n.213 del 12.08.2015 periodico (Parte Seconda)

Composizione e modalità di funzionamento della Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile ai sensi dell'art. 12 bis della L.R. 3/2011 e ss.mm

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Vista la Legge regionale 9 maggio 2011, n. 3, così come modificata dalla Legge regionale 16 giugno 2015, n. 7, recante "Misure per l'attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile" ed in particolare il Titolo IV “Disposizioni generali”; 

Visto l’art. 12 bis della Legge soprarichiamata recante “Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile” che prevede: 

«1. la Regione istituisce la Consulta per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità. Essa svolge attività propositive e consultive nei confronti della Giunta Regionale in materia di cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, avvalendosi anche dei lavori dell’Osservatorio.

2. La Consulta resta in carica per tutta la durata della Legislatura ed è composta dal Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, che la presiede, da rappresentanti istituzionali e da esperti di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti professionali, accademici o di volontariato, attinenti all’educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile nonché al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa.

3. La Giunta regionale, con proprio atto, individua e nomina i componenti della Consulta e ne definisce le modalità di funzionamento. Ai lavori della Consulta possono essere invitati rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate.

4. La Consulta opera senza oneri a carico del bilancio regionale; la partecipazione ai suoi lavori non dà luogo ad alcun compenso o rimborso.»; 

Vista la Risoluzione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 157, approvata il 9 febbraio 2015, che invita la Giunta a proseguire nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata; 

Visto l’ordine del giorno n. 783 dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna approvato il 16 giugno 2015, contestualmente all’approvazione della legge di modifica della L.R. 3/2011, che invita la Giunta a valutare l’opportunità della presenza di tutti i Capigruppo dell’Assemblea legislativa all’interno della istituenda Consulta per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile ed inoltre di adottare, nella composizione della suddetta Consulta regionale, una rappresentatività più ampia possibile e rispettosa di ogni punto di vista. 

Richiamato il programma di mandato della Presidenza che sottolinea come uno degli obiettivi prioritari del programma di governo sia quello della lotta alle infiltrazioni mafiose e alla criminalità organizzata, attraverso la promozione e diffusione di una cultura della legalità; 

Richiamato tra gli obiettivi di mandato sulla prevenzione della criminalità organizzata, quello di selezionare ed evidenziare quei fattori locali, caratteristici di uno specifico territorio e contigui ad altre aree anche interregionali, in grado di cogliere i segnali anticipatori della penetrazione della criminalità organizzata all’interno della società civile, con gravi conseguenze per il deterioramento della qualità di vita e per le prospettive di sviluppo socio-economico; 

Ritenuto pertanto opportuno addivenire alla individuazione e nomina dei componenti della Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile definendone inoltre le modalità di funzionamento, come previsto nel sopracitato art. 12 bis; 

Ritenuto opportuno pertanto stabilire che la Consulta, così come stabilito al comma 2 del citato art. 12 bis, sia composta, oltre che dal Presidente della Giunta regionale, o suo delegato, che la presiede, da rappresentanti istituzionali e da esperti di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti professionali, accademici o di volontariato, attinenti all’educazione alla legalità ed alla cittadinanza responsabile, nonché al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa; 

Valutato, in ragione di quanto sopra, di prevedere che la composizione della suddetta Consulta sarà articolata tra: componenti istituzionali e non istituzionali di cui al comma 2 dell’art. 12 bis della L.R. 3/2011 e ss.mm., supportati, in linea con quanto indicato nell’ordine del giorno n. 783 in precedenza richiamato, da invitati permanenti di seguito individuati. 

Ritenuto pertanto, in ragione di quanto sopra premesso, di individuare la seguente composizione della Consulta:

Componenti istituzionali e non istituzionali:

  • Presidente o suo delegato;
  • Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità o suo delegato;
  • Tutti i capigruppo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna o loro delegati;
  • Presidente ANCI Emilia-Romagna o suo delegato;
  • Sindaco metropolitano della Città metropolitana di Bologna o suo delegato;
  • Presidenti delle Province dell'Emilia-Romagna o loro delegati;
  • Vincenza Rando, Avvocato e responsabile dell’Ufficio Legale di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in qualità di esperta di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti oggetto dell’attività della Consulta;
  • Vincenzo Ciconte, Docente di storia della criminalità organizzata all'Università di Roma Tre e di storia delle mafie italiane all’Università di Pavia, già consulente presso la Commissione parlamentare antimafia, in qualità di esperto di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti oggetto dell’attività della Consulta. 

Invitati Permanenti:

  • Rappresentante dell'Unione regionale delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante di Confindustria Emilia-Romagna;
  • Rappresentante dell’Unione Regionale Confcommercio dell’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confesercenti Regionale Emilia-Romagna;
  • Rappresentanti della Confartigianto dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa dell'Emilia-Romagna (CNA);
  • Rappresentante della direzione regionale Confederazione italiana agricoltori (Cia);
  • Rappresentante della Federazione Regionale Coldiretti Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confagricoltura dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante delle Confederazioni regionali Cgil – Cisl – Uil;
  • Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Commissione regionale ABI dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie;
  • Rappresentante del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana;
  • Rappresentante del Forum terzo Settore Emilia-Romagna. 

Fermo restando che alle sedute della Consulta, il Presidente o suo delegato potrà invitare i Rappresentanti delle Prefetture–Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna e della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), Sezione operativa di Bologna e altri rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate; 

Per quanto concerne la partecipazione, quale membro onorario della Consulta, del Magistrato Antonino di Matteo, come previsto nell’ordine del giorno n. 785 dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna approvato il 16 giugno 2015, contestualmente all’approvazione della legge di modifica della L.R. 3/2011, si è verificata per le vie brevi la sua mancata disponibilità che dovrebbe formalizzarsi a breve; 

Spetterà poi al Presidente individuare gli ulteriori invitati ai sensi del comma 3 dell’art. 12bis della L.R. 3/2011 e ss.mm. 

Ritenuto inoltre necessario provvedere a definire le modalità di funzionamento della Consulta come segue: 

  • la Consulta, resta in carica per tutta la durata della legislatura regionale, come previsto al comma 2 art. 12 bis; 
  • i componenti effettivi non istituzionali che, per qualsiasi causa, cessino anticipatamente dalla loro partecipazione alla Consulta, saranno sostituiti, per il periodo di durata della legislatura, con nuova nomina da parte della Giunta; 
  • il Presidente, o suo delegato, stabilisce l'ordine del giorno e dirige i lavori; 
  • le riunioni avvengono, su convocazione del Presidente, in relazione alla necessità di supportare la Giunta a riconoscere i fattori di vulnerabilità presenti sul territorio regionale ed ad attivare idonee misure di prevenzione e contrasto attraverso proposte e consultazioni; 
  • le riunioni si terranno, di norma, presso la sede della Regione; 
  • la Consulta nell'espletamento delle sue attività sarà supportata dalla Struttura regionale competente; 
  • non sono previsti compensi di qualsiasi natura, né rimborsi spesa per la partecipazione ai lavori della suddetta Consulta.

Richiamate: 

- la L.R. n. 43 del 26 novembre 2001 e successive modifiche;

- le proprie deliberazioni n. 1057 del 24/07/2006, n. 1663 del 27/11/2006, n. 2416 del 29/12/2008 e succ. mod. e n. 53/2015; 

Dato atto del parere allegato; 

Su proposta dell’Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità;

A voti unanimi e palesi

delibera:

- di stabilire, per i motivi espressi in premessa e qui integralmente richiamati, che la Consulta regionale per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile sia composta da: 

Componenti istituzionali e non istituzionali:

  • Presidente o suo delegato;
  • Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Politiche per la Legalità o suo delegato;
  • tutti i capigruppo dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna o loro delegati;
  • Presidente ANCI Emilia-Romagna o suo delegato;
  • Sindaco metropolitano della Città metropolitana di Bologna o suo delegato;
  • Presidenti delle Province dell'Emilia-Romagna o loro delegati;
  • Vincenza Rando, Avvocato e responsabile dell’Ufficio Legale di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, in qualità di esperta di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti oggetto dell’attività della consulta;
  • Vincenzo Ciconte, Docente di storia della criminalità organizzata all'Università di Roma Tre e di storia delle mafie italiane all’Università di Pavia, già consulente presso la Commissione parlamentare antimafia, in qualità di esperto di qualificata e comprovata esperienza negli ambiti oggetto dell’attività della consulta. 

Invitati Permanenti:

  • Rappresentante dell'Unione regionale delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante di Confindustria Emilia-Romagna;
  • Rappresentante dell’Unione Regionale Confcommercio dell’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confesercenti Regionale Emilia-Romagna;
  • Rappresentanti della Confartigianto dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa dell'Emilia-Romagna (CNA);
  • Rappresentante della direzione regionale Confederazione italiana agricoltori (Cia);
  • Rappresentante della Federazione Regionale Coldiretti Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Confagricoltura dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane dell’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante delle Confederazioni regionali Cgil - Cisl - Uil;
  • Rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna;
  • Rappresentante della Commissione regionale ABI dell'Emilia-Romagna;
  • Rappresentante di Avviso Pubblico, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie;
  • Rappresentante del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana;
  • Rappresentante del Forum terzo Settore Emilia-Romagna 

fermo restando che alle sedute della Consulta, il Presidente o suo delegato potrà invitare i Rappresentanti delle Prefetture–Uffici Territoriali del Governo della Regione Emilia-Romagna e della Direzione Investigativa Antimafia (D.I.A.), Sezione operativa di Bologna e altri rappresentanti delle amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità, nonché ulteriori esperti e rappresentanti istituzionali o di altri organismi di volta in volta individuati sulla base delle questioni trattate; 

- di approvarne le modalità di funzionamento, così come dettagliate in premessa e qui integralmente richiamate; 

- di prevedere che la partecipazione alla Consulta, secondo quanto disposto al comma 4 dell'art. 12 bis della L.R. 3/2011 e ss.mm., sia senza oneri a carico del Bilancio regionale; 

- di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico (BURERT).

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