n.150 del 15.05.2019 periodico (Parte Seconda)
RISOLUZIONE - Oggetto n. 8144 - Risoluzione per impegnare la Giunta ad esprimere solidarietà a Nasrin Sotoudeh, avvocatessa iraniana per i diritti umani, stigmatizzando la condanna a 38 anni di carcere e 148 frustate che le è stata imposta, intervenendo inoltre presso il Governo perché si attivi, anche in sede di Unione Europea e di organismi internazionali, per spingere il Governo iraniano a rispettare i diritti umani e sospendere detta sentenza. A firma dei Consiglieri: Mumolo, Sabattini, Calvano, Zappaterra, Rontini, Ravaioli, Mori, Serri, Iotti, Cardinali, Zoffoli, Lori, Caliandro, Soncini
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Premesso che
Nasrin Sotoudeh, Avvocata iraniana per i diritti umani, è stata condannata a 38 anni di carcere e 148 frustate. Le accuse sono “collusione contro la sicurezza nazionale”, “propaganda contro lo Stato”, “istigazione alla corruzione e alla prostituzione” ed “essere apparsa in pubblico senza hijab”.
Considerato che
le accuse sono evidentemente pretestuose e si vuole sanzionare l’impegno professionale dell’Avvocatessa, la quale ha rappresentato attivisti dell'opposizione e politici iraniani detenuti in carcere, ma anche giovani condannati alla pena di morte, donne e prigionieri politici.
Tenuto conto che
il Parlamento europeo nel 2012 ha assegnato a Nasrin Sotoudeh il Premio Sakharov per la libertà di pensiero per il suo significativo contribuito alla lotta a favore dei diritti umani e della democrazia.
Considerato inoltre che
questa sentenza, come denunciato anche dall’Unione Camere Penali Italiane, è la più severa emessa nei confronti di un difensore dei diritti umani in Iran ed è simbolo dell’aspra repressione che sta colpendo il paese.
Invita la Giunta
a esprimere solidarietà a Nasrin Sotoudeh, stigmatizzando la condanna che le è stata imposta.
A intervenire presso il Governo e in tutte le sedi opportune perché ci si attivi, anche in sede di Unione Europea e di organismi internazionali, per spingere il Governo iraniano a rispettare i diritti umani e sospendere la sentenza.
Approvata all'unanimità dei presenti nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2019