n.14 del 20.01.2021 periodico (Parte Seconda)

Reg. (UE) n. 1305/2013 - PSR 2014/2020 - Progetti di filiera - Delibera di Giunta regionale n. 227/2017 e successive modifiche ed integrazioni - Disposizioni attuative in relazione allo scorrimento della graduatoria relativa al settore lattiero-caseario

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Richiamati:

- il Regolamento (UE) n. 1303 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;

- il Regolamento (UE) n.1306 del 17 dicembre 2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/1978, (CE) n. 165/1994, (CE) n. 2799/1998, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008;

- il Regolamento delegato (UE) n. 640 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo e le condizioni per il rifiuto o la revoca di pagamenti nonché le sanzioni amministrative applicabili ai pagamenti diretti, al sostegno allo sviluppo rurale e alla condizionalità;

- il Regolamento delegato (UE) n. 807 dell’11 marzo 2014 della Commissione che integra talune disposizioni del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie;

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 808 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);

- il Regolamento di esecuzione (UE) n. 809 del 17 luglio 2014 della Commissione recante modalità di applicazione del Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità;

- il Regolamento (UE) n. 2393 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2017 che modifica i Regolamenti (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), (UE) n. 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune, (UE) n. 1307/2013 recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune, (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e (UE) n. 652/2014 che fissa le disposizioni per la gestione delle spese relative alla filiera alimentare, alla salute e al benessere degli animali, alla sanità delle piante e al materiale riproduttivo vegetale;

Visto il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna per il periodo 2014-2020 – Versione 10.1 – attuativo del citato Regolamento (UE) n. 1305 del 17 dicembre 2013, nella formulazione approvata dalla Commissione europea con Decisione C (2020) 6376 del 14 settembre 2020, di cui si è preso atto con deliberazione di Giunta regionale n. 1219 del 21 settembre 2020;

Richiamate:

- la L.R. 30 maggio 1997, n. 15 e successive modifiche recante norme per l’esercizio delle funzioni in materia di agricoltura;

- la L.R. 23 luglio 2001, n. 21 che istituisce l’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna, formalmente riconosciuta quale Organismo pagatore regionale per le Misure dei Programmi di Sviluppo Rurale con Decreto del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali del 13 novembre 2001;

- la L.R. 30 luglio 2015, n. 13 recante “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città Metropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.ii.;

Considerato:

- che il P.S.R. 2014-2020 prevede che l'attuazione di alcune specifiche misure e/o operazioni possa avvenire attraverso l’attivazione di bandi unici sia in approccio “individuale” che in approccio di “sistema”;

- che fra queste misure/operazioni risultano le operazioni seguenti: 4.1.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema”, 4.2.01 “Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali con approccio individuale e di sistema”, 1.1.01 “Sostegno alla formazione professionale ed acquisizione di competenze” e 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo dell’innovazione”;

Richiamata la propria deliberazione n. 227 del 27 febbraio 2017 recante “Reg. (UE) 1305/2013 – PSR 2014/2020 – Progetti di Filiera – Approvazione Avvisi pubblici regionali per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 e proposta formativa per il tipo di operazione 1.1.01” come aggiornata dalle deliberazioni n. 908 del 21 giugno 2017, n. 1408 del 25 settembre 2017 e n. 996 del 25 giugno 2018 ed in particolare l’Allegato 1 relativo all’avviso pubblico “Progetti di Filiera 2017” che destina la somma complessiva di €. 135.800.000,00, ripartita tra le differenti operazioni come segue:

Operazione

Denominazione

Spesa pubblica

1.1.01

Sostegno alla formazione professionale e acquisizione delle competenze

1.000.000,00

4.1.0.1

Investimenti in aziende agricole

72.400.000,00

4.2.0.1

Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali

52.400.000,00

16.2.01

Progetti pilota e sviluppo dell’innovazione

10.000.000,00

Considerato che nell’avviso pubblico di cui alla propria deliberazione n. 227/2017, al paragrafo 9, vengono definiti i settori o raggruppamenti di settori, che possono comprendere anche più filiere, nel modo seguente:

1 - Settore lattiero caseario (latte bovino)

2 - Settore carne suina

3 - Settori carne avicola e uova

4 - Settore Ortofrutticolo

5 - Settore Vitivinicolo

6 - Settore Seminativi: cerealicolo, bieticolo saccarifero

7 - Settori Oleoproteaginose, Foraggere e Sementiero

8 - Settori minori: carne bovina, ovicaprino (carne e latte), bufalino (carne e latte), cunicolo, equino, api, olio d’oliva, aceto balsamico, frutta a guscio, canapa, vivaismo (orto-floro-viti-frutticolo), prodotti in uscita non Allegato I del Trattato;

Preso atto:

- che in esito al suddetto Avviso Pubblico “Progetti di filiera 2017” sono stati presentati n. 70 Progetti di filiera, che raggruppavano complessivamente n. 1688 domande di sostegno riferite alle singole Operazioni attivate, per un importo complessivo di spesa pari ad € 481.994.513,03 ed un totale di contributi richiesti pari a € 176.468.518,09;

- che il Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari ha provveduto ad adottare, con determinazione n. 10338 del 2 luglio 2018, come modificata dalle determinazioni n. 11504 del 18 luglio 2018 e n. 14050 del 4 settembre 2018, le graduatorie settoriali relative ai progetti di filiera di cui agli avvisi pubblici sopracitati, sulla base degli elenchi delle istanze ammissibili e di quelle non ammissibili;

- che la somma assegnata complessivamente alle operazioni 4.1.01 “Investimenti in aziende agricole”, 4.2.01 “Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali” e 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo dell’innovazione”, pari a € 134.800.000,00, ha consentito di finanziare tutti progetti di filiera dei settori dal 2 all’8 come più sopra citati, attraverso le rimodulazioni previste dalla propria deliberazione n. 996/2018;

- che le risorse assegnate al settore 1 – settore lattiero caseario (latte bovino) del programma “Progetti di filiera”, così come rimodulate, hanno reso possibile il finanziamento integrale solo dei progetti di filiera collocati nelle prime 11 posizioni di detto settore;

- che i progetti non finanziati relativi al settore 1 – settore lattiero caseario (latte bovino) sono pari a 8 per un importo complessivo dell’aiuto di € 17.840.884,02;

Richiamata la Legge Regionale, 31 luglio 2020, n. 5 “Interventi urgenti per il settore agricolo ed agroalimentare. modifiche alla legge regionale n. 4 del 2009” che prevede:

- all’art. 1, comma 1, che la Regione è autorizzata a concedere aiuti integrativi per il finanziamento di operazioni inserite in progetti di filiera, realizzati nell’ambito della Priorità P3 - "Promuovere l'organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo" del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, secondo le modalità e le condizioni previste dal Programma stesso;

- all’art. 1, comma 3, che all'erogazione degli aiuti di cui al comma 1, spettanti ai beneficiari, provvede l'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna, di cui alla legge regionale 23 luglio 2001, n. 21 (Istituzione dell'Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA)), in qualità di Organismo pagatore delle misure individuate nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020;

- all’art. 5, comma 2, che, per l’attuazione della Legge, la Giunta regionale è autorizzata a provvedere, con proprio atto, alle variazioni di bilancio che si rendessero necessarie;

Vista la propria deliberazione n. 1512 in data 2 novembre 2020 con la quale:

- è stato disposto lo scorrimento della graduatoria approvata con determinazione dirigenziale n. 10338/2018 e successive modificazioni, relativa agli Avvisi pubblici adottati con deliberazione n. 227/2017 e successive modifiche, recante “Reg. (UE) 1305/2013 – PSR 2014/2020 – Progetti di Filiera – Approvazione Avvisi pubblici regionali per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01, 16.2.01 e proposta formativa per il tipo di operazione 1.1.01” fino al completo soddisfacimento del fabbisogno relativo ai “Progetti di filiera” del settore 1 – settore lattiero caseario (latte bovino) per € 17.840.884,02;

- è stata assegnata, al fine del successivo trasferimento all'Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (AGREA) per l'Emilia-Romagna, con sede in Bologna Largo Caduti del Lavoro 6, la somma stanziata a valere sul capitolo U18343 del bilancio finanziario gestionale 2020-2022, anno di previsione 2020, pari a € 17.840.884,02;

- è stato stabilito che il Responsabile del Servizio Affari Generali, giuridici e finanziari della Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca, disponga con proprio atto, ai sensi del D.Lgs. 118/2011 e ss.mm.ii. e della propria deliberazione n. 2416/2008 e ss.mm.ii., per quanto applicabile, la liquidazione all'Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (AGREA) per l’Emilia-Romagna, subordinatamente all’adozione degli atti del Responsabile del Servizio Competitività delle Imprese agricole e agroalimentari, di approvazione del progetto di filiera ed alla concessione dell’aiuto ai singoli soggetti “beneficiari diretti”, conformemente a quanto indicato al punto 17 dell’Avviso pubblico di cui alla propria deliberazione n. 227/2017;

Considerato:

- che il Servizio Competitività delle imprese agricole e agroalimentari, in relazione al lungo periodo di tempo trascorso dall’approvazione dei progetti ad oggi, ha ritenuto necessario, verificare preliminarmente all’adozione degli atti di concessione, la situazione delle filiere con riferimento in particolare all’eventualità che i progetti siano stati in parte o totalmente già realizzati o, nel caso in cui ciò non sia avvenuto, la volontà di voler procedere con l’investimento previsto;

- che è stata inviata ai soggetti capofila delle filiere in oggetto formale richiesta di informazioni relativamente allo stato delle realizzazioni, alle eventuali varianti apportate ai progetti, oltre che la conferma di voler realizzare i progetti non ancora avviati;

- che con note acquisite al Protocollo:

  • n. 23/10/2020.0682491.E - Granlatte Società Cooperativa a r.l. - F 62;
  • n. 21/10/2020.0677258.E - Latteria di Campogalliano Società Cooperativa Agricola - F 38;
  • n. 22/10/2020.0679929.E - Dalter Alimentari S.p.a. - F 50;
  • n. 22/10/2020.0679835.E - Galli s.r.l. - F 96;
  • n. 20/10/2020.0676056.E - Consorzio Produttori burro e Formaggio e Prodotti Tipici Soc. Coop. Agricola a r.l. - F 78;
  • n. 20/10/2020.0673837.E - Consorzio Produttori Monti di Parma Società Agricola cooperativa – F 41;
  • n. 16/10/2020.0667831.E - Caseificio Sociale Valtidone Società Agricola Cooperativa – F 36;
  • n. 13/10/2020.0658882.E - Agri Piacenza Latte Società Agricola Consortile a r.l. - F 56;

i soggetti capofila hanno risposto, inviando, per ciascuna filiera, tabelle riassuntive in cui viene evidenziata la situazione di ciascun beneficiario diretto, indicando le realizzazioni, le varianti apportate agli investimenti previsti nonché altre modifiche ai progetti ritenute rilevanti ai fini della concessione;

Atteso che la ricognizione effettuata ha evidenziato una situazione caratterizzata da problematiche di vario genere, tra cui emerge in particolare il tema delle varianti, poichè vi sono, tra gli altri, progetti in avanzata fase di realizzazione che necessitano di ottenere autorizzazioni in variante per modifiche già apportate e il tema dei permessi a costruire scaduti per l’assenza del finanziamento;

Dato atto che in base a quanto stabilito in più punti dalla propria deliberazione n. 227/2017 e nei suoi allegati, l’autorizzazione ad eseguire varianti ai progetti non può essere richiesta in assenza della concessione, con la quale vengono determinati sia la spesa ammissibile, sia il contributo concesso;

Ritenuto pertanto necessario disciplinare la particolare situazione che si è venuta a determinare per effetto del lungo lasso di tempo intercorso tra l’approvazione dei progetti, il loro inserimento in graduatoria e il finanziamento degli stessi, a causa dell’iniziale carenza di risorse;

Considerato inoltre che con le sottoelencate deliberazioni della Giunta regionale si è provveduto a differire alcuni termini della procedura, ed in particolare:

- n. 145 del 10 febbraio 2020 si è modificato il paragrafo 17.5 dell’Allegato 3 dell’Avviso pubblico sul Tipo operazione 4.1.01 “Investimenti in aziende agricole in approccio individuale e di sistema” ed il paragrafo 12.4 dell’Allegato 4 dell’Avviso pubblico per il Tipo operazione 4.2.01 “Investimenti rivolti ad imprese agroindustriali in approccio individuale e di sistema – approccio di sistema” di cui alla deliberazione n. 227/2017, fissando in 90 giorni, calcolati dalla data di conclusione del progetto realizzato dei singoli beneficiari diretti, il termine di presentazione della domanda di pagamento-saldo;

- n. 184 in data 9 marzo 2020 con cui sono stati differiti i termini di fine attività e presentazione delle domande di pagamento per i tipi di operazione 4.1.01, 4.2.01 e 16.2.01 inserite nei progetti di filiera di cui alla deliberazione n. 227/2017;

- n. 308 in data 6 aprile 2020 recante ”Reg. (UE) n. 1305/2013 - PSR 2014/2020 - Progetti di filiera - Delibera di Giunta regionale n. 227/2017 e successive modifiche - Integrazioni all'allegato 1 in merito alla rendicontazione del progetto di filiera e differimento termini presentazione domande di pagamento a seguito dell'emergenza COVID-19” con cui sono state integrate le disposizioni contenute al punto 20 dell’Allegato 1 alla propria deliberazione n. 227/2017, in merito alla rendicontazione di progetti di filiera;

Valutato pertanto necessario dettare anche nuove disposizioni in ordine ai termini di esecuzione dei lavori e di rendicontazione dei progetti, in modo da renderli coerenti con le scadenze imposte dai regolamenti comunitari ai fini della rendicontazione del Programma di sviluppo rurale;

Preso atto della situazione illustrata, si ritiene di procedere secondo il seguente iter amministrativo:

- assegnare un termine di 90 giorni, decorrenti dalla trasmissione tramite PEC delle determinazioni di concessione ai soggetti promotori capofila, alle imprese per la presentazione delle domande di variante relativamente alle variazioni già eseguite, riconoscendo l’ammissibilità delle spese già sostenute qualora l’istruttoria dia esito favorevole rispetto a quanto stabilito dalla propria deliberazione n. 227/2017 ai punti: 21 dell’Allegato 1; 17.6 dell’Allegato 3 relativamente al Tipo di operazione 4.1.01; 12.5 dell’Allegato 4 relativamente al Tipo di operazione 4.2.01 e 18 dell’Allegato 5 relativamente al tipo di operazione 16.2.01, e dalle successive proprie deliberazioni n. 1453/2018 e n. 1920/2018 che hanno introdotto modifiche alla disciplina delle varianti;

- in deroga a quanto previsto ai punti sopra indicati, prevedere la possibilità, nei casi in cui il permesso di costruire già presentato in sede di istruttoria della domanda di sostegno risulti attualmente scaduto, di sostituirlo con un nuovo permesso di costruire purché in sede di istruttoria si verifichi che il nuovo permesso autorizzi un intervento edilizio che riproduce l’intervento originariamente ammesso. Eventuali differenze rispetto al permesso di costruire inizialmente presentato costituiranno varianti che dovranno, pertanto, essere gestite secondo quanto disposto dalla propria deliberazione n. 227/2017 in tema di varianti;

- prevedere, nell’ipotesi di cui all’alinea precedente, che la documentazione attestante il conseguimento di detto titolo abilitativo sia presentata entro il termine di 6 mesi a decorrere dalla data di comunicazione della concessione;

Ritenuto, al contempo, di disporre che con successivo atto del Responsabile del Servizio Competitività delle imprese agricole e agroalimentare siano dettate eventuali specifiche disposizioni tecniche in ordine alle istruttorie sulle varianti e sui nuovi permessi di costruire;

Ritenuto inoltre di confermare quant’altro previsto nella propria deliberazione n. 227/2017 e nei suoi allegati in ordine all’ammissibilità delle varianti, alla ammissibilità delle spese e rendicontazione delle stesse e ad ogni altra disposizioni ivi contenuta, ribadendo che, in ogni caso, non sarà possibile presentare più di una richiesta di variante per ciascun progetto, considerando anche quelle già realizzate prima della concessione;

Ritenuto altresì di definire una nuova tempistica per la realizzazione degli interventi in questione:

- I progetti relativi alle operazioni 4.1.01 e 4.2.01 dovranno essere realizzati entro 12 mesi calcolati dalla trasmissione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

- I progetti relativi all’operazione 16.2.01 dovranno essere realizzati entro 18 mesi calcolati dalla trasmissione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

- Su motivata richiesta del beneficiario, presentata almeno 30 giorni prima del temine stabilito per la conclusione dei lavori, l’amministrazione regionale potrà concedere una proroga non superiore a 270 giorni;

- Entro 60 giorni successivi alla data fissata per la conclusione dei lavori o del Piano di Investimenti, i singoli beneficiari diretti dovranno presentare domanda di pagamento saldo con le modalità stabilite da AGREA, allegando tutta la necessaria documentazione;

- In relazione alle diverse tempistiche e possibilità di proroga fissate per ciascuna operazione, il progetto di filiera complessivo dovrà essere comunque completato entro 29 mesi dalla data di comunicazione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

Ritenuto, infine, necessario disporre che il Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari provveda a verificare l’esistenza, alla data della concessione, del titolare della domanda di sostegno, individuato in sede di istruttoria dei progetti ammessi in graduatoria attraverso il Codice Unico Aziende Agricole (CUAA) presente nell’Anagrafe dell’Aziende Agricole e nell’Archivio della Camera di Commercio;

Dato atto che non si procederà all’adozione degli atti di concessione nel caso in cui la verifica sopra indicata non dia esito positivo, ossia il titolare della domanda di sostegno non risulti più presente in Anagrafe o in Camera di Commercio con il medesimo CUAA;

Visti:

- il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 “Approvazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza 2020-2022”, ed in particolare l’allegato D) “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.Lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022”;

Viste altresì:

- la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l'art. 37, comma 4;

- le seguenti proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008 "Indirizzi in ordine alle relazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delibera 450/2007", e successive modifiche;

- n. 468 del 10 aprile 2017 recante “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 recante “Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'Anagrafe per la stazione appaltante (RASA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 733 del 25 giugno 2020 recante “Piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2019/2021. Proroga degli incarichi dei direttori generali e dei direttori di Agenzia e Istituto in scadenza il 30/06/2020 per consentire una valutazione d'impatto sull'organizzazione regionale del programma di mandato alla luce degli effetti dell'emergenza COVID-19. Approvazione”;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore all'Agricoltura, ed Agroalimentare, Caccia e Pesca Alessio Mammi;

delibera:

1) di richiamare le considerazioni formulate in premessa che costituiscono parte integrante del presente dispositivo

2) di definire - con riferimento allo scorrimento disposto con propria deliberazione n. 1512/2020, della graduatoria approvata con determinazione dirigenziale n. 10338/2018 e successive modificazioni, riferita ai “Progetti di filiera” del settore 1 – settore lattiero caseario (latte bovino) di cui agli Avvisi pubblici adottati con propria deliberazione n. 227/2017 e successive modifiche - il seguente iter amministrativo:

- assegnare un termine di 90 giorni decorrenti dalla trasmissione tramite PEC delle determinazioni di concessione ai soggetti promotori capofila alle imprese per la presentazione delle domande di variante relativamente alle variazioni già eseguite, riconoscendo l’ammissibilità delle spese già sostenute qualora l’istruttoria dia esito favorevole rispetto a quanto stabilito dalla deliberazione n. 227/2017 ai punti: 21 dell’Allegato 1; 17.6 dell’Allegato 3 relativamente al Tipo di operazione 4.1.01; 12.5 dell’Allegato 4 relativamente al Tipo di operazione 4.2.01 e 18 dell’Allegato 5 relativamente al tipo di operazione 16.2.01, e dalle successive deliberazioni n. 1453/2018 e n. 1920/2018 che hanno introdotto modifiche alla disciplina delle varianti;

- in deroga a quanto previsto ai punti sopra indicati, prevedere la possibilità, nei casi in cui il permesso di costruire già presentato in sede di istruttoria della domanda di sostegno risulti attualmente scaduto, di sostituirlo con un nuovo permesso di costruire purchè, in sede di istruttoria si verifichi che il nuovo permesso autorizzi un intervento edilizio che riproduce l’intervento originariamente ammesso. Eventuali differenze rispetto al permesso di costruire inizialmente presentato costituiranno varianti che dovranno, pertanto, essere gestite secondo quanto disposto dalla propria deliberazione n. 227/2017 in tema di varianti;

- prevedere altresì, nell’ipotesi di cui all’alinea precedente, che la documentazione attestante il conseguimento di detto titolo abilitativo sia presentata entro il termine di 6 mesi a decorrere dalla data di comunicazione della concessione; rimane valido quanto previsto al punto 17.2 dell’Allegato 3 della propria deliberazione n. 227/2017;

3) di disporre che con successivo atto del Responsabile del Servizio Competitività delle imprese agricole e agroalimentare siano dettate eventuali specifiche disposizioni tecniche in ordine alle istruttorie sulle varianti e sui nuovi permessi di costruire;

4) di confermare quant’altro previsto nella propria deliberazione n. 227/2017 e nei suoi allegati in ordine all’ammissibilità delle varianti, alla ammissibilità delle spese e rendicontazione delle stesse e ad ogni altra disposizioni ivi contenuta, ribadendo che, in ogni caso, non sarà possibile presentare più di una richiesta di variante per ciascun progetto, considerando anche quelle già realizzate prima della concessione;

5) di definire la seguente tempistica per la realizzazione degli interventi in questione:

- I progetti relativi alle operazioni 4.1.01 e 4.2.01 dovranno essere realizzati entro 12 mesi calcolati dalla trasmissione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

- I progetti relativi all’operazione 16.2.01 dovranno essere realizzati entro 18 mesi calcolati dalla trasmissione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

- Su motivata richiesta del beneficiario, presentata almeno 30 giorni prima del temine stabilito per la conclusione dei lavori, l’amministrazione regionale potrà concedere una proroga non superiore a 270 giorni;

- Entro 60 giorni successivi alla data fissata per la conclusione dei lavori o del PI, i singoli beneficiari diretti dovranno presentare domanda di pagamento saldo con le modalità stabilite da AGREA allegando tutta la necessaria documentazione;

- In relazione alle diverse tempistiche e possibilità di proroga fissate per ciascuna operazione, il progetto di filiera complessivo dovrà essere comunque completato entro 29 mesi dalla data di comunicazione tramite PEC al soggetto promotore/capofila del provvedimento di concessione relativo ai beneficiari diretti del progetto di filiera;

6) di disporre altresì che il Servizio Competitività delle imprese agricole ed agroalimentari provveda a verificare, l’esistenza in sede di concessione del titolare della domanda di sostegno presentata, individuato in sede di istruttoria dei progetti ammessi in graduatoria, attraverso il Codice Unico Aziende Agricole (CUAA) presente nell’Anagrafe dell’Aziende Agricole e nell’Archivio della Camera di Commercio;

7) di dare atto che non si procederà all’adozione degli atti di concessione nel caso in cui la verifica di cui al punto 6 non dia esito positivo, ossia il titolare della domanda di sostegno non risulti più presente in Anagrafe o in Camera di Commercio con il medesimo CUAA;

8) di dare atto inoltre che, per quanto previsto in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiamate in parte narrativa;

9) di disporre infine la pubblicazione in forma integrale della presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico, dando atto che il Servizio Competitività delle imprese agricole e agroalimentari provvederà a dare la più ampia diffusione attraverso l’inserimento nel sito internet della Regione dedicato all’Agricoltura, caccia e pesca.

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