella, Mordano, Ozzano dell'Emilia, Pieve di Cento, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, San Giorgio di Piano, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale;

provincia di Ferrara: per intero nei Comuni di Argenta, Berra, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Ferrara, Fiscaglia, Formignana, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, Poggio Renatico, Ro, Terre del Reno, Tresigallo, Vigarano Mainarda, Voghiera. 

Metodo di ottenimento del prodotto

Le cultivar idonee alla produzione dell’”Asparago verde di Altedo” sono:

Precoce di Argenteuil;

Eros;

Marte;

Ringo; 

Si aggiungono le parole

« Franco;

Giove;

Ercole,

Vittorio;

Athos. »

Possono essere destinate alla produzione dell’”Asparago verde di Altedo” altre cultivar presenti negli impianti fino a un massimo del 20%. 

Si aggiungono le parole

« Gli asparagi destinati alla trasformazione devono essere sani e rispettare tutti i requisiti richiesti dal Disciplinare di Produzione, con l’eccezione di categoria e forma. Tali ortaggi possono fregiarsi della I.G.P. Asparago Verde di Altedo ma non possono essere destinati tal quali al consumatore finale.

Per la produzione dell’Asparago Verde di Altedo è consentito l’utilizzo anche di altre cultivar di asparago derivanti dalla ricerca varietale a condizione che ne sia dimostrata, attraverso prove sperimentali e documentali, la conformità del metodo di ottenimento e delle caratteristiche qualitative dell’ortaggio al presente disciplinare di produzione. L’utilizzo di queste cultivar per la produzione dell’Asparago verde di Altedo deve essere preventivamente comunicato e valutato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che potrà acquisire allo scopo il parere tecnico dell’organismo di controllo o di altro soggetto. »

Condizioni pedoclimatiche.

Nell'ambito della zona sopra delimitata sono idonei alla coltivazione dell'"Asparago verde di Altedo" i terreni aventi le seguenti caratteristiche: terreni sabbiosi, franco sabbiosi e franco sabbiosi argillosi. Il clima è quello tipico della bassa Padana. 

Tecniche colturali. 

Si aggiungono le parole

« Le tecniche colturali sono quelle previste dal disciplinare di produzione e difesa integrata della Regione Emilia-Romagna. »

Rotazione: si possono avviare nuovi impianti di “Asparago verde di Altedo” su quei terreni che per almeno sei anni non siano stati adibiti alla stessa produzione e che comunque nell'anno precedente l'inizio della coltivazione non abbiano ospitato le colture di erba medica, patata, carota, barbabietola e melone.

Preparazione del terreno ed impianto: i terreni presentarsi ben drenati per evitare ristagni d’acqua.

Aratura del terreno: l’aratura deve essere profonda da un minimo di 40 cm ad un massimo di 60 cm. 

Le parole

« Distanza e profondità d’impianto: la distanza minima fra le file deve essere di 1 m; la distanza minima sulla fila deve essere di 0,33 m. La profondità dei solchi deve essere da un minimo di 0,25 m ad un massimo di 0,35 m. 

Materiale di propagazione: gli impianti possono essere realizzati con zampe o piantine. Le zampe devono avere un peso minimo di 70 g ed essere esenti da malattie. Le piantine debbono essere messe a dimora dall'ultima decade di aprile in poi e necessitano della disponibilità di un impianto irriguo di soccorso. »

Sono sostituite dalle parole

« Distanza, profondità d’impianto e densità: la distanza fra le file deve essere ricompresa tra un minimo di 1 m ed un massimo di 3,5 m; la distanza minima sulla fila deve essere di 0,15 m. La profondità dei solchi deve essere da un minimo di 0,25 m ad un massimo di 0,35 m. La densità d’impianto deve essere compresa tra le 15.000 e le 27.000 piante per ettaro. 

Materiale di propagazione: gli impianti possono essere realizzati con zampe o piantine. Le zampe devono avere un peso minimo di 50 g ed essere esenti da malattie. Le piantine debbono essere messe a dimora dall'ultima decade di aprile in poi e necessitano della disponibilità di un impianto irriguo di soccorso. 

Nel caso in cui fosse ritenuto opportuno, è altresì ammessa la coltivazione sotto serra. »

Fertilizzazione: è obbligatorio prima di impostare la coltivazione dell'"Asparago verde di Altedo" effettuare un'analisi completa del terreno. Tale analisi ha validità quinquennale. Il terreno andrà annualmente integrato dalle asportazioni dovute alla coltivazione dell'"Asparago verde di Altedo". Sono basilari i valori medi di asportazione di seguito riportati:

N = 25 Kg per 1 t di prodotto;

P205 = 7 Kg per 1 t di prodotto; 

K 20 = 22,5 Kg per 1 t di prodotto, ed i valori risultanti dalle analisi del terreno. Durante tutte le fasi di impianto, allevamento e produzione è obbligatorio integrare le concimazioni chimiche con ammendanti organici (letame, cornunghia, ecc.) facendo sempre riferimento ai risultati delle analisi del terreno. 

Cure colturali:

- al primo anno:

sarchiatura dell’impianto;

difesa dell’apparato aereo dalle avversità;

irrigazione in caso di carenza idrica;

taglio autunnale della vegetazione dopo il completo disseccamento;

concimazione autunnale, lavorazione superficiale del terreno e leggera rincalzatura;

- al secondo anno:

concimazione primaverile con relativa leggera lavorazione per l’interramento;

difesa dell’apparato aereo dalle avversità;

taglio autunnale della vegetazione;

concimazione autunnale, lavorazione superficiale del terreno e leggera rincalzatura;

- al terzo anno:

concimazione pre-raccolta e leggera lavorazione per l’interramento del concime;

eventuale diserbo chimico;

concimazione di fine raccolta;

difesa dell’apparato aereo dalle avversità;

taglio dell’apparato aereo al completo disseccamento 

Si eliminano le parole

« e sua bruciatura, al di fuori dell’appezzamento »

 - dal quarto anno e successivi:

si continuano le cure colturali del terzo anno, escludendo il livellamento dei solchi, mantenendo uno spessore di terreno di almeno 10 cm sopra le gemme.

Irrigazione: l’irrigazione è fondamentale nei momenti di carenza idrica. 

Raccolta.

La raccolta del prodotto inizia di norma dal secondo anno e, per evitare l'indebolimento della pianta e compromettere la qualità dei turioni e la produzione, deve essere tassativamente rispettata la seguente tabella:

- secondo anno: da quindici a venti giorni di raccolta;

- terzo anno: da trenta a quaranta giorni di raccolta;

- quarto anno e successivi: da sessanta a sessantacinque giorni di raccolta. 

Le parole

« La produzione annua massima prevista per l'asparagiaia in piena produzione è di 10 t/ha. »

Sono sostituite dalle parole

« La produzione annua massima prevista per l'asparagiaia in piena produzione è di 12 t/ha. »

La data di raccolta non si deve protrarre oltre il 20 giugno.

I turioni di "Asparago verde di Altedo" vanno raccolti possibilmente nelle ore più fresche della giornata. 

Conservazione.

Dopo la raccolta gli asparagi devono essere avviati al centro di lavorazione, consegnati in mazzi o alla rinfusa.

Per la loro conservazione è indispensabile rallentare il metabolismo del prodotto, mediante un rapido raffreddamento tramite parziale immersione dei turioni in acqua o altro sistema di raffreddamento idoneo. 

Legame con la zona geografica

La particolare composizione del terreno, il clima umido e nebbioso tipico della Bassa padana, che accomuna tutta l'area sopra descritta, unita alla perizia ed ai metodi tradizionali di coltivazione dell'Asparago, esperienza secolare tramandatasi di padre in figlio, fanno sì che le caratteristiche qualitative e di tipicità del prodotto sono strettamente connesse all'area geografica indicata, che si debba dunque considerare l'ambiente ideale di origine dell'Asparago verde di Altedo. 

Struttura di Controllo

Le parole

« Gli impianti idonei alla produzione della I.G.P. “Asparago verde di Altedo” sono inscritti in un apposito elenco attivato, tenuto e aggiornato dall’organismo di controllo di cui all’art. 10, comma 2, del regolamento CEE n. 2081/92.

Il produttore, dopo ogni raccolta, è tenuto a comunicare all’organismo di controllo i quantitativi prodotti ed eventualmente conferiti al centro di confezionamento. »

Sono sostituite dalle parole

« Il controllo sulla conformità del prodotto al disciplinare è svolto dalla struttura di controllo, conformemente a quanto stabilito dagli artt. 35, 36, 37, 38, 39, e 40 del Reg. (UE) 1151/2012.

L’organismo di controllo prescelto è

Check Fruit srl

Via C. Boldrini n.24 - 40121 Bologna – Italia

tel. +39 051 649.48.36 Fax +39 051 649.48.13 - info@checkfruit.it  »

Designazione e presentazione

Confezionamento. 

Si aggiungono le parole

« La commercializzazione dell’«Asparago verde di Altedo» ai fini dell'immissione al consumo deve essere effettuata utilizzando tutti i tipi di confezioni accettati in ambito comunitario, secondo le normative vigenti e preventivamente approvati dal Consorzio di Tutela Asparago Verde di Altedo IGP.

Di norma, »

Il prodotto viene confezionato in mazzi, da un minimo di 250 grammi ad un massimo di 3 Kg, opportunamente legati e pareggiati alla base, mediante un'operazione di rifilatura meccanica o manuale. Possono essere avvolti, alla base, con fazzoletti di materiale idoneo al confezionamento di prodotti alimentari; in alternativa al fazzoletto i mazzi possono essere addobbati con banda, di idoneo materiale, orizzontale o verticale riportante tutte le indicazioni previste dal regolamento UE n. 1151/2012. Così preparati i mazzi vanno sistemati nei contenitori di imballaggio. 

Si aggiungono le parole

« Invece, gli asparagi avviati alla trasformazione possono essere confezionati in imballaggi idonei accettati in ambito comunitario e potranno essere consegnati anche alla rinfusa. Deve comunque essere garantita una chiara identificazione del prodotto per la tracciabilità. »

Etichettatura

Sulle confezioni di vendita devono essere indicate in caratteri di stampa delle medesime dimensioni le diciture: "Asparago verde di Altedo", seguita dalla dizione immediatamente sottostante "Indicazione geografica protetta". Nel medesimo campo visivo deve comparire nome, ragione sociale, ed indirizzo del confezionatore.

Nella designazione, in abbinamento inscindibile con l'indicazione geografica, deve figurare il "logo", ovvero il simbolo distintivo della I.G.P. "Asparago verde di Altedo", la cui descrizione, raffigurazione e indici colorimetrici sono riportati nel manuale grafico allegato al disciplinare di produzione. 

Si aggiungono le parole

« È consentito, anche in abbinamento alla dicitura I.G.P. Asparago verde di Altedo o Asparago Verde di Altedo I.G.P. ed al simbolo europeo, l’utilizzo di indicazioni e/o simboli grafici che facciano riferimento a nomi o ragioni sociali o marchi collettivi o marchi d’azienda individuali. »

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina